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Autore: spoons_pe    03/07/2013    0 recensioni
Alex è una ragazza semplice che è stata stravolta da un'avvenimento per lei distruttivo ha solo bisogno di qualcuno che l'aiuti a suerare tutto questo
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 4

Dopo quella giornata Alex rimase in casa, fredda ferma e impassibile. Il fratello la guardava farsi passare le giornate addosso, alla finestra a guardare i vicini che traslocavano. C’era solo un via vai di gente che veniva a fare le condoglianze,  persone per l’affido, i genitori del padre per i funerali.  Dopo due giorni di silenzio, Emmet la sentì parlare piano.
“hanno finito”
Il ragazzo si sporse dalla porta della cucina a guardare la sorella alla finestra.
“hanno finito il trasloco” si riattivò la ragazza alzandosi in piedi e andando verso il fratello. Emmet si stupì di quanta energia avesse la sorella dopo non aver vissuto per due giorni.
“forza dobbiamo fare una torta di ben venuto” 
Alex si allungò un po’ per prendere la scodella nella credenza.
Emmet la guardò impegnarsi tanto su quella torta, come era da molto che non faceva da molto. Poco dopo la torta era in forno e Alex puliva il ripiano mentre il fratello era sul divano.
 Il telefono squillò. Emmet si alzò e prese l’apparecchio in mano. Alex tese l’orecchio per  capire la conversazione.
“pronto” disse il fratello.
“ehm.. no sono il fratello, non so però quanta voglia ha di parlare l telefono” sentì l ragazza, che si avvicinò al fratello e gli tolse il telefono dall’orecchio.
“pronto?” ripose la ragazza.
“Alex dove sei finita! Mi hai accannato l’altra sera da solo!” gridava il ragazzo all’altro capo.
“Cole … scusami” cercava di calmarlo “credi che sia felice del motivo per cui non sono venuta?”
“ e quale sarebbe, quale sarebbe il motivo per il quale mi hai dato buca?”
“mio padre è morto!” gridò la ragazza, premendo con forza il tasto per concludere la telefonata. Emmet si avvicinò alla ragazza che lo bloccò con una mano
“sto bene” disse fredda.
Entrò in cucina, e si allungò un po’ per prendere una scodella nella credenza.
Emmet fu quasi spaventato da questi sbalzi di umore.
Alex passò la torta al cioccolato su un piatto. E la prese tra le mani. Guardò il fratello con il piatto in mano e sorrise. Uscì dalla porta fece due passi fino al cancelletto affianco al suo. Arrivata alla porta suonò il campanello. Alla porta venne quel ragazzo che era nella macchina quel giorno.
“c-ciao” disse
“ciao –sorrise –ho preparato una torta di ben venuto, sai mi sembrava carino” disse. Liam prese la torta tra le mani e rimasero lì sulla porta. Alex guardava il ragazzo scrutare la torta color cacao, notò una piccola voglia sul collo che la incuriosiva e la attraeva. Alex non pensò a lui in quel modo, ma solo come un nuovo vicino, dall’aria simpatica.
“scusami dovrei farti entrare” disse il ragazzo scostandosi dalla porta. Alex sorrise appena ed entrò, la casa era praticamente la copia della sua solo come meno vissuta. Liam condusse la ragazza nella cucina, e posò la torta sul tavolo.
“beh tagliamo questa torta” disse Liam, prendendo un coltello. Alex prese una fetta e diede un morso. Liam passo il suo sguardo sulla sua esile figura, aveva i capelli neri e gli occhi scuri, tipologia di ragazza nella quale solitamente non si trovano tanti particolari dei quali innamorarsi, ma Liam in quella ragazza aveva trovato quel qualcosa che non ti va smettere di guardarla, aveva quel modo di mangiare come una bambina impegnandosi a non sporcare nulla. Alex alzò gli occhi dalla fetta e sorrise a Liam.
“che c’è non sono capace a mangiare in pubblico” si difese lei. Liam scoppiò in una grassa risata, come Alex di conseguenza. La sua risata si bloccò dopo poco, dalla finestra alle spalle di Liam la ragazza vide Megan la sua migliore amica.
“scusami devo andare” disse Alex alzandosi di scatto ed uscendo dalla porta.
“Meg” chiamò l’amica.
“Alex –la ragazza le andò in contro –dove sei finita, ero preoccupata” l’abbracciò.
“ho tanto da raccontarti” disse piano Alex.
Dopo una lunga e silenziosa camminata le due arrivarono ad un parco trovarono una panchina.
“beh cosa mi dovresti dire di tanto importante” chiese Meg.
“Meg … beh … ehm … tre giorni fa … la sera a casa sono venuti due poliziotti e”
“cosa Alex cosa” chiese Meg che ne frattempo aveva acceso una sigaretta.
“ci hanno detto che i miei hanno avuto un incidente” disse tutto di un fiato.
“e quindi”
“e quindi mio padre è morto, e mia madre è in coma” abbassò o sguardo, le sembrava così strano dire quelle parole. Meg era immobile fredda e fissava la ragazza. Non riusciva a pronunciare nessuna parola, si ricordava le volte in cui era andata a casa sua il modo in cui il padre scherzava con lei, erano diventati la sua seconda famiglia e il pensiero che tutto ciò non esisteva più gli formò un buco un buco nel cuore. Una lacrima silenziosa cadde sul suo viso.  
Alex alzò lo sguardo sull’amica e vide le lacrime rigarle il viso, pianse a sua volta abbracciando l’amica.
“mi dispiace” furono le uniche parole pronunciate dall’amica. Alex si staccò da lei e asciugò le lacrime con le mani, poi fece lo stesso con l’amica. “non dobbiamo essere tristi quando siamo insieme, dobbiamo farci forza a vicenda” disse Alex e Megan annuì.
Megan prese un boccata dalla sua Camel. Le due ragazze erano rimaste su quella panchina per parte del pomeriggio parlando del più e del meno, Megan cercava in tutti i modi di sorvolare l’argomento trattato appena arrivate.
“posso provare?” chiede Alex indicando la sigaretta nella mano dell’amica.
“non puoi lo sai bene, se ti vede qualcuna delle galline della tua squadra di cheerleader sei fuori”
“siamo praticamente nel nulla, come puoi pensare che qualcuno mi veda??” chiese Alex. Megan passò la sigaretta nelle mani dell’amica che non sapeva bene cosa fare. Aveva visto molte volte l’amica maneggiarla con destrezza. La portò alla bocca e prese una boccata di fumo.
“inspira” disse Megan.
Alex obbedì e immediatamente tossì. Le bruciava la gola, aveva uno starno saporaccio amaro in bocca e le girava la testa, non capiva perché, però aveva voglia di rifarlo. Si riportò la Camel alla bocca, e lo fece fino ala fine della sigaretta poi buttò a terra la cicca, guardò Megan.
“mi sento così ribelle” ridacchiò
“oh guarda si infatti una sigaretta ti rende proprio una ribelle” rise Megan. Il telefono di quest’ultima vibrò.
“dobbiamo andare” disse e le due si alzarono e incamminarono per l’uscita del parco.
Le ragazze però erano all’oscuro del fatto che proprio mentre Alex prendeva in mano quella sigaretta alle loro spalle stava passando una delle compagne di squadra. Aveva il telefono in mano con il quale aveva appena scattato foto alle due ma soprattutto ad Alex. La ragazza inoltrò un messaggio con quelle foto all’allenatrice.
 
A casa Alex trovò tutti e due i suoi fratelli. Si misero tutti insieme in cucina a mangiare.
Rose ruppe il silenzio “sbaglio o sento odore di fumo?” disse rivolta vero Alex. Che chinò la testa ancora di più sul piatto.
“sono stata con Megan, sarà per colpa sua”.
Dopo di che il silenzio riappare, il vero motivo di quel silenzio era che il giorno dopo ci sarebbe stato il funerale del padre.


angolo dell'autrice
scusate per il ritardo <3
e niente compare Megan per la prima volta e niente è fantastica e non ho nulla da dire love love

  
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