Le
parole che non ti ho detto
Sedicesimo
capitolo:
Liam
continuò a muovere lentamente le dita sui tasti del
pianoforte, gli occhi chiusi perso nella melodia dolce creata da
Debussy
appositamente per quello strumento.
Sbuffò
infastidito quando sentì bussare insistentemente alla
porta, aprì gli occhi incrociando le braccia e fissando con
stizza il punto da
cui veniva il rumore.
-
Liam?- si trattenne dal lanciare qualcosa contro alla
faccia del fratellino che gli sorrideva entrando nella stanza.
-
Matthew.- disse il suo nome piano trattenendo la rabbia. -
Ti ho detto mille volte..- continuò esasperato passandosi
una mano tra i
capelli per poi strofinarsi il volto stanco. -..quando sono in questa
stanza tu
non devi..-
-
Ma hai un ospite!- lo sentì esclamare, guardò il
fratello
confuso mentre quello faceva un gesto frettoloso con la mano ed
invitava Zayn
ad entrare.
Zayn.
In casa sua. Di nuovo.
- Vi lascio soli.-
sentì dire dal fratello con una risatina mentre scappava via
chiudendo la
porta.
Non
rispose alla provocazione e restò seduto a fissare il
ragazzo che spostava il peso del corpo da un piede all’altro
guardandosi di
tanto in tanto intorno curioso.
-
Suoni?- domandò il moro portandolo fuori dal trance e
rompendo il silenzio durato qualche minuto.
-
Una delle cose che mio padre odia.- disse spostando le
dita su alcuni tasti accarezzandoli. - Non ha mai perdonato mia zia per
questo
piccolo regalo.- continuò sollevando poi lo sguardo con un
sorriso amaro.
-
Puoi suonare ancora?- arrossì annuendo riempiendo poi di
nuovo la stanza di quelle note.
Era
così preso dalla musica, gli occhi chiusi e un sorriso
rilassato sulle labbra, che sbagliò nota quando
sentì delle dita percorrere la
sua guancia.
-
Non volevo interromperti.. scusa.- scoppiò a ridere per
l’espressione triste di Zayn ma si sentiva nervoso per la sua
vicinanza. Sì,
avevano dormito insieme e si era svegliato con quel ragazzo addosso ma
questa
era tutta un’altra cosa. Zayn lo stava guardando in un
momento in cui
abbandonava ogni corazza lasciandosi prendere dall’armonia. E
si sentiva
indifeso sotto a quegli occhi nocciola.
-
Posso provare?- gli aveva domandato avvicinandosi ancora,
lo stomaco del moro quasi contro al suo viso. Sollevò lo
sguardo ed arrossì per
tutto quello che quegli occhi gli stavano trasmettendo.
Gli
prese una mano senza badare al battito del cuore sempre
più veloce e l’appoggiò sui tasti
muovendogli le dita per ricreare la stessa
melodia di poco prima.
-
Era quella che hai suonato prima?- annuì sorridendo alla
domanda sussurrata del ragazzo, sembrava aver paura di rompere
l’atmosfera
creata da quelle note leggere.
-
E cos’è?- gli lasciò immediatamente la
mano quando il moro
iniziò a muovere il pollice in una carezza, finse di
spostarsi una ciocca di
capelli e rispose. - Valse romantique.-
-
Sarebbe?- domandò ancora Zayn facendolo ridere per
l’espressione concentrata che aveva sul viso mentre muoveva
le dita cercando di
imitare il modo in cui lui gliele aveva mosse poco prima.
-
Debussy.- rispose con un sorriso spostandogli un dito sul
tasto corretto.
-
Non sono un esperto di musica..preferisco..-
-
..leggere, lo so.- lo interruppe riprendendo a suonare per
poi bloccarsi e voltarsi verso Zayn che lo fissava con le sopracciglia
corrugate studiandolo.
-
Quindi..perché sei qui?- domandò sperando di
liberarsi di
tutte quelle attenzioni.
-
Volevo solo..domani parto. Torno a Londra.- aveva
ricominciato a suonare e quando aveva sentito quelle parole aveva
premuto
troppo forte sui tasti producendo un rumore grave. Si voltò
del tutto verso il
ragazzo cercando di fermare il battito del cuore.
-
A Londra?- domandò con un tono di voce più alto
del
normale. - Non devi concludere prima tutto l’anno
scolastico?- continuò
cercando di portare validi motivi per cui restare a Bradford era la
soluzione
migliore.
Lo
guardò confuso quando scoppiò a ridere
appoggiando una
mano sul pianoforte.
-
Non devo trasferirmi, stupido.- voleva offendersi per come
l’aveva chiamato ma poi Zayn gli aveva rivolto un sorriso
dolce e gli aveva
passato una mano tra i capelli facendogli dimenticare ogni cosa, anche
come
respirare.
-
I miei vogliono sempre avermi a casa per le vacanze di
natale..cenoni di famiglia, domande sulle mie relazioni inesistenti,
sesso
sicuro.. ma.. non sono qui per raccontarti questo..- arrossì
distogliendo lo
sguardo per fissarlo sul maglione del moro.
-
.. devo tornare per forza per capodanno. Harry mi trascina
sempre a questa stupida festa e.. mi chiedevo..se venissi anche tu..-
si
costrinse a tenere le mani sulle ginocchia per non farle scorrere sulla
pelle
sotto a quel maglione rosso.
-..non
è poi così noiosa come festa..cioè ti
ubriachi,
qualche sveltina in bagno.. ma.. oddio..- riportò
velocemente lo sguardo su
Zayn che era arrossito e si copriva il viso con una mano. - Non ti sto
dicendo
di ubriacarti e.. è tutta gente sconosciuta, sarebbe meglio
se lo facessi con
me ma.. ti prego, fermami prima che mi renda ancora più
ridicolo.-
Scoppiò
a ridere spingendolo con un pugno sullo stomaco per
potersi alzare dallo sgabello del piano.
-
Mi hai convinto. Verrò a capodanno a questa stupida e
noiosa festa.- continuò a ridere quando lo vide aprire e
chiudere più volte la
bocca.
-
T-ti farò sapere..l’ora e..il posto.-
annuì con le guance
un po’ rosse mentre l’altro gesticolava.
-
Quindi vieni? Non è che poi mi dai buca e..-
continuò a
parlare fermo sulla soglia di casa Payne con un Liam esasperato di
fronte e un
Matthew che cercava in ogni modo di nascondersi per spiarli.
-
Sì, per la centesima volta. Mi farò trovare
lì puntuale,
non m’intratterrò con sconosciuti e
passerò tutta la serata con te per non
farti annoiare.- sorrise euforico prendendo il viso del ragazzo tra le
mani
schioccandogli un bacio rumoroso sulla guancia.
-
Grazie, sei la mia salvezza.- mormorò scompigliandogli i
capelli, salutando con un cenno il bambino che era scoppiato a ridere
buttandosi sul pavimento. Si allontanò lasciando dietro di
sé un Liam Payne
completamente rosso.
Quando
superò il cancellino e fu abbastanza lontano da
quella casa, fece uno strano urletto accompagnato da un salto.
Tirò fuori il
cellulare e compose un numero.
-
Non indovinerai mai cos’ho avuto il coraggio di fare!-
gridò facendo voltare qualche passante nella sua direzione.
-
Domani parto, Harry.- si lamentò continuando a camminare
velocemente. - Al solito bar, muoviti. Ho bisogno del mio migliore
amico.-
-
Liaaaaaam.- continuò a fissare il legno della porta ancora
incredulo. - Sei arrossito! Sei tutto rosso!- si riprese sentendo le
risatine
del fratello e si allontanò salendo le scale.
-
Liam è innamorato! Liam è innamorato!-
canticchiò suo fratello
seguendolo e saltellandogli intorno.
-
Sei come il maestro Zayn che arrossisce per i fiori!-
gridò canticchiando.
-
Oh.- si fermò sulle scale guardando Matthew che si era
zittito all’improvviso tutto concentrato. - A mamma regali
sempre i fiori quando..
ma allora..- spalancò gli occhi abbassandosi per poter
essere all’altezza del
fratello.
-
Matthew, ascoltami.- gli appoggiò le mani sulle spalle
guardandolo serio negli occhi azzurri. - Non devi dirlo a nessuno,
d’accordo?
Non devi dirlo nemmeno a Zayn.-
Contro
ogni sua aspettativa quello scoppiò a ridere
riprendendo a saltellare come prima.
-
Siete due scemi innamorati, tu e il maestro Zayn.-
canticchiò poi chiudendosi in camera lasciando il fratello
maggiore sulle
scale, la bocca leggermente spalancata e un’espressione
inebetita in viso.
Angolo
Shine:
QUESTO.
E’. IL. MIO. CAPITOLO. PREFERITO.
Ok.
Appurato tutto questo possiamo passare a mettere in luce
qual cosina che magari non è molto chiara.
L’ultima
parte soprattutto, non so quanti di voi ricordano
che nel prologo la madre di Liam lo “sgrida” per
regalargli ogni fine del mese
un mazzo di fiori. Questo perché oltre a comprare quelli per
il bel maestro ne
compra un bel mazzetto anche per la mammina. <3
(Liam
è tanto dolce. <3)
E
Matthew ha fatto due calcoli nella sua mente diabolica ed
è arrivato alla soluzione u.u
Amo
il mio piccolo scricciolo. :’)
Poi,
il resto non credo abbia bisogno di chissà quali
spieg-……..
ditemi che non sono l’unica ad avere come OTP Liam e il
pianoforte. (Liamorte?
Piam?)
Ascoltate
musica classica. Ascoltate tanto Beethoven che
crescerete bene come me :’)
La
Valse Romantique è.. magica.. çmç e
immaginarsi Liam al
piano a suonare quella mi ha completamente distrutta. Del tipo che
quando
descrivevo le scene avevo il fazzoletto pronto, e “Liam,
perché sei così
perfetto”.
Ormai
avete capito che non ho più speranze.
Oh,
e sabato mattina presto parto.. e sto via una
settimana.. quindi il capitolo 18 che state tutti quanti aspettando ..
ehm..
come dire.. scala?
Sono
ancora indecisa se pubblicarvi il 17 di venerd-.. o
preferite aspettare?
Alla
prossima, grazie mille per tutto l’amore che state
dando a questi due “scemi innamorati” (cit. del
preferito di questa fan fiction)
e a me. Vi voglio bene. <3