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Autore: Ilarix96    03/07/2013    1 recensioni
Seconda parte. Le pagine sono tratte dal punto di vista di Erika, che vive in una situazione differente da quella di Andry, ma con un unico punto in comune: essere costretti a fare qualcosa che non vogliono.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                           9 maggio
Carissimo Andry
Oh,mio Dio! Ho passato forse la serata e la notte più movimentate e meravigliose della mia vita!
Ieri mattina la mia migliore amica, Amy, mi ha chiesto se volevo andare a casa sua, io naturalmente ho accettato anche perché non ho molto da fare durante la giornata.
Quando sono arrivata tutto era chiuso e ho pensato di essermi sbagliata giorno,ma mentre stavo per andarmene sua madre è arrivata e mi ha chiesto se volevo entrare in casa.
Quando siamo entrate mi ha detto di andare nel salotto perché Amy sarebbe stata lì a momenti. Sono entrata e, appena ho acceso la luce Amy e un sacco di persone sono sbucate dal nulla e mi hanno abbracciato.
Poi ho visto le loro facce e mi sono accorta che conoscevo solo Amy. Ma perché mi hanno abbracciato allora?
Mi guardavano tutte come se fosse stato concesso loro di vedere il papa. Poi Amy me le ha presentate tutte e mi ha svelato anche una cosa che mi ha fatto un po’ innervosire. Loro sono le sue compagne di scuola e mi hanno abbracciato così, perché lei ha raccontato tutto di me o loro si nascondevano quando con la telecamera parlavamo via computer. Perché l’ha fatto non lo so…secondo me non ha nessun senso…Così loro si sono fatte gli affari miei!
E come si è giustificata? -Insomma, Erika, vuoi rimanere segregata in casa per sempre? Esci dal guscio!!- ho capito che sono un po’ chiusa, ma non pensavo così tanto!!!
Loro sono gentilissime e anche simpatiche. Dopo aver parlato abbiamo visto un film che il padre di Mary aveva noleggiato (era carino, ma non certo il mio genere, pieno di balletti,  di ragazzi innamorati, non mi ricordo neanche come si chiamava) ci siamo cambiate(nel frattempo i miei genitori mi avevano portato la camicia da notte)e abbiamo parlato di tutto e di più. Loro si sono fatte manicure, pedicure , dandosi gli smalti più appariscenti che avessi mai visto, maschere di bellezza fatte di fango o di cetriolo o di qualsiasi verdura(non riesco a pensare di mettermi quella roba in faccia!), ci siamo tirate i cuscini(anche se devo confessare che la prima volta che mi è arrivato un cuscino addosso, perché naturalmente ero io il primo bersaglio, mi è sembrato più un dispetto che uno scherzo e la prima reazione è stata quella di vendicarmi, scatenando le risate irrefrenabili delle mie nuove amiche e di Mary che mi ha detto che sono antica, poi quando ho visto che se lo tiravano tra di loro e ridevano ho capito che era solo un gioco) e, dopo essere emerse da un mare di piume, abbiamo parlato di Jessie Evans, un ragazzo molto carino, da come me l’hanno descritto e della sua ragazza, una che ha suscitato subito il loro disgusto e il loro commenti del tipo “Quella biondina con Jessie! ha di meglio da fare di certo! E poi ha due anni in meno”,(anche se, con questi discorsi, sembrava che noi fossimo delle quattordicenni, non delle diciottenni) poi sono stata considerata nel discorso”Ma tu lo conosci?””Viene mai alla tua piscina? Li hai mai visti insieme?”( come se avessi una piscina pubblica…però, potrebbe essere una idea! Farei pagare il biglietto a chi entra…)a cui io non sapevo rispondere dato che non so neanche che faccia abbia.
Sono andate avanti con questi pettegolezzi fino alle tre di notte. Poi, come per incanto, ci siamo tutte addormentate, una a una. Io sono stata l’ultima, credo.
La mattina ci siamo svegliate e ad aspettarci di sotto c’era una tavola enorme con ogni genere di brioche, paste, bibite… C’era anche un quintale di Nutella.
Veramente,sembrava un paradiso(io sono anche molto golosa,anche se dicono tutti che non si vede). Anche Mary sembrava stupita. Poi sono comparsi i suoi genitori e hanno detto”oh! Ragazze siete già sveglie? Se sapevo così mettevo un po’ a posto! Questa doveva essere una sorpresa!”qualcuna di noi ha risposto”Questa non è una sorpresa, è un sogno!””vi sarà costata un patrimonio tutta questa roba!”
“Oh! Cosa vuoi dire! mi avevate detto che era una festa di addio per Erika e anche per il suo compleanno e ho voluto festeggiare per il meglio!””Forza, andatevi a preparare, quando tornerete sarà tutto pronto!”Abbiamo fatto quello che ci era stato richiesto e tornate giù abbiamo trovato la tavola apparecchiata di tutto punto: tovaglia bianca con dei fiocchi azzurri, bicchieri di cristallo e posate d’argento. C’era anche un centrotavola con rose rosse e tulipani. Sembrava di essere a colazione nel palazzo del re o a casa mia nelle occasioni importanti(non voglio essere snob però). Bisogna riconoscere che i genitori della mia amica sono molto ordinati e hanno dei gusti molto raffinati.
Anche lei è ricca sfondata. Suo padre è banchiere e sua madre lavora con mio padre.
I piatti erano di ceramica italiana, ognuno diverso e tutti molto belli.
Dopo aver fatto colazione mi hanno dato anche una torta. Era gigantesca! Il tempo di andar via è arrivato in fretta e ho dovuto lasciare a malincuore quel paradiso.
Oddio! È tardissimo!Meglio che vada
Baci

Note:
Ok, devo dire che in questa pagina sembra che Erika abbia veramente 15 anni...ma il capitolo mi è venuto in uno scatto di follia... Spero che vi sia piaciuto lo stesso :)
  
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