02/07/2013
1 recensioniComunque vi posto l'ultimo capitolo che sono riuscita a scrivere... spero sia di vostro gradimento...
Non vi assicuro che riesca a postarvi e scrivere gli altri capitoli (per ora)... beh.... mi ci metterò d'impegno ma non vi assicuro nulla...
Spero solo che questo periodo finisca presto...
Un bacio a tutti
_Mary Dattebayo_
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X Capitolo: Come un fratello...
-Sasuke, Suigetsu, Juugo e Karin, potete andare avete un'ora di pausa, ma ricordate di tornare puntuali; lo dico per voi, l'Hokage si arrabbierebbe...- sentenziò Kakashi con aria noncurante leggendo in suo adorato libro.
I quattro ragazzi in questione si allontanarono dal “cantiere” in cui stavano lavorando per “risaldare” il “debito” con Konoha.
Dopo aver fatto qualche passo Juugo proferì parola:-Che ne dite se andassimo a prendere qualcosa da mangiare?- Sasuke annuì sempre inespressivo.
-Ok andiamo...- sentenziò Suigetsu poi si voltò:-...e tu, strega, che fai?- domandò alla rossa, ma poi si accorse che era già lontana.
-Non preoccupatevi, andate pure, io ho da fare!- gli rispose sorridendo ma continuando a correre.
“Da fare durante la pausa-lavoro? E da quando?” pensò l'albino seguendola andarsene con lo sguardo.
La rossa corse ancora un bel po' prima di fermarsi. Le lacrime cominciarono a sgorgarle dagli occhi, ma lei non voleva, non voleva farsi vedere da nessuno così conciata, non voleva piangere per lui. Per quel grandissimo deficiente che era bravo solo a stuzzicarla.
-Karin? Ma perché piangi?- una voce la fece riemergere dai suoi pensieri, si asciugò veloce le lacrime e si voltò verso il proprietario di quella voce: era Naruto.
-N-non è nulla, Naruto, sul serio io...- cercò di andarsene ma il biondo la trattene per una mano.
-Non voglio che un mio parente soffra, non sono bravissimo a risolvere i problemi altrui, ma posso provarci a tuo rischio e pericolo, s'intende...- concluse sorridendole.
Nonostante avesse il volto rigato dal pianto Karin sorrise nel sentire le parole del biondo, lui si che la metteva sempre di buon umore, da quando aveva saputo il suo cognome Naruto l'aveva trattata come una cugina, e lei un po' sua cugina si sentiva.
-Posso non fare nomi su chi è stato?- domandò timorosa lei prima di seguire il biondo.
-Certo... anche perché se mi dicessi i nomi finirebbero molto male...- le rispose lui serio.
-E'-è stato un ragazzo...- sentenziò Karin tirando su col naso.
I due cugini erano seduti sul tetto della casa dove abitava Naruto.
Quest'ultimo si girò a guardarla con gli occhi infuocati:-Che ha fatto quel deficiente di Sasuke? Giuro che se lo prendo...-
-Ma Naruto avevi detto tu stesso “niente nomi” e comunque non è stato Sasuke...- a lei ormai Sasuke non piaceva più, soprattutto da quando aveva conosciuto meglio Sakura e capito che l'unica ragazza che potesse tirare fuori il carattere dolce di Sasuke non fosse lei... ma le andava bene così; aveva scoperto di avere accanto a lei un ragazzo che, per quanto le riguardava, era centomila volte meglio dell'Uchiha, ma non le era andata meglio: questo ragazzo la faceva soffrire quasi il doppio del moro. Questo l'aveva fatta diventare più sensibile e meno maschiaccio, ma la rossa non vi vedeva alcun lato positivo in questo...
-Scusami Karin, continua pure...- la incoraggiò il biondo sorridendole.
Lei prese fiato e si fece coraggio:-Beh... questo ragazzo... a me piace... ma sono sicura che io non gli piaccio.-
Naruto cercò lo sguardo della rossa che era perso chissà dove:-E come sei convinta di questo? Cioè... gliel'hai chiesto?-
-No ma...-
-Non puoi sapere cosa sente una persona basandoti semplicemente su ciò che supponi, comprendi?-
-Si ma a lavoro c'è una ragazza con la quale parla sempre e poi ridono... e io non li sopporto... sto annegando in un mare di gelosia...- disse lei non riuscendo a fermare una lacrima.
-Senti, Karin, prima di dire che non gli piaci dovresti chiederglielo... so che è difficile... ma se non lo fai, rischi di non sapere che magari ti amava...- Naruto asciugò la lacrima sul volto di Karin con il pollice e le accarezzò i capelli.
-Grazie, Naruto...- disse abbracciando il cugino che ricambiò il gesto. Parlare con Naruto le faceva bene, lui era così solare che metteva allegria anche a chi gli era vicino, proprio l'opposto dei suoi compagni dell'ex-team Taka.