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Autore: EuphemiaMorrigan    03/07/2013    7 recensioni
Un Naruto fin troppo furbo.
Un Izuna Buddista. Un Tobirama sadico.
Un Hashirama sempre più fesso. Una Mito arresa all'evidenza.
Uno Shisui tragi-comico. Un Itachi Santo.
Un Sasuke vendicatore. Una Karin leggermente violenta.
Un Hidan molesto. Una Tayuya che gli fa da braccio destro.
Una Mikoto dittatrice. Un Fugaku in perenne depressione.
Un Obito demente. Un Kakashi troppo affettuoso.
Ed un Madara che organizza omicidi di massa (Dando la colpa ad Obito).
Serie di Flash. AU. Comico/Demenziale/Romantico.
Coppia principale: MadaNaru.
L'allegra (?) famiglia Uchiha, sempre più schizzata e braccata dai Senju e dagli Uzumaki. Per la gioia (?) di Madara.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Itachi, Karin, Madara Uchiha, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Felice anniversario?!

 

Note: Salve! Oooh, è quasi finita. Questo è il penultimo capitolo °Già inizia a piangere°... Mmmh, forse è un po' sottotono rispetto alle altre, ma... In questi giorni sto avendo qualche piccolo problema e il comico non mi viene bene, però ci tenevo ad aggiornarla. Perdonatemi (?) XD... Vi lascio alla lettura °Inchino°.

Oh sì, scusate anche se ci saranno parecchi errori (Spero di no), ma sono sottotono questi giorni (?)...

 

Naruto era euforico.

Quella mattina s'era svegliato alle sette precise, cercando di provocare il minor rumore possibile aveva contattato il suo datore di lavoro e quello di Madara, chiedendo loro un giorno di riposo per “problemi famigliari”...

...Un giorno o l'altro avrebbe fatto licenziare entrambi, ma poco gli importava.

Dovevano festeggiare!

Insieme. Da soli. Come una vera coppia di innamorati.

Mmh... Forse il terzo punto sarebbe stato un poco difficoltoso da far avverare.

Decise di smetterla di preoccuparsi e, fischiettando sottovoce, s'incamminò in direzione della cucina e, ad una velocità folle, sapendo che da lì a poco il compagno avrebbe fatto il primo grugnito scocciato della giornata, preparò la più memorabile colazione a letto mai vista prima. Almeno, questo era il suo personalissimo parere.

Ci aveva infilato qualsiasi ricetta conoscesse, o non conoscesse: un po' Americana. Giapponese. Europea. Extra-terrestre...

Sperando di non inciampare nei suoi stessi piedi, cosa che stava per avvenire inzuppando inesorabilmente l'uovo con il caffè, s'avviò in camera da letto. Pronto a ricevere attenzioni, baci, coccole e sesso mattutino... Tutto quello che un normale essere umano avrebbe fatto in quella situazione.

Appunto: un normale essere umano! Non Madara Uchiha.

Alle volte si dimenticava con chi avesse a che fare.

Le palpebre del più grande tremarono quando sentì l'odore di uovo marcio, caffè bruciato e toast, molto probabilmente, carbonizzati. Avvertiva anche uno strano odore di zolfo, come se fosse finito all'Inferno «Mmmh... Se mandi... A... Fuoco... -Sbadigliò, incespicando in ogni parola. Poi proseguì- ...La cucina... Ti faccio... Ah... Una nuova presa d'aria sulla gola!» Il buon giorno più bello del mondo!

Naruto sbuffò, posò il vassoio sul comodino e si sporse sulle sue labbra, tornando a sorridere «Auguri» Cinguettò gioioso. Quasi risplendeva per la felicità.

Uchiha si mise in una posizione semi seduta, se lo scrollò di dosso con stizza, cercando di togliersi da dinanzi al viso i capelli lunghi e scapigliati. Pareva quasi Samara Morgan appena alzato, leggermente più pericoloso «Non è il mio compleanno».

«Madara, non puoi essertene dimenticato!... -Trillò con voce più alta del normale, saltellando sul letto con le ginocchia- ...Indovina. Indovina che giorno è oggi?» Chiese sempre più elettrizzato.

L'altro percepiva l'odio e la voglia di strangolarlo crescere sempre di più, oppure sbranarlo e sentire il suo sangue invadergli la gola. Quell'idiota non poteva permettersi di svegliarlo in quella maniera «Spero sia il giorno della tua morte» Rispose acre.

Uzumaki gonfiò le guance e lo colpì con un leggero buffetto sul viso, carezzandolo con amore in quel punto «No, scemo. Riprova!».

Ho capito: si vuole suicidare... Pensò Madara con gli occhi sbarrati, scioccato da quelle parole e da quei gesti. Quale parte della regola d'oro: “Di mattina non: parlarmi, toccarmi, baciarmi, irritarmi”non aveva compreso il suo fidanzato-scemo? Eppure credeva che in tutti quegli anni lo avesse capito «Naruto... -Iniziò mantenendosi calmo e paziente- ...Ti pregherei di non istigarmi alla violenza e di farmi alzare, devo andare in ufficio».

«Ho chiamato il tuo capo, informandolo che oggi non puoi lavorare» Riferì in tono genuinamente innocente, continuando a sorridere come un ebete.

Il più grande si alzò di scatto, mostrandosi completamente nudo. Come ogni giorno. Si era detto che sarebbe stato del tutto inutile mettersi qualsiasi capo d'abbigliamento per dormire, visto che ogni notte Naruto si accoccolava su di lui per... Provocarlo a fare altro.

«Tu... Che diavolo hai osato fare?» Sbraitò incattivito, puntandogli un dito contro.

Il biondo gli circondò i fianchi con le mani e se lo tirò contro, facendolo stendere sopra il suo corpo «Voglio il mio regalo, Mada-chan!» Esclamò, sviando il discorso.

A quelle parole “Mada-chan” si trasformò in un mostro. Gli pizzicò mortalmente una natica, fasciata solo dai boxer, e poi avvolse il suo collo con i palmi delle mani. Stringendolo con forza «Mentecatto. Non vedrai un'altra alba sorgere».

Naruto annaspò e gli scoccò uno sguardo languido, posando una mano sulla sua guancia e biascicando a fatica «L-lasciami... S-sch...erzav-o».

«Parla!... -Ordinò, diminuendo lievemente la presa quando lo udì tossire- ...A cosa devo questo tormento, oggi?» Indagò, posizionandosi meglio sopra il suo bacino e stringendo i suoi fianchi con le cosce. Una parte di lui gli sta suggerendo di fare “altro” anziché ucciderlo.

«V-volevo festeggiare» Disse rauco, deglutendo e tentando di tornare a respirare normalmente.

«E cosa volevi festeggiare?» Rimbeccò lasciando la presa sulla sua gola ed incrociando le braccia al petto, scoccandogli un'occhiataccia raggelante come ammonimento. Se avesse detto una stronzata sarebbe morto in un istante, dopo essere stato scopato a sangue.

Naruto socchiuse gli occhi, sfiorando con le dita i suoi avambracci, ed iniziò piano «Oggi... Sono dieci anni che stiamo insieme, ufficialmente. Lo so che odi gli anniversari, ma... Guardaci... -Disse scoppiando a ridere cristallino- ...Nessuno avrebbe scommesso su di noi e invece...» Concluse lasciando cadere il discorso e accasciandosi contro il materasso, mostrandosi completamente abbandonato a lui.

Madara assottigliò le labbra e scostò lo sguardo. In verità sapeva benissimo che quel giorno era il loro anniversario, se ne ricordava ogni anno anche se non mostrava alcuna differenza. A volte si limitava a trattare il compagno leggermente meglio, senza fargli capire nulla. Cosa abbastanza semplice visto che Uzumaki era un cretino.

Però... Dieci anni. Ci aveva riflettuto tutta la notte, poteva davvero comportarsi come sempre quella volta? O forse doveva smussare ancora un poco i suoi spigoli?

Spostò le iridi scure sul volto sorridente dell'altro e decise, in fondo... Non l'avrebbe mai saputo nessuno, no? E se così non fosse stato si sarebbe macchiato le mani con il sangue del suo nemico e... Scrollò la testa tornando in sé, niente piani d'omicidio per quel giorno!

«E cosa vuoi fare per festeggiare?» Chiese atono, quasi annoiato dal quel discorso.

Naruto sgranò gli occhi cerulei, sorpreso e assurdamente felice di quella frase. Fece velocemente lavorare il poco cervello che aveva ed espose «Vorrei un vero appuntamento. Potremmo andare a fare compere, poi pranziamo da Teuchi, poi andiamo al cinema o dove vuoi tu e ceniamo in un bel ristorante. Ti prego, Madara. Per favore!...- Lo supplicò letteralmente, congiungendo le mani in preghiera e notandolo continuare a fare smorfie schifate ad ogni parola. Uchiha non era un tipo sociale, odiava stare a contatto con altre persone e quella giornata, così descritta, sarebbe stata un'immensa tortura. Naruto sospirò rendendosi conto dell'impossibilità della cosa e aggiunse- ...Oppure, potrei accontentarmi di un regalo».

«Non ti ho comprato nessun regalo!» Esclamò duramente l'altro uomo.

Il più giovane avvolse la sua schiena con le mani e se lo tirò ancor più vicino, gli baciò le labbra contratte in una smorfia e sussurrò malizioso «Potresti permettermi di stare sopr...».

Nemmeno il tempo di conclude la frase che Madara Uchiha si era fiondando in bagno sbraitando «Vestiti, rincoglionito!».

Lo conosco fin troppo bene... Si disse ilare, mettendosi seduto sul letto e complimentandosi per il piano geniale che aveva avuto quel giorno. Perché in fondo, Naruto Uzumaki, era perfettamente cosciente che il fidanzato avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non fare il passivo.

E così fu che l'impossibile divenne possibile... Pensò ancora alzando il pugno verso un immaginario tramonto e sghignazzando tra sé e sé.

Intanto, Madara, si lasciò scivolare le gocce d'acqua calda sulla schiena. Sospirò, portando indietro la nuca e serrando gli occhi scuri. Poggiò il palmo sulle piastrelle della doccia e, abbassando nuovamente il capo, si lasciò andare ad un lieve sorriso.

Stupido. Adorabile. Moccioso...

Grazie ad ogni Kami esistente o non esistente nessuno era in grado di leggergli nel pensiero, altrimenti avrebbe realmente dovuto fare una strage.

   
 
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