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Autore: Francy_92    02/07/2013    2 recensioni
[Dal capitolo 11]
«Sei una pessima attrice, lo sai?» disse Nicholas ridendo. Era comunque una risata stanca.
«Perché?»
«“Stamattina mi sono svegliata con una brutta tosse”? Non avevi una scusa migliore?»
«Ehi, non prendermi in giro. È la prima cosa che mi è venuta in mente»
«E il colpo di tosse poi. Sei proprio pessima come attrice, lasciatelo dire»
«Grazie mille. Quasi quasi telefono di nuovo e dico che sto meglio»
«No, scherzavo» disse Nicholas uscendo la testa da sotto il cuscino e prendendo Brianna per i fianchi.
«Grazie per aver mentito»
«Figurati. Tutto per te!»
«Ti amo» le disse Nicholas.
Spero che vi abbia incuriosito almeno un pò... Per scoprire il resto... prego... entrate xD
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 40

 
India cresceva, cresceva a vista d’occhio e sia Brianna che Nicholas si rendevano sempre più conto che il ruolo del genitore era molto difficile, specie se bisognava essere genitori di India. Più cresceva, più diventava iperattiva.
Quando Brianna l’aveva portata all’asilo per la prima volta le si era stretto un nodo alla gola. Stava per lasciare sua figlia, la sua prima bambina con delle sconosciute, che poi erano le sue maestre.
«In questo modo India può imparare a condividere le cose con gli altri e a stare insieme a loro» aveva detto Nicholas a Brianna durante una delle tante discussioni.
Brianna, d’altro canto, non ne era molto convinta, ma sapeva che era la cosa giusta da fare per una bambina di tre anni.
Tutto questo fin quando India non fu alle soglie della prima elementare. Sin da quando la bimba aveva iniziato a parlare Brianna aveva cercato di insegnarle a leggere e a scrivere, quindi alla fine non ebbe grande difficoltà.
«Mamma, mamma!!» gridava India mentre correva per andare incontro a sua madre che la stava aspettando davanti scuola.
«Amore mio!!» disse Brianna aprendo le braccia e accogliendola come fa una madre che ha sentito la mancanza del figlio o della figlia per troppo tempo.
«Com’è andata a scuola tesoro?»
«Bene mamma. Ho preso un bel voto e la maestra mi ha premiata dandomi questo, guarda» disse la bimba mostrando alla madre un piccolo peluche di Topolino.
«Brava amore. Sono orgogliosa di te»
«Lo sarà anche papà?» chiese preoccupata la piccola.
«Ma certo che lo sarà anche papà» la rassicurò lei.
E così fu, visto che Nicholas la fece giocare tutto il giorno.
Improvvisamente Brianna si rese conto che lei e Nicholas non stavano insieme da molto tempo. Lei era sempre occupata con la sua linea di moda, lui non l’azienda del padre ed entrambi non riuscivano mai ad avere un momento per l’altro.
«C’è qualcosa che non va?» gli chiese Brianna dopo che Nicholas spense la luce dell’abat-jour.
Nicholas si voltò verso di lei. Era buio ma Brianna sapeva di avere il suo sguardo addosso.
«Cosa dovrebbe andare storto?» chiese lui.
«Non lo so, ma ho delle strane sensazioni da un po’ di tempo» spiegò lei.
Nicholas accese la luce e si avvicinò a lei. «Amore, va tutto bene»
Brianna lo abbracciò e annuì con la testa. In fondo ci sperava che tutto andasse davvero bene, ma non ne era poi così sicura.
Brianna passò tutta la notte a rigirarsi nel letto; molte volte Nicholas le aveva accarezzato la schiena per tranquillizzarla, ma verso le tre del mattino, Brianna non ne poté più di stare in quel letto. Scivolò giù e andò in camera di India. La piccola dormiva. Adesso che aveva 5 anni e mezzo notava davvero tanto la somiglianza con Nicholas e ne fu veramente contenta.
Le baciò la fronte e scese in cucina per prepararsi una tazza di camomilla. Mentre aspettava che l’acqua si riscaldasse, Brianna accese la tv e aspettò. Ad un tratto sentì qualcuno dietro di lei.
«Nicholas, che ci fai alzato?»
«Mi sono svegliato e ho visto che non eri a letto. Così sono sceso a farti compagnia»
Brianna sorrise, si avvicinò a lui e lo baciò.
«Cosa c’è che non va Brianna?»
«Non me lo chiedere Nicholas, perché non lo so»
«Puoi parlarne con me»
«Tesoro, lo so che posso, ma davvero non riesco a capire di che si tratta. Sarà lo stress per il lavoro, il fatto che ho trent’anni e non riesco ad accettarlo» a quella frase sia Brianna che Nicholas si misero a ridere.
«Perché non riesci ad accettarlo? Sei bellissima»
«Non riesco ad accettarlo perché mi sembra ieri che avevo ancora vent’anni e non riuscivo ad accettare nemmeno quello, ma preferisco di gran lunga avere vent’anni piuttosto che trenta»
«Si tratta di questo allora?»
«No, certo che no!»
«E allora cos’è?»
«Forse il fatto che non sono felice»
A quelle parole Nicholas cambiò espressione «Perché non sei felice?» chiese lui quasi gridando.
«Non gridare. C’è India che dorme di sopra»
«Perché non sei felice?» continuò a ripetere Nicholas.
«Nicholas, non riusciamo più a stare insieme. Un po’ per la bambina, un po’ per i nostri rispettivi lavori. A te sta bene tutto questo?»
«No, non mi sta bene, ma non mi metto a dire che non sono felice»
«Non ti sta bene, però non fai nulla per rimediare»
«Nemmeno tu, a quanto mi risulta»
«Va bene, Nicholas. Lascia stare. Fai finta che io non abbia detto niente»
Nicholas, ormai accecato dalla rabbia, l’afferrò per un braccio e la bloccò «Nicholas lasciami, mi fai male»
«No, io non faccio finta che non sia successo nulla. Allora è per questo che non mi hai voluto sposare?»
«Che stai dicendo?»
«Non volevi legarti perché così potevi scappare quando volevi?»
«Nicholas, abbiamo una figlia, come puoi pensare che io me ne voglia andare?»
«Non lo so, ma è questa l’impressione che stai dando»
«Non è assolutamente così. Io non ti ho voluto sposare perché semplicemente non mi sentivo pronta»
«E ora ti senti pronta?»
«Può darsi, non lo so»
«C’è qualcosa che sai Brianna? Una sola, dannatissima cosa?»
«Nicholas lasciami, mi fai male»
Mentre Brianna implorava Nicholas di lasciarla e lui la guardava come se la volesse uccidere entrò India «Mamma, papà» disse con le lacrime agli occhi.
«Tesoro» disse Brianna, liberandosi dalla stretta di Nicholas che aveva abbassato la guardia. Brianna corse verso la figlia e la prese in braccio, ma India volle scendere subito. Una volta messa giù, la bambina corse verso il padre. «Papà, ho paura»
Adesso era Brianna ad avere le lacrime agli occhi. Non ci poteva credere. Sua figlia aveva paura di lei o si sbagliava?
«India» provò a dire Brianna «Tesoro vieni dalla mamma» le disse aprendo le braccia.
«No, voglio stare con papà» disse lei appoggiando la sua piccola chioma di capelli biondi sulla spalla del padre.
Nicholas le accarezzava la schiena per farla tranquillizzare e mentre usciva dalla cucina passò di fianco a Brianna dicendole «Adesso sei felice?»
Nicholas uscì dalla cucina, salendo su, mentre Brianna cominciò a singhiozzare. Si appoggiò al bancone della cucina e scoppiò a piangere. Non poteva crederci. Sua figlia aveva paura di lei, lei che era sua madre. Che aveva fatto per meritarsi tutto questo?
Un pensiero le attraversò la mente in quel momento. Non voleva farlo, non voleva abbandonare sua figlia, non voleva lasciare Nicholas, ma l’unica alternativa a tutto quel trambusto era andare via. Per un po’. Salì in camera da letto e si sedette vicino a Nicholas che stava per riaddormentarsi «Nicholas…» disse accarezzandogli il braccio, ma lui non si voltò.
Controvoglia Brianna si alzò ed entrò in camera di India e l’abbracciò. La piccola si svegliò e cercò di protestare, ma Brianna la teneva ancora stretta a sé. «Ricorda che la mamma ti ama»
«Mamma, dove vai?»
«Torno presto, amore…»
«Posso dormire con papà?»
«Certo che puoi» disse lei sforzandosi di sorridere.
Brianna scese in garage e quando fu vicino l’auto cominciò a piangere a dirotto.
Non era quella la famiglia che aveva creato.
Era cambiato qualcosa e anche India era cambiata. Perché ora la odiava o aveva paura di lei?
Salì in macchina e uscì dal garage.
 
«Papà… papà…»
Nicholas fu svegliato dalla figlia che lo chiamava
«India, che ci fai qui? Che succede?»
«La mamma è uscita»
«Come è uscita?» chiese lui, alzandosi e accendendo la luce.
«Si, è venuta a salutarmi ed è andata via»
«India, stai qui, ok? Io torno subito»
«Va bene. Riportami la mia mamma»
«Certo amore»
Nicholas scese di corsa le scale ed entrò in garage. La sua macchina non c’era.
Uscì fuori e vide il caos…
C’erano vetture della polizia e una sirena dell’ambulanza in lontananza di cui in un primo istante non si curò. Mentre si avvicinava stava pensando al peggio, ma non volle badarci.
Quando era abbastanza vicino da capire cosa fosse successo, vide l’auto di Brianna… completamente distrutta. Si voltò e lei era là. Distesa per terra.
Nicholas corse verso di lei «Brianna!» gridò con le lacrime agli occhi.
«Mi dispiace Nicholas» gli stava dicendo qualcuno.
«Cosa? Che cos’è successo?»
«Ha avuto un brutto incidente e purtroppo l’hanno tirata fuori troppo tardi»
«Oh mio dio, no!» continuava a gridare Nicholas tra le lacrime.
Si avvicinò a lei e le prese la mano «Amore mio no!! Non lasciarmi ti prego!» diceva lui mentre i singhiozzi gli perforavano il cuore.
Qualcuno gli dava pacche sulle spalle, ma a Nicholas non importava del loro dispiacere. «Brianna svegliati per favore»
«Non si sveglierà più Nicholas, è finita» disse uno dei medici che stava cercando di rianimarla.
Dopo qualche minuto i paramedici la misero su una barella per portarla in ospedale.
Quando Nicholas rientrò in casa trovò India seduta sulle scale. Stava piangendo.
Lei era sempre stata una bambina molto intelligente e aveva quindi capito che la sua mamma non c’era più.
Intorno le prime ore del mattino tutti i loro familiari avevano ricevuto la notizia e si erano precipitati da loro.
Tutti si trattenevano dal piangere, soprattutto per far forza alla piccola India che era appunto, ancora troppo piccola per aver perso la madre.
Nicholas si era chiuso in camera e non era più uscito.
Si era fatto vedere solo per il funerale e poi si era richiuso lì dentro.
«Nicholas, per favore esci. Fallo per tua figlia. Ha bisogno di te» gli disse la madre dopo il funerale.
Ma Nicholas non ne voleva sapere. Era stato troppo innamorato di Brianna per rassegnarsi alla sua morte.
Per un po’ di tempo India era rimasta a casa con i nonni, fin quando Nicholas si disse «India ha perso una madre, non voglio che perda anche il suo papà» Così dicendo, uscì di casa e andò a prendere la figlia dai suoi genitori.
Quando India lo vide corse subito ad abbracciarlo.
«Amore mio, adesso papà non ti lascia più»
«Ti voglio bene papà»
«Te ne voglio tanto anche io e anche la mamma»
«Mi manca tanto»
«Lo so tesoro, manca tanto anche a me. Dai, adesso andiamo a casa»
Salutati i nonni, India prese le sue cose e ritornò a casa con il suo papà.
Quando sia Nicholas che India rientrarono in casa ebbero come la sensazione che Brianna fosse ancora lì con loro. Nicholas sorrise, prese India in braccio ed entrarono in casa, ma Brianna non c’era più.

*******
 

Salve a tutti.
So che è da un pò di tempo che non aggiornavo più questa storia, ma adesso, con questi due ultimi capitoli, la storia è definitivamente conclusa.
Ringrazio infinatamente coloro che l'hanno recensita e inserita tra le preferite, ricordate e seguite. Ammetto che non è chissà quale capolavoro, ma è stato il mio primo lavoro. La mia prima esperienza nel campo della scrittura e ho cercato di fare del mio meglio.
Grazie per chi lo ha apprezzato! :)

   
 
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