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Autore: Shine_    03/07/2013    17 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

Sedicesimo capitolo:

 

 

 

 

 

Liam continuò a muovere lentamente le dita sui tasti del pianoforte, gli occhi chiusi perso nella melodia dolce creata da Debussy appositamente per quello strumento.

Sbuffò infastidito quando sentì bussare insistentemente alla porta, aprì gli occhi incrociando le braccia e fissando con stizza il punto da cui veniva il rumore.

- Liam?- si trattenne dal lanciare qualcosa contro alla faccia del fratellino che gli sorrideva entrando nella stanza.

- Matthew.- disse il suo nome piano trattenendo la rabbia. - Ti ho detto mille volte..- continuò esasperato passandosi una mano tra i capelli per poi strofinarsi il volto stanco. -..quando sono in questa stanza tu non devi..-

- Ma hai un ospite!- lo sentì esclamare, guardò il fratello confuso mentre quello faceva un gesto frettoloso con la mano ed invitava Zayn ad entrare.

Zayn. In casa sua. Di nuovo.

 - Vi lascio soli.- sentì dire dal fratello con una risatina mentre scappava via chiudendo la porta.

Non rispose alla provocazione e restò seduto a fissare il ragazzo che spostava il peso del corpo da un piede all’altro guardandosi di tanto in tanto intorno curioso.

- Suoni?- domandò il moro portandolo fuori dal trance e rompendo il silenzio durato qualche minuto.

- Una delle cose che mio padre odia.- disse spostando le dita su alcuni tasti accarezzandoli. - Non ha mai perdonato mia zia per questo piccolo regalo.- continuò sollevando poi lo sguardo con un sorriso amaro.

- Puoi suonare ancora?- arrossì annuendo riempiendo poi di nuovo la stanza di quelle note.

Era così preso dalla musica, gli occhi chiusi e un sorriso rilassato sulle labbra, che sbagliò nota quando sentì delle dita percorrere la sua guancia.

- Non volevo interromperti.. scusa.- scoppiò a ridere per l’espressione triste di Zayn ma si sentiva nervoso per la sua vicinanza. Sì, avevano dormito insieme e si era svegliato con quel ragazzo addosso ma questa era tutta un’altra cosa. Zayn lo stava guardando in un momento in cui abbandonava ogni corazza lasciandosi prendere dall’armonia. E si sentiva indifeso sotto a quegli occhi nocciola.

- Posso provare?- gli aveva domandato avvicinandosi ancora, lo stomaco del moro quasi contro al suo viso. Sollevò lo sguardo ed arrossì per tutto quello che quegli occhi gli stavano trasmettendo.

Gli prese una mano senza badare al battito del cuore sempre più veloce e l’appoggiò sui tasti muovendogli le dita per ricreare la stessa melodia di poco prima.

- Era quella che hai suonato prima?- annuì sorridendo alla domanda sussurrata del ragazzo, sembrava aver paura di rompere l’atmosfera creata da quelle note leggere.

- E cos’è?- gli lasciò immediatamente la mano quando il moro iniziò a muovere il pollice in una carezza, finse di spostarsi una ciocca di capelli e rispose. - Valse romantique.-

- Sarebbe?- domandò ancora Zayn facendolo ridere per l’espressione concentrata che aveva sul viso mentre muoveva le dita cercando di imitare il modo in cui lui gliele aveva mosse poco prima.

- Debussy.- rispose con un sorriso spostandogli un dito sul tasto corretto.

- Non sono un esperto di musica..preferisco..-

- ..leggere, lo so.- lo interruppe riprendendo a suonare per poi bloccarsi e voltarsi verso Zayn che lo fissava con le sopracciglia corrugate studiandolo.

- Quindi..perché sei qui?- domandò sperando di liberarsi di tutte quelle attenzioni.

- Volevo solo..domani parto. Torno a Londra.- aveva ricominciato a suonare e quando aveva sentito quelle parole aveva premuto troppo forte sui tasti producendo un rumore grave. Si voltò del tutto verso il ragazzo cercando di fermare il battito del cuore.

- A Londra?- domandò con un tono di voce più alto del normale. - Non devi concludere prima tutto l’anno scolastico?- continuò cercando di portare validi motivi per cui restare a Bradford era la soluzione migliore.

Lo guardò confuso quando scoppiò a ridere appoggiando una mano sul pianoforte.

- Non devo trasferirmi, stupido.- voleva offendersi per come l’aveva chiamato ma poi Zayn gli aveva rivolto un sorriso dolce e gli aveva passato una mano tra i capelli facendogli dimenticare ogni cosa, anche come respirare.

- I miei vogliono sempre avermi a casa per le vacanze di natale..cenoni di famiglia, domande sulle mie relazioni inesistenti, sesso sicuro.. ma.. non sono qui per raccontarti questo..- arrossì distogliendo lo sguardo per fissarlo sul maglione del moro.

- .. devo tornare per forza per capodanno. Harry mi trascina sempre a questa stupida festa e.. mi chiedevo..se venissi anche tu..- si costrinse a tenere le mani sulle ginocchia per non farle scorrere sulla pelle sotto a quel maglione rosso.

-..non è poi così noiosa come festa..cioè ti ubriachi, qualche sveltina in bagno.. ma.. oddio..- riportò velocemente lo sguardo su Zayn che era arrossito e si copriva il viso con una mano. - Non ti sto dicendo di ubriacarti e.. è tutta gente sconosciuta, sarebbe meglio se lo facessi con me ma.. ti prego, fermami prima che mi renda ancora più ridicolo.-

Scoppiò a ridere spingendolo con un pugno sullo stomaco per potersi alzare dallo sgabello del piano.

- Mi hai convinto. Verrò a capodanno a questa stupida e noiosa festa.- continuò a ridere quando lo vide aprire e chiudere più volte la bocca.

- T-ti farò sapere..l’ora e..il posto.- annuì con le guance un po’ rosse mentre l’altro gesticolava.

 

 

 

 

 

 

- Quindi vieni? Non è che poi mi dai buca e..- continuò a parlare fermo sulla soglia di casa Payne con un Liam esasperato di fronte e un Matthew che cercava in ogni modo di nascondersi per spiarli.

- Sì, per la centesima volta. Mi farò trovare lì puntuale, non m’intratterrò con sconosciuti e passerò tutta la serata con te per non farti annoiare.- sorrise euforico prendendo il viso del ragazzo tra le mani schioccandogli un bacio rumoroso sulla guancia.

- Grazie, sei la mia salvezza.- mormorò scompigliandogli i capelli, salutando con un cenno il bambino che era scoppiato a ridere buttandosi sul pavimento. Si allontanò lasciando dietro di sé un Liam Payne completamente rosso.

Quando superò il cancellino e fu abbastanza lontano da quella casa, fece uno strano urletto accompagnato da un salto. Tirò fuori il cellulare e compose un numero.

- Non indovinerai mai cos’ho avuto il coraggio di fare!- gridò facendo voltare qualche passante nella sua direzione.

- Domani parto, Harry.- si lamentò continuando a camminare velocemente. - Al solito bar, muoviti. Ho bisogno del mio migliore amico.-

 

 

 

 

 

 

 

- Liaaaaaam.- continuò a fissare il legno della porta ancora incredulo. - Sei arrossito! Sei tutto rosso!- si riprese sentendo le risatine del fratello e si allontanò salendo le scale.

- Liam è innamorato! Liam è innamorato!- canticchiò suo fratello seguendolo e saltellandogli intorno.

- Sei come il maestro Zayn che arrossisce per i fiori!- gridò canticchiando.

- Oh.- si fermò sulle scale guardando Matthew che si era zittito all’improvviso tutto concentrato. - A mamma regali sempre i fiori quando.. ma allora..- spalancò gli occhi abbassandosi per poter essere all’altezza del fratello.

- Matthew, ascoltami.- gli appoggiò le mani sulle spalle guardandolo serio negli occhi azzurri. - Non devi dirlo a nessuno, d’accordo? Non devi dirlo nemmeno a Zayn.-

Contro ogni sua aspettativa quello scoppiò a ridere riprendendo a saltellare come prima.

- Siete due scemi innamorati, tu e il maestro Zayn.- canticchiò poi chiudendosi in camera lasciando il fratello maggiore sulle scale, la bocca leggermente spalancata e un’espressione inebetita in viso.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

QUESTO. E’. IL. MIO. CAPITOLO. PREFERITO.

 

 

 

 

Ok. Appurato tutto questo possiamo passare a mettere in luce qual cosina che magari non è molto chiara.

L’ultima parte soprattutto, non so quanti di voi ricordano che nel prologo la madre di Liam lo “sgrida” per regalargli ogni fine del mese un mazzo di fiori. Questo perché oltre a comprare quelli per il bel maestro ne compra un bel mazzetto anche per la mammina. <3

(Liam è tanto dolce. <3)

E Matthew ha fatto due calcoli nella sua mente diabolica ed è arrivato alla soluzione u.u

Amo il mio piccolo scricciolo. :’)

Poi, il resto non credo abbia bisogno di chissà quali spieg-…….. ditemi che non sono l’unica ad avere come OTP Liam e il pianoforte. (Liamorte? Piam?)

 

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Ascoltate musica classica. Ascoltate tanto Beethoven che crescerete bene come me :’)

La Valse Romantique è.. magica.. çmç e immaginarsi Liam al piano a suonare quella mi ha completamente distrutta. Del tipo che quando descrivevo le scene avevo il fazzoletto pronto, e “Liam, perché sei così perfetto”.

Ormai avete capito che non ho più speranze.

Oh, e sabato mattina presto parto.. e sto via una settimana.. quindi il capitolo 18 che state tutti quanti aspettando .. ehm.. come dire.. scala?

Sono ancora indecisa se pubblicarvi il 17 di venerd-.. o preferite aspettare?

 

Alla prossima, grazie mille per tutto l’amore che state dando a questi due “scemi innamorati” (cit. del preferito di questa fan fiction) e a me. Vi voglio bene. <3

   
 
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