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Autore: alwaysxpotter    04/07/2013    5 recensioni
Scommetto che nessuno ha mai letto una storia più assurda di questa,e mai ne leggerà un’altra simile. Due anime così diverte: il bene e il male,che si fondono per formarne una sola. Sto parlando di Hermione Granger e Draco Malfoy. Volete sapere come tutto iniziò? Tutto comincia dalla sconfitta di Voldemort..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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LASCIATI AMARE.  
 
 


Entrata di Hogwarts-un’ora dopo.
 
Come stabilito alle 19:30 si sarebbero visti davanti all’entrata di Hogwarts. Ma Draco,da uomo puntuale,si presentò al luogo dell’appuntamento alle 19:00. L’ansia saliva di minuto in minuto così che per far abbassare la tensione incominciò a ripassare il discorso che aveva preparato per Hermione. Ma neanche quello funzionò,solo che oramai si erano fatte le 19:29 tra un minuto Hermione sarebbe stata lì.
 
Corridoio-ore 19:29.
 
‘’Sono in ritardo,sono in ritardo,sono in ritardooo!!’’ pensò Hermione disperata scendendo le scale con in mano le scarpe col tacco. Se le infilò e fece capolino nel corridoio dove Draco la stava aspettando. Si schiarì la gola con un sonoro colpetto di tosse per richiamare l’attenzione del ragazzo e scese le scale. Una volta arrivata vicino a lui lo guardò negli occhi.
«Se…Sei bellissima.» balbettò Draco concentrato a squadrarla dalla testa ai piedi.
«Non starai mica balbettando signor Malfoy!?» fece lei per prenderlo in giro.
«Io? Sei impazzita? Muoviamoci.» Draco le tese la mano per invitarla a seguirlo,ma lei la ritrasse.
«Non mi hai ancora detto dove mi porti.» disse seria.
«Perché non lo ritengo necessario,ti fidi di me?» la guardò negli occhi.
«Si,ma non vantarti troppo.» rise.
«Non lo farò,vieni con me.» stavolta Hermione gli prese la mano e si smaterializzò insieme a lui.
 
Malfoy Manor-giardino.
 
Hermione si sistemò il vestito nonostante le girasse ancora la testa,non le andava molto a genio materializzarsi,la sua mano era sempre attaccata con quella di Draco. Lui se ne accorse e anche se senza volerlo disse.
«Puoi anche lasciarmi adesso…se vuoi.» disse con una voce molto bassa.
«Infatti,ma non voglio…» mormorò lei. Così che strinse ancora di più la sua stretta,provocando un leggero sorriso sul viso di Draco. Si ritrovarono in una casa enorme piena di quadri antichi e gioielli pieni di valore. Hermione non ci mise molto a capire a chi appartenesse quella casa…
«Malfoy Manor…» mormorò pianissimo ma Draco la sentì.
«Brava,non credevo l’avessi già capito.» si complimentò lui.
Oltrepassarono una porta e furono in giardino. Lì trovarono un giardino bellissimo pieno di piante e fiori dappertutto sembrava un piccolo paradiso terrestre. Al centro del giardino c’erano un tavolo ovale con due sedie,ovviamente il tavolo era apparecchiato con argenteria di lusso. Draco si fece avanti e tirò indietro la sedia per far sedere Hermione,lo ringraziò con un sorriso e si sedettero. Il ragazzo uscì da sotto il tavolo un mazzo di gardenie bianche,le sue preferite.
«Oh,Draco. Sono le mie preferite ma non dovevi,sul serio.» disse dolcemente lei.
«Dovevo eccome. Grazie di essere venuta,avevo proprio bisogno di te.» le strinse la mano sul tavolo.
«Io ho bisogno di te tutti i giorni,ma tu ti vergogni a farti vedere insieme a me. Come la mettiamo?» rispose lei.
«Hermione sai che non posso. Dopo la morte della mia famiglia non ti aspetterai che io me ne freghi dei loro principi anche se stupidi!» sbottò.
«Draco calmati. Non ti sto chiedendo la luna,vorrei solo che tu ti ricordassi di avere un’amica anche nelle ore di lezione o per i corridoi qualche volta.» spiegò calma lei.
«Hermione,sai che non dipende da me!» si alzò dal tavolo e le diede le spalle a braccia conserte. Hermione si avvicinò con cautela.
«Ora siamo soli però e non devi giustificare niente a nessuno.» disse a bassa voce. Dopo un po’ Draco parlò di nuovo.
«Hermione…»
«Si?»
«Prima di fare un gesto di cui potrei pentirmene,ho bisogno di sapere una cosa…»
«Cosa?»
«Pr…Provi ancora qualcosa per Ron?» balbettò.
«Posso sapere il perché di questa domanda?» chiese.
«No,non puoi. Per una volta rispondi e basta.»
«No,non provo nulla per Ron.» sbuffò.
Si avvicinò piano e la baciò. Ignorando le mille preoccupazioni che lo attanagliavano,ignorando la purezza del sangue di Hermione,ignorando tutto il mondo magico che gli ordinava di non fidarsi di nessuno…Era pronto per un nuovo inizio,ma con lei. Si separarono ed Hermione sentì Draco sussurrare…
«Mi sei mancata Mezzosangue…»
«Devi baciarmi sempre a sorpresa vero Draco? Che direbbe tuo padre se fosse qui?!» scherzò Hermione con un tono da rimprovero.
«Beh,penso che sarebbe più occupato a rimproverarmi su CHI ho baciato.» scoppiò in una fragorosa risata che al seguito di quella di Hermione. Tornarono a sedersi e la serata passò più velocemente del previsto tanto che appena finirono di mangiare si fecero le 23:40 passate.
«Grazie di essere venuta stasera.»
«Sono venuta perché volevo stare con te,non devi assolutamente ringraziarmi.»
«Vieni con me,voglio farti vedere una cosa.» la aiutò ad alzarsi e la fece appoggiare al suo braccio,non doveva essere per niente facile camminare sull’erba con quei tacchi.
«Se vuoi puoi toglierli.» indicò i tacchi di Hermione.
«Credo proprio che tu hai avuto un’ottima idea ahaha.» si chinò sulle scarpe e le tolse tenendole in mano. Dopo aver camminato per un po’ nel giardino Malfoy,si fermarono davanti ad un piccolo lago artificiale con un pesco al lato destro. Draco lo riconobbe subito,il pesco di sua madre. Hermione era la prima persona,oltre Draco e suo padre,a vedere quell’albero.
«Vedi quell’albero lì?» lo indicò con la mano.
«Si,è un pesco vero?»
«Uno dei più belli di tutto il mondo magico. Ti spiego il perché. Questo pesco venne creato da mia madre con la magia quando era piccola. Dopo un po di tempo lei provò a modificare l’incantesimo per rendere l’albero immortale,ci riuscì,ma fece ben altro senza accorgersene. Trasferì metà delle sue emozioni e metà del suo spirito nel tronco dell’albero. Così dopo la sua morte tornai a casa e mi accorsi che,inaspettatamente,l’albero in mia presenza era in perfetta forma…quasi ‘felice’ se possiamo definirlo così,proprio come lo era mia madre quando stavamo insieme. Così feci alcune ricerche nei diari segreti custoditi da lei e capii tutto.» Draco si era tolto un peso dallo stomaco. ‘Finalmente’ pensò.
«E’ una magia molto misteriosa,come mai non me ne hai mai parlato prima?» chiese esterrefatta Hermione.
«Perché non ti ritenevo ‘pronta’ a custodire un segreto simile.»
«E cosa ho fatto allora per diventarlo?»
«Non penso sia necessario che tu lo sappia.» si chinò su di lei e la baciò di nuovo.
Uno era la calamita dell’altra. ‘Perché continuare una guerra finita da tempo? Perché odiare la persona che amo più di ogni altra cosa,solo per la purezza del suo sangue?’ si chiedeva Draco durante il contatto con Hermione. Quando si separarono calò un lungo silenzio,quasi imbarazzante. Ma poi finalmente Hermione parlò per rompere il ghiaccio…
«Penso si sia fatto tardi. Forse dovrei andare via. Domani c’è scuola.»
«Non vuoi dormire qui?» disse in fretta Draco con tutto il coraggio che aveva.
«Qui dove? Con te?»
«Con me. Stai tranquilla,nella mia stanza ci sono due letti separati per un eventuale ospite.» la rassicurò.
«E con la scuola? Se non ci trovano nei nostri letti ci sospendono!» gesticolò con le mani aumentando la sua soglia di nervosismo.
«Ci alzeremo prima per evitare questo problema.» rispose tranquillo «Ora seguimi.»  Hermione,anche se insicura,lo seguì dentro la sua stanza al Malfoy Manor. Pareti verdi,parquet a terra e ogni cosa nella stanza faceva capire subito che Draco faceva parte della casa Serpeverde.
«Bella camera,molto grande! Non si direbbe proprio che ami il verde.» disse lei
«Tu dici?! ahahah» risero insieme. Poi Draco le indicò un armadio.
«Lì dentro ci sono alcuni abiti da notte di mia madre che potresti metterti stasera.» Draco si sedette sul suo letto,ma Hermione gli fece notare una cosa.
«Mi sbaglio o c’è un solo letto?»
«Oh» vide che il letto degli ospiti era stato spostato «Fa niente,ci stringeremo.»
«Ehm cosa!?» si spazientì Hermione.
«Hermione Jean Granger,ricambi sempre i miei baci ed hai paura a dormire insieme a me?» la prese in giro.
«Draco Lucius Malfoy» gli fece il verso «Non ho paura a dormire insieme a te,basta che tu tenga i tuoi ormoni da Serpeverde a posto.» continuò «Puoi dirmi dov’è il bagno?» chiese
«Quella porta verde.»
«Come non notarla.» prese i vestiti dall’armadio e si chiuse in bagno.
Nel frattempo Draco,ormai solo,si tolse le scarpe e i pantaloni poi venne la volta della giacca e della camicia. Si mise i primi pantaloncini corti che trovò nel suo armadio e rimase a torso nudo,Hermione si sarebbe infuriata ma poco importava al momento.  Non entrava nella sua stanza da prima della guerra. I poster di Quidditch della sua squadra del cuore tappezzavano le pareti. Una fotografia lo ritraeva ad 8 anni sulla sua prima scopa. La foto dopo doveva essere stata scattata pochi anni prima della morte dei suoi genitori,erano in una piccola villa di campagna tutti e tre sorridenti felici del potere che acquistavano col passare del tempo. Infine il suo occhi cadde sulla foto sul suo comodino. Sua madre era in mezzo al giardino del Malfoy Manor ai piedi del pesco.
 
(inizio flashback)
«Draco,amore mio,potresti fare una foto con la tua bacchetta? La mia è in casa.» chiese gentilmente Narcissa al suo bambino.
«Certo mamma.» il bimbo prese la bacchetta «Sorridiiii» Narcissa sorrise e si sentì un piccolo rumore provenire dalla bacchetta di Draco il che stava a significare che la foto era stata fatta. Successivamente il bambino si avvicinò alla madre e chiese ingenuamente.
«Mamma,tu resterai per sempre con me vero?»
«Sempre.» lo rassicurò «E anche se qualcosa andasse storto e la vita volesse separarci tu non dovrai aver paura. Ci sarà il mio pesco ad aiutarti. Ora faccio io una domanda a te,Draco: mi prometti che sarai sempre forte?» Narcissa fece segno di giurare con la mano sul cuore.
«Te lo prometto,mamma.» mise la mano sul cuore.
(fine flashback)
 
Draco guardò immediatamente altrove e sentì gli occhi bruciare. Si sfregò la faccia con le mani ripetendosi in testa ‘è tutta colpa mia,l’avevo promesso.’ La luce di Draco si era spenta da tempo e lui non trovava il modo per farla brillare ancora. I passi di Hermione che usciva dal bagno lo distolsero da quei pensieri.
«Non voglio nessuno commento da parte tua su come sono ‘vestita’ o meglio dire ‘svestita’ ma nell’armadio non ho trovato altro che copriva di più!»
Draco la guardò,rimase a bocca aperta di quanta bellezza possedeva Hermione…ma come da lei richiesto non fece commenti troppo ‘espliciti.
«Posso almeno dire che ti sta molto bene?!» azzardò.
«Neanche.» rise «Tu dormi così?»
«Si,ti da fastidio?» chiese innocente.
«Direi di si.» incrociò le braccia.
«Allora credo che dormirò così stanotte» sorrise «buonanotte Hermione.»
«Brutto str-…» Draco la interruppe.
«Hermione,Hermione,Hermione!» la prese in giro come un professore «ti sembra un linguaggio appropriato?» la prese per mano «vieni.» e la coprì con il lenzuolo sul suo letto. Hermione diede subito le spalle a Draco girandosi dal lato opposto del letto,ma senza neanche accorgersene già si stavano baciando. I baci stavano diventando sempre più passionali e Hermione ebbe paura. Draco fece per toglierle il sopra della sottana ma fu lì che lei si fermò.
«Dr…Draco non posso.» soffiò
«Cosa?»
«Scusa,ho rovinato tutto.» si alzò dal letto e uscì nel grande balcone che era collegato alla stanza.
Draco la seguì ma prima di uscire prese la sua giacca appoggiata alla sedia per proteggere Hermione dal freddo che faceva la fuori. La vide subito,appoggiata alla ringhiera del balcone con delle umide lacrime che le rigavano il viso. Le poggiò la giacca sulle spalle e si mise accanto a lei,fece per abbracciarla ma Hermione si ritrasse subito.
«Hermione,che succede? Ho esagerato? Perdonami,ma mi sembrava il momento adatto. Sai che non vorrei mai le tue lacrime.»
«Draco non è colpa tua.» mormorò «C’è una cosa che forse dovrei dirti…»
«Ti ascolto.»
«Tre anni fa tutta la scuola pensava che io avessi una cotta per Ron,ma non era esattamente così. Ho passato gli ultimi tre anni della mia vita ad amare follemente una persona,non di mia volontà,ma grazie alla maledizione Imperio…indovina chi ha pronunciato l’incantesimo?»
«Ron…» sussurrò furibondo,riuscendo a capire dove Hermione volesse arrivare.
«Esatto.» rispose sull’orlo delle lacrime «Lo esaltava l’idea che una ragazza gli andasse dietro ma che lui non la degnasse di uno sguardo. Solo che quando si decise di togliere la maledizione,era troppo tardi. Si era innamorato di me.» fece per continuare ma un sospiro di Draco la fermò.
«Santo Merlino,Hermione…» lui fece per abbracciarla ma lei si allontanò.
«Sono venuta a conoscenza di questo incantesimo solo grazie alle prove che mi ha fornito Ron facendomi guardare gli ultimi incantesimi della sua bacchetta. Mi aveva solo usata ma ne era uscito fregato.» sospirò tra le lacrime «Ora capisci? Riesci a capire cosa provo? Mi sento confusa al massimo e spaventata perché mi sto innamorando di te e ci tengo troppo per lasciarti andare e dimenticare. Non di nuovo,non con te. Ho paura che tu mi abbia stregata per amarti così come Ron. Non voglio più essere la marionetta di nessuno,voglio soltanto amarti senza alcun freno. Ti prego Draco…ti scongiuro…lasciati amare.» si accasciò lentamente a terra in un angolo del balcone continuando a piangere. Sembrava una piccola bambina che aveva dimenticato la strada di casa,ma in questo caso si era dimenticata di come si amasse.
«Hermione,sai che non farei mai una cosa del genere e spero che tu l’abbia capito. Ti convincerò se sarà necessario. Non lascerò mai più che qualcuno ti faccia del male. Potrai amarmi,odiarmi,rifiutarmi o volermi quanto vorrai! Io rimarrò comunque qui accanto a te. Non sei più la marionetta di nessuno,da ora in poi vivrai la tua vita da protagonista come avresti dovuto fare da tempo e se vorrai io ne farò parte.» le prese il viso tra le mani e la baciò,ma lei non si oppose. «Perché ti amo Hermione. E sei la mia luce che questa volta non farò spegnere,mi dispiace di aver perso così tanto tempo a capirlo.» Draco prese in braccio Hermione e la riportò dentro. Quella notte dormirono l’uno tra le braccia dell’altra. Hermione poggiava la testa sulla spalla di Draco mentre lui con l’altro braccio la teneva vicino,come se avesse paura che qualcuno volesse portargliela via. Inconsapevolmente i due giovani quella notte si fecero una promessa che mai e poi mai si sarebbe spezzata. Il bene e il male si erano fusi per formare una cosa sola. La più semplice,la più pura,la più complicata ma anche la più forte. Quella cosa veniva chiamata AMORE.
  
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