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Autore: _be wild_    04/07/2013    15 recensioni
Tutti restiamo interdetti per un po', ma poi vediamo la bionda venire verso di noi, o meglio verso Mary. Lei sorride e le porge la mano tatuata. È ora che capisco chi è la bionda. Nella sua mano c'è tatuato il nome di Mary.
Lei è Emy . La mia amica Emy, la balena . Oddio è irriconoscibile se non fosse per gli occhi e non so i tratti familiari del viso, forse potrei affermare di non averla mai vista.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Chin up. Smile. Walk away. '
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Emy p.v:

I suoi capelli ricci si muovono ricadendo sul suo volto triste. Si gira cercando di non piangere, cercando di sorridermi, ma nemmeno io ne ho la forza. Mima un “ti amo” e poi sparisce dietro i suoi bodyguard. Il petto inizia a far male, il mio corpo inizia a sentire la mancanza del suo calore, come se fosse sempre stato attaccato a me, come se fosse la mia bombola di ossigeno. Asciugo la lacrima sfuggita al lato del mio occhio e al mio autocontrollo. Osservo l'ultimo bacio dei miei amici. Io non lo avrei sopportato ed Harry lo sa. In fondo tre mesi non sono tanti, sono solo 90 giorni, 2160 ore. E come le passo 2160 ore?. Sono triste e non posso fingere di non esserlo, ma proprio ora non posso permettermelo. Aspetto che tutte abbiano finito di salutare i propri ragazzi e con un ultimo abbraccio a Niall e un bacio a Louis, lascio andare le persone più importanti della mia vita verso il loro sogno. Sono egoista, lo so.. ma è più forte di me. Harry ormai è sotto la mia pelle. Stringo l'H intorno alla mano per poi camminare sotto il chiacchiericcio delle mie amiche. Non sono così tristi come me, dicono che tanto sono solo tre mesi. Io invece lo so che tre mesi non sono solo tre mesi e non mento a me stessa fingendomi forte, perchè semplicemente non lo sono, non se si tratta di Harry. Chiudo gli occhi sentendo l'altoparlante annunciare l'ultima chiamata per New York. Sospirando mi dirigo verso il check-in sopportando la parlantina di Kelly quasi a stento, sentendo di voler prendere a schiaffi chiunque mi guardi in questo momento. Mary è quella più agitata tra tutte le altre. Lei e Zayn non sono tornati ufficialmente insieme, ma anzi dopo quella notte di follia, a stento si sono sfiorati. Hanno semplicemente parlato, chiarito e capito che si amano, ma che vogliono andarci piano. Questa non l'ho capita poi... come fai a voler andare piano dal momento in cui hai detto ti amo ad una persona?. Sono strana lo so, ma è ciò che penso ed oggi sono particolarmente irritabile, forse è per quello che le mie amiche si tengono a debita distanza da me. La vibrazione comune del mio cellulare riscuote tutti i miei pensieri. Lo tiro fuori dalla tasca vedendo la foto mia e di Harry insieme sul blocco schermo.

 

Da Harry:

Già mi manchi... :(

 

Un sorriso amaro spunta sul mio viso, mentre il suo sorriso nella foto mi sembra ora così distante e freddo. Così .. malinconico.

 

Anche tu.....

 

E' l'unica cosa che riesco a rispondere e so che lui mi capirà. Lui mi capisce sempre, anche quando parlo in arabo. È forse una delle uniche persone capaci di capirmi sempre senza giudicarmi. Vado alla ricerca di una di quelle squallide sediette tipiche degli aereoporti e mi ci siedo sopra buttando la mia valigia ai piedi. Manca un quarto d'ora all'imbarco .

 

Da Harry:

Ti chiamo dopo . Ti amo xxx

 

Perchè non riesco ad accettare il suo lavoro?. Dovrei capirlo più di tutto, lo faccio anche io, eppure .. mi viene troppo difficile pensare a lui lontano da me. Non so cosa pensare, divento insicura, ho paura di tutto perfino del buio. Non ci sarà il suo corpo caldo a riscaldare il mio, a stringermi quando avrò bisogno di conforto, i suoi baci non mi strapperanno dagli incubi, la sua voce roca non mi cullerà durante il sonno e il suo sorriso non potrà far nascere il mio. E credo che non riuscirò a parlare seriamente con lui fin quando non tornerà. Fin quando non rivedrò i suoi capelli ricci e non li toccherò con le dita non farò altro che sognarlo, che agognare la sua pelle. Un sospiro profondo al mio fianco mi riscuote un po' dai miei pensieri . Mary mi sorride . Sforzo gli angoli della mia bocca, ma non sono sicura di essere riuscita a farne uscire fuori un sorriso decente. La sua mano si incastra sulla mia. Sto male, ma non sono sola. Sola mai.

  • Ce la faremo.- sussurra più a se stessa che a me.

  • Dovremo farlo per forza.- rispondo io alzandomi e porgendo la mia mano per aiutarla a farla rialzare . Sbuffando si solleva accettando la mia mano. Kelly circonda il mio fianco con un braccio ed io le cingo il collo con il mio.

  • Si torna a New York.- dico alla mia rossa.

  • Si torna a Londra.- risponde abbassando il capo. Mi manca Londra, mi manca tantissimo la mia fredda e cupa città. Sospiro abbracciandola e stringendola a me per imprimere il suo profumo nei miei ricordi. Deve tornare al suo lavoro così come Dani che deve riprendere le riprese di X-factor. Anche Dani mi aspetta a braccia aperte.

  • Chiamateci come arrivate ok?. - si raccomanda la mora prendendo per mano Kelly che tenta di asciugarsi le lacrime. Annuisco prendendo anche la mano di Eleonor al mio fianco.

  • Ovvio. Appena arriviamo .- rispondo io girandomi verso El che tiene la testa bassa.

  • Ragazze dobbiamo andare.- Adam dietro di me ci avvisa dell'arrivo del jet. Di certo non possiamo viaggiare su aerei normali. Almeno non io. Una folla di fan tenute a bada da qualche bodyguard mi saluta. Fingo un sorriso facendo la mano e seguendo in fretta Adam . Mi trascino le mie amiche dietro voltandomi un'ultima volta per mandare un bacio alle due che ci guardano da lontano. Mi mancheranno le mie amiche, ma avrò comunque mia sorella e la mia migliore amica con me. Chiudo gli occhi sentendo il vento colpirmi in viso . Adam mi da una spallata scompigliandomi i capelli con una mano. Gli sorrido forzatamente e se ne accorge dato che fa una smorfia in risposta. Scuoto la testa riabbassandola in fretta. Sospira scortandoci fino al piccolo aereo privato già aperto per noi. Saliamo in silenzio cercando di trattenere le lacrime o di non far esplodere Adam in una crisi isterica. Il viaggio è silenzioso e neanche troppo lungo, dato che da Los Angeles dobbiamo arrivare a New York. Passo tutto il tragitto guardando fuori dal finestrino . Quando scendiamo per poco non mi prende un colpo. Una marea di fan mi aspetta con striscioni di bentornata. Sorrido . Solo loro riescono a farmi sorridere anche nei momenti difficili. I bodyguard non mi permettono di avvicinarmi, dato che sono davvero troppe. Una macchina nera ci aspetta fuori dall'edificio, le nostre valigie vengono prese e poi in poco tempo ci ritroviamo sul veicolo. Eleonor è intenta a messaggiare al cellulare, Mary guarda fuori dal finestrino con aria malinconica ed io.. io non faccio nulla. Sto semplicemente seduta a contare i secondi che mi separano da Harry. Quando riconosco la nostra casa sorrido involontariamente. New York è la mia seconda casa, diciamo che l'adoro. Adam ci aiuta con le valigie e la sicurezza riesce a farci entrare senza problemi.

    Trascino la valigia fino al piano superiore . Apro la porta della mia stanza ricooscendo ogni minimo particolare . Dal letto al centro della stanza tutto rosso, alla finestra che occupa tutto il muro e da una vista spettacolare sul giardino, la scrivania piena di foto e pupazzi . Il mio mondo . Lascio la valigia per terra aprendola ed iniziando a svuotarla. Una volta finito di riempire gli armadi vado in bagno prendendo con me solo una mutanda, un reggiseno e una canottiera. Mi faccio una doccia rilassante , lego i miei capelli bagnati in uno chignon alto e indosso l'intimo con la canottiera. Quando esco trovo Mary ed Eleonor sdraiate sul mio letto a due piazze con in mano due vaschette di gelato e tre ciotole con patatine e pop-corn. Scoppio a ridere vedendo Eleonor con i bigodini e Mary con lo sbiancatore per i denti. Sono fuori di testa.

  • Che hai da ridere?. Vogliamo una serata deprimente come le nostre, con tanto cibo e .. PIZZA!.- urla Eleonor alzandosi e correndo verso il telefono . Scuotendo la testa mi avvicino al letto vedendo il film che hanno scelto . Per poco non mi affogo con la saliva.

  • Et telefono casa??!.- chiedo guardando Mary con un sopracciglio alzato. Annuisce con quel coso giallo tra i denti e gli occhi da cucciolo. Eleonor torna dopo dieci minuti con tre cartoni di pizze.

  • Ho mandato Adam, facciamo prima.- dice chiudendo la porta della mia stanza con un piede. Mary toglie da sotto la coperta la coca-cola .

  • Perchè la tenevi sotto la coperta?.- chiedo aggrottando le sopracciglia.

  • Mmm mmm mm m...MMM M!- mugugna cose senza senso facendo innnervosire Eleonor.

  • Togliti quel coso cogliona!- poggia le pizze sul letto indicando a Mary lo sbiancatore. La mora toglie l'aggeggio giallo dalla bocca e un rivolo di bava le cola sul mento.

  • Dicevo che l'ho tenuta lì sotto per farla raffreddare... e che a me il film piace!.- risponde mentre El sistema il letto con le sue manie di ordine che solo lei capisce . Il portatile si illumina per la chiamata Skype . Mary si alza di scatto dando in mano ad El il suo sbiancatore pieno di bava. La smorfia di disgusto che fa Eleonor mi fa piegare in quattro.

  • RAGAZZI MI SENTITE??- urla Mary sistemandosi i bigodini per rendersi un po' più “presentabile”. I ragazzi ci appaiono davanti mentre si tappano le orecchie.

  • Si Mar.. anche se non urli , ti sentiamo comunque.- dice Liam sorridendo leggermente.

  • Dove sono Eleonor ed Emy?.- chiede Niall guardando sicuramente la schermata per cercare me e la mora.

  • Ti ammazzo Mary!.- urla Eleonor dal bagno. Io rido buttandomi in terra quando torna tenendo in mano lo sbiancatore come se fosse un ciuccio .

  • Apri la bocca.- punta un dito contro Mar che la apre subito intimidita. Glielo ficca in bocca . I ragazzi ridono come pazzi.

  • E vedi di tenertelo in bocca e non fiatare!.- esclama El avvicinandosi al computer.

  • Salve ragazzi . Scusate l'inconveniente, ma MARY, non può fare a meno di fare la STR..sciocchina.- si corregge facendoci ridere ancora di più.

  • Emy ?.- chiede ansioso Harry. I suoi ricci sono più disordinati del solito e le occhiaie mi dicono che non deve aver dormito molto durante il viaggio.

  • Sono qui.- dico facendo la mano a tutti e mandando un bacio ad Harry.

  • Sei bellissima .- mi mordo il labbro inferiore.

  • Ehi ehi.. ci siamo anche noi e non vorrei essere d'intralcio, ma non potete fare sesso telefonico con noi!.- esclama mio fratello facendo ridere tutti quanti tranne me. Abbasso lo sguardo spostandomi dalla visuale e andando in bagno.

  • Non farci caso Lou. Ti ha già perdonato.. ti amo.- sento dire ad El . Prendo il telefono componendo il numero di Harry.

  • Ehi...- risponde dopo due squilli . Sospiro chiudendomi in bagno.

  • Volevo parlare con te.- dico sinceramente sedendomi sulla tavoletta chiusa del water e poggiando i gomiti sulle ginocchia.

  • Emy.. che succede?.- chiede capendo già dal mio silenzio che qualcosa non va. Sbuffo cercando di trattenere le lacrime.

  • Nulla..è solo che..c-che h-ho p-paura d-di p-perderti.- inizio con le lacrime che scendono sul mio viso.

  • No amo...- tenta di parlare, ma continuo.

  • Con tutte le s-super m-modelle che avrai intorno..-

  • smettila..-

  • E i-i l-loro c-corpi p-perfetti, con un s-sedere perfetto e le t-tette e-enormi, magari una quin..-

  • TI AMO EMY OK?!.- urla interrompendomi. Tiro su col naso aspettandomi dell'altro che non tarda ad arrivare.

  • Amo il tuo corpo, il tuo sederino piccolo e sodo, le tue tette con una seconda piena, il tuo sorriso e i tuoi occhi. Non mi perderai. Te lo prometto.- dice e sono sicura che stia sorridendo.

  • O-ok. - rispondo poco convinta chiudendo gli occhi e prendendo un respiro profondo.

  • Sei più tranquilla?.- chiede dopo qualche secondo di silenzio.

  • Si. Decisamente.- rispondo azzardando un sorriso che subito svanisce quando lo scopro attraverso lo specchio.

  • Mi manchi.. vorrei baciarti.- dice dolcemente .

  • Smettila, così ci facciamo solo del male.-

  • ammettilo.. anche tu vorresti baciarmi.- annuisco in risposta, anche se lui non mi può vedere.

  • Si , lo vorrei tanto. - rispondo dolcemente.

  • Amore.. devo andare, domani dobbiamo alzarci presto. Ti amo .- le mie spalle ricadono pesantemente verso il basso.

  • Anche io. A domani. Ciao riccio.- la comunicazione si interrompe e per pochi secondi anche il mio cuore smette di battere. Il telefono vibra di nuovo, rispondo senza pensare . Di sicuro è Harry.

  • Ehi che ti sei scordato?.- chiedo sorridendo e alzando gli occhi al cielo. Un rumore di clacson si fa sentire e alcuni singhiozzi sono udibili al mio orecchio.

  • Harry?.- chiedo di nuovo per poi guardare il numero. Sconosciuto.

  • Pronto??.- ripeto ancora prima che cada la linea. Un senso di angoscia attanaglia il mio stomaco. Inizio a piangere senza nemmeno sapere il perchè. La porta si spalanca e le mie amiche si buttano su di me cercando di consolarmi. Che mi prende?. Che mi succede?.

 

 

Allo studio di registrazione le cose procedono per il meglio. Tina, la coordinatrice corre da una parte all'altra mentre urla al telefono con chissà chi, io e Jay , il mio vocal-coach, stiamo cercando le tonalità giuste per due canzoni da incidere. Sbuffo per la ventesima volta.

  • Jay secondo me va più alta.- gli dico di nuovo riprovando la stessa nota. Mary seduta nei divanetti di fronte , discute animatamente con Pierre tenendo in mano un Ipad. Sicuramente stanno di nuovo litigando per il vestito che dovrò indossare alla prima del film tra due giorni.

  • Ti dico di no!. Non mi piace la scollatura davanti. È troppo così ! Anche perchè ha tutta la schiena scoperta.- si lamenta Mary scuotendo velocemente la testa.

  • Appunto!. Voi che almeno le avete le tette, mettetele in mostra no?.- Pierre alza le braccia in aria beccandosi una pappina da Mary che continua ad osservare l'Ipad .

  • Emy secondo me ora dovrebbe andare, anche perchè è un pezzo un po' rap, se lo metto troppo alto poi esce difficile.- Jay mi porge le cuffie intimando ai presenti di fare silenzio. Provo a cantarlo scoprendo che ora è perfetto. Ho scritto questa canzone pensando a Niall . Il mio migliore amico da sempre. Non è una canzone triste e lenta, perchè se penso a Niall sorrido. Inizio ad applaudire e saltellare sul posto, tutti i presenti mi imitano . Tina mi prende per un braccio togliendomi le cuffie.

  • Serve un tuo singolo in uscita con video entro 24 ore a detta di Simon. Dobbiamo girare il video della canzone seduta stante.- sbarro gli occhi iniziando a correre verso l'uscita.

  • Jay metti tutta la canzone registrata nel disco e portala immediatamente agli studi qua affianco. - dice correndomi dietro. Scendo le scale di corsa seguita da un sacco di bodyguard e di tecnici che servono per il video. L'altro studio è proprio affianco a questo e sono collegati attraveso una scala esterna . Sotto di noi una folla enorme di ragazzine urlanti mi chiama. Saluto con le mani per poi riniziare a correre, ormai dentro il nuovo studio. Corro fino ad incontrare la giusta porta . Come la apro un sacco di persone sospirano di sollievo. Vengo subito acchiappata dalle truccatrici che mi sistemano per il video. Non dobbiamo fare riprese fuori se non nella terrazza, ma si farà alla fine. Prima riprendiamo i pezzi nel cubo. È una sorta di stanza completamente bianca su cui vengono proiettate immagini mie e di Niall o video suoi di quando canta o fa il cretino. Io devo stare al centro . Riprendiamo tutta la canzone e poi si rinizia da capo.

  • Il playback … cantala sul serio magari ti aiuta.- mi consiglia Jay indaffarato di fronte al computer. Mi fanno cambiare per riprendere di nuovo tutto sulla terrazza.

  • Abbiamo finito!.- un applauso parte da tutti i presenti e finalmente, dopo 7 ore abbiamo terminato. Mi sono svegliata alle 6.00 di mattina per non essere aggredita dalle fan e venire allo studio di registrazione. Fino alle 10.00 l'abbiamo registrata e poi siamo dovuti correre fin qui. Ora sono le 17.00 e abbiamo terminato. Se tutto va bene in un'ora dovrebbero riuscire a montarlo e spedirlo a Simon che lo farà uscire entro mezzanotte. Mary al mio fianco sospira passandomi un panino. Non ho mangiato nulla, ma devo farlo dato che tutte le fan si stanno preoccupando del fatto che io stia dimagrendo un sacco. Non lo faccio apposta. È lo stress. Harry e i ragazzi mancano da quasi un mese ed io sono impegnatissima col lavoro, tra interviste, set fotografici, premiazioni e prime mondiali come quella del film, non c'è spazio nemmeno per mangiare!. Harry mi ha chiamato ieri notte dicendomi di mangiare, ma io non mi vedo così magra. Ha detto di aver visto delle foto che mi hanno scattato al parco e di avermi trovata troppo magra. Gli ho promesso che avrei mangiato di più, infatti Mary mi porta sempre cibo stracarico di calorie!. Lei con il suo paninone in mano parla con Zayn al telefono. Non sono tornati insieme ufficialmente, ma è come se lo fossero perchè non fanno altro che dirsi ti amo. Da far venire il diabete. Bleah!

    Non che tu ed Harry siate meglio.

  • Sta zitta!.- Mary si gira verso di me guardandomi con un sopracciglio sollevato. Oh perfetto!. Ho parlato a voce alta, le faccio la mano come per dirle che non è nulla. Lo sa che parlo da sola. Torna a parlare con Zayn.

  • Me lo passi?.- le chiedo alungando la mano verso il suo orecchio dove tiene il cellulare. Sbuffando saluta il suo “ragazzo” e mi passa il telefono.

  • Ehi Zazà.- lo saluto sentendolo ridere dall'altra parte.

  • Ciao Emy-stecchino.- alzo gli occhi al cielo.

  • La vuoi smettere?. Non sono così magra!.- Mary mi guarda male in risposta.

  • No sul serio Emy... mangia un po' ogni ora, perchè secondo me sei davvero troppo magra.- sospiro in risposta.

  • ok. Ma io sto mangiando!. Semplicemente non riesco ad assimilare perchè sto sempre correndo da una parte all'altra per scappare dalle fan o correre agli studi .- spiego pizzicandomi la guancia per stare sveglia.

  • Ti capisco. Anche noi qua siamo stanchi. Harry sta registrando ora quindi non te lo passo. C'è Liam libero. Lo vuoi?.- chiede chiamando Liam.

  • Che cavolo di domande fai kebabbaro?!.- ride passando il telefono a Liam.

  • Vedi di mangiare cogliona!.- urlo in segno di frustrazione.

  • Ma è possibile che siate tutti così pesantemente pesanti??!.- Liam ridacchia.

  • Che stai facendo biondina?- chiede per poi urlare contro Niall che sicuramente sta mangiando nascosto da qualche parte.

  • Stavo registrando dalle 6.00 di mattina, poi Simon ha fatto sapere che entro stanotte deve uscire un mio singolo con video, quindi sono dovuta correre fino agli altri studi per riprendere le scene. - racconto in breve osservando Mary che gioca con Pierre lanciandosi acqua con la bottiglietta.

  • Ed hai mangiato ?.- chiede di nuovo Liam seriamente preoccupato .

  • Si Lì . Ho finito ora ed avevo un panino enorme . Contento?-

  • MA ADESSO MANGIA ANCHE IL GELATO!.- Adam entra con una coppetta di gelato al cioccolato . Gli occhi mi si illuminano e mentre Liam ride, io gli salto in collo baciandogli la guancia.

  • Sei la miglior guardia del corpo del mondo intero!.- esclamo prendendo il mio gelato ed iniziando a mangiarlo. Adam scuote la testa alzando gli occhi al cielo .

  • Lo so.- risponde poi facendo ridere ancora di più Liam che può solo sentire la scena. Dal telefono sento dire “sta mangiando?” da una voce roca. Il mio cuore perde un battito.

  • È Harry?!!.- chiedo eccitata drizzandomi nella sedia.

  • Si , ma rilassati . Ora te lo passo.- Liam ridacchia. Sento un fruscio strano e poi la voce roca che tanto amo mi saluta dolcemente.

  • Ciao amore mio.- mi mordo il labbro inferiore.

  • Ciao passerotto .- rispondo mentre Pierre e Mary si infilano due dita in bocca facendo finta di provocarsi il vomito.

  • Come va?.- gli chiedo preoccupata.

  • Bene piccola, stasera abbiamo il concerto qua in Texas. Amore .. hai mangiato?.- sbatto la testa contro il muro.

  • Giuro su Dio che mangerò come un maiale, ma vi prego smettetela!.- esclamo facendo ridere tutti i presenti compreso Harry.

  • Ma è Harry Styles?.- chiede Jay spuntando dalla porta. Annuisco. Metto Harry in vivace.

  • Ehi amico .- lo saluta Jay. Di sicuro si conosco.

  • Welà Jay!.- esclama il mio fidanzato. Chiaccherano un po' e poi purtroppo dobbiamo chiudere.

  • Ti chiamo domani mattina ok?.- metto il broncio facendo ridere Adam che mi pizzica la guancia in segno di affetto.

  • No. Chiamami come finisci il concerto.

  • Ma finisco tardi ..

  • Non importa. Tu chiamami.- gli dico di nuovo salutandolo poi con un “ti amo” e chiudendo la chiamata.

  • Volete smetterla voi due?!.- esclamo quando un po' di acqua bagna il mio viso. Pierre e Mary mi guardano cercando di trattenere le risate, ma poi non ce la fanno e iniziano a ridere come pazzi. Alla fine rido anche io.

  • Guarda che anche se ti sei tinto di biondo ti picchio comunque Pierre!.- lo richiamo continuando a ridere.

  • Sono castano.- mi corregge con una smorfia.

  • Biondo.- ripete Mary soffiando sulle sue unghie.

  • Castano!.- s'impunta Pierre avvicinandosi al viso di Mary. Lei apre la bocca dandogli un colpo sulla spalla.

  • Biondo!.- guardo Adam chiedendo pietà con lo sguardo. Fanno sempre così: litigano fino alle urla, poi si abbracciano subito dopo.

  • Castano!.- Pierre diventa rosso dalla rabbia e Mary stringe i pugni.

  • Biondo!.- la mia migliore amica è ormai ad un palmo dal viso di Pierre-

  • OK! CASTANO-BIONDO LA POTETE FINIRE?!- urlo io per sovrastare le voci . Si sgonfiano a poco a poco per poi battersi il cinque e abbracciarsi.

  • Mi piace castano-biondo.- dice Pierre stringendo Mary tra le sue braccia.

  • Mm .. meglio biondo-castano..- mi alzo non sopportandoli più.

  • Non riniziare..- sbuffa Pierre andando verso la sala di montaggio per vedere come procede.

  • Non sono io!. Sei tu che rinizi ..- risponde Mary seguendolo.

  • Ovvio!. Sono sempre io!.- esclama il “biondo-castano” (io non ci tengo a contraddire Mary), aprendo la porta.

  • Certo che sei tu . Io devo solamente accontentarti, perchè hai già la sfiga di avere questa faccia da culo che ti ritrovi.- Pierre spalanca la bocca.

  • Io faccia da culo?. Se io ho la faccia da culo, allora tu hai..- non riesco a sentire altro della conversazione perchè la porta si chiude dietro di loro. Adam scoppia a ridere.

  • Altro che ridere!. Sono insopportabili. Non riescono a stare due secondi senza litigare per cazzate.- dico scuotendo la testa e sedendomi di nuovo sul divano. Due minuti di relax. Mi lascio andare chiudendo gli occhi e sospirando. Quando li riapro ho una copertina sopra e Simon di fronte a me parla con Tina e Jay di non so cosa. Strabuzzo gli occhi per vedere qualcosa .

  • Buongiorno bella addormentata!.- mi prende in giro Adam facendo girare i presenti. Simon sorride.

  • Sei stanca?.- mi chiede scompigliandomi i capelli. Annuisco senza riuscire a dire altro.

  • Mary e Pierre?.- chiedo non vedendoli nella stanza.

  • Oh gli ho trovati intenti a discutere riguardo le scarpe che indosserai dopodomani alla premiazione. Non mi sono messo in mezzo, per non essere coinvolto in una rissa.- dice Simon con uno sguardo spaventato, ma il sorriso comunque sul viso. Sbuffo lagnandomi un po'.

  • Posso andare nuda?. Ti prego Simon!- lo prego mettendomi a ridere subito dopo .

  • Faresti un bellissimo regalo ad un sacco di ragazzi, ma no. Decisamente no, anche perchè poi Harry uscirebbe fuori di testa.

  • Forza andiamo.- dice aprendo la porta e facendomi alzare dal divano. Mi dipingo il solito sorriso in faccia. In fondo devo essere grata ogni giorno per l'opportunità che ho ed essere tristi e depressi non serve a nulla, anzi se sono triste sorrido di più.

 

 

NIALL P.V:

  • Sono morto!.- esclamo buttandomi sul letto dell'hotel. Il concerto è stato fantastico e dal pubblico ho letto anche qualche cartellone per me . Ho sorriso quando su uno ho letto : “Niall vuoi sposarmi?”.

    Risponderei di si se non fossi innamorato di una rossa col telefono sempre spento. Si dimentica sempre di accenderlo e quando lo fa, in genere io l'ho spento. Proprio coordinati. È l'una di notte .

  • RAGAZZI IL VIDEO DI EMY E' USCITO!.- urla Louis entrando con il portatile in mano. Si siede sul divano aspettandoci.

  • Come si chiama la canzone?.- chiede Liam sedendosi al suo fianco.

  • Oath.- risponde Harry guardandomi con un sorrisetto strano. Mi siedo vicino a Lou vedendo il viso della mia migliore amica fermo in un'immagine fissa .

  • Beh premi play no?.- lo incito stufandomi dell'attesa e premendo play con il mouse. Il video parte e lei con due codette appare sorridente. Delle foto mie iniziano a passare sullo schermo .

  • Ma che?.- non faccio in tempo a finire di parlare che lei inizia a cantare.

 

Yo, my best friend, best friend til the very end
Cause best friends, best friends don’t have to pretend

 

Yo, il mio migliore amico, il migliore amico fino alla vera fine
Perché i veri amici, i veri amici non hanno bisogno di fingere


 

Un sorriso spunta subito sul mio viso quando vedo una foto di noi due da piccoli che ci stringiamo. Le mani prese, i visi che cambiano col tempo, ma sempre tutto uguale.


You need a hand, and i’m right there right beside you
You in the dark, i’ll be the bright light to guide you
‘Member the times, times, times sneaking of the house
All of the times, times, times that you had the doubts
And don’t forget all the trouble we got into
We got something you can’t undo, do

 

Hai bisogno di una mano, e io sono proprio qui dietro te
Se sei nel buio, sarò la luminosa luce che ti guiderà
Ricorda le volte, volte, volte che hai avuto dei dubbi
E non dimenticare tutti i problemi che abbiamo affrontato
Abbiamo qualcosa che tu non puoi non fare, fare a meno.


 

Dietro di lei appare uno schermo bianco e sotto di lei, sopra e ai lati le mie immagini continuano a passare. Lei sorride mentre canta . È bellissima. I capelli raccolti in una coda alta e un vestitino rosa cortissimo, ma che la fa sembrare una bambina.

 

 

Laughing so damn hard
Crashed your dad’s new car
All the stars we share
I Promise, I swear

 

Ridere così dannatamente forte
Rompere l’auto nuova di tuo padre
Tutte le stelle che abbiamo condiviso
Ti prometto, ti giuro

I ragazzi sorridono guardandomi. Ho preso il portatile sulle mie gambe osservando per bene tutto il video. Mostra la N sul tatuata sul braccio mandando un bacio sull schermo. Disegna un cuore con le mani e in mezzo appare il mio nome. Rido quando fa la faccia sorpresa.

 

Wherever you go, just always remember
That you got a home for now and forever
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you
Wherever you go, just always remember
You never alone, we born to the better
And we’ll never change, no matter the weather
This is my oath to you

 

Una lacrima cade sul mio viso sentendo le parole che mi sta dedicando . Sono così belle. Così.. sue, nostre.

 

 

Ovunque andrai, ricordati sempre
Avrai una casa che sia ora o per sempre
E se sei giù, chiamami quando vuoi
Questo è il mio giuramento
Ovunque andrai, ricordati sempre
Non sarai mai solo, siamo nati per il meglio
E non cambieremo mai, non importa il tempo
Questo è il mio giuramento


 

 

I know I drive you crazy, mm, sometimes
I know I called you lazy, and that’s most times
But you complete me, and that’s no lie
You are my tuxedo, and i’m your bow tie
We in the car, sing, sing, singing our song
Rocking the building, tear it down, like we king kong
And in my eyes, you can’t do, do no wrong
You got the best friends sing, sing along

So che ti ho fatto diventare pazzo, mm, qualche volta
So che ti chiamavo pigro, e ciò la maggior parte delle volte
Ma tu mi completi, questa non è una bugia
Sei il mio smoking, e io sono la tua cravatta
Noi nella macchina, che cantiamo, cantiamo, cantiamo la nostra canzone
Facendo ballare il palazzo, demolirlo, come se fossimo King Kong
E nei miei occhi, tu non puoi fare, fare qualcosa di sbagliato
Hai i migliori amici che continuano a cantare

Scuoto la testa guardando pezzi di video che abbiamo fatto insieme. Siamo pazzi, ma siamo perfetti insieme. Perfetti come .. come la sua canzone.

 

Laughing so damn hard
Crashed your dad’s new car
All the stars we share
I Promise, I swear

 

Ridere così dannatamente forte
Rompere l’auto nuova di tuo padre
Tutte le stelle che abbiamo condiviso
Ti prometto, ti giuro


 

 

Wherever you go, just always remember
That you got a home for now and forever
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you
Wherever you go, just always remember
You never alone, we born to the better
And we’ll never change, no matter the weather
This is my oath to you

I’ll never let you go
Woah, this is my oath to you
Just thought that you should know
Woah, this is my oath to you

Yeah…

 

Ovunque andrai, ricordati sempre
Avrai una casa che sia ora o per sempre
E se sei giù, chiamami quando vuoi
Questo è il mio giuramento
Ovunque andrai, ricordati sempre
Non sarai mai solo, siamo nati per il meglio
E non cambieremo mai, non importa il tempo
Questo è il mio giuramento

Non ti lascerò mai andare
Woah, questo è il mio giuramento
Questo è il pensiero che tu dovresti sapere
Woah, questo è il mio guramento

Yeah..



 

Wherever you go, just always remember
That you got a home for now and forever
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you
Wherever you go, just always remember
You never alone, we born to the better
And we’ll never change, no matter the weather
This is my oath to you

 

Ovunque andrai, ricordati sempre
Avrai una casa che sia ora o per sempre
E se sei giù, chiamami quando vuoi
Questo è il mio giuramento
Ovunque andrai, ricordati sempre
Non sarai mai solo, siamo nati per il meglio
E non cambieremo mai, non importa il tempo
Questo è il mio giuramento


 

 

You should know, you should know, you should know
Woah, this is my oath to you
You never alone, we born to the better
Woah, this is my oath to you


 

Tu dovresti sapere, dovresti sapere, dovresti sapere
Woah, questo è il mio giuramento
Non sarai mai solo, siamo nati per il meglio
Woah, questo è il mio giuramento

La canzone finisce con lei sulla terrazza che guarda sotto di sé, dove le fan urlano. Poi tira fuori il cellulare dalla tasca e il mio nome illumina lo schermo. Deve averlo registrato stamattina quando le ho mandato un messaggio. Sorride iniziando a camminare verso le scale, mentre digita qualcosa sul cellulare.

Il video si interrompe, ma non le mie lacrime. Le voglio troppo bene . Farei qualsiasi cosa per lei e non è uno scherzo. Darei la mia vita per la mia migliore amica. Harry mi passa il telefono sorridendo ed asciugandomi una lacrima. Mi lasciano solo.

Il telefono squilla e so che è tardi, ma voglio che risponda.

  • Pronto?.- la sua voce assonnata risponde e sorrido immediatamente. Già me la immagino con gli occhi chiusi e il telefono poggiato sull'orecchio mentre la testa è ancora sul cuscino. Ridacchio sottovoce.

  • Ti voglio bene.- dico solo . Percepisco il suo sorriso.

  • Ti è piaciuta?.- mi chiede capendo già il motivo della mia chiamata.

  • È la cosa più bella che qualcuno abbia mai fatto per me. Ah Emy.. non per dire, ma il video è uscito da un'ora nemmeno e hai già.. 12.000.000. visualizzazioni. È pazzesco!.- esclamo leggermente sconvolto. Ride .

  • Ti lascio in pace, avrai sonno.- dico un po' dispiaciuto . In fondo anche lei ha un periodo un po' intenso e non può dormire molto.

  • No. Voglio parlare con te. Mi manchi . Mi manca il mio irlandese paffuto , mi mancano le tue coccole e i tuoi abbracci. E anche la tua gelosia se devo essere sincera.- rido alla sua frase scuotendo un po' la testa.

  • Ti capisco. Anche tu mi manchi. Ancora un mese per abbracciarti.- sbuffo sconsolato lasciandomi cadere a peso morto sul divano.

  • Già... spero solo che non succeda nulla … ci manca solo qualche litigio...- dice Emy iniziando a parlare a raffica come suo solito. Parliamo per due ore circa, poi stacchiamo esausti. Crollo sul divano, anche se dopo un po' sento qualcuno bisbigliare.

  • Oh no si è addormentato qui.- di sicuro è Harry dato che la sua voce è inconfondibilmente roca. Qualcuno mi prende in braccio.

  • Risolviamo il problema. Se no domani gli verrà il mal di schiena.- Liam mi trasporta fino ad una delle camere da letto , sdraiandomi poi sul materasso. Se ne approfittano sempre, dato che sono il più piccolo di statura. Qualcuno mi butta una coperta addosso . Il movimento della coperta provoca una specie di folata di vento che mi fa arrivare al naso il profumo familiare di Lou. Una mano accarezza i miei capelli.

  • È così cucciolo quando dorme..- Zayn . Tabacco e anice. Si è lui. Sono troppo stanco per aprire gli occhi.

  • È sempre cucciolo.- ribadisce Harry . Sento un click di una macchina fotografica. Di sicuro mi hanno scattato una foto, ma non m'importa. Ho sonno. Mi lascio andare, mentre il brusio delle voci dei ragazzi si fa sempre più lontano e Morfeo mi prende tra le sue braccia, cullandomi in un sonno che non durerà più di due ore.

 

 

EMY P.V:

- NON HO INTENZIONE DI ASCOLTARTI!. VAFFANCULO!.- riascolto la registrazione che mi ha fatto due notti fa Mary e un po' mi spavento. Sospiro rassegnata portando lo sguardo sul computer. Stringo i pugni.

Cos'è che avevo detto?. Speriamo niente problemi?. Oh si certo come no!.

 

Il famoso cantante Harry Styles e i suoi colleghi ieri notte, sono stati avvistati in un famoso locale spagnolo. Il sexi ricciolino, fidanzato ufficialmente con la stellina del pop Emily Tomlinson, è stato visto in compagnia di una serie di spoglierelliste. Che il ragazzo abbia già deciso di finire la storia con la bionda sorella del suo migliore amico?. Emily come reagirà di fronte a queste foto?.

 

Sbatto il pugno sul legno della scrivania. Mary e Pierre al mio fianco non fiatano. Come reagirò?. Certo.. io qui a deprimermi e non fare altro che piangere e lui?. Lui a divertirsi con le spoglierelliste ovvio!. Peccato che ora sono stufa . Sono stanca. Chiudo con forza lo schermo del portatile facendo tremare la scrivania, mentre le penne poggiate su di essa rotolano a terra . La sedia striscia, ma una mano mi trattiene.

  • Perchè non ci parli?.- Mary mi guarda un po' impaurita dalla mia reazione. Mi scrollo di dosso la sua presa , scuotendo la testa.

  • Non ho nulla da chiedergli. Mi sembra molto chiaro.- dico indicando il computer.

  • Hai visto le foto?.- chiede Pierre alzando le braccia al cielo.

  • No e non intendo guardarle!.- esclamo togliendomi i tacchi e camminando velocemente verso il divano rosso.

  • Bene e allora guardale, perchè ti posso assicurare che si vede lontano un miglio che Harry non le cagava nemmeno.- lo difende Pierre alzandosi anche lui. Annuisco come facendo finta di ascoltarlo.

  • Emy .. secondo te a me Harry sta simpatico?.- mi chiede indicandosi. Alzo un sopracciglio, perchè no. Non gli sta per niente simpatico.

  • No. Perciò che motivo avrei di difenderlo se non lo sopporto?- continua avvicinandosi di più.

  • Ha ragione. Io le ho viste e anche Zayn mi ha confermato che è rimasto con loro tutta la sera. - Mary si morde il labbro inferiore facendosi quasi male. Il telefono continua a vibrare. Il nome “Harry” continua ad intasare la memoria interna del mio iphone con messaggi e chiamate perse. Erano tre giorni che continuava così e l'unica volta che gli avevo risposto … beh... non sono stata per niente gentile. Non ho intenzione di rispondere ancora, né tanto meno di starlo a sentire. Premo il tasto laterale spegnendo del tutto il telefono. Non m'importa. Che chiami una di quelle troie, io sono occupata.

  • Emy ..- mi richiamano i miei amici. Scuoto la testa rimettendomi le scarpe e alzandomi dal divano.

  • A lavoro!.- esclamo battendo le mani e uscendo dalla stanza. Riguardo i video della prima del film. È andata alla grande, tutti sono rimasti stupiti dal mio talento in recitazione e il film, per il momento ha ricevuto solo critiche positive. Ovviamente è ancora presto pensare a come andrà davvero, dato che esce al cinema la prima volta tra una settimana. Alla fine mi hanno fatto mettere un vestito di pizzo nero e legare i capelli . C'era perfino Taylor Swift, che non faceva altro che fulminarmi e guardarmi con invidia. Che squallore. Mancavano solo loro. I One, ma in fondo erano occupati . Avevano il tour, però il tempo per andare dalle spogliarelliste già lo trovano!.

    Smettila. Non è come credi tu.

    Smettila tu. Non sei nemmeno reale, cosa nevuoi sapere tu dell'amore.

    Molto più di quello che ne sai tu. E so che ora stai cercando solo una scusa, perchè in realtà hai paura di perderlo e la lontananza alimenta tutte le paure . Non è un buon motivo per litigare con lui, specialmente se non hai visto le foto.

    Non dire cazzate … ha trovato di meglio. Punto. Questa è la verità!. Scuoto la testa scacciando via i pensieri e la voce della mia “coscienza”. Vado da una parte all'altra stancandomi come non dovrei . In sala canto inizio a fare vocalizzi che stressano solo la mia voce e portano Jay a dirmi di smetterla. Non posso restare senza voce in questo periodo. Sospiro frustrata scompigliandomi i capelli. Il telefono di Mary continua a suonare.

  • SPEGNI QUEL COSO!- le urlo contro perdendo la pazienza. Scuote la testa e risponde.

  • Ehi Zayn.. si è qui.. CHE COSA?.- urla uscendo di corsa dalla stanza. Non la seguo. Di sicuro stanno per iniziare una delle loro solite discussioni e non ho voglia di sorbirmela . Non ora che i miei nervi stanno per cedere.

  • Andiamo a pranzo- dico a Pierre che mi guarda con sguardo indagatore. Sospirando annuisce e andiamo nel ristorante dello studio al piano di sotto. Sono qua da tre giorni per finire di registrare le canzoni dell'album e non ne posso più. Sto uscendo fuori di testa, la pressione è tanta. Le riviste non fanno altro che parlare di me e di Harry , ricordandomi quanto mi manca e quanto sia arrabbiata con lui, tutti annunciano l'uscita del mio film e dell'album. Le aspettative sono tante e non riesco a reggere tutto lo stress. Per di più ho perso altri 5 kg e i ragazzi non fanno che preoccuparsi . Anche le fan su twitter mi scrivono messaggi per cercare di farmi forza. È più forte di me. Lo stress mi fa un brutto effetto. Pierre ordina il cibo, ma io come al solito ho lo stomaco chiuso quindi non m'importa quello che ordinerà.

  • Emy devi mangiare.- Pierre richiama la mia attenzione sul piatto di pasta di fronte a me. Scuoto la testa distogliendo lo sguardo.

  • Guarda leggi..- dice passandomi il suo telefono.

 

La stellina del pop Emily Tomlinson, sta accusando i primi sintomi di anoressia. La ragazza appare molto dimagrita nelle foto. Le fan sono molto preoccupate e non smettono di scrivere messaggi alla Modest e a Simon Cohwell. Che non riesca a reggere lo stress e la lontananza dai suoi amici ?.

 

Sbuffo chiudendo la pagina e restituendogli il cellulare.

  • Louis è molto preoccupato. - socchiudo gli occhi. Lo so. Mi stanno bombardando di messaggi e chiamate, ma non rispondo. Non ho voglia, sono come spenta. Forse è vero. Stare lontana da loro per me è troppo difficile, dovrei solo accettarlo. Mancano due settimane per rivederli, ma non credo di poter resistere.

  • Ehilà.- Pierre strabuzza gli occhi e poi si alza abbracciando il ragazzo dietro la sua sedia . Aggrotto le sopracciglia continuando a girare la pasta con la forchetta. Ha i capelli neri e gli occhi azzurri. È davvero un bel ragazzo.

  • Oddio Franz !. Che ci fai qua?.- gli chiede Pierre asciugandosi due lacrime di felicità.

  • Beh volevo salutare il mio fratellino!. - sorride il ragazzo al suo fianco . Si gira verso di me che per poco non mi strozzo con l'acqua. Cazzo!. Ma sono tutti e due così boni o è solo la mia impressione?. Mi sorride cordiale tendendomi la mano.

  • Tu devi essere la splendida Emy, la migliore amica di mio fratello.- annuisco stringendo la sua mano.

  • In persona.- ridacchio indicandomi. Mi squadra un po'.

  • In effetti in persona non direi. Dalle foto eri un po' più in carne . - mi mordo il labbro inferiore . Capisce di aver toccato un tasto dolente.

  • Oops .. scusami. Io comunque sono Franz, il fratello maggiore di Pierre. - dice indicando suo fratello e facendomi l'occhiolino. Pierre alza gli occhi al cielo.

  • Non provarci con lei. Il suo ragazzo è molto protettivo.- lo informa ridacchiando e guardandomi di sbieco. Rido anche io ricordandomi di quando voleva picchiarlo.

  • Peccato... ma piccola sappi che io sono sempre disponibile per una bella bionda.- sbarro gli occhi scuotendo la testa e ridendo un po'.

  • Sei tutto pazzo- dico mentre Pierre parla al telefono con Mary. Sbarra gli occhi .

  • No in realtà sno un fotografo, ma sai l'arte viene colta a pieno solo da chi ha qualche piccolo problema nel vedere la realtà comunemente.- risponde affascinandomi un po'. Ha ragione. I nostri occhi azzurri si scrutano per un po', poi la voce di Pierre ci richiama all'attenzione.

  • Emy... Jay ha detto che puoi tornare a casa . Devono montare le basi e domani pomeriggio si riprende. - mi comunica con lieve preoccupazione nell sguardo.

  • Oh allora chiamo Adam e gli chiedo di portarmi subito a casa . Sono stanca. - annuncio sollevandomi dal tavolo e dando i soldi a Pierre che scuote la testa.

  • Ci penso io . Vai a riposarti.- gli sorrido riconoscente prima di voltarmi verso il ragazzo dietro di me.

  • È stato un piacere Franz, ma ora se vuoi scusarmi vado a dormire.- ridacchio alla fine della frase .

  • Oh certo... ci si rivede Emy.- calca il mio nome prima di allungarsi e lasciarmi un bacio sulla guancia. Arrossisco un po' prima di uscire dal ristorante. Adam mi aspetta come al solito. Non ho nemmeno la forza di sollevare lo sguardo per vedere il suo viso preoccupato. Tutti quanti mi guardano così in questo periodo. Simon è arrivato persino a chiedermi di prendermi una pausa prima del tempo, ma ho risposto di no. Ce la faccio. Le fan urlano controllate dalle guardie del corpo. Le saluto con le mani per poi caricarmi sospirando sulla macchina. In poco tempo arriviamo a casa e riescono a farmi entrare senza problemi. Mary è seduta sul divano con le gambe accavallate. Il piede poggiato sul pavimento batte nervosamente . Come si accorge della mia presenza si alza e mi viene incontro. Mi fingo indefferente, forte, ma so che di fronte a lei è inutile.

  • Smettila Emily. È inutile che scappi dalle cose. Non serve.- Mary dietro di me si alza sulle punte per abbracciarmi . Sbuffo lasciandomi andare sulla sua spalla.

  • È che... - non riesco nemmeno a parlare.

  • Vieni. Siediti e guarda.- mi fa sedere sul divano a pochi metri da noi. Prende il suo telefono entrando sul sito della notizia. Alzo gli occhi al cielo girando la faccia.

  • Guarda.- mi richiama. Con un occhio osservo la foto. La faccia di Harry è girata dalla parte di Louis come per chiedere aiuto, mentre una tipa mezzo nuda gli mette il sedere in faccia. Nell'altra invece ha una faccia piuttosto irritata, dato che una ragazza gli ha messo le mani tra i capelli.

  • E se guardi questa , si vede anche come lui cerca di spostarla.- in effetti ha ragione. Mi mordo il labbro, sapendo di aver sbagliato.

  • Dovrei chiamarlo?.- le chiedo sbattendo le ciglia e mordicchiando le dita nervosamente.

    Mary si guarda intorno deglutendo.

  • È un tantino... arrabbiato. Giusto un tantino e..- non finisce la frase che il rumore di una porta che sbatte mi fa sbarrare gli occhi. Non ho il coraggio di girarmi. Mary guarda a destra e sinistra indietreggiando e fa una smorfia terribile, quando la porta si chiude con un tonfo.

  • Mary..- sussurro spaventata. Lei mi indica con le dita dietro di me. Ho una mezza idea di cosa stia succedendo, ma … ne ho un po' paura. Riconosco il profumo. Vaniglia. Stringo i pugni mentre la paura si impossessa di me.

  • Ed è q-qui.- balbetta Mary prima di alzare lo sguardo verso la persona appena entrata.

  • Emily. - la sua voce è più roca del solito. Sbarro gli occhi, perchè inevitabilmente riconosco quanto mi sia mancato. Chiudo gli occhi .

  • Girati.- dal tono di voce che usa capisco che è un ordine, ma decido comunque di non farlo.

  • Girati cazzo!- esplode prendendo il mio braccio e facendomi girare verso di lui. I suoi occhi si solito verde smeraldo, sono di un verde cupo e li posso vedere ardenti di rabbia.

  • Vuoi spiegarmi?.- chiede mostrandomi il suo telefono. Lo afferro tremolante . Ci sono delle foto mie al ristorante con Pierre e Franz e una dove lui mi da un bacio sulla guancia.

  • Che fai parli?.- chiede duro stringendo di più il mio braccio . Mary dietro di lui si irrita un po'.

  • Non trattarla così Harry!.- fa un passo verso di noi, ma lo sguardo di Harry la inchioda sul posto.

  • Stanne fuori Mary. È una cosa tra me e lei. Vattene.- le dice autoritario. Mary scuote la testa, ma quando incrocia i miei occhi e le mimo un “vai” deciso , prende la borsa ed esce. In un attimo di distrazione riesco a scappare dalla sua presa.

  • Sai come mi sono sentito per tre giorni?. Eh ?. Lo sai cosa si sente ad essere ignorati dalla persona che si ama ?. No. Non lo sai perchè io ci sono sempre per te, anche quando sono incazzato con te, come adesso. - dice indicandosi . Lancia con rabbia il suo giubotto verso il divano per poi venirmi di nuovo incontro. Tremo un po' e giro la faccia verso destra, per non vedere il suo viso furioso. La sua mano riporta il mio mento al suo posto.

  • Non ho fatto nulla con quelle. Non mi hai ascoltato. Perchè?. Perchè non ti fidi di me?.- chiede e nei suoi occhi leggo qualcosa come … tristezza. Sospiro abbassando lo sguardo.

  • Non è che non mi fido di te.. è che mi sembrava tutto abbastanza chiaro.- rispondo a bassa voce senza riuscire a guardarlo.

  • No che non era chiaro!. A me non mi hi sentito!. Non puoi fidarti delle cazzate che sparano e non del ragazzo che ami.- mi riprendestaccandosi da me. Ha ragione. Ha perfettamente ragione, ma non ho comunque la forza di alzare il viso. La testa mi gira un po' ed è meglio non sforzarmi.

  • Odio quando non mi guardi e non rispondi. Lo odio.- dice avvicinandosi velocemente a me e prendendo il mio viso tra le sue mani. Ferma la mano destra sulla mia guancia.

  • Chi era quel tipo che ti ha baciato ?.- la sua presa si fa più intensa sulla mia guancia, facendomi quasi male .

  • H-harry m-mi f-fai male...- dico mentre una prima lacrima scende sul mio viso. Rimane impassibile. Porto le mie mani sul suo viso e poggio la mia fronte sulla sua guardandolo negli occhi e sperando che si calmi.

  • E-era il f-fratello di P-Pierre.- dico sincera. I suoi occhi tornano più verdi, come le nuvole che spariscono improvvisamente nel cielo. La sua espressione non cambia, ,ma la mano sulla mia guancia diventa più leggera. Stringe gli occhi e con un ringhio mi spinge contro il muro . La mia schiena sbatte e gemo dal dolore. Apre gli occhi fissandoli nei miei.

  • Io... averti lontana mi fa uscire di testa. Vederti così magra mi rende furioso. Vederti con quel tipo … mi trasforma in una bestia. - la sua voce trema alla fine. Prendo coraggio portando le mie mane ad accarezzargli la schiena. Si rilassa poggiando la sua testa sulla mia spalla. Respiro pesantemente infilando le mie dita nei suoi ricci e facendolo gemere.

  • Dillo.- singhiozza sulla mia spalla. Aggrotto le sopracciglia. Sono stanca . Voglio solo dormire . Con lui.

  • C-cosa?.- chiedo confusa spostando le mani dai suoi capelli. Solleva la testa sfiorando con il suo naso il mio.

  • Dì che sei mia.- lo sguardo duro, la mandibola serrata, ma gli occhi... gli occhi così lucidi che mi fanno sciogliere.

  • S-sono tua Harry.- dico deglutendo. Harry rilassa le spalle, ma non si sposta, anzi, mi inchioda di più al muro. Prende la mia gamba mettendola intorno alla sua vita e toccandola con insistenza.

  • Sei SOLO mia.- ribadisce prima di tuffarsi sulle mie labbra. Al contatto violento sbatto la testa sul muro. La sua lingua trova accesso alla mia bocca con prepotenza . Mi lascio andare portando le mani ai suoi capelli e tirandogli i ricci. Geme sulla mia bocca . I movimenti della sua bocca a poco a poco diventano più lenti, passionali, dolci, come in genere è lui. Una lacrima bagna la sua guancia ed io con un bacio veloce l'asciugo. Odio vederlo piangere.

  • M-mi sei mancata così tanto... h-ho avuto paura id perderti.- sospiro baciandolo di nuovo e alzandomi sulle punte.

  • Non mi perderai.- lo rassicuro abbracciandolo.

 

 

HARRY P.V:

E' bellissima. Avrà si e no quindici chili in meno rispetto a due mesi fa, ma è comunque bellissima. Ovvio che io la preferisco con i chili in più, ma l'importante è che lei stia bene. Poggio le mani sui suoi fianchi abbracciandola e infilando il naso nei suoi capelli per inspirare a pieno il suo profumo. Si stacca da me un po' barcollante. La guardo accigliato.

  • Stai bene?.- le chiedo spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio . Annuisce accennando un sorriso che a me in realtà non piace molto. La porta di ingresso si spalanca e Mary entra un po' confusa. Dietro di lei un omone altissimo in giacca e cravatta si ferma a guardare Emy.

  • Emily Tomlinson?.- chiede facendo risuonare la sua voce nella stanza. Emy si mette dietro di me impaurita, ma comunque lascia vedere un pezzo del suo viso . Le stringo un fianco .

  • Si . Sono io.- risponde lei deglutendo.

  • Sono il procuratore Robert Stones. Vengo qui a riferire le ultime volontà della signorina Diana Ross.- l'eco della sua voce rieccheggia un paio di volte . La scena è come a rallenty . Mi giro lentamente verso Emy che spalanca gli occhi. Non so cosa mi spinge ad afferrarla per i fianchi, forse il fatto che i suoi occhi smettono di brillare. La sua testa cade all'indietro , mentre Mary ed io urliamo il suo nome . L'afferro saldamente accompagnandola nella caduta . Il signor Robert rimane scioccato di fronte alla porta. Emy ha gli occhi chiusi, contornati da profonde occhiaie nere, il viso in genere con quel colorito da bambolina è pallidissimo e molto magro.

  • Cazzo. Harry dobbiamo chiamare un dottore. Anzi chiamo Adam.- Mary esce di casa di corsa, non curandosi minimante dei paparazzi fuori . Urla il nome di Adam il quale correndo entra in casa.

  • O Madonna del Carmelo.- esclama Adam spostandomi e prendendola in braccio senza il minimo sforzo. Sono inerme, per me vederla in quello stato è orribile. La mia Emy, la mia piccola. Lo seguo correndo al piano di sopra e seguo ogni suo movimento mentre la adagia sul letto aprendole il bottone dei jeans e sollavandole le gambe in alto.

  • Che fai lì l'impalato?. Vai a chiamare aiuto!.- mi sbraita contro. Inizio a correre giù dalle scale uscendo di casa per cercare Mary . Nessuna fan si avvicina a me . Si limitano a piangere, pensando chissà a quale cosa possa essere successa al loro idolo . Le mie poche fan sono impegnate a rassicurare quelle di Emy.

  • MARY CAZZO !.- due ragazze indicano la mora mentre corre dietro ad un uomo con la valigetta in mano. Li seguo di fretta chiudendo poi la porta dietro di me.

  • Lasciatemi fare.- dice intimandoci di stare fermi . Robert è ancora lì che si guarda attorno imbarazzato. Mi avvicino a lui facendolo accomodare.

  • Dica pure a me, sono il suo ragazzo.- dico sedendomi al suo fianco.

  • No. Sono autorizzato solamente a parlare con la signorina Emily.- dice guardando verso le scale. Mi piazzo di fronte a lui.

  • Dia a me . - ripeto duro. Non so come cede lasciandomi una cartellina e poi andandosene pronunciando un “arrivederci” borbottato. Mary accasciata sulla poltrona al mio fianco guarda dritta di fronte a sé.

  • Io so cos'ha. Sta riniziando a soffrire di anoressia. Ho paura ….- un singhiozzo mi spinge ad avvicinarmi a lei ed abbracciarla.

  • Non le permetterò di farsi del male Mary, te lo prometto. La amo e se questo vuol dire portarmela dietro o rinunciare alla band. Lo farò. - dico serio. Aspettiamo un tempo che sembra infinito, poi Adam e il dottore scendono. Adam si asciuga il sudore sulla fronte, mentre il dottore sorride dolcemente.

  • Le ho fatto un'ignezione . Si è svegliata, ha avuto uno svenimento comune in tutte le persone che non stanno mangiando bene. L'importante è che la facciate riposare tenendola lontana dallo stress per un po' e che torni a mangiare regolarmente.- lo ringraziamo facendolo uscire .

  • Adam puoi rassicurare queste ragazze e la stampa?. Mi si spezza il cuore a vederle così.- dice Mary guardando fuori dalla finestra.

  • Ci penso io.- sorride lui lasciando un buffetto amichevole sulla guancia della moretta, per poi uscire velocemente. Mary sospira guardandomi.

  • Vado a prepararle qualcosa da mangiare.- dice incamminandosi verso la cucina. Lei ha già vissuto tutto questo, io no. Io non c'ero e neanche questa volta ho potuto aiutarla per evitare che succedesse. Busso all porta della sua stanza sentendo un flebile “avanti” in risposta. Appena mi vede sorride .

  • Ehi...- mi saluta indicandomi il letto. Mi siedo vicino a lei dandole un bacio sulla tempia.

  • Entri dentro che ho freddo?.- mi chiede facendomi gli occhi dolci. Ridacchio togliendomi le scarpe e accontentandola subito. La stringo a me piano, per no farle male, ma lei si appiccica sringendo con forza le mani intorno ai miei fianchi.

  • Non vedevi l'ora di buttarti tra le mie braccia vero?.- le chiedo ironico facendola ridere. La sua risata è la cosa più bella che c'è al mondo. Mi allungo prendendo la cartellina sul comodino.

  • Devi leggerla Emy.- le dico mentre lei si stacca da me mettendosi seduta e poggiando la schiena sulla spalliera.

 

 

EMY P.V:

Vedevo quella cartellina come un mio grande nemico. Come se dentro di essa fossero celati mille segreti, come se sul serio aprendola tutto il buio mi portasse via.

  • Ci sono io con te. Non ti lascio sola, te lo prometto.- Harry mi stringe la mano infondendomi forza. Se scivolerò, lui ci sarà e mi iuterà a rialzarmi. Annuisco prendendo la cartella e aprendola. Dentro trovo un mazzo di chiavi che riconosco come le chiavi della vecchia casa a Londra , una lettera e una scatoletta blu. Prendo la lettera . Tremo.

  • N-non voglio leggerla- ammetto scuotendo la testa.

  • Amore devi farlo quando ti senti pronta. Se non te la senti non leggerla, perchè quando l'aprirai sarai solo tu a dover affrontare le parole. Io ci sarò dopo, ma non saprò di certo cosa ci sarà scritto. - dice accarezzandomi dolcemente la guancia. Il problema è che io sono pronta. Lo so da anni, solo che ho paura.

  • H-ho paura.- Harry sorride intenerito.

  • Ci sono io con te.- ripete baciando la mia fronte e alzandosi dal letto.

  • Ti lascio sola ok?. Quando hai finito chiamami.- dice alzandosi e facendo per uscire. Sarei tentata dal dirgli di restare, ma capisco che è meglio così.

    (http://www.youtube.com/watch?v=sDIXnRIQelk mettete questa vi prego... sul serio .. rende il tutto molto più intenso e commovente. )

La porta si chiude e il mio cuore aumenta i battiti.

  • Mamma ti prego... aiutami.- dico prendendo in mano la busta bianca e scartandola. La apro con delicatezza notandola un po' ingiallita dal tempo . Mia madre aveva proprio pensato a tutto, per questo mi aveva scritto quella lettera. Riconosco subito la sua scrittura ordinata e già una lacrima scivola sul mio viso, mentre porto al naso la carta sentendola impregnata del suo profumo alla rosa. Soffoco il nodo che ho alla gola e il freddo glaciale che si impossessa di me , cerco di scacciarlo via scivolando più a fondo nelle coperte. Porto lo sguardo alla prima riga chiudendo subito dopo gli occhi.

    Sicura di volerlo fare?.

    Non sono mai sicura di nulla, ma ora non m'importa. Voglio sapere. Inizio a leggere tentando di calmare il mio cuore.

 

 

 

Mia piccola e dolce bambina,

 

  • Mamma...- bisbiglio tra le lacrime . Solo lei mi chiamava così. Piccola e dolce, mi paragonava al profitterol. Piccolo, ma buonissimo.

     

se stai leggendo questa lettera vuol dire che ormai sei grande. Sei una donna amore mio. La mia piccola donna, la mia piccola bambina cresciuta.

  • Lo sono, ma avrei ancora bisogno di te.- dico tirando su con il naso .

     

    Vorrei essere lì a stringerti tra le mie braccia , magari dopo averti svegliato con il profumo della mia torta al cioccolato che ti piace tanto. Vorrei essere al tuo fianco per spegnere le candeline dei tuoi prossimi compleanni, sedermi tra le prime bancate della chiesa , vederti sorridente con l'abito bianco comprato insieme e poterti augurare il meglio, ma non sarà possibile. Non arriverò così lontano da poterti vedere in questo giorno così speciale.

 

Un singhiozzo profondo esce dalla mia gola e le lacrime bagnano il foglio.

 

Ma ti vedo ora, piccola mia. Sei seduta dietro di me che piangi e mi chiami. Sto tentando di tranquillizzarti, ma non riesco nemmeno a calmare me stessa.

Voglio che tu sappia tutto piccola mia. Ho poco tempo, ma lo voglio spendere per salutarti l'ultima volta e per bene.

 

Mi blocco sentendo il sangue affluire velocemente al cervello. Ecco cosa faceva piegata su se stessa. Lei scriveva e intanto mi sorrideva. Lei stava scrivendo per me. Per il mio futuro, perchè lei sapeva che ce l'avrei fatta.

 

Amore mio non devi piangere. Non farlo mai, perchè sei bellissima quando sorridi. Illumini tutto intorno a te e riesci a far star bene chiunque ti stia vicino. Così hai sempre fatto con me. Sei sempre stata la mia ragione di vita.

 

Piango forte, quasi urlo. Lei era la mia ragione di vita. Lei sola riusciva a farmi sorridere sinceramente.

 

Mi ricordo quando eri piccola, piccola, ancora dentro la mia pancia . Ti cantavo la nostra ninna nanna e tu scalciavi , perchè volevi partecipare e cantare con me. La musica ha sempre fatto parte di te, come l'aria . Appena sei nata hai cantato amore , perchè quel pianto stridulo che ha riempito la stanzetta di quell'ospedale, era il canto più dolce che io abbia mai sentito in tutta la mia vita. Ricordo quando ti tenevo stretta tra le mie braccia,con paura di farti male o di farti prendere freddo. Ti ho amata tanto amore mio. Ti ho amata più della mia stessa vita, più di quanto qualcuno abbia mai visto amare . Soffrivo tanto, ma quando ti vedevo correre verso di me con quella grande gioia sul volto,con quel sorriso con appena qualche dentino e i tuoi occhioni alla ricerca di un volto familiare, ti giuro che spazzavi via tutti i miei demoni. E li toglievi uno ad uno con i tuoi baci, le tue carezze, i tuoi abbracci .

Mi mancherai tanto piccolina, ma non ti lascerò mai da sola. Con te ci sarà sempre il mio angelo custode, ci sarò sempre anche io. Nel tuo cuore. E ti prego: non piangere, perchè io continuerò a vivere dentro di te. Continuerò a ridere quando lo farai tu, a piangere quando lo farai tu.

 

E allora dimmi perchè non riesco a smettere di piangere?. Perchè sento questo dolore al petto che non mi fa respirare?. Porto una mano alla gola sentendo il respiro più pesante.

 

E sarò lì anche quando incontrerai il grande amore della tua vita e sorriderai radiosa al tuo futuro. Anche io ho incontrato l'amore della mia vita un po' di tempo fa . È scappato un paio di minuti fa . È fuggito, ma io non lo odio. Lo amo e lo amerò per sempre.

Sai Emy nella vita ci sono tante persone che ti chiederanno come si fa ad amare così intensamente qualcuno da riuscire a perdonargli tutto, ma devi sapere tesoro che loro non sapranno mai cosa c'era sul serio tra me e tuo padre. Non odiarlo piccola mia. Non farlo, perchè lui ha bisogno di te, esattamente come ne aveva di me.

Lo incontrai una mattina a scuola. Non ero un tipo di molte parole io, preferivo starmene in disparte con un libro o passare del tempo con Johannah. Non amavo la gente, come te che adori essere circondata da tante persone . Io ero un tipo solitario prima di conoscere tuo padre . Esatto... hai preso da lui. Era un giocatore di football, il più bello. Aveva una folta chioma riccia e i suoi occhi.. oh i suoi occhi erano azzurri, come il ghiaccio, ma sembravano sciogliersi al sole. Se ne stava con i suoi amici a fumare o a guardare le ragazze che gli passavano di fronte. Poi un giorno, la mia sbadataggine volle che andassi ad inciampare proprio su di lui. Ricordo i fogli volare e i libri cadere con forza sul pavimento, ma non me ne accorsi, perchè i suoi occhi erano incastrati con i miei. Mi innamorai di lui in quell'istante. Si piegò a raccogliere i miei libri e con un sorriso si presentò. Barth . Così lo chiamavano . Non so di preciso quando iniziò la nostra storia, forse quando lo trovai in mezzo alla strada pieno di sangue. Suo padre lo picchiava Emy. Suo padre era una persona orribile. Picchiava la mamma e lui fino a ridurli in fin di vita. Lo ripulii dal sangue, lo curai e per la prima volta nella mia vita fui sicura di voler proteggerne un'altra. Barth era una persona bellissima. Mi accontentava in tutto, rideva sempre, mi portava al cinema, al ristorante, mi comprava vestiti e gioielli. Insomma era tutto ciò che una ragazza potesse desiderare, il ragazzo perfetto. Quando nascesti tu era così contento che volle dipingere tutta la stanza da solo. Aveva sbagliato la tinta e allora era uscita rossa. Come il tuo colore preferito. Mi ricordo che disse.

  • Questa bambina sarà speciale, perchè senza volere è stata scelta . Il rosso è un colore passionale, fuori dal comune . Vicino al rosa, ma molto più intenso. E così sarà l'amore che questa bambina darà a chi le starà intorno. Intenso.-

 

Lancio un urlo stridulo lanciando i cuscini intorno a me e le coperte. Piango come mani ho fatto prima, sentendo le lacrime asciugarsi sulla mia pelle che che viene ribagnata da quelle nuove.

 

Non poteva sapere di aver indovinato alla perfezione ciò che saresti diventata. Fino a quando hai avuto tre anni è stato tutto perfetto. Poi sua madre morì. Morì per colpa di tuo padre. La investì una macchina mentre tentava di fuggire. Tuo nonno era terribile, senza cuore, non l'aveva mai amata, ma erano stati costretti a sposarsi dai loro genitori, aristocratici di grande importanza. Figurati cosa voleva dire per tuo padre, sapere di essere nato in una famiglia dove lui non era frutto d'amore tra i coniugi, ma semplicemente il frutto di una bugia. Lui si definiva “il frutto marcio cresciuto su un albero piantato storto”. Io invece ho sempe pensato che lui fosse bellissimo, perchè malgrado tutto aveva un cuore enorme. Quando tua nonna morì iniziò a peggiorare. Iniziò ad incolparsi della sua morte ed iniziò a bere. Un giorno era talmente ubriaco che mi diede uno schiaffo. Iniziò a piangere chiedendomi perdono. Non era in sé e lo perdonai. Lui non mi avrebbe mai fatto del male, poi però l'odio accecante per il padre lo rese diverso. Lo indurì anche nei miei confronti, ma non nei tuoi. Lui era innamorato di te, non ti avrebbbe mai toccata, perchè eri troppo simile a lui, gli ricordavi sua madre.

 

Non ci credo. Non posso e non voglio crederci, anche perchè lui mi ha fatto davvero del male.

 

Non so cosa gli prese il giorno in cui uccise quell'uomo. Iniziai ad avere molta paura di lui. Non era più quell'uomo che io conoscevo. Il male lo aveva ormai trasformato del tutto e me lo aveva portato via. Era come essere vedova. Come se lui fosse morto ed io continuassi a vivere nel ricordo di come era prima. Avrei dovuto avere il coraggio di andarmene, ma non ce l'ho fatta, perchè nelle pochissime volte in cui era lucido, correva da me a piangere. Ed io restavo lì, a coccolarlo e dirgli che tutto si sarebbe sistemato.

È sempre rimasto un bambino. Un bambino che aspetta ancora di ricevere l'amore che nessuno gli ha mai dato per colpa del padre. S'incolpava dicendo che lui non aveva mai avuto il coraggio di denunciarlo. Il padre era molto più pericoloso di quanto pensasse. Non aveva scrupoli e lui a poco a poco si stava trasformando nella sua fotocopia.

 

Prendo l'inalatore sentendo di impazzire. Il mio respiro a poco a poco torna normale, ma i singhiozzi continuano. Per questo lui mi diceva che non si poteva sfuggire dal proprio sangue. Perchè anche lui ci ha provato e non c'è riuscito, perchè forse voleva avermi più vicina in qualche modo.

 

Emily ti prego.. devi salvarlo. Devi salvarlo dalla sua autodistruzione e l'unico modo che hai per farlo è dargli amore. Io sono convinta che lui non ti vorrebbe mai fare del male, perchè lui rivede in te quel bambino che era lui. Lui sa di essere una bestia. Se ne accorge e quando saprà che io sono morta , impazzirà di dolore. Mi ha guardato con orrore e poi è sceso dalla macchina correndo. Non è cattivo. È solamente molto debole, ma tu no. Tu sei forte Emy . Sei nata per amare, per brillare, per dare al mondo una seconda occasione. Ho cercato di insegnarti ad amare con tutta te stessa nella speranza che un giorno tu possa capire che solo dando si può ricevere.

Sto morendo piccola mia, ma tu ricorda sempre una cosa: la vita è una ruota, chi nasce, nasce per morire e chi muore, muore per rinascere. Per questo ti dico di vivere . Vivi, vivi come se io fossi ancora con te, come se non me fossi mai andata. Come se ogni notte restassi comunque lì a stringerti tra le mie braccia e coccolarti.

Sarai una mamma perfetta, ne sono sicura. E sono anche sicura che quel piccolo furfante del figlio dell'amica di Johannah sarà un perfetto uomo. Harry no?. Ti ho vista sai ?. Guardarlo dallo scivolo mentre giocava con Louis.

 

Lei sapeva già tutto. Aveva previsto tutto. Batto le mani sul pavimento , provocandomi quasi una frattura, dato il dolore lancinante. Continuo a lanciare di tutto . Sono disperata, sopraffatta dal dolore, dai ricordi , dalle bugie, dai significati che a poco a poc si fanno spazio nel mio cervello. Mi strappo i capelli cadendo in ginocchio di nuovo e riprendendo la lettera, tenendomi con una mano la gola, per paura che il cuore possa uscire anche da lì.

 

Oh amore mio... ti devo lasciare. Non vorrei, ma devo. Mi stanno chiamando. Johannah si prenderà cura di te e sono sicura che anche Louis lo farà, si vede da come ti guarda sempre con un occhio di riguardo.

Portami con te, piccola farfalla. Sempre con te. Guarda nel cielo, tra le stelle e trovami. Sarò lì a guardarti .

Emy... qualsiasi cosa succeda, sappi che la mamma ti amava. Sappi che non ti devi mai arrendere, che devi lottare, sempre. Sei la mia piccola guerriera e sono sicura che un giorno diventerai una stella che brillerà illuminando tutti, perchè sei talmente speciale che anche quando eri nella mia pancia mi sentivo bene, protetta. Ed eri tu a proteggermi. Con il tuo amore e la tua forza. Non dimenticarti mai della tua forza Emy. Ce l'hai . Devi solo aggrapparti forte forte a quella, quando pensi di non farcela più e pensare a me. Ti aiuterò . Ti guiderò e ti amerò. Quando leggerai questa lettera sono convinta che piangerai, ma ascoltami. Concentrati su un unico sentimento. Su quell'unica cosa per cui vale la pena andare avanti. Trovalo. Lo senti?. Batte nel tuo cuore no?. Bene afferralo e tienilo lì. Fermalo , come se esistesse solo quello.

 

Lo trovo. Lo trovo sul serio. Due occhi. Gli occhi verdi di Harry. Le mie lacrime si placano. Sento tutte le altre emozioni pressarsi intorno ai suoi occhi nella mia mente, come per farmi cedere, ma resisto e chiudo gli occhi, pensando alla sua risata, alle sue carezze, ai suoi baci, alla sua voce. Fin quando apro gli occhi, sentendomi immune. Immune ad altro dolore, ma tanto ferita da non riuscire ad alzarmi.

 

Hai smesso di piangere, mi stai solo guardando. Ti sorrido e ti pronuncio queste ultime parole che ho scritto. E sto chiudendo gli occhi a poco a poco. Non ti nego che ho paura, che mi dispiace lasciarti sola in questa macchina, ma so che verranno a prenderti .

Ti amo bambina mia.

La tua mamma.

 

Come un automa raggiungo la cartellina rimettendo dentro la lettera. Attaccato alle chiavi trovo un altro biglietto.

 

Nella speranza che tu un giorno voglia tornare alle origini e riprendere ciò che è tuo.

 

Gli occhi di Harry, ancora . Prendo la scatoletta blu aprendola e scostando il cotone per vedere ciò che racchiude. Mi mordo il labbro per trattenermi , quando riconosco la collana di mia madre. Quella col sole. Apro il ciondolo, un sole sorridente, trovando una mia foto di quando ero in braccio a lei. Avevo si e no 2 anni. Il sorriso che avevo... è un sorriso che non è più quello che ho adesso quando sono felice, è sempre molto più … più provocato da lei. Al lato destro ci sono incise delle parole. Pulisco un po' dalla polvere e leggo .

 

Non lasciare che il tuo passato definisca chi sei oggi.

 

Da dentro il ciondolo cade un'altro foglietto. Lo apro scoprendo una citazione di Sergio Bambarèn , lo scrittore preferito di mamma.

 

Ci sono momenti nella vita in cui ci manca qualcuno così tanto che vorremmo solo andarlo a prendere nel nostro sogno e stringerlo forte, come se fosse reale. Quando la porta della felicità si chiude, se ne apre un'altra, ma quante volte fissiamo a lungo la porta serrata, senza vedere quella aperta apposta per noi?. Non muoverti sulla base delle apparanze , ingannano. Non lasciarti abbindolare dalla salute, perchè è cagionevole.

Và puntando a qualcosa che ti faccia sorridere, perchè soltanto un sorriso può trasformare un giorno triste fino ad accenderlo di luce e colore.

Trova quella cosa che ti faccia sorridere il cuore.

Sogna quello che vuoi; va dove desideri;

sii la persona che vuoi essere, perchè hai soltanto una vita e una sola possibilità di fare quello che vuoi. La persona più felice non necessariamente è colei che ha il meglio di ogni cosa, è piuttosto quella che fa del suo meglio con quanto le capita sul suo cammino . Il futuro più roseo sarà sempre basato su un passato dimenticato; non farai progressi nella tua vita finchè non avrai lasciato andare errori e dispiaceri che appartengono al tuo passato.

 

Capisco queste parole. Le capisco e le sento. Richiudo il bigliettino riponendolo dentro il ciondolo, per poi richiuderlo. Rimango ferma , immobile, mentre il sole tramonta ed il buio si impadronisce di ogni cosa. Lì dentro ci sono io. Distrutta, lacerata, ma invisibile al dolore. Forte, dura come mai lo sono stata. Stringo i pugni e chiudo gli occhi. Urlo più forte che posso, lasciando andare le ultime emozioni negative, come rabbia, odio, tristezza, cadendo poi in ginocchio. La porta si spalanca , ma trattengo la testa bassa.

  • Stai bene?.- mi chiede Harry rimanendo sulla soglia. Mi alzo piano ingoiando l'amaro che ho alla bocca e scuotendo la testa. Mary mi guarda preoccupata, come se si aspettasse il peggio da un momento all'altro. I miei occhi incontrano quelli di Harry che li sbarra. So cosa legge: dolore. Infinito e lacerante dolore.

  • No. Non sto bene.- dico con una serietà che spaventa anche me. Harry fa per avvicinarsi, ma lo blocco con una mano.

  • Ma starò meglio.-

 

 

 

 

MARY :

 

SAAAAAAAAAAAAAAAAAALVE:

Eccomi.. nuovo capitolo. Un po' deprimente devo dire, ma .. mi andava così. Avevo bisogno di sfogare le mie lacrime e l'ho fatto. Ci ho messo l'anima . Spero che vi faccia provare qualcosa, perchè io ho pianto mentre lo scrivevo. Sentivo riga per riga il dolore di Emy, perchè lei è una parte di me, anzi sono io. La nostra storia è in certi versi diversa, ma per altre uguale. Sia io che lei siamo persone che non si arrendono, che si concentrano sempre su quella cosa che le tiene in vita, perchè solo così superiamo tutto. Non vi dico nulla, non vi anticipo nulla, ma posso assicurarvi che saranno capitoli abbastanza forti e ricchi di emozioni che ho bisogno di lasciar andare. Per questo tengo alle vostre recensioni, perchè almeno posso capire se il le mie emozioni arrivano. Quindi vi prego : recensite.

Baci Roby<3

  
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