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Autore: Ema Kiryu    04/07/2013    3 recensioni
E se fossi stata trovata per strada da degli sconosciuti? Se l'unica cosa che vi fosse rimasta è una collana? Se vi sentiste strani?
Come vi sentireste ad essere me?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Sophie, Sophie, rispondimi >> il suono della voce di Nathan arrivò alle mie orecchie << Apri gli occhi, ti prego… >> sospirò rassegnato << Nath… >> fu l’unica cosa che riuscii a pronunciare, un’altra fitta mi costrinse ad ammutolirmi e stringermi su me stessa << Cosa è successo? Chi ti ha ridotta così? >> era sinceramente preoccupato, non potevo però dirgli la verità, sarebbe andato dal padre e lo avrebbe affrontato, non era abbastanza forte da poterlo fare, quindi mi limitai a rimare in silenzio << E’ stato Pierre? >> i suoi occhi diventarono quasi infuocati per la rabbia << No… >> esordii << Allora chi? >> rifletté << Nessuno può essere più forte di te >> fece una pausa << E’ stato qualcuno che tu non volevi attaccare… >> stava pensando a chi sarebbe potuto essere, sussultò << E’ stato lui, vero?! Per rispetto non hai voluto colpirlo… perché non l’hai ucciso? Perché?! >> era nero di rabbia << E’ stato per colpa mia, vero?! Avrete cominciato a parlare di me e lui ti avrà attaccata… Io lo ammazzo! Non lo posso sopportare >> le sue parole cominciavano ad innervosirmi << Soffri di manie di protagonismo!  E poi cosa stai dicendo?! E’ comunque tuo padre >> gridai con tutta la voce che avevo << E’ tuo padre, non puoi fare così, ok? >> gli strinsi il braccio, lui evitò il mio sguardo << Se fai così non risolverai nulla, è tuo padre e non puoi dire questo di lui, sei ingiusto; lui è contro la tua scelta di essere amico di un demone perché vuole il tuo bene, avresti molti problemi se qualcuno lo venisse a sapere, non potresti più succedergli, ricordalo >> tornò a guardarmi << Ora sei anche d’accordo con lui?! >> mi guardava con disprezzo, con uno strattone si liberò dalla mia presa, si alzò e mi lasciò a terra, cercai di alzarmi, con fatica mi avvicinai a lui << Ascoltami, non sono dalla sua parte, non sono dalla parte di chi vuole disseminare morte, lo dovresti sapere >> mi guardò << Eppure mi sembra che ti abbia fatto il lavaggio del cervello >> si allontanò ancora da me << Nathan, ascoltami, ti prego >> mi dava le spalle, ma mi accorsi che voleva davvero ascoltarmi << Tuo padre sbaglia, lo so anche io, voglio anche io che finisca, ma… Ma dagli una possibilità di cambiare, ora come ora non potresti fare nulla, se uccidessi tuo padre poi cosa faresti? >> rimase di spalle, chiuse i pugni, si girò di scatto << Tu non capisci! Io devo farlo sennò ci saranno miliardi di morti, ti rendi conto? Soprattutto se tu perdessi il controllo, i demoni sarebbero spacciati, i vampiri avrebbero l’egemonia sul mondo e non voglio sapere cosa accadrà dopo. Tonnellate e tonnellate di sangue si riverserebbero nelle strade, troppi vampiri si ucciderebbero uno con l’altro per avere più sangue possibile, fino a quando l’intero mondo finirà, tutto per colpa mia, per colpa tua >> non ci avevo mai pensato, si girò di nuovo << Ma… ma io… >> smisi di parlare, la mia mente si annebbiò improvvisamente e così anche la mia vista, non riuscivo a reggermi in piedi e caddi in avanti, sentii due mani sorreggermi e una voce confortante sussurrarmi nell’orecchio << Tutto questo è troppo per te… >>.
<< Hai bisogno di sangue, vado a caciare, tu resta qui >> disse Nathan e uscì, non ricordavo quasi nulla di quello che era successo prima, solo la voce di Nathan e le sue mani che mi mantenevano, aspettai per un tempo che sembrava infinito, non potevo muovermi, mi sentivo troppo debole << Ecco, tieni! >> ritornò e lanciò due conigli che mi finirono sulle gambe, chiusi gli occhi per il ribrezzo e azzannai i due sfortunati animali, il loro sangue mi rinvigorì e cominciai a ricordare ogni cosa “ … l’intero mondo finirà, tutto per colpa mia, per colpa tua”, “Tutto questo è troppo per te…” << Cosa faremo? >> mi portai le mai al viso << Tuo padre va fermato, i demoni vanno fermati. Non riescono a capire che sarà solo un inutile massacro? >>
<< Non lo capiscono, certo che non lo capiscono, hanno la mente annebbiata dall’odio e dal rancore provato per tutto questo tempo >> mi corrucciai << Perché… Non possono trovare un accordo pacifico? >> lo guardai speranzosa << Si è provato più e più volte, ma entrambi vogliono l’egemonia sul mondo, non cercano la pace >>
<< Voglio parlare con i demoni >> decisi che era la cosa migliore da fare, cercare di convincere loro e poi se ci fossi riuscita, anche i vampiri << Tu sei pazza >> rispose << Sai che è un suicidio, vero? >> mi chiese << Lo sai, se attaccano potrei perdere il controllo, non c’è nessuno che può fermarmi in quel momento >>
<< Sophie… >> cercò di “farmi ragionare” << Io andrò dai demoni. Dimmi il luogo in cui ne trovo di più e io andrò lì >> sospirò segnando la resa << Il luogo che ospita più demoni è di sicuro il castello reale. Si trova in Nuova Zelanda, non so precisamente dove >> lo guardai perplessa << Vuol dire che cercherò in tutta la Nuova Zelanda >>.
<< Io verrò con te >> sembrava quasi un ordine detto in quel modo << No, devo andare da sola >> dissi decisa << So dov’è, mi ha portato una volta Lucas >> non volevo che lui mi accompagnasse, avevo paura che se non mi avessero ascoltato e mi avessero attaccata lui non sarebbe riuscito a difendersi, non perché fosse debole, ma perché avrebbe pensato più a me che a sé stesso << Non devi venire con me >> cercavo di convincerlo, ma lui non demordeva << Non puoi venire, sei debole, non riusciresti a combattere contro quei demoni, io non posso farti da balia, ok?! >> cercai di assumere un tono convincente << Rimarrò fuori, ma fatti accompagnare, ti prego >> quasi mi prego e cedetti << Ok, rimarrai fuori, promettilo >> annuì, non credevo che lo avrebbe fatto, ma mi ero arresa << Portami, ora >> ordinai << Ok, ok! Vieni qui >> mi avvicinai a lui e gli misi una mano sulla spalla, inaspettatamente mi tirò a sé e mi baciò << Ti ho detto… solo… di portarmi lì >> dissi staccandomi il più possibile da lui, sbuffò e si concentrò sul ricordo del luogo, in qualche secondo ci ritrovammo in un paesaggio da fiaba, una vallata stupenda, fiori dai colori tenui che spuntavano ovunque e quel magnifico castello, una specie di Hogwarts, ma più piccola, quella fu la prima impressione. Camminai tranquillamente per entrare nel castello << Sophie ti sei ammattita forse? >> lo guardai con un’espressione stranita << Ehi, ho detto che devo entrare in quel castello, non osservarli da lontano! >> per allontanarmi da Nathan andai velocemente all’ingresso, cercavo di aprire, ma la porta rimaneva chiusa. Ad un certo punto si aprì << Chi siete? >> un uomo si rivolse sospettoso a me, feci uscire i canini e l’uomo gridò << Un vampiro! Attaccate! >> una trentina di demoni comparve all’improvviso lasciandomi spiazzata, due mi attaccarono, ma i miei riflessi vinsero e gli lanciai con facilità a circa cinquecento metri di distanza, volevo semplicemente difendermi e non attaccarli; continuammo in questo modo per un po’, nessuno era ferito, io cercavo di non farmi attaccare, l’uomo che aveva fatto scatenare quei demoni li fermò con un cenno << Cosa vuoi da noi? >>
<< Parlare con tutti quelli che ci sono in questo castello, se provo ad attaccare sono spacciata, siete troppi per me >> lo convinsi.
Venti minuti dopo eravamo in una sala enorme, tutti riuniti, io al centro << Allora… Ci sono tutti? >> mi sentii come durante le riunioni scolastiche << Ehm… Non so se conoscete la leggenda della prescelta... >> annuirono con i nervi a fior di pelle << Sono io… Bé.. Volevo dirvi che ho pensato a questa guerra, è inutile… >> qualcuno gridò << Se fossi stata tu la prescelta non avresti esitato ad ucciderci e non ci staresti parlando della guerra >> annuii << Certo, avete ragione! >> risi nervosamente << Sono stata mesi in isolamento… se così vogliamo chiamarlo… fatto sta che sono riuscita a mantenere il controllo sul mio potere. Ok, voglio semplicemente chiedervi, visto che ragionate di più  rispetto a quei vampiri, di non fare questa inutile guerra, di non massacrarvi. Vi rendete conto che è una cosa stupida? >> gridai, qualcuno annuì altri cominciarono a parlare fra di loro << Si così voi vampiri la prenderete come una vittoria eh?! >> gridò qualcuno e quei pochi che si stavano convincendo grazie alle mie parole, cambiarono opinione e appoggiarono il demone << Tu vuoi solo che perdiamo >> disse qualcun altro << Ti hanno mandato i vampiri, vero? >> cominciai ad agitarmi, le cose si stavano mettendo male, alcuni erano già pronti ad attaccare al “via” e cercai di rimediare in tutti i modi << No, se i vampiri lo sapessero mi farebbero a brandelli. Loro vogliono questa inutile guerra perché pensano di vincere, ma non ci saranno né vincitori né vinti, ci sarà solo morte… Riuscite a capirlo? >> ero disperata, non sapevo come convincerli << Ma stai zitta! >> mi stavo arrabbiando sul serio << Ehi lo dico per voi, non per me! >> ok, avevo fatto un passo falso, molto falso, qualcuno si preparò a colpirmi, un passo troppo falso. Si lanciarono su di me e riuscii in qualche modo a scacciare qualcuno, poi cominciarono ad arrivarmi addosso con più forza e dovetti scappare; mi materializzai all’esterno dell’edificio << Nathan, inizia a scappare >> gridai, ma non ebbi nessuna risposta << Nathan, scappa >> gridai ancora, due mani mi afferrarono alla sprovvista, dove erano finiti i miei sensi da vampira? Prima che mi potessero fare qualcosa presi l’individuo che mi aveva toccata e lo scaraventai contro un albero, arrivai davanti a lui e lo afferrai dal collo << Ok, hai fatto il passo più lungo della gamba, caro mi… Nathan?! Ma tu sei completamente impazzito, avrei potuto ucciderti! >> gli gridai in faccia << Dovevo correre il rischio… C’è qualche problema vero? >> lo guardai sbigottita, non mi aveva proprio ascoltata, glie ne avrei dette quattro in quel momento, ma dovevamo andarcene in fretta, per questo lo strinsi forte, mi fissai l’immagine del rifugio e ci ritrovammo lì << Ok… Ehm, successo qualcosa? >> mi chiese, osservai le condizioni dei miei vestiti, erano malridotti << Ok, tu devi essere scemo >> entrai, mi fiondai in camera dove c’era uno specchio, mi alzai la maglia per controllare se avessi qualche ferita, ma oltre al sangue non c’era nulla, tutti i tagli si erano rimarginati << Hai scuoiato qualcuno? >> mi chiese Nathan vedendo il sangue << Forse è stato il contrario, ma fa niente >> mi osservò come se fosse la prima volta che mi vedeva e si fermò sul mio ventre sporco di sangue << Abbassati quella maglietta, ho un po’ di sete e non vorrei saltarti addosso >>
<< Intanto senti comunque l’odore del sangue >> mi avvicinai a lui e gli accarezzai i capelli << Vado a caccia, ho sete anche io >> annunciai << Tu non sei Sophie, cosa ne hai fatto di lei? >> lo guardai << L’ho mangiata, sai avevo fame >> dissi tutta seria << Oddio Sophie, dovresti vedere la tua faccia! >> cominciò a ridere << Oh, io rischio di esser fatta a pezzetti e tu te la ridi! Ok, questa me la segno >> ed uscii a cacciare qualche animaletto innocente.
Andai avanti e dietro per il bosco, non sembrava esserci alcun animale << Miseriaccia Sophie, abbiamo un problema >> sentii la voce familiare di Lucas alle mie spalle << No, altri casini no! >> gridai scocciata << Fammi prendere qualche cucciolotto e poi parliamo >> dissi << No Sophie, la cosa è seria, davvero >>.

Mio angolino (non uso la parola "scrittrice", sono tutto tranne questo) :
Ok, so che fa schifo, ringrazio chi lo leggerà e lo stimerò per il coraggio *-*
Se vi fa piacere recensite, qualsiasi cosa, mi servirà per imparare ;) 
   
 
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