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Autore: Marta_Directioner    01/07/2013    0 recensioni
«Dovremmo smetterla,davvero. »
«Non posso,non voglio. »
«Nemmeno io,però è l’unica soluzione. Tutto questo è stato puramente masochista. »
«Dove andrai ? »
«In una clinica,lontano da qui.»
«Quando ti rivedrò ?»
«Quando ti sarai ripreso anche tu.»
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime, Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta, PWP, Triangolo
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 Restammo due giorni ricoverati,era davvero un ragazzo simpaticissimo e la sua compagnia mi rendeva felice,anche se si lamentava sempre: «Questo cibo fa schifo.» Oppure «smettila di stare appiccicata a quel telefono.»
 
«Sgomberate.»Annunciò l’arrogante infermiera che ci aveva assistiti.
Ci guardammo e scoppiammo a ridere,durò più o meno quindici minuti. Poi ci alzammo,incominciai a sistemare tutte le mie cose,ma non ce la feci.. gli corsi in contro,mi ero già affezionata.
Mi aveva raccontato la sua storia e io la mia.
Mi baciò sulla guancia  e io lo abbracciai ancora più forte.
«Mi darai il tuo numero,adesso ?» Gli domandai ridendo.
«No,ti odio.»
«Lo sapevo,basta la nostra finisce qui. Addio.»
Scoppiammo a ridere ed entrò di nuovo l’infermiera, «ancora qua siete? Sgombrate.»
«El,El, dai andiamo.» Entrò saltellando Tom.
Poi si voltò a guardare Zayn e disse: «io aspetto ancora una risposta al messaggio di ieri notte.»
«Momento,momento,momento. Voi vi conoscete?» Li fissai.  «Allora? Qualcosa da dire a riguardo? Tom ?»
«Bè..» Iniziò Tom. «Sono lo spacciatore che ti ha dato la roba che ti ha portata qui.» concluse sussurrandomi all’orecchio Zayn.
«Sei stato tu? BASTARDO!» iniziai a dare colpi sul pettorali di Zayn. «Stronzo,stronzo,stronzo.» Continuavo a ripetergli.
Tom mi prese per le mani, «smettila,andiamo.»
Lanciai uno sguardo fugace a Zayn,presi le mie cose e tirai fuori Tom.
Feci le scale in fretta,avevo voglia di aria fresca. Mi soffermai sul giardino dell’ospedale:il sole pallido invernale mi riscaldò appena,presi gli occhiali da sole dalla mia borsa e li indossai.
Tom richiamò la mia attenzione con un fischio,salii in macchina e mi misi comoda.
Il viaggio fu silenzioso,e quando vidi il mio vialetto mi raddrizzai e un sorriso distese le mie labbra: finalmente a casa.
Erano passati solo due giorni eppure la mia solita vita mi era mancata.
Abbracciai forte mia nonna ed entrai dentro,era tutto come sempre. Tutto perfettamente in ordine,brillante,sotto i raggi solari.
Salii nella mia stanza che,come immaginavo,era ordinatissima.
«Nonna ! Te ne sei approfittata però ! » le urlai dal piano di sopra. La sentii ridere insieme a Tom.
Scesi tenendomi sulla ringhiera e saltando qualche scalino.
Andai in cucina,aprii il freezer e uno sbuffò uscì dalle mia labbra: niente gelato.
Li guardai in attesa che dicessero qualcosa,ma niente. In fine,alzai un sopracciglio incitandoli.
«Va bene dai,andiamo.» Disse arrendendosi Tom. Gli sorrisi e lui mi sventolò davanti le chiavi della macchina,dovevo guidare io.
«Sicuro ? » domandai balbettando,attesi inutilmente una risposa.
Stampai un bacio sulla guancia alla nonna e lo presi per i fianchi,poggiò il suo braccio sulle mie spalle e gli sorrisi.
Sapevo guidare ormai,questo era più che ovvio,il mio problema erano i parcheggi.
Lo sguardo che lanciai a Tom era implorante. «Guida fino alla zona industriale,che è sempre vuota. » sentenziò.
                                                                                              ***
Finalmente scesi dall’auto e mi ritrovai la grande insegna della mia gelateria preferita,Aloha.
Attesi Tom mente scendeva dalla macchina e faceva il giro per raggiungermi. Mi guardò titubante,e io alzai un sopracciglio.
 «Devo dirti una cosa. » Sputò fuori.
Mentre attendevo in silenzio, notai che le sue dita erano irrequiete.  Lo guardai di nuovo e stentò un sorriso.
«Stanno arrivando i ragazzi. Giuro,non credevo venissero.. Scusa.»
Odio i suoi amici,uno più sbruffone dell’altro. Non fanno altro che vantarsi delle ragazze che si portano a letto,non ho mai capito cosa li accomunasse a Tom.
Ma ,stranamente,non volevo fare nessuna polemica e lo afferrai per i fianchi e lo rassicurai con un sorriso.
Entrammo e scelsi il gusto del gelato che avrei mangiato,neanche il tempo di arrivare al tavolo che entrarono gli amici di Tom,con quell’aria da sbruffoni.
Tra loro c’era anche lui,Zayn.
Accennai un sorriso e li salutai.
Mi sentivo a disagio,di troppo . Fin quando non incontrai lo sguardo di un ragazzo che non avevo mai visto,si era presentato poco prima. Eddy,mi pare. Aveva gli occhi color celeste,la pelle bianca e il viso pieno di lentiggini, i capelli color bronzo e il ciuffo all’insù. Era bellissimo,questo era più che ovvio.
Ci guardammo di sfuggita più volte,fin quando il suo sguardo non si posò definitivamente su di me.
Gli sorrisi timida,incapace di fare altro. Restai ad osservarlo a lungo,ma poi Tom mi diede una gomitata.
Mi voltai di scatto  verso di lui, «bentornata tra noi.» Sussurrò ridendo.
                                                                                        ***
Andammo a casa di qualcuno,loro incominciarono a fumare mentre io restai in giardino sull’altalena.
Dopo un po’ sentii dei passi dietro di me,speravo fosse Tom ma quando mi voltai trovai degli occhi color celeste fissarmi.
 «Vuoi che ti spinga ? » Mi chiese mentre mi sistemavo per bene sull’altalena.
Rimasi in silenzio e lui incominciò a dondolarmi,quando l’andatura era abbastanza veloce si spostò e si mise sull’altalena alla mia destra. Continuò a sorridermi mentre io facevo ancora su e giù.
Quando mi fermai lui si alzò,si mise davanti a me e mi osservò dritto negli occhi.
Mi accarezzò una guancia,mi sorrise e poggiò le sue labbra sulle mie,lasciando un bacio soffice.
Quando si allontanò aveva ancora un sorriso stampato in faccia. Mi porse la mano,titubante posai la mia sulla sua e mi aiutò ad alzarmi.
Incrociò le nostre mani e mi portò sul retro della casa. Mi mise a muro e mi baciò di nuovo,le nostre mani erano ancora incrociate.
«Sei bellissima.»  Disse allontanandosi leggermente,le sue mani lasciarono le mie e iniziarono ad allisciare il mio collo. Mi incominciò a baciare lentamente il collo,le sue mani arrivarono al mio sedere. Quando incominciò a palparlo il mio respiro si fece più affannoso.
Sentimmo urlare il suo nome,i ragazzi.
«Eddy,Eddy !»  Arrivarono da noi,Zayn e Tom.
Mi guardarono stupiti,fissarono la sua mano,ancora sul mio sedere.
Sentii il mio cuore battere forte,mi allontanai lentamente da Eddy,un sorriso sghembo spuntò sul mio volto.
Zayn ruppe il silenzio: «Eddy devi darci le chiavi della tua macchina,abbiamo fame ! »
Eddy mi guardò attentamente e un sorriso malizioso distese le sue labbra,mi fece l’occhiolino e si voltò verso i ragazzi.
«Andiamo !»Ordinò a Zayn. Si voltò di nuovo verso di me e ammiccò.
Si allontanarono in direzione della macchina e subito ebbi lo sguardo di Tom puntato su di me,abbassai il mio osservando le mie scarpe.
Fece finta di tossire e alzai lo sguardo. «Smettila Tom !» Gli urlai.
«Cosa c’è ? Perché stai facendo così ? » Mi guardò interrogativo,evitai il suo sguardo e mi incamminai verso casa. Mi sentii prendere violentemente il polso,quando mi girai il suo volto era a pochi centimetri dal mio.
«Non sai cosa stai combinando,ti stai mettendo nei casini. Io ti ho avvisata.»
Si allontanò da me,lasciò il mio polso,mi guardò per un ultima volta e rientrò dentro. 
  
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