Non resisto più mi vien da ridere, poi lui ha una faccia così buffa, e quindi ancora per terra sotto di lui scoppio a ridergli in faccia. 
- Harry scansati non respiro più, mi serve dell'acqua, soffoco - dico dandogli dei pugni sul petto, lui sbuffa e si mette seduto a fianco a me, che mi siedo all'istante.
- Cos'era quello sbuffo Styles? - gli chiedo ancora tra le risate, mentre lui è diventato serio, lo abbraccio da dietro e appoggio la mia testolina mora sulla sua spalla e lo scuoto un po'.
- Niente signorina-non-riesco-a-star-ferma - e mi da un bacio sulla guancia e si mette a ridere, stupido cespuglio.
Mi alzo e mi sistemo la maglietta, lui fa lo stesso e poi prende Minou in braccio, ma lei gli graffia il braccio e così lui la butta per terra, piagnucolando.
- Ma sei un coglione, il mio povero gatto scusa, spera che il tuo sangue non sporchi la mochette bianca - dico facendo come se non mi fossi accorta che gli faceva male il graffio.
- Che bimbo che sei Harold, fattelo dire - scoppio a ridere dirigendomi verso la cucina, dove tenevo la cassetta del pronto soccorso, spesso mi capitava di tagliarmi con delle scartoffie e quindi mi ero equipaggiata bene.
- Non sono un bimbo sono solo sensibile al sangue - fa quasi offeso.
- Non pensavo che una star internazionale come te fosse un tipo da 'oh mamma che paura un ragno' o tipo 'oh del sangue ora svengo' - dissi ridendo facendo dei gesti, mentre lui sbuffava contrariato. Presi dalla cassetta del disinfettante e un bel cerotto con le rane, quando ospitavo delle feste per bambini disagiati nel giardino, loro in un modo o nell'altro riuscivano a cadere, a sfracellarsi le ginocchia e cose così e poi venivano da me a chiedere del disinfettante e un cerotto.
- Con le rane, me lo dovevi dare scusa? - mi chiede sbirciando dalla mia spalla.
- Che razzista che sei, cos'hai contro queste adorabili rane? - gli chiesi girandomi e mettendogli davanti agli occhi il cerotto, incrociò gli occhi e io gli scoppiai di nuovo a ridere, beccandomi un'occhiataccia.
- Ehi, la smetti di ridere? - mi chiese offeso.
- Scusi sua maestà, ma lei è veramente buffo - dissi ridendomi coprendomi la pancia che mi doleva, per le troppe risate. Aprii il rubinetto del lavandino e tenendomi i capelli bevvi, poi mi rialzai e mi asciugai la bocca con le mani e poi le asciugai sulla maglietta di Harry infradiciandola.
- Ma ti sembra normale zoccola? - mi chiese aprendo il rubinetto e schizzandomi con le mani.
- Zoccola lo dici a qualcun'altro Styles - dissi minacciosa per poi scappare al piano superiore, nella mia camera avevo una pistola d'acqua.

Una volta Ed era venuto a trovarmi e io dopo avergli aperto la porta mi ero ritrovata infradiciata, gli avevo richiuso la porta offesa, diciamo che non era stata una bella idea dato che avevo 'ospiti' in casa, il duca Evans e qualche altro mio caro amico. Ero corsa in camera mia e poi mettendomi un'altro abito elegante ero scesa a salutare i miei amici in salotto, non avevano fatto domande per fortuna. Il giorno dopo quando aprii la porta mi ritrovai una nuova pistola d'acqua con un bigliettino:

Scusa KiKi,
pensavo fossi sola a casa,
eccoti un bel regalo spero mi perdonerai
xx Ed

Da quel giorno avevo nascosto la pistola d'acqua sotto il letto, appena entrata in camera chiusi la porta a chiave e poi tirando la pistola fuori corsi nel bagno, che era dentro camera mia, precisiamo; la riempii e poi sentii un'insistente 'toc toc' alla porta, sicuramente era Harry, aprii la porta di scatto e iniziai a bagnare Harry, che rimase impietrito, nonché bagnato. Quando l'acqua nella pistola finì, mi misi a ridere indietreggiando e cadendo sul letto, mentre Harry mi veniva incontro, con uno sguardo minaccioso, niente di buono. Sposto il suo sguardo sui cuscini sul mio letto, oh no.
- Harry so cosa vuoi fare, ma no dai davvero scusa non mi picchiare con i cuscini! - urlai scendendo dal letto, mentre lui prendeva in mano due cuscini, e me li lancio.
- Mi hai infradiciato tutto signorina Kim, le sembrava il caso? Ora mi devo vendicare per forza - fece lui con un sorriso angelico.
- Ma signor Styles, lei mi ha bagnata per prima e poi io sarei la sua migliore amica, come può picchiare una donna, per di più la sua migliore amica - chiesi con le mani sui fianchi facendo una smorfia.
- La perdono solo se mi offre una pizza e una coca - mi fa sfacciato.
- Che sfacciato, signor Harold, eh va bene però ora metta giù quei cuscini - dissi avvicinandomi pericolosamente a lui, pericolosamente perché dopo due millesimi di secondo sentì qualcosa di morbido posarsi 'delicatamente' sulla mia faccia, qualcosa di viola, tipo il mio cuscino.
- Ehi! - feci rossa in volto per colpa di quel individuo e del cuscino appena tirato.
Lui scrollò le spalle e scese insieme a me le scale in direzione del salotto. 
- Harold siediti qua, quatto quatto mentre io vado ad ordinare le pizze, a proposito come la vuoi? - dissi indicandogli il divano di pelle nera.
- Mmh a voglio al salame e di al tizio che la voglio con tanto formaggio - mi fa accendendo la tv, accomodati eh!
- No ma fai come se fosse casa tua eh! E aspetta, ma se è una tizia scusa? Cosa ne sai te? - gli chiedo divertita.
- Sono dettagli pff - mi fa sorridendo.
- Come vuoi, torno subito - dico facendo retromarcia per andare in cucina.
Compongo il numero della mia pizzeria preferita.
- Buonasera bellissima - mi dice il mio amico Carlo, in italiano.
- Carlo buonasera - rispondo in un perfetto italiano, durante i miei numerosi viaggi mi è capitato spesso di fermarmi in quello stato favoloso, pieno di pizza.
- Il solito? - mi chiede ancora.
- Mmh aggiungiamo in più una pizza al salame con tanto formaggio e una coca - dico al mio vecchio amico, lo avevo conosciuto qualche anno fa in Italia, aveva un sogno, una pizzeria e io l'avevo aiutato a realizzarlo, con qualche mila, i soldi di sicuro non mi mancavano. Lo avevo aiutato economicamente e lui per ricambiare almeno in parte aveva chiamato la pizzeria 'Pizzeria Carlo e Kim' era stato un gesto davvero carino.
- Il fidanzato piccola Kim? - mi chiese curioso.
- No ma scherzi? Il mio migliore amico, l'ho conosciuto a Holmes Chapel quando sono andata da mia cugina - dissi ridendo.
- Capisco quindi ancora nessuno ti ha rubato il cuore tesoro? - mi chiese, a qualcuno poteva sembrare una persona invadente, ma ormai lo conoscevo da anni e lui sapeva la mia storia.
- Ancora nessuno, ma comunque dieci minuti e sei ua con le pizze vero? - chiesi per cambiare argomento.
- Certo piccola Kim, arrivo, sono già pronte - mi disse, sospirando, capendo che avevo cambiato subito argomento.
- Grazie di tutto a tra poco Carlo - casa mia era 10 km dalla sua pizzeria e quindi sarebbe arrivato presto.
Posai il telefono e andai a sedermi accanto ad Harry appoggiando la testa sulla sua spalla.
- Allora? - mi chiese sorridente.
- Arriva tra dieci minuti Harold - dissi facendo un sorriso falso, 'ancora nessuno ti ha rubato il cuore?' il mio 'no' era stato spudoratamente falso, qualcuno c'era, un fottuto ragazzo moro con gli occhi azzurri profondi come il mare, Louis.



author's corn

Non aggiorno da un po', io shippo Kim e Harry, ma oks ah1 visto il capitolo è più lungo di quelli che faccio di solito ahahha cc anyway mancano ancora 6 capitoli alla fine, let me cry cc Però ho una bella notizia, cioé oddio ahahah diciamo che è una bella cosa... nella seconda serie ci sarà il banner suhjd e ci saranno tutti udjs e ci saranno nuovi personaggi e io non sto più nella pelle dujsb ho già programmano tuuuuuuutto, sono o non sono un mito? ahahah no, ok la smetto. Le recensioni sono sempre gradite sappiatelo servono solo 10 parole, non vergognatevi ok? c'è che poi state leggendo una timidona di prima serie sappiatelo quindi, non dovete essere timidi io sono molto simpy e genty ahahaha anche un messaggio personale è gradito lol. A 7 recensioni aggiorno e voi che mi volete bene mi ci farete arrivare veeero? *occhi speranzosi* Dai, voglio aggiornare entro domani, vedremo...
Bye bye
Ho scritto il capitolo ascoltando I'm in Love di Ola ahahah per tutto il tempo quindi adesso sono mezza rincoglionita sappiatelo, io può lol e il bello è che non c'entra nulla, ma mette di buon umore sappiatelo uu