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Autore: xmiriam    10/07/2013    0 recensioni
Cosa succederebbe se due mondi completamente distinti si unissero, formando una cosa sola? Ebbene sì, questa è una Dramione.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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                                                                                                                 YES.
Al mio risveglio, passarono alcuni istanti prima che mi ricordassi dell’accaduto della sera prima. Mi alzai barcollando. Il sole era appena sbucato da dietro le colline verdi. Appena fui pronta uscii dal dormitorio femminile e aspettai Harry e Ron nella Sala Comune. Attesi per dieci minuti buoni quando finalmente la porta del dormitorio maschile si spalancò e da quest’ultima uscirono Harry e Ron.
«Ti dico che è più strana del solito!» disse Ron rivolto ad Harry
«Sì, lo credo anch’io, meglio lasciarla in pace, ci potrebbe aggredire» io in quel momento non sapevo veramente di cosa stessero parlando, mi limitai a tossicchiare e subito dopo ad alzarmi dalla poltrona rossa, loro si voltarono verso di me con un mezzo sorriso stampato in faccia «Di cosa parlavate voi due?» chiesi con un tono indagatore  «Di niente» risposero loro insieme meccanicamente. Ripensandoci bene, però, non è che mi interessava più di tanto. «Andiamo?» ci chiese Harry avviandosi verso il retro del quadro della Signora Grassa, io e Ron ci guardammo e poi lo raggiungemmo.
Nei corridoi, molte delle ragazze di Beauxbatons mi salutavano con un “Bonjour” e io sorridevo a tutte, ogni volta che una di loro mi si avvicinava Ron diventava tutto rosso. Anche gli allievi di Durmstrang non se lo facevano ripetere due volte e ogni volta che li incrociavamo ci salutavano con un sorriso o con il loro “Buongiorno” con un evidentissimo accento bulgaro.
La Sala Grande era già molto affollata e i banchetti colmi di cibo. Camminammo verso Neville e ci sedemmo accanto a lui. Prima di sedermi mi voltai verso i Serpeverde: la solita scena di ogni giorno, Draco Malfoy circondato dai ragazzi della sua casa. Mi guardò e mi sorrise e io feci lo stesso e mi girai subito: Harry e Ron non dovevano sapere niente di quello che era successo pochi istanti prima e non dovevano sapere neanche di quello che succedeva nel mio stomaco, d'altronde Draco era il loro acerrimo nemico dall’inizio dei nostri anni ad Hogwarts.
La prima lezione della giornata sarebbe stata Pozioni ed evidentemente Draco ne era molto felice, perché appena arrivati in aula lui era seduto con Tiger e Goyle che ridevano. Quel giorno decisi di sedermi nella fila di sinistra, secondo banco, lui era qualche posto dietro di me nella fila di destra.
«Malfoy, se la tira troppo» mi intimò Ron «Perché evidentemente se lo può permettere» mi accorsi subito di quello che avevo detto e me ne pentii immediatamente, sgranai gli occhi, non rivolsi lo sguardo né a Harry né a Ron che sicuramente mi stavano guardando torvi. Perché lo avevo fatto? «Te lo dicevo che era strana» bisbigliò Ron a Harry, cercando di non farsi sentire, ma in realtà io avevo sentito tutto però non dissi nulla, decisi quindi di cambiare discorso «Chi inviterete al Ballo del Ceppo?» chiesi facendo finta di nulla, Harry e Ron si scambiarono un’occhiata «In realtà non ci ho ancora pensato» mi rispose Harry «Mmh, nemmeno io» si aggiunse anche Ron, alla nostra conversazione «Vi dovete sbrigare perché mancano poche settimane» li ammonii.
Dopo la fine della lezione del professor Piton uscii in cortile. Il freddo vento di Dicembre pungeva la mia pelle candida mentre camminavo a passo svelto lungo tutto il perimetro del cortile. Fiocchi di neve scendevano silenziosi dal cielo bianco. Mi soffermai ad osservarli con tanta attenzione, niente mi poteva distogliere dalla mia silenziosa meditazione interiore, quando però dopo qualche minuto distolsi il mio sguardo da quel magnifico spettacolo bianco «Bello vero?» Malfoy si insinuò nei miei pensieri «Mi capita spesso di fermarmi a guardare la neve ed è sempre magnifica» spiegai «ma oggi è…» Malfoy mi levò le parole di bocca «Diverso?» mi chiese sorridendo «Sì, esatto» distolsi lo sguardo dai fiocchi e gli sorrisi. Un attimo di silenzio. «In questo ultimo periodo sembra che il mondo si stia rivoltando» mi guardò e io continuai «improvvisamente non mi va più di impiegare tutto il mio tempo a leggere un libro, qualunque argomento riguardi e ora io e Draco Malfoy» lo indicai «parliamo da amici, senza litigare, è molto strano, non credi?» lui sembrava quasi divertito «Si, si, strano, molto strano. Comunque» inarcai le sopracciglia «il vero motivo del perché sono qua è che ti volevo chiedere una cosa» all’improvviso divenne serio, io cominciai a prestargli più attenzione e lo guardai accigliata «Ti andrebbe venire al Ballo Del Ceppo con me?» mi chiese con tanta naturalezza, con quel sorriso stampato sul suo viso che io mi chiesi se stesse facendo sul serio oppure era tutto uno scherzo, dapprima cominciai a ridere ma poi quando vidi che lui non stava ridendo capii che faceva sul serio. Smisi subito di ridere, cominciai ad osservarlo: il suo viso allungato incorniciato dai capelli di un biondo chiarissimo; gli occhi grandi, grigi, magnetici quasi pungenti, la bocca carnosa, che negli ultimi tre giorni non era quasi mai mossa da quel suo solito spalmo di riso sprezzante che la caratterizzava tanto, bensì da un normale sorriso, sincero e maledettamente rassicurante.
Ormai il mio tempo per pensarci era agli sgoccioli, quindi mi affrettai a dare una risposta per evitare –come era solito a fare- di fargli perdere la pazienza «Sì» mi stupii della risposta che avevo dato, l’avevo sempre detestato, dalla prima volta che lo vidi sull’Espresso per Hogwarts, mi aveva attribuito nomi come “Sporca Mezzosangue”, eppure la mia risposta fu chiara e netta “Sì”, due lettere, una parola, una cortissima parola che fu fatale che delimitò l’inizio. «Sì?» mi chiese, era stupito anche lui «Sì, perché no?» gli dissi, che male c’era? Per una volta avrei lasciato da parte la guerra ancora aperta tra i membri della sua casa e quelli della mia «Magnifico!» concluse la sua affermazione con un sorriso a trentadue denti e lo stesso feci io. «Io vado, ci vediamo in giro, Granger» mi fece un cenno con la mano «Oh, sì certo, ciao Malfoy!».
Il desiderio di urlare tutto ai quattro venti cominciava a farsi sentire, ero felicissima, avevo un compagno per il ballo ed ero la ragazza più felice di Hogwarts, ma una domanda mi frullò nel cervello: avrei potuto fidarmi? Ma soprattutto, Harry e Ron cosa avrebbero detto? 
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Ciao a tutti, 
questo è il secondo capitolo della mia fanfiction Dramione
spero vi piaccia,
se vi va lasciate una recensione ed esprimete il vostro parere.
Un bacio
Miriam.
  
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