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Autore: ooswin    04/07/2013    3 recensioni
Cosa succederebbe se una fangirl decisamente esaltata scoprisse che ciò in cui ha sperato tutta la vita fosse vero e potesse frequentare il sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts?
Dal testo:
«O miei dei, non ci credo, o Zeus, Merlino, Morgana, per Salazar è un mago vero, e io ce l'ho vicino.»
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Un po' di Scorily che non fa mai male ♥ e poi Paige/Albus, gnnn, nuovo pairing. AHAHAHA
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Puoi anche chiamarlo interrogatorio

 

La mattina dopo, Paige si era alzata senza nessun pensiero particolare: come sempre, era scesa a fare colazione e, come sempre, si era poi rintanata a leggere sul terrazzo, con il sole che le illuminava i capelli rossi e le scaldava la pelle pallida. I ricordi erano affiorati a poco a poco, facendole gradualmente rizzare la schiena e far cadere il libro, per poi alzarsi di scatto e correre in camera sua a frugare nel cassetto del comodino. Buttò all'aria più o meno tutto il contenuto, (“Perché l'ho messo così in fondo? Me stupida”) spargendo quaderni, matite e appunti sul tappeto, prima di trovare quello che stava cercando.

 

«No, senti, non puoi andartene così senza spiegarmi niente.. o, non lo so, senza la certezza che domani, quando mi sveglierò, tutto questo non sarà solo un simpatico sogno!» Suonava leggermente melodrammatica, e se ne rendeva conto, ma non poteva fare a meno di interpretare la parte di una di quelle protagoniste delle soap-opera (“No! Non lasciarmi sola, Rodrigo, tutto questo è già così simile ad un sogno adesso che se mi addormenterò tu svanirai come ombra alla luce, e non ti rivedrò mai più, me lo sento.”) che vedeva sua nonna al piano di sotto. «E ricordati che ho ancora la tua bacchetta» aggiunse, indietreggiando fino a mettersi con la schiena appoggiata al cuscino e un broncio da bambina dipinto sul viso.

«Senti, io devo andarmene. Avevi ragione, sono una schiappa a smaterializzazione e non sarei dovuto arrivare qui, e mio padre potrebbe mandare uno stuolo di Auror da un momento all'altro per cercarmi. Prendi questo» Slacciò il orologio e glielo porse «ci tengo, quindi questa è la garanzia che tornerò.» Lei gli porse la bacchetta e lui si smaterializzò di nuovo, lasciandola per metà entusiasta ed eccitata (“Sono una strega!”) e per metà sfinita. Sistemò l'orologio nel cassetto del comodino, un po' in fondo così se sua nonna avesse avuto la malsana idea di mettersi a cercare una penna o un foglio là dentro non lo avrebbe trovato.

 

 

Si rigirò fra le mani l'orologio, passando le dita sul quadrante leggermente offuscato per quante volte era stato toccato, controllato, spostato. La pelle del cinturino era consumata, ed era in generale un oggetto molto vecchio, col vetro scheggiato e le rotelline d'ottone scolorite; si notava però che era sempre stato trattato con cura, come se fosse un oggetto prezioso. Lo ripose sul comodino e prese a camminare su e giù per la stanza, torcendosi le mani, aspettando eccitata. Dopo una decina di minuti senza alcun segno del mago, Paige decise che forse, forse, quello non era il modo migliore d'ingannare il tempo nell'attesa. Così decise di rivedersi la 2x16 di Glee per la millesima volta, così, tanto per far salire i feels per la sua OTP alle stelle. Klaine. Quei due erano perfetti, dio, talmente perfetti da essere illegali.

Quando finalmente Albus si fece vedere, la puntata era nel suo momento migliore. Nel momento in cui i feelings ballano la conga e tu ti trattieni dal saltellare per la stanza agitando le mani come un'orca spastica, emettendo urletti decisamente imbarazzanti e fangirlando come se non ci fosse un domani.

«Ehm, Paige.. ciao?»

«Nonono, zitto ora.» Lo bloccò la ragazza, alzando una mano. «Oddio questo pezzo. OH MIO DIO.» Iniziò a girare su se stessa con le mani congiunte ed un'espressione sognante in viso. «Kurt, arriva un momento in cui diciamo a noi stessi “Oh! Eccolo là!”. Cerco uno così da una vita. Vederti cantare Black Bird, l'altro giorno, mi ha davvero aperto gli occhi. Ho capito una cosa- Tu.. tu mi emozioni, Kurt. E questo duetto sarebbe una scusa per passare più tempo con te.» ripetè le battute un attimo prima che queste venissero pronunciate. «E ora si baciano. AHHHHHWWW, sono perfetti, cioè, oddio, SONO BELLISSIMI.» si avvicinò ad Albus, parecchio perplesso «Lo sono. Lo pensi anche tu, vero? Lo pensi anche tu, vero?» chiese, con un tono leggermente minaccioso e un'espressione vagamente folle.

«Ehm, sì?»

«WAAAAAAA» gli buttò le braccia al collo, facendosi prendere leggermente dall'entusiasmo. Lui la strinse, adesso un attimino preoccupato (“In che razza di guaio si era andato a cacciare?”). Paige lo lasciò quasi subito, schiarendosi la gola e spazzolandosi i leggins. «Ehm, scusa. Crisi da fangirl finita. Ora possiamo anche parlare di ciò per cui sei venuto qui» disse, aprendosi in un ampio sorriso. Si sedette sul letto e gli fece cenno di accomodarsi, così lui avvicinò la sedia e si sporse in avanti, appoggiandosi sulle ginocchia. «Allora.. cosa vuoi sapere?» chiese.

«Okay, uhm, ho tipo trecentonovantaquattro – ogni riferimento a Piton è puramente casuale – domande da fare e sto cercando di mettere ordine nel mio povero cervellino sovraccarico. Partiamo dai libri. Se il mondo magico esiste davvero, perché sono stati pubblicati? La Rowling è una strega, una babbana, una magonò, cosa? Nei libri è riportato esattamente ciò che è successo?»

«Quante domande.. Mh, appena finita la Seconda Guerra Magica il Ministero della Magia si è accorto che i Babbani iniziavano a nutrire qualche sospetto per, sai, tutto il caos che c'è stato, eccetera. Quindi hanno chiesto a questa strega molto portata per la scrittura, Johanne Rowling, di scrivere le cronache di quei sette anni e di pubblicarli nel mondo Babbano perché, beh, se metti informazioni vere in una storia fantasy nessuno ci crederà più, no? Lei quindi ha intervistato mio padre parecchie volte, si è fatta raccontare la storia da lui, e poi l'ha riscritta – in un tempo davvero da record. Solo che il mondo magico non si aspettava una così calda risposta da parte dei babbani per l'uscita di quei libri – non pensavano avrebbero fatto tutto quel successo, e così Johanne si è trovata costretta a vivere fra i Babbani per tutta la vita, nonostante suo marito sia un mago come i suoi figli. Però non credo le dispiaccia – a quanto ho sentito anche lei, come mio nonno Arthur, era ed è una babbanofila. E poi se vuole fare una visitina a Diagon Alley può sempre usare la Polvere Volante. L'unico inconveniente piuttosto spiacevole è che adesso arrivare al binario 9 ¾ è un po' scomodo per, sai, tutti i babbani-potterhead (si chiamano così, vero?) che il 1° settembre cercano disperatamente di entrare ma ovviamente non possono. Sono stato abbastanza esauriente?»

Paige fissava un punto oltre la sua testa, completamente assorta nei suoi pensieri.

«Paige? Ehi, ci sei?»

«Cos- oh sì, scusa. Stavo metabolizzando questo pacchetto famiglia d'informazioni. E sto cercando di trattenermi dall'urlare.» le brillavano gli occhi e le scappò un piccolo urletto con tanto di mani agitate stile morbo di parkinson. «Più o meno. In ogni caso, non ho finito. Devo sapere se le mie ipotesi sono giuste, se almeno una delle mie fanfiction preferite ha fatto centro.. E se ci sono ship che non mi piacciono, devo elaborare un piano per farli lasciare e farli mettere con qualcun altro. Forse sto correndo troppo, ugh.»

«Aspetta, ferma un attimo. Le barche non ti piacciono..?»

Paige scrollò le mani, spazientita. «Ma no, cosa c'entrano le barche adesso! Una ship, da relation-ship, il cui verbo è ship, to ship, shipping, tifare per una coppia, volere con tutta te stessa che quei due stiano insieme. Dizionario di una fangirl, pagina 2, paragrafo 4; by Paige Naya Cohen, grazie per averne usufruito.»

«Ehm, ti offendi se ti dico che sto capendo più o meno la metà di tutto quello che dici?»

Lei sventolò una mano come per dire “Tranquillo, è normale” e poi si sporse in avanti.

«DICEVAMO. Come sta la tua famiglia, tutto bene? Nessuno soffre di depressione, è alcolizzato, ha subito violenze, niente?»

«Mh, no.» rispose lui «Beh se vuoi contare quella volta in cui Lily ha pianto per un giorno intero dopo che James aveva trasformato la sua bambola preferita in una spaventosa barbie-zombie.. è vero che aveva due anni, se adesso James facesse una cosa del genere al suo libro preferito o al suo ragazzo – ci ha provato, ma Teddy l'ha fermato in tempo – credo che arriverebbe al giorno dopo in un lettino del San Mungo. Lily sa essere terribilmente vendicativa, a volte. Ugh.»

Paige intanto si sfregava le mani, soddisfatta. «Sìsìsì, me la immaginavo decisamente così. E dimmi, chi è quel ragazzo che James voleva trasformare in uno zombie? In che casa siete finiti voi tre? E gli altri Weasley? E i fratelli Scamander – sono come Luna, poi? Che rapporto avete con Scorpius Malfoy?»

«Con calma. James e Lily sono a Grifondoro, Rose è a Corvonero come anche Lorcan, Lysander (sì, sono piuttosto simili a lei. Diciamo che con loro non ti annoi mai) e Victorie. Dominique è a Serpeverde, come me e Louis. Molly è a Tassorosso. Tutti gli altri Weasley sono a Grifondoro. Per quanto riguarda Scorpius, beh, per James è solo 'Malfoy' – nota il tono di disprezzo; Lily ha una cotta storica per lui, anche se non lo ammetterebbe mai (a me l'ha detto Roxanne, non me ne sarei mai accorto, penso.)»

«Certo» lo interruppe Paige «Sei un maschio! E i maschi non capiscono mai niente» lui sorrise.

«Insieme ad Andrew Nott, Scorpius è il mio migliore amico.»

«Mi piace! Bene, ti chiederei dei vari intrecci amorosi come avevo inizialmente programmato di fare, ma sentendoti parlare ho deciso che forse è meglio chiedere a qualcuno di più esperto, quindi ho un'altra domanda: perché ieri sei finito qui? Ho come l'impressione che non fosse la tua meta.»

«E hai ragione. Dovevo arrivare qualche miglio più a ovest ma, come ho detto, non sono affatto bravo in smaterializzazione e ho sbagliato. In effetti è questo il motivo per cui mi è permesso di fare magia prima dei 17 anni fuori da Hogwarts: ho un permesso speciale che mi permette solo di materializzarmi e smaterializzarmi entro il perimetro dell'Inghilterra e praticare degli Oblivion, in caso qualche babbano mi veda, com'è successo con te. Peccato tu non fossi propriamente una babbana..»

«A proposito di questo. Perché, se sono una strega, non mi è arrivata la lettera da Hogwarts e non ho manifestato magia accidentale – che io possa ricordare, almeno – prima di ieri sera?»

Si mise a gambe incrociate, agitandosi un po' per la frustrazione. Non capiva quella sua situazione: insomma, era a dir poco meraviglioso quello che le stava succedendo, ma il non sapere le dava un fastidio terribile. Aveva sempre odiato non essere informata di ciò che la riguardava, non avere la sua vita sotto controllo; perché più o meno era sempre stata sicura di ciò che era, anche se non le piaceva. Adesso era tutto cambiato e anche se amava quel cambiamento, voleva sapere il perché.

«Francamente non lo so.» rispose Albus, passandosi una mano fra i capelli «oggi non ho avuto tempo, ma stasera o domani chiedo una mano a Rose, lei è un genio e saprà qualcosa di sicuro. Non so quando arriverò, quindi per ogni evenienza cambiati in bagno, okay?»

«Okay» rise lei, alzandosi. «Tieni» disse poi, porgendogli l'orologio.

«Giusto. Non vorrei dimenticarlo» rispose lui, allacciandoselo al polso.

«Ieri hai detto che sei legato a questo oggetto, come mai?»

«Era di mio nonno – quello paterno. Nell'estate dell'anno scorso io e i miei fratelli abbiamo trovato un vecchio scatolone in soffitta; non c'erano molte cose, ed erano tutte piuttosto vecchie e quando abbiamo chiesto a papà cosa fosse lo sguardo gli si è velato di tristezza, quindi abbiamo capito che erano le cose dei nonni. La maggior parte degli effetti personali della nonna li ha presi Lily, mentre le cose del nonno ce le siamo divise io e James. A me è toccato questo orologio, il suo primo boccino e un gufo di legno chiamato 'Gerard'.»

«Ohw. Che bello.» sorrise Paige «Tranne per Gerard. Gerard è il nonnino stronzetto di Teen Wolf.»

«Te-che?»

«Lascia perdere.. Sai, roba da fangirl.» aggiunse, con aria cosipratoria.


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YAHOOO!

Allora, ugh, qua si scopre più o meno tutto (?) tranne ovviamente il perché Paige è una strega e blabla. Quello è un mistero che devo ancora decidere (.......) che persona pessima che sono. 
Anyway.
Per la faccia di Paige ho un dubbio: meglio Emma Stone o Kathryn Prescott?

BOOH-YA!




 

   
 
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