Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: itsjustasiabby    03/07/2013    2 recensioni
Una terra di cui pochi sanno l'esistenza. Ragazzi che alla luce del sole possono sembrare normali, ma non lo sono per niente.
Justin, uno di questi, il più forte, potente e "leader" ma allo stesso tempo dolce, simpatico e sensibile.
Kayla, una ragazza sognatrice, romantica e affettuosa ma allo stesso tempo astuta, furba e vendicativa.
Al suo arrivo, ha scombussolato un po' la vita a tutti... ma ad un ragazzo in particolare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Crediti banner a @hjsdjmples


Ero seduto su uno degli ultimi sedili del pullman che mi avrebbe portato a casa.

Passarono 5 interminabili ore, prima di arrivare in un centro abitato.

Il campo è situato lontano, molto lontano da qualsiasi forma di vita al di fuori di noi harder.

E' sempre uno stress, perchè dobbiamo stare attenti a non dire niente. A non far trasparire indizi e la paura che qualcuno possa sospettare qualcosa è sempre forte.

Siamo tutti stanchi e fremiamo dalla voglia di arrivare a casa, tanto che non parliamo, non scherziamo o facciamo casino.

Me ne sto, dunque, seduto con le cuffiette nelle orecchie, ascoltando “End Of The Road” dei Boys II Men, mentre penso a Kayla.

Mamma mia, è stupenda, ci penso in continuazione e ora che saremo lontani per tre mesi, come farò senza vederla ogni giorno?

Penso che mi piaccia e anche tanto, ma questo è il nostro piccolo segreto, ok?

Cerco di chiudere gli occhi e di lasciarmi trasportare dalla melodia della canzone...

 

* FLASH BACK *

 

“Harders attenti!” la voce del generale Growed.

“Si, signore” risposero a voce alta, un coro di voci.

“Riposo!” ordinò “Da oggi avrete un altro soldato, alleato con voi... date il benvenuto a Kayla, mia nipote” esortò tutta la squadra.

La faccia di tutti era epica: chi sgranava gli occhi, chi aveva la bocca aperta, a chi non importava, poi c'ero io... tranquillo e composto da fuori, una guerra tra sentimenti ed emozioni dentro.

 

* FINE FLASHBACK *

 

 

Mi sveglio a causa di un uomo in giacca e cravatta che comunica di essere arrivati a London, dove mi sarebbero venuti a prendere i miei nonni.

Possibile che abbia dormito così tanto?

 

“Harders, siamo giunti alla fine per quest'anno! Grazie per aver preso parte alla squadra, godetevi l'estate ma tenetevi in forma o almeno lo faccia chi è un possibile candidato a diventare capitano...” concluse cercandomi per l'autobus.

Anche lui sapeva di me?


Scendo dal mezzo e salutando tutti cerco di recuperare i miei bagagli.

Cerco frettolosamente di trovare, tra la folla di genitori, due delle persone più importanti della mia vita: nonna Diane e nonno Bruce.

Passano minuti e ancora non li ho trovati.

Mi muovo intorno al bus, per vedere se si erano messi da un'altra parte... ed eccoli!

Corro ad abbaracciarli e loro mi riempiono di baci. Non sono il solito ragazzo che si vergogna di fare queste cose in pubblico, sono i miei nonni! Mi hanno cresciuto come un loro figlio e dopo un anno che non li vedo è il minimo che possa fare.

Una volta saliti in macchina, arriviamo a casa.
 

Scendo, e mi fermo a fissarla.

Era proprio come la ricordavo: una casa non troppo grande, con pareti di un bianco sporco, quasi grigio chiaro. Una piccola veranda che si affaccia sul giardino e al vialetto che porta al garage.

Mi vengono in mente piccoli flashback di quando ero piccolo e facevo skate, appunto, nel vialetto: che bei momenti.

Torno sulla terra quando mio nonno Bruce, mi da una pacca sulla spalla...

 

Nonno: “Ti manca, eh?”

J: “Si, molto” dico avviandomi verso il portabagagli per prendere le borse.

 

Lentamente, mi avvio verso la porta principale, che si apre; poco dopo, escono Jazzy e Jaxon, i miei due fratellini.

Tutti e tre ci uniamo in un fortissimo abbraccio a cui si unisce anche mia mamma...
 

Andiamo avanti a baci, abbracci e a grandi chiaccherate per tutta la sera, quando arrivata l'ora di andare a dormire, vado in camera mia.

Cerco di sistemare il più possibile le mie cose, quando mi arriva un messaggio:

 

Da Kayla :

“Arrivato a casa? Tutto ok? A presto Kayla :)”

 

Era lei ed ecco che mille domande e idee strane iniziarono a danzare nella mia mente: “Perchè aveva scritto a me?” “Magari le piaccio...” “Forse vuole iniziare una conversazione...”

“Oh, basta Justin!” dico ad alta voce, ed è proprio in quel momento che mi rendo conto di essere forse impazzito.

Decido di risponderle, che altro dovevo fare?
 

“Si, tutto ok e tu? Era come te la ricordavi, Toronto?”


 

Riciao (?)
Allora, questo è il primo capitolo e so che non è nulla di speciale...
Grazie mille per le recensioni e i tweets che mi avete mandato!
Nulla, spero vi entusiasmi più di quanto entusiasmi me, hahah.

CONTINUO A 3 RECENSIONI
Un bacio, Asia.

twitter:
@kidrauhlscheek

  
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