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Autore: nevaeh    04/07/2013    9 recensioni
Louis, ventidue anni e una laurea in letteratura, si è appena trasferito a Lassox con sua figlia Eleanor. A volte fa fotografie, ma sempre a sua figlia o a qualche stupido paesaggio.
Harry lavora in una pasticceria con l'insegna rossa e ha le mani sempre calde.
***
Harry alza lo sguardo per la prima volta, da quando sono entrati, e lo guarda.
Ha gli occhi verdi, ma che potrebbero sembrare anche azzurri o magari grigi. Semplicemente, Louis non riesce a distogliere lo sguardo dal suo. E non sa cosa gli sta succedendo, perché non si è mai sentito in questo modo e un po’ è spaventato e un po’ gli fa anche piacere.
“Papà? Papà!” Eleanor lo strattona per un braccio, Louis a fatica interrompe quello sguardo. Si accorge che Harry ha atteggiato le labbra in un mezzo sorriso, e improvvisamente gli fa male lo stomaco.
***
Baker!Harry/Singlefather!Louis [side Niall/Eleanor, Zayn/Perrie]
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Louis scatta una fotografia e sorride a Zayn, comprensivo. Perrie ha praticamente assillato Eleanor per sapere i colori del matrimonio e adesso ne può comprendere appieno il motivo: i suoi capelli sono celesti. Non azzurri come qualche giorno prima, proprio celesti, con tanto di sfumatura sulla radice. E la cosa peggiore è che le stanno sinistramente bene, con l’abito grigio fumo che indossa e il trucco marcato sugli occhi azzurri. Louis ormai nemmeno vuole chiedersi più come è mai possibile che non l’abbiano ancora arrestata, con questo vizio di cambiare colore dei capelli praticamente ogni due giorni, ma non può fare poi molto oltre scuotere la testa e chiedere ai due di farsi un po’ più vicini per lo scatto. E’ il giorno del matrimonio di Ella e tutti sono su di giri: il tempo è bellissimo e la spiaggia è gremita di ospiti ben vestiti, bambini che corrono in tutte le direzioni e chiacchiericcio eccitato che precede sempre l’arrivo della sposa. Anche Louis è un po’ eccitato, anche se stanco: ha viaggiato dalle cinque alle sette del mattino e non ha ancora visto sua figlia o Harry, che per sms gli ha assicurato che Eleanor sarebbe stata pronta per lasciar cadere petali di rose in tempo per non far impazzire la sposa. Louis ci crede, Harry è migliore di lui in questo genere di cose, ed è potuto correre a casa a fare una doccia e indossare lo smoking. Adesso è tutto perfetto, i genitori di Ella gli si sono avvicinati e gli hanno assicurato che “la bambina è meravigliosa e dolcissima, complimenti!” e Perrie gli ha già passato silenziosamente due flute di champagne, quindi nulla potrebbe andare meglio. Be’, quasi nulla. Harry non si vede da nessuna parte ma, pignolo com’è, sarà tornato in pasticceria per assicurarsi che la torta non si sia rovinata o che i mille dolcetti che hanno preparato non siano improvvisamente spariti. Vorrebbe vederlo da matti e quasi pensa di raggiungerlo, ma poi il pianista comincia a suonare e tutti si ricompongono sui divanetti usati a mo’ di panche girandosi per attendere l’arrivo della sposa. Eleanor è davvero stupenda, nell’abitino bianco con la fascia celeste in vita e il fermacapelli che le tiene lontane le ciocche dagli occhi. Louis le scatta una foto mentre le sorride dolcemente, lei si concede solo un secondo per ricambiare e poi torna seria, camminando come le hanno insegnato alle prove. E’ bellissima, e il cuore di Louis semplicemente non può sopportarlo.
E’ allora che lo vede.

Sgattaiola silenziosamente vicino a Zayn e guarda Eleanor con lo stesso sguardo innamorato, poi lo nota e gli fa l’occhiolino. Louis sorride solo per un secondo e torna a prestare attenzione al corridoio, dove Ella cammina lentamente con un meraviglioso abito bianco latte e un buquet tenuto fermo da un fiocco celeste. Louis la fotografa una, due volte, poi la lascia avvicinare a un emozionatissimo Niall che le prende la mano da quella di suo padre e fotografa ancora. E’ sicuro per un istante che lui le abbia mimato con le labbra “sei stupenda” e Ella già sta piangendo. Sua figlia invece è già corsa verso di lui, lo tiene stretto per i pantaloni e a Louis non interessa stropicciare la camicia, perché la prende in braccio e le sussurra all’orecchio quanto sia bella e quanto sia stata brava.
La cerimonia non è lunga, durante lo scambio delle promesse non si capisce chi pianga di più tra gli sposi e Eleanor gli mormora all’orecchio un “guarda, papà, zio Zayn piange!” molto divertito.


“Mi piacciono i matrimoni, però si piange così tanto!” è il commento finale della bambina quando, un’ora dopo, raggiungono la terrazza sul mare dove la gente mangia e balla.
“A chi non piacciono i matrimoni?”
“A nessuno! Voglio sposarmi anche io, papà!”
Louis sgrana gli occhi, “ma non pensarci nemmeno!” risponde immediatamente facendo ridacchiare sua figlia.
“Papà, non posso stare sempre con te!”
“Perché no?” l’espressione del giovane è davvero confusa.

 Eleanor ride e scuote la testa “possiamo ballare insieme, se ti va!” propone, come a volerlo consolare.
Louis alza gli occhi al cielo e un secondo dopo le sta porgendo una mano, chiedendo pomposamente “vuole concedermi l’onore di questo ballo, signorina?”
“Oh, certo signore!” risponde Eleanor compiaciuta, lasciandosi prendere in braccio e posando la mano su quella di suo padre. Volteggiano per la sala ridendo, gli altri invitati salutano e baciano la bambina ogni tanto e lei ne è abbastanza contenta. “Ti sei divertita in questi giorni?”
“Tantissimo!” Eleano sorride “mi mancava tanto papà Harry!” rivela poi.
“Davvero?”
Eleanor annuisce, “lui è buono e ti fa sorridere come….”
Louis la guarda, “come?” la incoraggia.
“Come la colazione la domenica mattina.” si decide alla fine a rispondere la bambina. Louis sorride, allora, e la stringe ancora un po’ più forte. Ballano, mangiano, chiacchierano e si fanno strapazzare un po’ da tutti, Ella pretende un ballo con Louis e Niall uno con Eleanor, alla fine del pomeriggio si trovano stremati sulle sedie con un cupcake in due.
“Non sei stanca, Ellie?” le chiede premuroso Louis.
“No, no davvero.”
“Meno male,” una voce roca fa girare entrambi, Harry li guarda con le mani dietro la schiena e un sorriso malizioso sul volto “perché vorrei portarla a ballare, signorina.” le porge una mano e stringe forte quella di Eleanor, quando lei l’afferra. Louis non parla, li vede allontanarsi insieme verso la pista da ballo e sospira, perché è la sua famiglia quella, e lui non potrebbe esserne più orgoglioso. Alla fine, annoiato dallo stare seduto, si alza e prende un flute pieno. La spiaggia di notte gli è sempre piaciuta, ma nonostante questo non ci è mai andato avendo Eleanor. Non toglie nemmeno le scarpe, scende sulla sabbia e cammina fino quasi alla riva. L’aria è calda e si sta bene, respira a polmoni pieni con l’eco della musica e il rumore delle onde nelle orecchie.
“Bella festa, eh?”
Louis si gira, ha già riconosciuto la voce di Harry ma sorride lo stesso quando lo vede avvicinarsi. Indossa anche lui lo smoking e non potrebbe essere più bello. “La più bella di tutte. Eleanor?”
“Ha rapito Zayn per un ballo. Credo che abbia una cotta per lui.” ride Harry. Sono vicini e no si guardano, Louis con le mani in tasca e Harry con le braccia incrociate al petto.
“Dove sei stato? Non ti ho visto quasi per niente.” Sussurra alla fine Louis, con un tono di voce così basso che sembra stia parlando con se stesso.

Harry si stringe nella spalle, gli si siede accanto. “Volevo che fosse tutto perfetto, ho urlato ai tizi del catering praticamente fin ora.” Si concede un sorriso e uno sguardo indietro verso la pista, da cui proviene un rumore assordante. “Credo stiano per tagliare la torta.”

“Va bene,” Louis lo guarda un attimo “vuoi tornare dentro?”

“Voglio stare con te.”

Sorridono per un istante tutti e due, seduti in riva senza nemmeno guardarsi. Sono mai stati così vicini?

“Sei tornato molto tardi da Doncaster?” si decide alla fine a chiedere Harry, rompendo il silenzio. Louis si stringe nelle spalle, “non troppo,” fa un respiro, poi “grazie ancora per aver tenuto Ellie.”

“Lo sai che non c’è problema.” è l’unico commento dell’altro, che poi volta la testa per sorridergli.

“Lo so, ma…”

“Cosa?”

Louis si stringe nelle spalle, “dopo tutto quello che ti ho fatto…”

“Cosa mi hai fatto? Te l’ho già detto, Louis, non hai niente da rimproverarti.”

Rimangono ancora in silenzio, poi, ma la mano del maggiore si avvicina timidamente a quella di Harry, stringendogli due dita. “Grazie lo stesso.”

Lui questa volta non risponde, limitandosi a contrarre un po’ ma mano per ricambiare la stretta. “Cos’è venuto fuori, alla fine?”

Louis sospira, “diciamo pure che Maggie non era la mamma modello che faceva credere di essere.”

“Questa è una cosa buona per no… te.”

L’altro nasconde un sorriso mordendosi il labbro inferiore; “certo che è una cosa buona per noi.”

“Va bene.”

Il rumore delle onde e quello degli invitati riempie il silenzio ancora per un po’, poi, fino a quando una canzone non rimbomba per tutta la spiaggia. È solo al pianoforte, gli sposi dondolano al centro della pista abbracciati e così un sacco di invitati. Harry si alza, sorride maliziosamente mentre gli offre una mano e dice “vuoi ballare?”

Louis gliela afferra soltanto, il labbro ancora tra i denti e le gambe che tremano un po’. È così strano stare tra le sue braccia, e allo stesso tempo è come se i mesi non fossero passati. “Mi sei mancato da morire.”

Harry affoga un sorriso tra i capelli di Louis, “hai usato il passato. Anche questa è una cosa positiva?”

Louis non risponde immediatamente, il calore di Harry e le sue braccia intorno alla vita lo distraggono troppo. Alla fine riesce ad annuire contro il suo petto; “decisamente positiva.” lo informa con lo stesso sorriso.

Continuano a ballare tenendosi stretti, con lo stesso sorriso sul viso e gli occhi socchiusi

“Lo capirei,” mormora alla fine Louis “se non volessi più frequentarci.”

Harry stringe le labbra, si ferma per guardarlo, “cosa intendi?”

Louis si stringe nelle spalle, “io ti amo da morire, ma Eleanor è mia figlia. Sai che metterò sempre lei al primo posto.” cerca di spiegarsi allora, lo sguardo fermo e le braccia comunque strette intorno al collo dell’uomo che ama.

“Lo so.” la voce di Harry è soffice, quando risponde.

“E non esiterei a fare qualsiasi cosa perché lei stia bene. Anche se significasse far stare male me.”

“So anche questo.”

“E quindi?”

Harry sorride, le sue mani raggiungono in fretta le guance di Louis, i pollici tracciano dolcemente la forma degli zigomi, “e va bene. Ti amo e amo Eleanor. Non importa se domani mi lasciassi un’altra volta a causa di Maggie o della tua famiglia o semplicemente perché credi che non vada bene per voi.”

Louis pensa a un sacco di modi per rispondere, ma alla fine si limita ad annuire per non far sentire il tremito della voce.

“Quindi…” ricomincia alla fine Harry, un mezzo sorriso sul volto “posso baciarti adesso?”

Per la seconda volta Louis annuisce e basta, lasciando che le sue labbra tocchino quelle di Harry.

Ed è come ricominciare a respirare.

   
 
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