Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Sundy    15/01/2008    4 recensioni
Ci sono amori che non hanno un decorso naturale. Ho voluto raccontare il secolare, quotidiano tacersi di uno di questi. So benissimo di starmi prendendo delle grosse licenze poetiche sui personaggi, ma la mia storia è questa. Lo chiamano scambio equivalente, dove ogni cosa ha un prezzo. Non c'è posto per sentimenti gratuiti o azioni senza conseguenza, perchè ad ogni azione consegue una reazione. Il primo e il sesto capitolo hanno contenuti più erotici del resto, siete avvisati.
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Yūko Ichihara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La pelle di Yuuko profumava di oppio.
Con le labbra ancora intorpidite dalla carezza ardente del liquore, Kimihiro osò sfiorarla, dopo avervi poggiato il naso, i capelli sottili, le mani magre, osò baciare quella pelle di luna, e scoprì a sue spese che dell'oppio aveva anche il sapore. Comprese immediatamente che non avrebbe potuto staccarsene fino ad aver raggiunto il fondo di quella voragine scura, seducente e spaventosa come solo il buio più profondo sa essere, che si apriva nella sua mente ad ogni nuova carezza delle sue labbra su quella carne pallida e fredda, intrisa di profumo e morfina.
La donna lo ascoltava sospirare sulla sua pelle, pazientemente, assecondando solo con movimenti minimi, fluidi come l'avvolgersi delle spire di un serpente, l'intricarsi dei pensieri del ragazzo, lasciandolo crescere e scoprirsi uomo, un respiro dopo l'altro, dandogli il tempo di imparare il significato profondo di concetti inconsistenti quali possesso e desiderio, distesa sul suo collaudatissimo talento nell'attendere che ogni cosa facesse il suo corso, finché con un gesto irragionevolmente irruento, Kimihiro non la costrinse a voltarsi, tremante e frettoloso come ogni amante alle prime armi, e le afferrò il viso tra le mani. Yuuko non ebbe bisogno di cercare le sue labbra; le trovò intossicate di oppio e di ansia.
"Che cosa vuoi dimostrare?" chiese lei parlandogli senza un fremito sulle labbra umide, mentre lui tentava di divincolarsi tra i suoi lunghissimi capelli neri, sforzandosi di baciarla come lei avrebbe voluto, ma ben presto capì che non poteva sapere che cosa lei avrebbe voluto, perché Kimihiro non sapeva nulla delle donne e dell'amore.
Con un respiro profondo si lasciò sprofondare nella seta granato dei cuscini e delle lenzuola, una carezza fresca sulla pelle chiara, infantile, della sua schiena, lasciando che fosse Yuuko, per l'ennesima volta, a guidarlo attraverso ciò che fino ad allora aveva solo vagamente immaginato.
La pelle di Yuuko profumava di oppio e aveva un colore lunare, di pietra, ma la sua carne era viva di una consistenza animale, e pulsava di una vita rossa e bollente, mentre le sue braccia lunghissime, le sue gambe affusolate e i suoi capelli neri si stringevano attorno a lui, come esseri viventi indipendenti, ma che si muovevano di concerto, come un branco di pesci che crea illusioni sottomarine.
I tentacoli della sua voluttà esperta, fuori dal tempo e dallo spazio, si avvilupparono attorno all'ingenuità del ragazzo, affondando le loro radici scure e calde nei suoi pensieri e nella sua pelle, lasciandosi cercare dalle sue mani così ansiose di apprendere, ma senza concedergli mai l'illusione di un controllo che Kimihiro sapeva di non avere, e lo sapeva tanto bene che quando Yuuko si separò da lui, strappandogli con un singhiozzo anche l'ultimo frammento della sua fanciullezza, la sua prima emozione, dopo l'estasi cieca e bestiale che la deflagrazione del piacere nel suo ventre e nella sua testa avevano scatenato, fu di sconcerto
- la.. la mia innocenza…- sospirò sospeso tra il gemito e il lamento, ma le dita lunghe di Yuuko si posarono sulle sue labbra ancora tremanti. La sua voce profonda era ferma come l'acqua di un bacile in un tempio

- la tua innocenza …l'ho presa io.

Kimihiro sapeva che non avrebbe avuto una sola parola in più dalle sue labbra sottili, ma comprese, senza bisogno di fare domande, che anche quello rappresentava, agli occhi della strega, un'altro dei suoi peculiari commerci.

(segue...)
* * *
Claimed at 10_clamp
tema: falling from grace
  
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