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Autore: xla    18/01/2008    8 recensioni
E se Duddley fosse geloso di Harry? E se Harry fosse fidanzato e la persona che ama lo venisse a trovare a casa? Chi è il biondino, ma, sopratutto; che ci fa un furetto in casa Dursley?!... CAP 31 OVVERO: LA MARCIA NUZIALE E' INIZIATA O LO SPOSO è SVENUTO! -ULTIMO CAPITOLO- [ non tiene conto del 5-6-7 libro ] buona lettura, lasciate un segnetto baci xla
Genere: Commedia, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Famiglia Dursley | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Nota pre-capitolo; qui parlo in maniera TOTALMENTE IRONICA degli emo, o meglio, di quella cornice che oramai si è creata intorno a loro. Specie comiche perché trattano Harry Potter, che gli manca solo la frangetta! E poi c’è solo in una piccola parte quindi non credo che sia molto importante ma ci tenevo a precisarlo! Non intendo offendere nessuno!

 

_________________________________________________ 

 L@ gelosi@ fa 40°  (I parte)

- XVI ATTO -

 

Da quando i Malfoy se ne erano andati - e ce ne era voluto, di tempo, visto che non si volevano allontanare da Harry per lasciarlo al figlio, alquanto alterato, che si toccassero le sue preziosissime e personalissime cose - i due amanti non avevano fatto altro: saltare addosso all’altro, Draco, e guardarsi attorno, Harry. Ad un tratto Draco non ce la fece più: non si era mai visto che Harry rifiutasse un suo bacio o abbraccio! La cosa lo alterava e lo preoccupava al tempo stesso.

-Ma si può sapere che hai, Harry?-

-Nulla, solo…- ma interruppe la frase, iniziando a cercare nelle tasche.

-Solo?- chiese Draco, mentre con una mano si dirigeva verso la sua agognata meta, il sedere di Harry. Quella meraviglia che sembrava scolpita nel marmo tanto era soda e nel burro da quanto era morbida. Ma il moro gli diede uno schiaffetto sulla mano molesta e Draco dovette debellare dai suoi progetti una sveltina, che oltretutto avrebbe giovato molto a entrambi.

-Non trovo più la lettera che mi hai mandato stamani-

-E allora?-

-E allora?- ripetè Harry con tono alla Mione -… secondo te cosa potrebbe pensare un babbano che trova un pezzo di pergamena con i caratteri scritti con la piuma d’oca?- le braccia conserte, si era bloccato e si era parato davanti al biondo -Oh, un reperto archeologico? Che bello- minò la scena di uno che trovava per terra qualcosa e la raccoglieva, per poi fare la finta faccia stupita. Il tutto era una chiara beffa a Draco, che sbuffò:

-Harry, questo non accadrà mai!- disse.

-Ah, sì? E perché?- il suo tono era acido. Insomma, rischiavano di essere scoperti e Draco che faceva? Nulla!

Draco prese un fianco di Harry e lo fece girare, con una piroetta, prendendogli le mani, fino a che non se lo ritrovò incatenato fra le sue braccia, la schiena che aderiva perfettamente alla sua cassa toracica. Iniziò a ad avvicinarsi al suo collo e Harry poté perfettamente sentire il suo profumo buono e caldo sulla pelle.

Draco si diresse al suo orecchio –Perché sei solo tu il bimbo che potrebbe raccogliere un pezzo di carta per terra… - la sua voce provocava ad Harry svariati brividi lungo la schiena -… ed è anche per questo che mi piaci-

Draco gli attaccò la gola, iniziando a mordere ogni centimetro che poteva, e non v’era complimento migliore per lui che sentire Harry che si tratteneva dall’aprire la bocca e urlare al mondo quando gli piacesse; lì, proprio lì vicino alla stecca degli occhiali dietro all’orecchio destro e… Dio, quanto gli era difficile  tenere la bocca chiusa!

 All’improvviso, Draco si sentì spingere e cadde a terra. –Ma che acciden…- imprecò, alzando gli occhi per vedere una strana scenetta. C’era un ragazzo corpulento che teneva Harry per le braccia, come a scuoterlo.

-Ma che cavolo stai facendo?- urlò il ragazzo.

-Ma co…- stava per chiedere Harry, ma poi si ricordò di essere stato interrotto sul più bello di qualcosa di molto bello: così, come risvegliatosi da uno schiantesimo, si divincolò da Dud e si precipitò da Draco, ancora per terra.

-Draco, stai…?-

-Sto bene, Harry- lo interruppe il biondo con un sorriso. Ed Harry si sentì rincuorato: -Grazie a Merlino!- si portò una mano al cuore, stringendo la camicia chiara. Avevano sofferto peggio d’un cane ai tempi della guerra, e Harry non poteva più sopportare che persone alla quale volesse bene si ferissero. Draco più che mai! Poi si voltò di scatto verso il cugino:

-Dud! Sei impazzito, per caso? Come ti permetti?- anche se non ce n’era bisogno, volle aiutare l’altro ad alzarsi, prendendolo per le mani per poi passare le sue in rassegna sul volto del suo amore. Tutto, pur di essere certo al cento per cento che stesse davvero bene. Era tormentato dal pensiero che gli potesse capitare qualcosa di male; era una cosa che lo preoccupava molto di più della possibilità che Draco non l’amasse più… cosa che, come avevano avuto tutti modo di appurare, non sarebbe mai accaduta.

-Sto bene- mormorò Draco –Ehi, Harry…- richiamò la sua attenzione, voltando verso di sé i suoi occhi –Sto bene. Tranquillo!-

Sapeva fin troppo bene le paure del suo amore; lo teneva come in una gabbia di vetro. Coi guanti. Un poco era seccante, doveva ammetterlo, ma ci gongolava come un pazzo, nella gabbia d’amore che il moro gli aveva costruito attorno sapientemente.

Dud poté vedere con orrore le loro labbra ricongiungersi di nuovo, come se fosse una cosa completamente normale. Anche la natura parve rispettare quel momento, così come gli elementi e il tempo; se si prestava attenzione, si poteva benissimo scorgere una bellissima musica melodica in lontananza…

Il cavaliere scese, dal suo cavallo bianco,

e piano piano gli si avvicinò.

La guardò per un secondo e poi gli sorrise…

Ecco cosa sentiva Dud. Ma lui era un cavaliere senza dama o null’altro.

-Levagli subito le mani di dosso- disse meccanico. Non sopportava proprio che il cugino avesse una faccia così beata tra le braccia di quel biondino.

-Dud…- iniziò Harry, una volta staccatosi dal suo amore per riprendere fiato –Non so cosa ti dica il cervello, ma… -

-Dud?- lo interruppe Draco, con voce confusa, attirando l’attenzione dei due –Tu ti chiami per caso Dudley Dursley?- chiese, con voce atona.

-Sì…-

-Cugino di Harry?-

-Sì-

-Lo stesso Dud che…-

-Amore!- lo chiamò Harry, come a pregarlo di smettere, perché sapeva già dove voleva andare a parare! Ma Draco non gli diede ascolto

-Lo stesso Dud… - ripeté –Che per undici anni ha torturato la vita di Harry?-

-Be… io…-

-Lo stesso Dud…- continuò Draco, come posseduto da una strana forza che gli impediva di fermarsi, il tono rabbioso e gli occhi grigi che lanciavano scintille d’ira -…Che importuna il MIO Harry ogni volta che torna qui per le vacanze?- si era avvicinato a poco più di un passo dal ragazzo, che ora era impaurito come non mai; pareva un piccolo topo messo all’angolo dal serpente affamato e furioso perché gli avevano invaso il territorio, marchiato da lui in persona da sempre. Non ebbe neanche il tempo di ribattere che il biondo estrasse la bacchetta e gliela puntò addosso.

-DRACO!- lo pregò Harry –Te ne prego Draco, non farlo!-

-Stai zitto, Harry- lo scansò con un braccio –Per un essere come lui è anche troppo poco! Se lo merita!-

-Draco ragiona, per Merlino: non lo puoi schiantare!-

-Ah sì, scommettiamo?- alzò un sopracciglio ghignando e prendendo la mira -Stupe…-ma si bloccò di colpo quando vide il corpo di Harry pararsi tra lui e il cugino; lo sguardo deciso e ferito.

-Ho detto no…-

-Pensaci bene Harry…- decise di prenderlo in contropiede, dove sapeva di non sbagliare. Le cattive non funzionavano con lui, lo si doveva prendere con le buone, magari smussando e modificando qualche dettaglio; ghignò, prendendo un tono sensuale -… Non ti ricorda qualcuno, questo insulso babbano? Mh? Pensaci bene… Magari… Minus?-

Harry s’impietrì –Mi… Minus?- balbettò.

-Sì Harry… proprio QUEL Minus…- gli si avvicinò all’orecchio –Guardalo: non trovi una certa somiglianza? Specie nella vigliaccheria… merita la sua stessa fine-

Harry si ricordava fin troppo bene chi fosse Minus. Peter Minus, uno dei quattro Malandrini. Per l’esattezza Codaliscia, chiamato così anche da Voldemort, e uno dei creatori della Mappa del Malandrino, che, assieme al Mantello del padre, gli avevasalvato più volte la vita. Ma quello che più importava era che Minus era un infimo traditore senza spina dorsale. Harry si stupiva che fosse stato smistato tra le fila dei Grifondoro. Non meritava neanche di stare in Tassorosso! Ma perché lo avevano ammesso ad Hogwarts? Aveva tradito i suoi genitori, servendoli all’Oscuro su di un piatto d’argento e… e… Dio, se la lingua di Draco ci sapeva fare! Sotto il tocco lieve del biondo si sentiva sciogliere: le gambe divennero gelatina, gli caddero le braccia, la testa leggera, la mente iniziò a produrre immagini poco pudiche, i muscoli della faccia lo fecero apparire un perfetto ebete beato; faceva fatica a tenere gli occhi aperti ma non si voleva perdere un solo sguardo del suo amore per lui, la bocca gli si apriva in automatico, emettendo gemiti, senza ritegno; ero uno dei suoi pregi, secondo Draco: la considerava una bocca maledettamente deliziosa e spudorata. E quella voce così profonda gli entrava dentro e lo travolgeva come un’ondata di fuoco, facendolo apparire totalmente demente e ubriaco d’amore mentre il suo stomaco si faceva un bel giro sulle montagne russe… Draco era ammaliante e ne era perfettamente consapevole e, ovviamente, sfruttava, quando voleva, questa sua forza su di lui, che non poteva - né voleva, a dirla tutta - fare nulla per impedirglielo. Gli piaceva da matti, farsi dominare da quello stronzo come ad un rodeo texano!

Spostò gli occhi sul cugino e… sì… ora sì, che vedeva chiaro. Vedeva. L’incredibile somiglianza. Voldemort aveva ucciso Minus, perché debole, ora… ora… lui si poteva prendere la sua vendetta…

-Minus…- mormorò in trance.

Completamente alla mercè di Draco –Sì amore, Minus…- ghignò, maligno.

Spostò lo sguardo sul cugino, che si spaventò ancora di più.

Dio, quegli occhi così luminosi di amore, per il biondo, ora erano pieni di fuoco. Lo stesso fuoco verde che aveva perseguitato Harry per quattordici anni della sua vita da adolescente, impedendogli di vivere una vita degna di questo nome. Dud pensò che gli occhi di Voldy fossero identici a quelli che Harry aveva in quel momento: folli e bramosi di uccidere, di vedere la vita che piano se ne andava dai corpi degli umani e non, di provare godimento dell’omicidio violento.

Si sentì sollevare dal colletto verso l’alto dal cugino.

-Harry… cosa… cosa vuoi fare?- domandò boccheggiando. Da quando Harry era così forte da poterlo sollevare?

-La stessa cosa che hai fatto ai miei genitori: ucciderti, dannato!-

Sentì una scossa percorrergli la schiena; cosa che fece scattare nel suo cervello il pulsante della paura. Guardò in direzione dell’altro come a chiedergli soccorso. Stupido lui che l’aveva anche solo creduto possibile. Infatti il biondo ghignava malefico:

-Cosa gli hai fatto?- poi rimembrò –E’ sotto uno dei vostri trucchi, vero?-

-Una magia, dici?- sapeva del disprezzo dei parenti del ragazzo per la magia –Sì- ammise, fiero di sé.

Dud riuscì persino a ricordarsi sotto quale incantesimo fosse il cugino, ma doveva averlo pronunciato male, visto che l’altro si era messo a ridere ferino –Ma è Imperio la parola, no?-

-Ahhhh, non credo proprio- rise.

A cosa aggrapparsi per salvarsi la pellaccia? Dove? Harry non sembrava neanche più se stesso… Vide il biondo avvicinarsi a lui e mettergli una mano sul petto, da dietro:

-Ora basta amore, mettilo giù- l’udì mormorare piano e dolce al suo orecchio e la presa del cugino si allentò fino a lasciarlo completamente cadere per terra. Dud si massaggiò una spalla dolente.

-Draco…- Harry parve svegliarsi dal trance in cui era caduto e non vedeva che il suo… -Amore ma… ma… cosa è successo?- domandò, guardando confuso il ragazzo, che sorrise tenero di rimando:

-Nulla Harry, nulla… - lo baciò dolcemente –Hai solo… fatto capire a quel babbeo di tuo cugino che non si deve intromettere tra me e te…- gli prese tra i denti il labbro superiore, stringendo appena. Harry buttò le braccia al suo collo, affondando la testa nel petto.

No, quella situazione non piaceva a Dud, neanche un po’.

 

*  *  *

 

-DUD, APRI QUESTA PORTA, SUBITO!-

Le urla di Harry si sprecavano, invano, perché Dud non si muoveva da davanti la porta della sua stanza, chiusa a chiave. Dopo quella scenata smielata a cui aveva dovuto assistere per più di una volta non ci aveva più visto!

-RIDAMMI IMMEDIATAMENTE LA BACCHETTA!- requisizione di bacchetta, arresti domiciliali,  sissignore! Dudley Dursley aveva fatto credere al biondastro di volerlo picchiare e, invece, si era preso Harry per una spalla, strappandolo dalle sue braccia lattee, chiuso in camera sua e aveva toccato e tolto ad Harry la sua bacchetta di piuma di fenice, gemella a quella del Lord decaduto.

I genitori lo fissavano allibiti: non che avessero nulla da ridire, ma un minimo di spiegazioni erano dovute, no? E invece il figlio si era categoricamente rifiutato di proferire alcuna parola. Non gli dava per nulla fastidio il fatto che il cugino avesse tentato di ammazzarlo, perché paragonato al resto era il minimo! Insomma, prima gli aveva detto che era felicemente single, propenso solo a salvare il mondo; poi, che aveva una fidanzatina perfettina di nome, come l’aveva soprannominata lui, quella lì; si presentavano dei genitori che fulminati era dir poco, della serie l’apparenza inganna, SEMPRE. Ed infine con cosa se ne usciva il cugino? Che non aveva una fidanzatina, ma un fidanzatinO! Maschio! Uomo! Homo! Cromosoma XY! Petto piatto, nessuna taglia di reggiseno! Non in gonnella, ma in bermuda! E, con molta probabilità, con qualcosa di estremamente sopra la norma nelle Terre di Mezzo: e che, il cugino si prendeva il primo che capitava? E che, si poteva scegliere una vita sentimentale normale? Lui? Nooo, lui era Harry James Potter, Salvatore del Mondo, il Prescelto, Il Bambino, prima, e, poi, Ragazzo, che era Sopravvissuto, da bravo eroe melodrammatico DOVEVA avere non solo la vita in generale allo scatafascio, ma anche quella sentimentale!

Era gay? D’accordo, no hay problema, capo! Ma, Santa Madre de Dios, non poteva stare in tresca! Che fosse più deciso! E voleva che si prendesse uno così, che passava inosservato? Che gli venisse passato dalle suore monache del convento di clausura? Nooo… un Dio, cazzo! Suo cugino tradiva quella lì con un Dio Celtico sceso in terra a impersonificare, quanto meno, il Dio del sesso!

Ecco cosa faceva saltare le coronarie a Dudley: se era stanco di quella lì e voleva fare nuove esperienze, perché allora non si era rivolto a lui? Era a portata di mano, no? Non si sarebbe di certo schifato, lui, come invece pareva facesse il damerino!

Vigilanza ferrea, giorno e notte. Sissignore! Non si sarebbe schiodato neanche a pagarlo oro, neanche sotto tortura, neanche minacciato di omicidio, neanche morto! Quel biondino da strapazzo doveva passare sul suo cadavere prima di poter raggiungere Harry e metterci le sue luride manacce addosso. Sissigno…

-DUDINO BISCOTTINO??? HO PREPARATO LA TUA TORTA PREFERITA!-

… re…

Magari poteva riprendere la sua vigilanza dopo un piccolo break!

 

*  *  *

 

Harry diede un altro calcio alla porta bianca, poi sbuffò, si lasciò cadere sul letto e si mise a contemplare il soffitto. Si mise a sedere e si guardò attorno: tutte e sette le valigie, alias lo stretto necessario per vivere in mezzo ai babbani, e dire che lui si aspettava che trasferisse tutto lo zoo che era diventato il Manor, a testimoniare che quelle vacanze non le avrebbe passate da solo! Oh no, non questa volta. Questa volta le avrebbe passate in dolce compagnia, quella che aveva sempre voluto!

Poi lo sguardo gli ripiombò sulla porta chiusa e un moto di rabbia l’assalì: poteva tollerare, ai limiti, che fossero i suoi zii a segregarlo come un mostro da tenere alla larga, ci aveva talmente fatto l’abitudine che lui stesso preferiva di gran lunga stare lì dentro che vedere le brutte facce che abitavano in quella casa. Roba per cui lui non poteva fare nulla, purtroppo. Ma il solo pensiero che fosse stato il cugino, a metterlo in gabbia, gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

Assottigliò gli occhi e d’istinto portò le mani dietro i pantaloni, accorgendosi a malincuore che non aveva la sua bacchetta. Ah già, altra piccola nota, o post-it che dir si volesse, i suoi zii si erano sempre tenuti a debita distanza da tutto ciò che aveva a che fare con la magia e ora il cugino che faceva? Gli rubava la bacchetta dalle tasche - che poi come faceva a sapere che la teneva lì era un mistero - e poi che faceva? Ma la mammina bella bella cara cara aveva preparato la torta che gli piaceva taaanto… quindi lui si era ritrovato a imprecare contro una porta di legno. Come un pazzo!... o, peggio, un adolescente del tipo “i miei non mi capiscono” beh, erano morti quando aveva un anno, “i miei amici non mi capiscono” ci sarebbe stato da eleggerli santi, a quelli là, per come lo sopportavano! “tanto vale che muoio” dopo il culo che s’era fatto per salvare il mondo?... eh beh, eh certo! Magari gli zii gli facevano trovare nella sua stanza una corda appesa al soffitto e una sedia mezza rotta sotto; messaggio per nulla velato, con un biglietto “Buona Morte” e un bel “ps: era ora!” Sai che bel regalo di compleanno?

Risbuffò, arruffandosi i capelli con una mano; poi le portò entrambe davanti ai suoi occhi. Le osservò. Poco prima aveva fatto qualcosa di sbagliato, non si ricordava bene cosa ma lo sentiva: altrimenti, perché aveva le mani al collo del cugino? Non che avesse una qualche simpatia per lui, ma non lo odiava neanche così tanto da strangolarlo! Anche se dopo quello che gli aveva fatto QUELLA NOTTE, per inciso, SULLE SCALE, se lo meritava coi contro cazzi! E… e… e…

Si sentì accaldato, si guardò attorno, ma non vide nulla di strano: insomma, tutto nel caos più assoluto, no? Cosa c’era che non andava? Però lui si sentiva andare a fuoco. Iniziò a respirare a fatica, aiutandosi anche con la bocca, perché il naso non bastava! Si tolse la camicia e la buttò su di un mucchio di libri e carte appallottolate in un angolo della stanza, ma non bastava! Era cosa se… si sentiva così solo quando… quando…

Due mani lo abbracciarono da dietro, circondando il suo ventre, per poi seguire il percorso a ritroso: la pancia, il petto, gli addominali, i pettorali, i capezzoli… E dove passavano lasciavano una morbida sostanza bianca ovunque:

-Mh…- mugolò gettando la testa all’indietro, beato, il busto dietro alla testa e le braccia a sorreggerlo, le gambe incrociate.

-Questo è il mio Harry…- disse una voce melliflua nell’aria, come se non avesse proprietario o direzione; si spargeva in eguale misura ovunque.

-Amore… dove sei?-

-Qui-

-Qui dove?-

-Ma proprio qui- e un qualcosa gli piombò addosso, facendolo sdraiare sul letto di botto –Con te, dove è il mio posto- e si baciarono. Un bacio che sapeva di panna…

 

 

____________________________________

14 gen 15h – 14 gen 19h

ANGOLINO

 

U Signor; è stata una bella fatica fare questo capitolo, eppure le parole mi scorrevano che era un piacere! Vorrei precisare che nulla di tutto questo era prevedibile e che tutto verrà spiegato a tempo debito e che mi sto rimbambendo perché ho fatto di testa mia e non mi sono attenuta a mappa che abbiamo fatto io e la mia cara zietta Ada. Infatti oggi l’ho rivista e mi sono chiesta per un’ora intera COME farla continuare perché, come già detto, la parte dell’incanto di Harry non era prevista, però… (piedino per terra) mi è venuta in mente, visto che la trama di questo cap era Inizia la dura convivenza tra Draco Harry e Dudley quindi abbiate pietà, a breve ci sarà la seconda parte @_@! Devo solo mantenermi, e noi sappiamo quanto mi risulti difficile, visto che neanche avevo acceso il pc e già mi ero fatta tutto il cap in testa e, vedendo la mappa, mi sono accorta che la cosa non era assolutamente possibile… oh me tapina e misera! Come sempre betato dalla grande e MIA zietta Ada *__*

Comunque, non penso di metterci poi tanto prima di fare il 17esimo capitolo, ho iniziato a mettere una nuova fanfa FEATHER, ovviamente drarry, rosso, fatta dalla grande Flame e me! Se volete leggere… visto che non vi lascio MAI con gli occhi in mano? XD

GRAZIE a tutti, davvero, sono davvero felice che vi piaccia questa fanfa!

Adamanthea [ azzie mille per quella fanfa comica, l’ho tolta infatti XD ]

Mokona89 [ tesoro mio, pucci! Grazie di tutto, però non mi sembra di meritarmi tanto! Ma io son deficiente, quindi prego, continua pure XD! A me sia di ammazzare Dud che di stuprare Harry *ç*! Ne vè? Io amo l’abbraccio da dietro <3 ]

Debbiepotter [ mi unisco alla campagna “Dudley! Guai a te se tocchi Harry!” ]

SiLvIeTt4 [ solo a zappare? ]

Puffetta Serpeverde in Malfoy [ sissignora! ]

Kumiko Shiragane [ grazie mille, quindi vuol dire che sta fanfa è “leggera” XD! Tranqui, altrimenti vomito anche io XD! La reazione ci sarà, eccome eccola XD ]

_Eris_ [ Innanzitutto grazie mille per avermelo fatto notare! Dunque, ho rivisto un po’ le cose e appunto mi sono accorta che alcune volte scrivo “You Angel” e altre “Your Angel” che sono cose ben diverse e a dire la verità sono una chiavica in inglese che non tocco da due anni, visto che non è una materia del mio programma, ma ciò non vuol dire ovviamente che devo rimanere nella mia incredibile ignoranza ma ero fermamente convinta che You Angel significasse Tuo Angelo… basta esserne convinti =.=! ]

Bob [ grazie mille! Be, devi capire che Big D una delle cose che non ha grande è il cervello, quindi farà un bel po’ di casino XD ]

Fra Ro [ carizzima, che bello sapere che ti piace ancora sta fanfa! Oh Be, i Malfoy serbano sempre moooolte sorprese eheh ]

DJKIKA [ se tua mamma è come la mia, allora c’è una cosa da fare; rompere finchè non ti dice di si! Ok, è blasfemo come rimedio, però… A dirla tutta l’entrata in scena di Draco, all’inizio, me l’ero immaginata diversa… Ma qui non siamo in reparto rosso ç__ç ]

Ubbo [ Uddiu… ma allora sei proprio una DEA O______O! Bè… grazie mille per le tue bellissima parole ma… insomma… dico solo la verità, quello che penso =///= ]

Selene_90 [ più che volentieri cara! Ma figurati! Se fosse per me Draco sarebbe arrivato già dal primo capitolo e si sarebbe ciullato Harry, come cosa buona e giusta che sia U_U ]

 

xla

 

   
 
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