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Autore: ghiacciointempesta    04/07/2013    1 recensioni
Chloe, bella ragazza, ventitré anni, degli amici meravigliosi e un'abbagliante futuro.
Una serata speciale, qualche bicchiere di troppo, e la mente appannata le hanno cambiato la vita.
E' stata costretta a fare una scelta, che ha creato non pochi problemi.
Ma adesso è arrivato il momento di rimediare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Is this the place we used to love?

Is this the place that I’ve been dreaming of?


Erano partiti, da dieci minuti ormai, e quella porta era rimasta freddamente chiusa dopo che Chloe era andata via. 
Zayn, seduto proprio sulle scale di fronte, la fissava con rabbia. Quella porta chiusa, infatti, stava a significare che Chloe si era chiusa tutto alle spalle, che era venuta per scusarsi e, non essendo trattenuta da nessuno, se n’era andata chiudendo quel capitolo della sua vita, forse per un po’, forse per sempre. I ragazzi sistemarono la casa, rifecero i letti, riposero l’albero al suo posto e controllarono più volte, preoccupati, l’amico rimasto immobile dalla partenza della bionda. Zayn in realtà pensava a come si era sentito la notte di Capodanno, dopo quel bacio. Nulla era da spiegare, il suo cuore andava alla rapidità di un fulmine solo a ripensare a quel breve contatto. Eppure l’aveva lasciata andare, di nuovo, stavolta per sempre. Era più che certo che Chloe non sarebbe tornata, non di certo per non essere ascoltata di nuovo. Lui sapeva di essere cocciuto, eppure le condizioni erano troppe da accettare. Non c’erano solo loro due. C’era di mezzo Perrie, Harry, e più di tutti la loro figlia. Ma questi erano davvero degli ostacoli? No, era difficile da ammettere, ma Zayn sapeva che alla base delle incomprensioni c’era proprio lui. Era stato lui a non dire nulla per farla rimanere, pur sapendo che una sola parola sarebbe bastata a farla restare. Quell’abbraccio per strada era una tacita richiesta di aiuto, di aiuto a rivelare il proprio amore, ad abbattere tutte le difese che assumeva per non essere ferito. Sapeva che Chloe non avrebbe fatto tutto questo per lui, semplicemente perché anche lei era distrutta, erosa e consumata dall’amore. Anche lei aveva difensive da demolire, fiducia da coltivare e difficoltà a rivelarsi. Entrambi avevano bisogno l’uno dell’altro, eppure sembravano talmente distanti, impossibili da raggiungersi l’un l’altro. Zayn si alzò, dopo aver passato più di venti minuti a fissare quel rettangolo di legno massello, e andò in camera sua, grato che nessuno avesse cercato, in qualche modo, di consolarlo. E solo, in quel fioccante pomeriggio di Gennaio, si sdraiò sul suo letto e pianse tutte le lacrime che aveva a disposizione.

Dall’altra parte di Doncaster, mentre lentamente viaggiavano verso casa, Chloe scorse un posto a lei familiare. Chiese ad Harry se potessero fermarsi per qualche minuto, e lui accostò l’auto accanto al cancello, accogliendo la sua richiesta. Lei gli chiese se potesse rimanere sola, e lui annuì, consapevole che Chloe avesse bisogno di tempo per pensare. La ragazza scese, chiuse la portiera e si incamminò oltre il cancello appena aperto. Harry spense la macchina, dando un’occhiata alla figlia seduta dietro sul seggiolino per accertarsi che stesse dormendo. Poi posò entrambi i gomiti sullo sterzo e si portò la testa tra le mani, confuso e angosciato più che mai. La prima cosa di cui si accorse, dopo essere rimasto in silenzio per qualche minuto, era che il suo cuore aveva uno strappo. Appena accennato, anche se ben delineato da una rottura netta e decisa. E un attimo dopo, anche parecchio dolorosa. Guardò davanti a sé, fissando l’orizzonte, mentre gli occhi smeraldo si velavano inevitabilmente di lacrime. Prese un lungo respiro, facendo uscire appena un rantolo di disperazione, poi si affrettò a coprirsi la bocca, sperando di non aver svegliato la sua bambina. Si asciugò le lacrime fuoriuscite, dandosi palesemente del deficiente e inveendo contro se stesso nei suoi pensieri. Si disse che era così stupido, nel credere di sentire il suo cuore stappato. Era una sensazione impossibile da percepire con i sensi, eppure sentiva che quello strappo era proprio lì, a farlo sentire ancora più stupido di quanto non fosse stato quella stessa mattina, quando Chloe le aveva confessato del bacio. A quel pensiero lo strappo gli bruciò, dando una sensazione inverosimile di pizzicore alla parte sinistra del petto. Eppure Harry amava Chloe così tanto. Se ne era accorto da poco, e aveva cercato in tutti i modi di non lasciar trasparire alcuna emozione, sebbene un miscuglio di esse lo stavano logorando dentro. Prima tra tutte la rassegnazione del fatto che Chloe amava Zayn. Poi la frustrazione di amare senza essere corrisposti. In seguito la gelosia nei confronti di Zayn, che avrebbe potuto averla se solo non fosse stato così cocciuto e orgoglioso. L’unica cosa che lo faceva mantenere la calma era Elizabeth. Lei era la sua piccola, e con o senza amore di Chloe, sarebbe rimasta per sempre sua figlia. Si voltò verso di lei, il visino angelico posato delicatamente sulla testiera del seggiolino. Si sporse dal sedile e allungò la mano verso la sua piccola e paffuta guancia, lasciandole una delicata carezza. Fece un sorriso sghembo, concentrandosi a pensare solo alla sua piccolina. Tirò un’ultima volta su col naso, controllo allo specchietto di avere un espressione pressoché neutra, e iniziò ad osservare distratto l’orizzonte.

 

Nel frattempo Chloe diede un’occhiata in giro, rendendosi conto che era tutto ricoperto di un velo di ghiaccio e neve. Avanzò ancora, fino ad arrivare ai piedi del laghetto. Lo osservò bene, con il suo colore grigiastro e contornato dal bianco candido della neve. Si passò una mano tra i capelli, vaporosi e morbidi, e sospirò, indecisa se continuare o meno. Poi avanzò, arrivando alla quercia secolare, dove ad un ramo era appesa un’altalena di legno. Il candore bianco rendeva quel posto ancora più dolce e speciale, pensò. Sotto quella quercia quante volte aveva studiato assieme a Zayn, quante volte avevano fatto la battaglia del solletico, quante volte l’aveva spinta su quell’altalena. Ricordi di un tempo, di quando era un’adolescente, di quando era innamorata di Zayn e non gliel’aveva mai detto, di quando andava ancora con Louis a prendere le sue sorelle e vedeva film sul divano con Niall, ingurgitando patatine. Quanti ricordi lì. Chloe si sedette sull’altalena, fissando l’orizzonte. Avrebbe potuto tenersi stretto tutto questo, si disse, se solo fosse stata più matura. Certo, Elizabeth era una benedizione, ma lei voleva godersi un altro po’ di quell’indipendenza, di quella libertà, di quell’adolescenza e spensieratezza che aveva avuto prima. Ora era una mamma, non poteva mostrarsi debole, non poteva lascarsi trasportare dagli eventi, seguire il proprio cuore. Ora doveva prendersi cura di sua figlia, occuparsi di lei, aveva delle responsabilità e non poteva concedersi di prendere nulla alla leggera. Le mancavano tanto i pomeriggi di noia, le serate con gli amici, il proprio spazio. Avrebbe dovuto parlare con Zayn, dirgli che l’amava prima di partire, un anno fa. Magari le cose sarebbero andate diversamente. Ma non lo aveva fatto. Aveva preso il primo treno ed era scappata via. Anche la sera precedente avrebbe voluto aprire il suo cuore, finalmente, dopo quel bacio. Ma Zayn era scappato via, come se quel bacio fosse stato un incidente, un errore. Non le aveva lasciato nemmeno il tempo di parlare, che era andato via. E quella mattina, quell’abbraccio. Chloe sapeva che voleva che restasse. Ma non poteva sempre essere lei a farlo. Voleva sentirselo dire, forte e chiaro, quel ‘resta’. Voleva che lui ammettesse di aver bisogno di lei. E lei sarebbe restata, pensò. Lei sarebbe restata per lui, perché lo amava. Ma non poteva sempre fare le cose per tutti e due. Già quando si era scusata, l’aveva fatto per entrambi. E anche quando, la sera prima, era rimasta in terrazzo e l’aveva abbracciato, l’aveva fatto per entrambi. Zayn non riusciva ad esternare ciò che provava, ma non ci provava nemmeno. E lei era stanca di fare le cose per tutti e due. Nonostante quella mattina fosse tentata dal baciarlo, aspettò che l’abbraccio fosse sciolto e salì in macchina, partendo il più velocemente possibile. Le relazioni sono fatte di interminabili compromessi, si disse, e se Zayn non fosse sceso anche lui a compromessi, lei non avrebbe più fatto nulla. Fece un sorriso amaro, tornò a guardare per l’ultima volta l’orizzonte, e si avviò verso l’uscita. Ritornò in macchina, accorgendosi che dei piccoli fiocchi di neve le si erano depositati sui capelli. Harry le sorrise e le chiese se stesse bene. Lei annuì e lui accese la macchina, ripartendo verso casa. E mentre Chloe guardava fuori dal finestrino, dicendo addio per l’ultima volta a quel magnifico luogo, si accorse che qualche fiocco di neve le si era depositato anche sul cuore.

Salve ragazze!
Finalmente, a una settimana esatta porto questo nuovo capitolo, sperando che gradirete.
Vorrei proprio sapere cosa ne pensate. Adesso vo lascio, non vorrei crearvi troppo disturbo.
La canzone citata all'inizio del capitolo è questa:
http://www.youtube.com/watch?v=0p_jeoOkhq0
E l'outfit di Chloe e Elizabeth è questo:
http://www.polyvore.com/senza_titolo_200/set?id=86191211
Quindi ci vediamo al prossimo capitolo. Grazie a tutte per leggere questa fanfiction. Un bacio.
Blueballoon.


  
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