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Autore: Last Hope    04/07/2013    2 recensioni
Perché diavolo Alice non mi aveva detto che suo fratello era un figone stratosferico?
Ti prego Dio, so che non siamo in ottimi rapporti, ma fammi lavorare in un posto dove  non ci sia lui, o non combinerò nulla di buono.
<<  .. quindi sarà la mia segretaria. >>
Il sorriso che avevo sulle labbra sparì. Cosa? Avevo sentito bene?
<<  La sua… segretaria? >>  No, ho capito male, vero?
<<  Certo, non mi dica che si aspettava un incarico più importante >> disse in modo quasi derisorio.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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CAPITOLO 3.
"Hollowed out and filled up with hate,all we want is,you to give us a break"
Sgranai gli occhi di colpo gli occhi e puntai una mano in alto, come Superman quando vola, e iniziai a muovermi nel letto cantando"We’re driving fast in my car,we’ve got our riot gear on,but we just want to have fun." Non riuscivo a svegliarmi in malo modo quando cantavano loro, ci provavo a maledirli, ma poi mi ritrovavo a cantare a squarciagola e correre per la stanza come un ebete. Abbassai il volume della sveglia per non rischiare la morte, infondo non ero a casa mia, e non sapevo a che ora si svegliassero i signori Cullen, sbadigliai e mi chiusi nel bagno per una bella doccia ristoratrice.
Quando uscii, afferrai il beauty che avevo diligentemente portato da casa mia e idratai la mia pelle con una crema corpo alla vaniglia, la mia preferita; entrai in camera e afferrai il vestitino blu per andare il lavoro,allacciai il cinturino color marrone sotto il seno,e ci abbinai le scarpe e la borsa.
<< Isabella! >> Alice si buttò su di me, facendomi cascare sul letto,digrignai i denti e le tirai una ciocca di capelli.  << Ahia! Perchè lo hai fatto? >> le sue labbra si piegarono in un dolcissimo broncio, e le sorrisi. 
<< Ti ho detto mille volte che non devi entrare nella mia camera come una furia, Alice >> lei sorrise e scese, aiutandomi ad alzarmi.
<< Infatti questa non è la tua camera,è la mia camera >> scossi il capo e sospirai << Touchè. >>
Scendemmo in cucina per fare colazione e trovai tutta la famiglia Cullen al completo, Edward aveva i capelli strapazzati e gli occhi gonfi dal sonno. " Dio, ti prego. Non ho un ricambio di intimo oggi, se iniziamo così di prima mattina arriverò con le ovaie esplose a casa".
<< Buongiorno >> Salutai, sedendomi di fianco alla signora Cullen e leccandomi i baffi per quella meravigliosa torta al cioccolato che faceva bella mostra di sè sul tavolo.
" Mia. E' tuttamia " I fiotti di saliva al solo guardarla inondavano la mia gola come se avessi le cascate del niagara nell'epiglottide. 
<< Ecco Bella >> Alice mise davanti a me una barretta energetica e dei cereali integrali. << Noi faremo colazione con questi >> I miei occhi si riempirono di lacrimoni, le cascate del Niagara si erano magicamente spostate dall'epiglottide ai condotti lacrimari.
<< Perchè? >> domandai, tirando su con il naso.
<< Ma come perchè, stiamo andando in palestra per dimagrire, non vorrai buttare all'aria tutti i nostri sforzi per un misero pezzo di torta al cioccolato >> Quello che purtroppo Alice ignorava, è che io avrei venduto suo fratello,in cambio di un pezzo di quella torta al cioccolato.
<< Alice, tesoro. Falle mangiare un pezzo di torta, sono sicura che non intaccherà la dieta che state facendo, solo per una volta poi.. >> mormorò mamma Esme sorridendomi gentilmente. Amavo quella donna.
<< Ma mamma, noi non vogliamo buttare soldi in palestra per dimagrire e poi mangiare a casa come maiali. >> Alice, parla per te, io manco ci sarei venuta in palestra con Kung Fu Panda.
<< Ma Alice, è un pezzo di torta! >>  dissi indicando il soggetto della nostra discussione. Intanto gli altri , soprattutto Edward ( Che Lucifero possa averlo in gloria), continuavano indisturbati a mangiare i loro pezzi di torta e a ridacchiare.
Il folletto mi guardò e finì di mangiare la barretta energetica. << No, poi vieni a lamentarti da me perchè hai i fianchi grossi, e io non voglio sentirti. >> Afferrai la mia barretta energetica e gliela puntai contro. << IO non ho mai detto una cosa del genere >> Scrollò le spalle e mi sorrise. << Prima o poi lo farai, forza ti accompagno a lavoro, non vorrei che il tuo capo ti licenziasse >>
Salutai tutti e afferrai la barretta energetica, sospirando.
--
<<  Il signor Cullen non è ancora arrivato >> mormorai alla cornetta del telefono, guardando lo schermo del computer. << Va bene, la farò richiamare >>  Ma dove diavolo era finito quel demente? Era in ritardo di dieci minuti! Se potessi licenziarlo lo farei volentieri.
<< Buongiorno Isabella >> Eccolo, alla buon'ora! 
<< Buongiorno signor Cullen >> Si bloccò davanti a me e sorrise, porgendomi una bustina bianca e un bicchierone.
<< Stamattina mi è dispiaciuto vederti così abbattuta per la torta al cioccolato, quindi ti ho portato la colazione >>   Aprii il sacchetto e vidi una fetta di torta al cioccolato con due fragole sopra. << Ti ringrazio Edward. >> Lui scrollò le spalle e guardò la porta del suo ufficio. << Piuttosto, mi seguiresti un attimo? Ti devo dare delle cartelle che devi portare in amministrazione. >> Annuii, e lasciando il sacchettino sulla scrivania, lo seguii, aprendo la porta.
<< Finalmente sei arrivato Eddy. >> La sua poltrona si girò, svelando la figura di una donna bionda in lingerie rossa molto lingeriosa.
Appena la donna vide anche me, afferrò il suo vestitino e se lo aggiustò addosso goffamente. Coprii la mia bocca con una mano per evitare di ridere, e lanciai un'occhiata ad Edward,impalato come uno stoccafisso.
<< Cosa ci fai mezza nuda nel mio ufficio? >> mormorò furente di rabbia, avvicinandosi a lei.
<< Io..volevo farti una sorpresa >> disse lei provocante, portandosi i capelli da un lato e sbattendo le ciglia incementate di mascara.
<< Tanya. Sparici. Quale concetto di non ti voglio più vedere, non ti è chiaro? >>  Lui le afferrò il gomito minaccioso e la fissò negli occhi. Mi sentivo come una spettatrice di una soap opera argentina di pessima qualità. << Ma... Eddino, io ti amo. >> La sua voce era alta e stridula diventava fioca ogni secondo di più, certo che però il completino era proprio bello, avrei dovuto chiederle dove l'aveva comprato, sicuramente ad Alice sarebbe piaciuto.
<< Ma se abbiamo scopato solo due volte! >> Uh, la cosa si faceva interessante, molto interessante. Amore a prima svista, dunque.
<< Ma io ti amo >>  Edward scosse il capo e venne verso di me, tenendo per il braccio la bionda chiamata Tanya, mi oltrepassò e la portò fuori dall'ufficio. << Non farti più vedere >>. Chiuse la porta e sospirò, mettendosi le mani nei capelli.
Io dal mio canto cercavo di non guardarlo, altrimenti gli sarei scoppiata a ridere in faccia, e credetemi, ci mancava veramente poco.
<< Allora Isabella >> Non ressi. Scoppiai a ridere, tenendomi la pancia dalle risate, persino le lacrime minacciavano di uscire. << Lo trovi divertente? >> Continuai a ridere annuendo. << Tu... e poi lei... >> lui scosse il capo, e sorrise divertito dalla mia reazione.
<< Basta, torniamo a lavorare >> mi porse i documenti e uscii dal suo ufficio, portai i documenti in amministrazione e tornai su, per godermi la mia colazione.
<< Bella? >> Edward uscì dal suo ufficio, allentandosi la cravatta. << Non dire a nessuno quello che è successo >> Alzai gli occhi al cielo, e lui fece qualche passo verso di me, si abbassò e guardò le mie labbra, sorridendo. I nostri nasi ormai si sfioravano. 
Il suo indice si posò sul mio labbro superiore, e poi se lo portò tra le sue labbra. << Eri sporca di cioccolata. >>
Autocombustione tra : tre, due, uno...

Eccomi, come state?

Oggi sono fiera di me, sto aggiornando entrambe le storie.

Vi lascio al capitolo, un bacione!

 


 

 

 

CAPITOLO 3.

 

 


" Hollowed out and filled up with hate,all we want is,you to give us a break. "
Sgranai gli occhi di colpo gli occhi e puntai una mano in alto, come Superman quando vola, e iniziai a muovermi nel letto cantando" We’re driving fast in my car,we’ve got our riot gear on,but we just want to have fun. " Non riuscivo a svegliarmi in malo modo quando cantavano loro, ci provavo a maledirli, ma poi mi ritrovavo a cantare a squarciagola e correre per la stanza come un ebete.

Abbassai il volume della sveglia per non rischiare la morte, infondo non ero a casa mia, e non sapevo a che ora si svegliassero i signori Cullen, sbadigliai e mi chiusi nel bagno per una bella doccia ristoratrice.Quando uscii, afferrai il beauty che avevo diligentemente portato da casa mia e idratai la mia pelle con una crema corpo alla vaniglia, la mia preferita; entrai in camera e afferrai il vestitino blu per andare il lavoro,allacciai il cinturino color marrone sotto il seno,e ci abbinai le scarpe e la borsa.<< Isabella! >> Alice si buttò su di me, facendomi cascare sul letto,digrignai i denti e le tirai una ciocca di capelli.  << Ahia! Perchè lo hai fatto? >> le sue labbra si piegarono in un dolcissimo broncio, e le sorrisi. << Ti ho detto mille volte che non devi entrare nella mia camera come una furia, Alice >> lei sorrise e scese, aiutandomi ad alzarmi.<< Infatti questa non è la tua camera,è la mia camera >> scossi il capo e sospirai << Touchè. >>Scendemmo in cucina per fare colazione e trovai tutta la famiglia Cullen al completo, Edward aveva i capelli strapazzati e gli occhi gonfi dal sonno. " Dio, ti prego. Non ho un ricambio di intimo oggi, se iniziamo così di prima mattina arriverò con le ovaie esplose a casa".

<< Buongiorno >> Salutai, sedendomi di fianco alla signora Cullen e leccandomi i baffi per quella meravigliosa torta al cioccolato che faceva bella mostra di sè sul tavolo." Mia. E' tutta mia. "

I fiotti di saliva al solo guardarla inondavano la mia gola come se avessi le cascate del niagara nell'epiglottide. << Ecco Bella >> Alice mise davanti a me una barretta energetica e dei cereali integrali. << Noi faremo colazione con questi >> I miei occhi si riempirono di lacrimoni, le cascate del Niagara si erano magicamente spostate dall'epiglottide ai condotti lacrimari.<< Perchè? >> domandai, tirando su con il naso.<< Ma come perchè, stiamo andando in palestra per dimagrire, non vorrai buttare all'aria tutti i nostri sforzi per un misero pezzo di torta al cioccolato >> Quello che purtroppo Alice ignorava, è che io avrei venduto suo fratello,in cambio di un pezzo di quella torta al cioccolato.<< Alice, tesoro. Falle mangiare un pezzo di torta, sono sicura che non intaccherà la dieta che state facendo, solo per una volta poi.. >> mormorò mamma Esme sorridendomi gentilmente. Amavo quella donna.<< Ma mamma, noi non vogliamo buttare soldi in palestra per dimagrire e poi mangiare a casa come maiali. >> Alice, parla per te, io manco ci sarei venuta in palestra con Kung Fu Panda.

<< Ma Alice, è un pezzo di torta! >>  dissi indicando il soggetto della nostra discussione. Intanto gli altri , soprattutto Edward ( Che Lucifero possa averlo in gloria), continuavano indisturbati a mangiare i loro pezzi di torta e a ridacchiare.Il folletto mi guardò e finì di mangiare la barretta energetica. << No, poi vieni a lamentarti da me perchè hai i fianchi grossi, e io non voglio sentirti. >> Afferrai la mia barretta energetica e gliela puntai contro. << IO non ho mai detto una cosa del genere >> Scrollò le spalle e mi sorrise. << Prima o poi lo farai, forza ti accompagno a lavoro, non vorrei che il tuo capo ti licenziasse >>Salutai tutti e afferrai la barretta energetica, sospirando.


--
<<  Il signor Cullen non è ancora arrivato >> mormorai alla cornetta del telefono, guardando lo schermo del computer. << Va bene, la farò richiamare >>  Ma dove diavolo era finito quel demente? Era in ritardo di dieci minuti! Se potessi licenziarlo lo farei volentieri.<< Buongiorno Isabella >> Eccolo, alla buon'ora! 

<< Buongiorno signor Cullen >> Si bloccò davanti a me e sorrise, porgendomi una bustina bianca e un bicchierone.<< Stamattina mi è dispiaciuto vederti così abbattuta per la torta al cioccolato, quindi ti ho portato la colazione >>   Aprii il sacchetto e vidi una fetta di torta al cioccolato con due fragole sopra. << Ti ringrazio Edward. >> Lui scrollò le spalle e guardò la porta del suo ufficio. << Piuttosto, mi seguiresti un attimo? Ti devo dare delle cartelle che devi portare in amministrazione. >> Annuii, e lasciando il sacchettino sulla scrivania, lo seguii, aprendo la porta.

<< Finalmente sei arrivato Eddy. >> La sua poltrona si girò, svelando la figura di una donna bionda in lingerie rossa molto lingeriosa.Appena la donna vide anche me, afferrò il suo vestitino e se lo aggiustò addosso goffamente. Coprii la mia bocca con una mano per evitare di ridere, e lanciai un'occhiata ad Edward,impalato come uno stoccafisso.<< Cosa ci fai mezza nuda nel mio ufficio? >> mormorò furente di rabbia, avvicinandosi a lei.<< Io..volevo farti una sorpresa >> disse lei provocante, portandosi i capelli da un lato e sbattendo le ciglia incementate di mascara.<< Tanya. Sparici. Quale concetto di non ti voglio più vedere, non ti è chiaro? >>  Lui le afferrò il gomito minaccioso e la fissò negli occhi. Mi sentivo come una spettatrice di una soap opera argentina di pessima qualità.

<< Ma... Eddino, io ti amo. >> La sua voce era alta e stridula diventava fioca ogni secondo di più, certo che però il completino era proprio bello, avrei dovuto chiederle dove l'aveva comprato, sicuramente ad Alice sarebbe piaciuto.<< Ma se abbiamo scopato solo due volte! >> Uh, la cosa si faceva interessante, molto interessante. Amore a prima svista, dunque.<< Ma io ti amo >>  Edward scosse il capo e venne verso di me, tenendo per il braccio la bionda chiamata Tanya, mi oltrepassò e la portò fuori dall'ufficio. << Non farti più vedere >>. Chiuse la porta e sospirò, mettendosi le mani nei capelli.Io dal mio canto cercavo di non guardarlo, altrimenti gli sarei scoppiata a ridere in faccia, e credetemi, ci mancava veramente poco.<< Allora Isabella >> Non ressi. Scoppiai a ridere, tenendomi la pancia dalle risate, persino le lacrime minacciavano di uscire. << Lo trovi divertente? >> Continuai a ridere annuendo.

<< Tu... e poi lei... >> lui scosse il capo, e sorrise divertito dalla mia reazione.<< Basta, torniamo a lavorare >> mi porse i documenti e uscii dal suo ufficio, portai i documenti in amministrazione e tornai su, per godermi la mia colazione.<< Bella? >> Edward uscì dal suo ufficio, allentandosi la cravatta. << Non dire a nessuno quello che è successo >> Alzai gli occhi al cielo, e lui fece qualche passo verso di me, si abbassò e guardò le mie labbra, sorridendo. I nostri nasi ormai si sfioravano. Il suo indice si posò sul mio labbro superiore, e poi se lo portò tra le sue labbra.

<< Eri sporca di cioccolata. >>

 


Autocombustione tra : tre, due, uno...

 

   
 
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