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Autore: Armstrong_44    02/07/2013    3 recensioni
Mi è sempre piaciuto il trio Hermine-Sirius-Remus.
In questa fanfiction, Hermione finisce nel passato grazie a Silente, quando gli adorati Malandrini frequentavano il loro 5°anno scolastico.
Inutile dire che nascerà una grande amicizia, ricca di avventure ed emozioni, arricchita con amore da più contendenti.
Andrà (quasi) tutto bene, fin quando per lei non arriverà il momento di tornare a casa, nel futuro.
Spero di aver attirato la vostra curiosità :)
Dal capitolo 1:
Lasciò ruotare la visuale e la fece soffermare sui due ragazzi di fronte a lei, ignorando i due ai suoi fianchi.
Uno era biondo, col viso leggermente sciupato, l’altro, invece, aveva lunghi capelli scuri e leggermente mossi attorno al viso, quest’ultimo contratto in un ghigno.
Sorpresa, lasciò la mano del primo, poi pensò, incredula:
”Remus?!Sirius?!”
Dal capitolo 4:
Stava per sussurrarsi mentalmente frasi per traquillizzarsi, quando non le sfuggì un brillio negli occhi scuri e affascinanti di Sirius il quale mormorò, con un sorriso malizioso:
"Allora, Granger..."
"Oh, Merlino!" esclamò mentalmente.
Sapeva quando Black voleva domandarle qualcosa di imbarazzante.
Soprattutto se un certo Remus Lupin scuoteva la testa con un sorrisetto.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Remus Lupin, Sirius Black, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Il sole scaldava le loro teste, mentre i piedi scalciavano i sassolini nello stradello di fronte a loro.
"Nuova amichetta?" la voce roca e agghiacciante li raggiunse dopo non molto,
Facendo digrignare a tre dei Malandrini i denti.


Cara e Dolce, Vecchia Hogwarts


Perdonatemi se ho fatto aspettare un po’ di tempo per caricare! Spero questo capitolo vi piaccia! Ringrazio chiunque abbia inserito la storia tra preferite/seguite/da ricordare; chi ha lasciato una recensione ma anche chi ha semplicemente letto questa storia ed è arrivato fin qui!
Spero di non deludervi! Quindi, andate a scoprire chi ha lanciato il tono di sfida a Sirius!
E Mi raccomando! Quando trovate l’asterisco segnato dopo un certo punto (*) è importante che scorriate momentaneamente la pagina fino in fondo così che possiate leggere la modifica che ho fatto ad alcuni personaggi per permettergli di apparire quaggiù! Alla prossima, gente!

6° Capitolo

Il giovane dai capelli ribelli si girò con uno scatto, portando la mano destra alla bacchetta e sollevandola in tempo per parare una fattura lanciata dall’avversario.
Mentre gli altri eseguivano le stesse manovre, avendo riconosciuto chi li stesse fronteggiando, Peter indietreggiò squittendo di qualche passo, iniziando ad allontanarsi verso la porta del castello.
Hermione, invece, trasalì nel decifrare le identità di coloro che si trovavano di fronte al suo gruppo:
Con i suoi lunghi capelli biondi e luminosi, Lucius Malfoy si ergeva
dalla parte opposta a Remus, assomigliando al futuro figlio più che mai.
I suoi occhi fuggenti passavano da un ragazzo all’altro
soffermandosi sulla nuova in quanto, appunto, mai vista prima.
James era fronteggiato, con enorme sorpresa da parte della
giovane, da niente meno che Severus Piton, il suo insegnante di pozioni.
Notò che possedeva già diversi tratti che conservava il lui
dell’epoca di Hermione, la quale lo riconosceva tuttavia a stento.
Un ragazzo molto simile a Sirius fronteggiava quest’ultimo con
occhiate scontrose ma timide. Sul suo viso non aleggiava aria sicura, mentre accanto ai suoi piedi giaceva una valigetta marron scuro con una etichetta dorata riportante la scritta : R. Black.
Solo allora Hermione si ricordò che fino a qualche giorno prima stava passeggiando per le scale di Grimmauld Place, oltrepassando la porta della stanza del fratello di Sirius.
Spostò infine lo sguardo di fronte a sé, irrigidendosi alla vista di una giovane donna che le puntava contro la propria bacchetta.
Possedeva una forte bellezza, così come dimostrava di
assomigliare in diversi tratti al padrino di Harry.
Rammentò quindi di aver già avuto la possibilità di osservare
il suo volto sull’albero genealogico di casa Black:
Bellatrix Lastrange.
(*)
Ringraziò immensamente Merlino per averle donato la pazienza e voglia di leggere fino in fondo tutti i libri di incantesimi imparati, compresi quelli del quinto anno che non avevano ancora utilizzato. Certo, non poteva essere sicura che sarebbe riuscita ad utilizzarli, ma si era comunque esercitata nel movimento del polso.
“Hermione” esclamò Sirius, ridestandola dai suoi pensieri: “ Vai alla
Sala Comune… TI raggiungiamo dopo”
“Sbrigati!” aggiunse Remus, notando l’esitazione della ragazza.
Tuttavia lei non si mosse, al contrario fece scivolare le dita
delicatamente lungo il legno della bacchetta, per poi afferrarla saldamente ed esclamare “Protego!”. Riuscì così a proteggersi
da una maledizione scagliatale dall’avversaria.
Remus e Sirius digrignarono i denti, mentre James si impegnava a contrattaccare Piton.
Diversi studenti nei dintorni li squadrarono sbalorditi e sbiancarono, per poi correre all’interno del castello temendo di essere colpiti da
qualche incantesimo deviato.
Peter colto da un momento di lucidità, si allontanò verso la Sala Grande, annunciando agli altri di andare alla ricerca di un professore.
L’aria che girava tra il gruppo di duellanti non era delle migliori, intensificandosi man mano che il tempo passava e diventando
sempre più pesante.
L’acuta e sgradevole voce di Bellatrix squillava tra i presenti, che imperterrita continuava a lanciare offese verso il cugino:
“Quindi, Sirius…”cominciò, ghignante “Cos’è questa qui? Qualcosa di vergognoso, conoscendo i tuoi gusti! Un centauro? Un vampiro? Spero solo non un altro Licantropo come l’altro!”
Remus, cogliendo la frecciata a lui rivolta, si domandò sconvolto come fosse a conoscenza della sua identità, ma non lasciandosi intimorire scagliò una fattura orcovolante su Lucius, colto alla sprovvista.
Successivamente, si voltò verso Bellatrix, pronto a colpirla per le
offese riferite a lui e alla loro nuova amica.
Fu comunque anticipato da Hermione, la quale, infatti, aveva imparato a non lasciarsi sottomettere da quando, un anno prima, aveva avuto conferma del ritorno di Voldemort, colui che aveva seminato panico in passato ed era pronto a tornare a farlo.
Così, furiosa per gli insulti a sé stessa e al suo professore preferito urlò fiera:
“Io sono una mezzosangue, brutta strega!”
Il tutto senza dimenticarsi di lanciare un Pietrificus Totalum sull’avversaria.
(*)
Si pentì subito di ciò che aveva appena fatto : ritrovarsi di fronte una giovane Bellatrix di pietra le fece capire di rischiare grossi guai,
sebbene si fosse semplicemente difesa. Nemmeno i sospiri d’ammirazione le sollevarono il morale.
“Grazie…” ringraziò Remus, intimidito per la sua vera natura.
“Figurati, sei molto meglio di lei! Non importa se non sei semplicemente un mago” rispose Hermione, lasciando addolcire il viso del lupo.
“Siamo in una brutta situazione” esclamò Sirius.
I problemi, però, non vennero quando i compagni di Bellatrix
puntarono le loro bacchette sui quattro, non vennero nemmeno
quando James fu colpito da una maledizione che scatenò in lui una furiosa reazione.
I problemi vennero quando Peter tornò trotterellando, seguito dal professor Kettleburn, che si occupava di Cura Delle Creature Magiche.
Quest’ultimo non esitò, infatti, ad assegnare punizioni ad ognuno di loro: mentre i Serpeverde si sarebbero occupati della pulizia dei bagni per un settimana, loro Griffondoro avrebbero dovuto aiutare lo stesso professore ogni venerdì per circa tre mesi.
Imprecarono mentalmente contro Minus per aver dimenticato di precisare chi aveva dato inizio al duello.
Si ritirarono in Sala Comune, prendendo posto di fronte al camino scoppiettante, riscaldati dal calore di quest’ultimo.
“Beh, suppongo potesse andarci peggio!” mormorò James, tamponandosi il naso sanguinate e tentando di sollevare il morale agli altri.
Hermione, lanciandogli un’occhiata irritata, precisò:
“Scommetto che non hai mai passato un pomeriggio in mezzo alle Creature Fantasy per prenderti cura di loro”
“Beh, non è il mio passatempo preferito” affermò lui, con un sorriso.
“Ad ogni modo” ghignò Sirius “Staremo tutti assieme!”
“Peggio” scherzò lei, facendo sfuggire qualche risata anche agli altri.
Il ritratto della Signora Grassa si spalancò, lasciando entrare nella Sala Alice e Lily.
Alla vista della prima, gli occhi di James scintillarono sotto lo sguardo fiero e soddisfatto di Hermione.
Quest’ultima si allontanò verso i dormitori, salendo le scale con le labbra arricciate in un sorriso.
Le sfuggì una lacrima lieve di malinconia per i vecchi (o futuri?) ricordi. Indossò la vestaglia bianca e si coricò nel letto freddo. Si addormentò fissando le tende di velluto rosso, tirate a nascondere il viso da quello di Alice, simile a quello di Neville.
 



 
(*)= Ho modificato l’età di due dei rivali così da permettergli di stare ad Hogwarts in contemporanea dei malandrini:
Sia Bellatrix sia Lucius frequentano il settimo anno.
Ebbene sì, sono rivoluzionaria :P





 

  
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