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Autore: xmiriam    03/07/2013    2 recensioni
Cosa succederebbe se due mondi completamente distinti si unissero, formando una cosa sola? Ebbene sì, questa è una Dramione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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                                                                                    To watch you, to guide you, through the darkest of your days
                                                                                                                                     
      A Giulia a Gloria e ad Anna
Ritornai da Hogsmeade alle venti in punto, era tardi ma mi ero soffermata a bere una Burrobirra e a leggere un buon libro che non mi accorsi neanche che il tempo passava.
Il dormitorio delle ragazze era buio e silenzioso, forse erano scese tutte nella Sala Grande per la cena, ero l’unica là dentro: sfilai dal mio collo la sciarpa amaranto e gialla che richiamava i colori della casa a cui appartenevo e la poggiai sul mio letto, di seguito la mia borsa e infine uscii dal dormitorio e scesi le scale fino alla Sala Grande. I corridoi erano pieni di ragazzi che andavano e venivano; a scuola erano arrivati ragazzi di altre scuole in onore del Torneo Tremaghi: le allieve francesi di Madame Maxime e i maghi della Bulgaria.
Un pomeriggio il Professor Silente tirò fuori dal Calice di Fuoco i quattro nomi dei ragazzi che avrebbero partecipato alle tre sfide: Fleur Delacour, il celebre giocatore di Quidditch Viktor Krum, il valoroso Tassorosso Cedric Diggory e per la prima volta nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, il famoso quattordicenne Harry Potter, nonché il mio migliore amico, accusato di aver inserito il proprio nome nel Calice trasgredendo ogni regola. Io sapevo che Harry non si sarebbe permesso di fare una cosa simile, qualcuno l’aveva messo per lui? Non sapevo veramente cosa pensare.
Harry e Ron erano seduti sulla panca davanti al banchetto ad aspettarmi; camminai spedita verso di loro prima di dare un’occhiata alla tavolata delle altre case.
«Miseriaccia, Hermione, tutto il pomeriggio fuori, potevi anche avvertirmi visto che mi avevi promesso che avremo studiato Storia della Magia insieme!» sbottò Ron con aria offesa, io guardavo altrove, diamine come poteva essere che quello che fino a mesi prima detestavo con tutta me stessa adesso mi piaceva da morire? Decisi di non pensarci e mi ricordai che Ron era in attesa di una mia risposta «Emh.. si scusa, Ronald» riuscii a dire solo questo, evidentemente mi ero persa qualcosa? Come mai non mi ricordavo di aver promesso a Ron che avremo studiato insieme? «Fa niente, piuttosto tu dove sei stata tutto questo tempo?» mi chiese un po’ scocciato del fatto che non mi ero ricordata di lui. Io dal canto mio mi sedetti sulla panca accanto a Harry che nel frattempo fissava un punto senza muoversi «A Hogsmeade» risposi senza pensarci su «A Hogsmeade? A fare che?» fece incuriosito «Tu che vai a fare a Hogsmeade, Ron?» tutte quelle domande mi irritavano.
In quel preciso momento Draco Malfoy seguito da Tiger e Goyle si avvicinarono a Harry «Non capisco come il nome di un quattordicenne sia andato a finire in quel Calice di Fuoco» Tiger dietro sfoggiava una spilla che diceva ‘ Tifate per Cedric Diggory e Potter fa schifo ’.  «Si da il caso, Malfoy, che lui non si sarebbe permesso nemmeno di sfiorare il Calice di Fuoco» sbottai spazientita ottenendo una risposta sgradevole «Non osare rivolgermi una sola parola, sporca Mezzosangue» con lo sguardo disgustato, mi limitai a rigirarmi verso il banchetto senza aggiungere altro.
«Non chiamarla così, Malfoy» lo aggredì Ron con uno sguardo un po’ minaccioso
«Oh, Granger, ti sei fatta il fidanzatino?» mi rigirai stizzita dalla sua battuta rivolgendogli un’occhiataccia, lui dal canto suo alzò il sopracciglio destro e sparì, senza dire una parola.
«E’ invidioso, non dare troppo peso alle sue parole, Hermione» mi rassicurò Ron, io abbassai la testa senza aggiungere altro, cosa si aspettava? Che piangessi all’improvviso davanti a tutti? «Oh, Ron, non ti preoccupare per me, ci sono abituata» risposi poi accontentando Ron in attesa di una mia risposta «Giuro che se te lo dice ancora una volta lo uccido».
Harry non disse nulla, non parlò, era turbato quella sera. Finita la cena io e Ginny salimmo insieme per andare nel dormitorio e ci mettemmo a letto con l’intento di dormire, cosa che Ginny fece infatti dopo qualche minuto già dormiva. Io invece non avevo intensione di dormire, pensavo alle parole di Draco Malfoy che stranamente mi turbarono più delle altre volte, non riuscivo a distogliere il pensiero.
Decisi di alzarmi e per la prima volta io, Hermione Jean Granger trasgredii le regole, avevo solo voglia di farmi un giro, tutto qui. I corridoi erano deserti, al contrario di poche ore fa quando li percorsi per arrivare in Sala Grande, mentre camminavo udii il russare sottomesso dei ritratti a me circostanti, poi il silenzio. Ma non durò perché in quel preciso istante dei passi svelti cominciarono ad avanzare in quel corridoio, non avevo idea di chi fosse, ero al buio presi la bacchetta e a bassissima voce sussurrai «Lumos» e la punta di quest’ultima si accese, i passi continuarono ad avanzare sempre più vicini, sempre più vicini, trattenni il respiro, chiusi gli occhi ma in quel momento una voce che conoscevo molto bene mi porse una domanda «Granger? Che cosa ci fai qui?» Draco Malfoy parlò, io aprii gli occhi, ripresi a respirare regolarmente poi alzai la mia bacchetta verso il suo viso e lo vidi davanti a me in attesa che io parlassi «Potrei farti la stessa domanda» cosa ci facevo io lì? E lui cosa ci faceva? «Mi hai fatto prendere uno spavento, credevo fosse uno dei professori» gli confessai, anche lui con la bacchetta accesa alzata in direzione del mio viso «Non sei la sola, se ci scoprono qui passiamo i guai» mi disse, stranamente quella sera Malfoy era molto meno spietato del solito, era pure molto gentile per essere un Serpeverde. Un attimo di silenzio poi decise di parlare «Bene, torna dai tuoi amichetti Granger, io farò la stessa cosa, buonanotte» mi diede una pacca sulla spalla, mi voltò le spalle e riprese a camminare nella direzione opposta «Notte» sussurrai quando già aveva girato l’angolo.
Mi sentii strana, le gambe mi tremavano ero forse anche allegra, cominciai a camminare spedita verso la rampa di scale che salii due alla volta trovandomi la Signora Grassa che ronfava tranquillamente. Mi schiarii la voce, in qualche modo dovevo entrare «Oh, signorina che ci fa qui, nel bel mezzo della notte?» mi chiese insospettita. Dopo giri e giri di parole finalmente entrai e andai a dormire.
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Ciao a tutte questa è la mia prima fanfiction, eh sì è una Dramione:) 
spero vi piaccia,se volete recensite per darmi consigli!
Miriam.
  
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