Mi volto di scatto e i miei occhi cominciano a brillare: davanti a me c’è il ragazzo più bello che abbia mai visto. Ci guardiamo a vicenda ed ho quasi paura che se parlassi quell’equilibrio magico che si è creato tra noi possa distruggersi. Abbasso lo sguardo e mi sento ridicola,mi fisso le scarpe e ma lui vuole rivedere il mio volto,lo sguardo di prima non gli è bastato. Mi poggia la mano sotto il mento e con delicatezza riporta il mio viso all’altezza della sua bocca. Le sue labbra sono piene e rosse. Cerca di baciarmi ma mi giro improvvisamente e riesce solo ad appoggiare la sua bocca sulla guancia stampandone le impronte con uno schiocco sonoro. “Chi sei?” Gli chiedo,sorpresa che uno sconosciuto abbia flirtato così apertamente con me. Il mio tono brusco lo stupisce,tuttavia si lascia scappare un sorrisino. Oh,i suoi occhi sono così limpidi. “Piacere,Louis” E sorride come se fosse molto felice in quel momento. Mi tende la mano contraendo i muscoli del braccio ed io prontamente la stringo nella mia. Ha una presa delicata ma decisa. Indossa una canotta bianca con una scritta blu in grande “I’M SINGLE”. No,non lo avevo notato... Continua a stringermi la mano fissandomi. I suoi occhi sembrano un pozzo di acqua blu che si perde nell’azzurro, è indescrivibile il modo in cui mi guarda. Mi ci perdo quasi in quelle iridi trasparenti. In quel momento penso all’ultima storia che ho avuto. Mi ero appoggiata così tanto al mio ex da dimenticare la vera me. Voglio dire: avete presente quando vi poggiate sulla spalla di una persona? Se quest’ultima si sposta voi cadete. Lo stesso è successo a me. Pensavo che la spalla di Jordan mi avrebbe sostenuta per sempre,ma un giorno si è accorto che gli pesavo troppo e mi ha lasciata cadere giù. Lui il mio segreto lo sapeva,mi fidavo troppo per tenerglielo nascosto, e per fortuna il giorno prima di lasciarmi mi assicurò che non lo avrebbe mai svelato a nessuno. Beh,almeno questo… Subito dopo di lui ho cominciato ad assumere alcol e a farmi una nuova dipendenza. “Io invece sono Marina,ho 19 anni e…” “Ti andrebbe un gelato?” Mi interrompe lui. “Volentieri” gli rispondo sorridendo. Sembra che il “quasi-bacio” di prima sia stato dimenticato da entrambi e con passo svelto ci avviamo verso il gelataio. Quel tipo è molto buffo, tante volte mi ha offerto gelati gratuitamente ed io li ho sempre accettati. Infondo è un brav’uomo molto umile e dedicato al suo lavoro,non è un malintenzionato. Mi ha vista crescere ed è come se fosse un po’ un mio zio. Mi ha vista piangere quando sono morti i miei genitori. Mi ha vista ridere quando uscivo con Jordan. Insomma, il gelataio dal furgone lillà fa parte della mia vita e ora scruta l’orizzonte con i suoi occhi da falco sperando di localizzare qualche piccolo cliente che possa aiutarlo a vendere. E’ ancora impegnato in questa piccola ricerca quando si accorge che davanti al bancone ci siamo io e Louis che lo fissiamo interdetti. “Hey, Marinella cosa posso offrirvi?” “Il gelato più dolce che hai, come i suoi occhi” risponde di getto Louis. Arrossisco visibilmente ed il gelataio, Mr. Toms, senza fare commenti prende una vaschetta rosa. La riconosco subito,è il famoso gelato fatto con l’ingrediente segreto. Mr.Toms me ne aveva parlato e, di nascosto da tutti me ne aveva regalato una vaschetta. Lo custodivo gelosamente nel congelatore e ne scioglievo in bocca un po’ del contenuto quando ero triste. Sembrava funzionare. Ci sedemmo su una panchina e cominciammo a parlare.