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Autore: __onedream    02/07/2013    10 recensioni
Non fece in tempo a pronunciare nulla che, d’un tratto, le distanze fra di loro scomparvero, come per magia. Liam, aveva schioccato un bacio dolce e delicato sulle labbra rosate della ragazza, spingendosi verso di lei.
Marise ci prese gusto, man mano sempre di più e sentiva le calde e umide labbra del ragazzo un rifugio a cui difficilmente avrebbe rinunciato, ormai.
Ma, ovviamente, non l'avrebbe mai ammesso. Avrebbe fatto si che i suoi pensieri, rimanessero suoi.
Si allontanarono, ormai esausti e col fiato corto.
«Scu..»
La ragazza gli mise un dito sulle labbra, zittendolo. Liam sarebbe stato, per la bionda, un' innovazione e l’avrebbe stravolta, quasi cambiata, completamente. Ma lei non lo sapeva. Non ancora.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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«Elliot!» lo chiamò la ragazza, avvicinandosi poi a lui. «Dovrei uscire e vorrei un passaggio…»
Elliot sorrise compiaciuto di se stesso. Se non ci fosse lui in quella casa, tutti sarebbero persi. E nonostante lui venisse pagato per fare quelle cose,  di certo non era un passatempo servirli e riverirli,  si sentiva utile a qualcosa e, soprattutto, a qualcuno. 
«Certo signorina! Vado a preparare la macchina»
Lei annuì col capo. «Inizia ad andare, ti raggiungo subito!»
E, proprio come aveva detto la ragazza, Elliot fece così. Nonostante fosse cresciuta con quell’uomo, non aveva nessun rapporto confidenziale con lui. Anzi, sembravano quasi sconosciuti, a volte. Ma, tutto sommato, ci si poteva fidare di lui e quando Denise necessitava di qualcosa –come un passaggio, in questo caso- sapeva a chi rivolgersi.
Si guardò per un ultima volta allo specchio,  era impeccabile e raffinata come sempre. Aprì veementemente le porte scorrevoli che dividevano il grosso salone e la cucina, dove al suo interno c’erano Louis e gli altri due ebeti che si ritrovava come amici.
Stavano lì da..tre giorni, ma le sembravano un’eternità. Erano tre giorni che sopportava le loro battutine inopportune, la loro presenza ovunque, ed infine tre giorni che non riusciva a prendere sonno in un orario decente, per colpa dei loro schiamazzi. Non solo si riunivano tutti e tre in una camera –quella affianco alla sua, per giunta- a fare confusione fino alle prime ore del mattino,  ma quando decidevano di andare a dormire passavano fra i corridoi come se fossero cavalli in corsa per una gara. Avrebbe dovuto sopportare tutto questo per altri “soli” quattro giorni e non li avrebbe più visti, fortunatamente.
Suo fratello, Louis, era seduto sulla sedia, intorno al tavolo, con le gambe incrociate. Liam cercava chi sa cosa nel loro frigorifero e Zayn stava decisamente in un posto in cui non doveva essere: ai fornelli.
Un espressione preoccupata si dipinse sul volto di Denise. Si sarebbe incendiata la cucina, ne era sicura. Non si fidava di Zayn, lo trovava un ragazzo poco coscienzioso. Forse perché, con tutti quei tatuaggi, la intimoriva tantissimo, ma aveva davvero la faccia di un ragazzo poco serio. Era uno dei suoi sesti sensi, e Denise si fidava moltissimo di se stessa, infatti poche volte si sbagliava. Anzi, forse quasi mai.
A sentire la porta scorrere, tutti si girarono verso di lei.
«Principessa!» urlò Zayn, con un sorriso a trentadue denti. Aveva obbiettivamente un bel sorriso, ma ciò non cambiava la sua posizione. Era poco affidabile.
«Per l’amor del Cielo, Zayn! Non chiamarmi così!»  sbraitò Denise. Chi sa per quale stupido motivo le aveva dato questo “nomignolo”, ma di certo non ci teneva a saperlo.  Si sarebbe quasi sicuramente arrabbiata.
«Io.. io esco» disse, puntando il suo sguardo sul fratello. Faceva strano dirlo, anche per lei. Lei che stava sempre in casa..usciva. Wow.
«Tu esci?» domandò il ragazzo, sbalordito. «E dove vai?»
Oltre a quelli del fratello, sentiva anche gli occhi degli amici addosso.
«Un po’ di privacy!» sputò fra le labbra, non sapendo davvero cosa dire in quella circostanza. Stava decisamente fingendo, facendo credere al fratello di andare chi sa dove. «Al mio ritorno vorrei vedere la cucina ancora intatta, per piacere.» disse, rivolgendosi soprattutto a Zayn. Non le piaceva la sua posizione. Perché doveva cucinare proprio lui?
Liam sorrise per quell’esclamazione. Di certo Zayn non era un cuoco professionista, ma un po’ ci sapeva fare. Il quanto bastava.
La ragazza si dileguò ed uscì fuori, entrando nella chevrolet nera, dove alla guida c’era Elliot.
«Signorina, allora? Dove la porto?»
La ragazza fece un grosso sospiro. «A casa di Anne..» disse, guardando il finestrino.
 
 
 
Le crepes alla nutella cucinate da Zayn erano buone. Un po’ si era preoccupato anche lui che Zayn potesse combinare qualche guaio, ma gli aveva dato fiducia ed, evidentemente, aveva fatto bene. Per fortuna non era come sua sorella Denise, che non si fidava di nulla e di nessuno, se non di se stessa. Ovviamente lei preveniva  anziché curare, ma non sempre era un bene.
E, infatti, la frecciatina che aveva mandato a Zayn prima di andare chi sa dove, dimostrava quanto preoccupata fosse. Conoscendola, aveva sicuramente pensato addirittura ad un incendio. Forse era un bene che se ne fosse andata per un po’.
Ma, il “problema” era: dove era andata?
Escludendo quelli a Parigi, non aveva nessuno qui e, stando tutto il tempo in casa, non aveva potuto farsi una comitiva né una compagnia. Uscire così, tutto ad un tratto, era alquanto.. strano. Era ovviamente grande e vaccinata, ma la situazione incuriosiva Louis.
«Ti offendi se ti dico una cosa?» domandò Zayn, interrompendo sia il silenzio venutosi a creare, che i pensieri di Louis.  Senza aspettare una vera risposta, parlò di nuovo. «Tua sorella ha proprio un bel culo!»
Louis quasi si strozzò per l’esclamazione fatta dall’amico. Aveva un pezzo di crepes giusto in gola, ma ridendo, gli era andato di traverso.
«Peccato abbia un caratteraccio…» continuò.
Liam alzò leggermente lo sguardo, incarnando un sopracciglio. Poi scosse la testa, e ri-tornò a mangiare. Lui non la pensava proprio così..
«Rilassati tigre, mia sorella non si metterebbe mai con te!»
Luì annuì soddisfatto, come se stesse aspettando solo questa frase. «Ecco, appunto! Volevo arrivare a questo» disse. «Perché?! Secondo me è lesbica. Insomma, non ho mai avuto difficoltà con le ragazze, se hai capito cosa intendo…»
Louis fece una smorfia di disgusto. Sua sorella e..il suo amico, Zayn? Non li  avrebbe immaginati insieme neanche in un mondo parallelo. Erano una l’opposto dell’altro, e alla sorella non piacevano i tipi come lui. Aveva idee ben chiare e decise su tutto, anche sui ragazzi, e di certo Zayn non era il suo prototipo ideale. Non che conoscesse così bene i gusti della sorella per quanto riguardava i ragazzi, ma uno come Zayn era sicurissimo che non le sarebbe andato bene.
«Sei stato con ragazze facili, evidentemente!» pronunciò Liam, spostando un po’ più lontano da lui il piatto vuoto, sporco di nutella. Era sazio.
«Liam!» disse Louis, come se avesse appena avuto un illuminazione. «Liam sarebbe più adatto a un tipo come mia sorella, forse..»
«Sarà..» disse, facendo spallucce, Zayn. Di certo la sorella dell’amico era una bella ragazza, ma non le interessava poi così tanto. Non si sarebbe scervellato più di tanto di conoscere il perché lo rifiutava, c’era di meglio in giro. Liam parve più interessato, invece.
Perché più lui, rispetto a Zayn? Qual’erano gli ideali di Marianne Denise?
 
 
“Cox-Styles”
Denise stava giù al palazzo, di fronte al citofono da un quarto d’ora, ormai. Aveva paura di sembrare maleducata. Non era stata invitata, si era presentata lì, senza preavviso.
Andò avanti e indietro. Ormai era lì, non poteva tornare a casa, a piedi per giunta. E poi, Anne le diceva sempre che se un giorno se ne fosse andata, Denise sarebbe potuta andare a trovarla tutte le volte che voleva, anche tutti i giorni. E poi, ragionandoci, era cresciuta con lei. Conosceva bene i suoi valori, non sarebbe mai apparsa maleducata ai suoi occhi.
Premette il pulsante e, un attimo dopo, il cancello si aprì, senza neanche chiedere “chi è?”.
Salì le scale e, arrivata fuori la porta, fece un groppo respiro, e ri-bussò.
Dopo una manciata di secondi la porta si aprì, e Denise si ritrovò avanti un bellissimo ragazzo dagli occhi verdi, il sorriso contagioso e i capelli ricci, o una specie.
«Denise?» domandò lui, incredulo.
La ragazza sorrise. «Harry!» esclamò, abbracciando –saltando addosso- l’amico.
Lui ricambiò, felice di vedere, dopo tanto tempo, l’amica  con cui era cresciuto.
«Vieni, entra!» disse, facendo il gesto con la mano. «Che ci fai tu qui?»
La ragazza sorrise, guardando attentamente l’amico. Non era cambiato quasi per niente.
I bellissimi ricci che aveva si erano trasformati in un ammasso di paglia sparsa un po’ a caso. Gli occhi erano sempre gli stessi, dello stesso colore intenso. Il sorriso era più beffardo, i lineamenti più da uomo. Era cresciuto.
«Sono venuta a trovare tua madre…»
«Non c’è!» disse, quasi dispiaciuto. «E’ andata a fare l’ecografia»
Lei annuì. In realtà avrebbe voluto esserci lei, al suo posto. Non che non volesse bene sua madre, anzi. Ma Anne era più…presente. E i figli, oltre all’educazione e all’amore, hanno bisogno di questo: la presenza dei genitori. E lei non l’aveva avuta. Né dal padre, per un motivo, né dalla madre, per un altro.  
«Sei contento di avere un fratellino o una sorellina?»
«Bhé, non mi dispiace. Ma gli anni di differenza si sentiranno! Potrebbe essere mio figlio!»
Denise sorrise, forse un po’ era vero. «Vorrà dire che farai le prove con lui.»
 Harry annuì, facendo accomodare l’amica sul divano in pelle. Non viveva in una villa, come Denise, né tantomeno la casa era chi sa quanto grande, ma era accogliente. E poi, il tocco di stile di Anne si vedeva eccome! Era tutto arredato di mobili moderni e colorati.
«È da tanto che non ci vediamo. Raccontami un po’, qualche novità?»
Denise scosse la testa. «Nulla di che»
«Tuo fratello come sta? Non poteva venire anche lui, con te? È una vita che non lo vedo.»
 La bionda sospirò. « È troppo impegnato a stare con i suoi amichetti. Nostra madre, come sempre, è partita. Questa volta per Milano...»
«Oh, bella Milano!» esclamò, contento.
«Si, ma il punto è che lui ha invitato due suoi amici a casa per tutta la settimana. È uno strazio!» ammise, appoggiando la testa sullo schienale. «Sono irritanti.»
«Addirittura!?»
«Dovresti vederli, guarda. Hanno mentalmente tre anni, e non ti dico come si conciano!» disse, mettendosi una mano in fronte, solo a (ri)pensarci. «Uno di loro ha il braccio ricoperto di tatuaggi. Proprio qui!» puntualizzò, indicando il punto preciso dell’avambraccio.   Si riferiva a Zayn, ovviamente.
«Ma..ma i tatuaggi non sono segno di niente. Forse.. gli piacciono?»
Denise scosse il capo. «Non giustificarlo, ti prego! Solo uno zotico volgare come lui può farsi così tanti tatuaggi!»
Harry rise. Quello che le avrebbe mostrato non le sarebbe piaciuto, affatto.
 «È da tempo che non ci vediamo, eh?» domandò. Poi, si tolse piano la maglia aperta che aveva, lasciando soltanto una canotta a giro maniche che metteva in bella vista i suoi tatuaggi sparsi sul braccio. Una nave, un cuore, qualche scritta incomprensibile, una stella e altri segni.
Denise si coprì la bocca con le mani, era incredula.
«Anne ti permette di farli?»
Come risposta ricevette un alzata di maglia: una farfalla grande, enorme, proprio sul petto. Era orrenda, di per sé. Davvero troppo grande. Ma, metteva in risalto il suo fisico muscoloso.
«O mio Dio!» urlò. «Harry, cos’è tutta questa..roba?»
Harry era abbastanza divertito. Se avesse potuto, avrebbe fatto una foto all’espressione mitica che aveva in quel momento l’amica. «Ognuno ha un significato, se vuoi te li dico. Allora…»
«No! Non mi interessa!» disse lei, con gli occhi sgranati. Se solo avessero potuto, sarebbero usciti fuori dalle orbite. Era un pazzo. Aveva rovinato il suo corpo, per sempre. «Giurami che non ne farai mai nessun’altro, mai!»
«La settimana prossima ne farò uno dietro la schiena, quindi.. non credo proprio di poterlo giurare»
«Non..ho..parole» era allibita. Nessuna parola l’avrebbe descritta meglio.










Spazio autrice:
Hello people! 
Non è passata neanche una settimana, e già sto postando. Tutto questo perché sto avendo un piccolo prolbemino con il computer  e, visto che ora sembra funzionare benino, ho approfittato. Poi avevo il capitolo scritto, e quindi..
E' finalmente  apparso un nuovo personaggio: Harry Styles! Apparirà anche altre volte, don't worry!
All'appello, quindi, manca solo Niall (come molte di voi hanno notato!) e....abbiate pazienza. Avrà un ruolo importante, ma verso la fine.
Vorrei ringraziare immensamente, per l'ennesima volta, chi recensisce. Tanti cuoricini colorati per voi.
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento, allora. 
Ps. il primmosimo capitolo io lo adoro!

 

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«Io..io non ho fatto nulla» pronunciò Liam, sincero. Le aveva fatto solo vedere i dvd di Toy Story.
«Sarà…io la vedo strana»
Zayn li guardò.  «E bhè? Meglio!»

   
 
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