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Autore: Ilarix96    02/07/2013    1 recensioni
Seconda parte. Le pagine sono tratte dal punto di vista di Erika, che vive in una situazione differente da quella di Andry, ma con un unico punto in comune: essere costretti a fare qualcosa che non vogliono.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                      5 maggio 2000
Signore, papà non desiste dalla sua idea!
Quindi è probabile che partiremo e lui è sempre  più eccitato. E ha come alleata la mamma. Potrei stare a casa da sola, tanto ci sono i domestici e poi so cucinare, ma no! dovremo stare in Afghanistan per 3 mesi e i domestici sono più contenti di me di ciò.
Poi i mesi si trasformeranno in anni e io dopo cosa farò? É stato così per l’Inghilterra,ma almeno è interessante e poi quali distrazioni ci possono essere in Afghanistan? Non mi posso portare nemmeno il mio computer per parlare con i miei amici! Sarà un incubo! E poi se devo portare il burqua? Non ci penso nemmeno a mettermi quel velo che non ti lascia né vedere,né respirare!
La mamma invece è letteralmente entusiasta, non vede l’ora di portarsi dietro tutta la troupe e di vederela guerra. Lì sì che non avrà bisogno di effetti speciali!
Chi li capisce i miei?
Buonanotte, sta passando Mary!
LadisperataErika
 
 
                                                                                                        6 maggio
Oggi il mio tutore mi ha fatto leggere il diario di Anna Frank e mi è venuta un’idea.
E se dessi un nome anch’io a questo diario? Non serve solo essere rinchiusi in una casa/cubicolo perché si possano dare i nomi a un diario.
Gli potrei dare un nome maschile…Andry può andare bene. Si, Andry mi piace!
Mio Dio, ho iniziato il diario da due giorni e non mi sono neanche descritta!
Tipico. Beh, cosa posso dire in fondo…ho i capelli color rame. Ho gli occhi grigi. Non dico di essere una brutta ragazza, mi trovo anche discreta ma i ragazzi che mi notano sono molto pochi. Forse perché cercano altre bellezze o forse perché sono molto solitaria, non amo la confusione, però ho degli amici, creati un po’ forzatamente forse.
Infatti sono tutti i figli dei ricercatori, colleghi di mio padre. I nostri incontri sono avvenuti quando noi eravamo ancora piccoli, perciò in un modo o nell’altro siamo diventati amici. Mi ricordo solo serate imbarazzanti con i miei genitori che mi chiamavano giù e mi presentavano a questi bambini e passavamo tutta la serata a squadrarci dall’alto in basso.
Sono sia tedeschi che inglesi, quindi un altro motivo in più per imparare il tedesco e l’inglese. Non so neanche qual è la mia lingua!
Alcuni hanno seguito le orme dei genitori e sono diventati proprio ODIOSI. Non si può dire niente con loro che saltano fuori con le bizzarre leggi della fisica.
Al di fuori di questi non ho altri amici. Anche se ho già preso un soprannome dalla gente del luogo.”La ragazza fantasma”, perché non esco quasi mai, se non per fare lo stretto necessario. Ah, ho 17 anni, tra poco 18
Mia madre, Anne Schneider è alta e ha delle labbra rosso scarlatto anche senza bisogno del rossetto. Ha una fisionomia elegante e quando deve andare a première o cose del genere ha sempre dei vestiti da fare invidia alla più bella modella. Ha delle gambe lunghe e magre, eleganti anch’esse, gli occhi azzurro cielo, grandi ma non troppo e i capelli biondi dorati. L’ideale di bellezza per i tedeschi.
Ha un’aria gentile e sempre giovane.Però se c’è qualcosa che non va diventa dura come il ghiaccio. Viene da Monaco.
La sua personalità è un po’ come la mia. Riservata, non le piace avere troppa gente in casa, eppure si diverte da matti sul set.
Mio padre, John Kelly, ha gli occhi verdi tendenti al grigio, gli occhiali, e i capelli bruni.
Dire che è curioso è dire poco. Quando vede qualcosa che non ha ancora visto fa una lista, cerca su internet le sue caratteristiche e confronta il tutto con i suoi colleghi. É attratto dai posti più ostili del pianeta ed è un perfezionista cronico. No, non esagero, quando vede il minimo dettaglio fuori posto lo corregge alla velocità della luce.
Un po’ sono così anch’io, in camera mia sembra che non ci sia mai entrato nessuno.
Mia madre invece è il contrario. Bella e elegante quanto si vuole, ma se deve ordinare il suo armadio, piuttosto…
Abbiamo anche un gatto che è una minuscola palla di pelo che mi sta sempre appiccicato come se fossi una calamita.
Da queste prime tre pagine tutti si saranno fatti l’idea di una che vive sugli allori, che è pigra e che uscirebbe solo se accompagnata da un domestico. Ma io….sono proprio così! e non mi importa molto di quello che pensano gli altri.
Non si pensi che io sono una di quelle ragazze tutte”Sai io non faccio niente dalla mattina alla sera! In casa mia non devo fare niente e sono servita e riverita come una regina! Da grande aprirò una catena di negozi senza neanche aver aperto un libro.Tanto a che servono? Sono ammassi di carta legati.” NO, io quelle ragazze le detesto. Sono quelle che ogni tanto mi suonano alla porta per chiedermi di usare la piscina, dicendo che la loro piscina era rotta(non so come)  oppure mandavano dei
messaggi a dei ragazzi molto carini per chiedere di vederle in perizoma. Che schifo!
Oh, mio Dio è tardissimo. Mary sarà già passata da un pezzo!
Buonanotte
Erika


Note: 
ok, devo ammettere che fa proprio schifo questa parte. Magari per il momento questa Erika sembrerà una persona insopportabile, ma spero che prossimamente cambierete idea..
  
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