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Autore: bettachan    05/07/2013    3 recensioni
Questa storia è ambientata dopo la sconfitta di Cell e si concentra su ciò che il 'piccolo' Gohan ha vissuto da questa esperienza.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Piccolo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Finalmente sono riuscita ad aggiornare, anche se non sono molto soddisfatta di quello che ho scritto. Sinceramente non volevo che la storia si allungasse così tanto, ma per come l'ho strutturata, non ho potuto fare altrimenti, a tal proposito credo di poter affermare che mancano ancora 2-3 capitoli alla fine. Almeno qusto sarebbe il mio obiettivo.
Vi lascio alla lettura, augurandomi che possa continuare ad interessarvi.


Fu così che Junior, suo malgrado, si ritrovò ad affrontare una marea di umani che spintonavano per le giostre del lunapark. In circostanze normali tutta quella confusione non l'avrebbe tollerata, ma grazie ad un intenso e costante esercizio nella virtù della pazienza, e grazie a dei tappi che si era procurato, tutto il fastidio che stava provando venne di molto attutito. A dir la verità era il sorriso di Gohan e il suo entusiasmo a fare da balsamo, oltre al fatto che Junior riuscì a passare inosservato, nessuno infatti sembrava aver fatto caso al suo aspetto, troppo intenti come erano a divertirsi. Tuttavia anche lui, una volta abituato al posto, riuscì a lasciarsi andare e a divertirsi, sebbene molte cose sfuggissero alla sua comprensione. Ad esempio non riusciva a capire come Gohan potesse trovare interessante spendere le proprie energie e soprattutto soldi appresso alle bancarelle posizionate lì attorno; le trovava insulse e ridicole ma alla fine cedeva volentieri alle richieste di Gohan, spinto dai teneri sentimenti che nutriva nei suoi riguardi. Vi era una bancarella in particolare che aveva attirato l'attenzione del ragazzo; era una di quelle in cui si poteva vincere un premio se si riusciva a colpire dei bersagli con dei fucili ad aria compressa. Tuttavia l'occhio attento di Junior si era reso conto che tanto interesse non era rivolto ad un oggetto quanto ad una persona. Cercò tra la folla ed individuò la persona in questione; era una ragazzetta. Doveva avere più o meno la stessa età di Gohan, aveva dei capelli neri lunghi fino alle spalle e occhi azzurri; stava concentrata nel prendere la mira con il suo fuciletto. Spostando lo sguardo verso Gohan notò nei suoi occhi una strana luce, qualcosa che nemmeno lui riuscì a capire cosa fosse. E questa luce si accentuò quando la ragazzetta, fra gli applausi della folla, era riuscita a conquistarsi il suo trofeo, allora in quel momento il volto di Gohan si illuminò di gioia, contento per lei come lo potrebbe essere un amico. Junior gli bastò poco per capire che il suo giovane allievo si era preso una bella cotta e che la ragazzetta non lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. Dopo aver riflettuto decise che era meglio interrompere quell'idillio, perciò si avvicinò a Gohan, ma ecco che qualcosa spostò la loro attenzione. La ragazzetta era stata presa di mira da un gruppetto di teppistelli che l'aveva accerchiata, e fu lì che la situazione sfuggì di mano. Gohan si era precipitato in soccorso della fanciulla. A gambe aperte,braccia incrociate e lo sguardo fisso di chi non ha alcuna voglia di smuoversi, si era messo davanti alla ragazza, la quale lì per lì non seppe cosa dire. Alla vista di Gohan uno dei tre bulli, probabilmente il capo, si avvicinò a lui e gli si piantò davanti guardandolo dall'alto in basso. Doveva avere molti più anni perchè aveva una statura notevole e un principio di barba. Il suo volto era spigoloso, il naso aquilino, gli occhi sottili, di un azzurro pallido, sembravano di ghiaccio, incredibilmente freddi e taglienti. Sotto all'occhio aveva una cicatrice e i capelli erano neri, ispidi e corti. Gli altri suoi compari non erano poi tanto dissimili da lui, e se ne stavano in disparte ad osservare la scena ridacchiando tra loro e commentando sulla prematura 'morte' del moccioso. Gohan , per niente intimorito, guardava con occhi di sfida il suo avversario.

E tu cosa vuoi? Hai qualche problema?”

Sì! Ed è la gente come voi che me li fa venire, perciò o ve ne andate da qui o vi rompo il muso!”

Ah sì? Sentitelo lo spaccone! Siamo in tre, cosa vorresti fare?”

Darvi quello che si meritano le pappamolle come voi!”

Come osi?”- uno dei ragazzi che si trovavano dietro avanzò minaccioso ma il capo lo fermò.

Solo dei vigliacchi se la prenderebbero con una ragazza indifesa !”

Eih!” .rispose risentita la ragazzetta -” non sono indifesa! Posso benissimo cavarmela da sola.”

Hai sentito? Non servi, quindi togliti dalle palle !” -detto questo gli diede un forte spintone al quale Gohan reagì prontamente con un cazzotto in pieno viso.

Ora, se Gohan fosse stato un semplice essere umano la questione si sarebbe risolta in una comune scazzottata, ma purtroppo non fu così. Il suo pugno invece di stendere a terra il delinquente, lo fece volare di parecchi metri, facendolo cadere sopra una bancarella. Junior guardò la scena disperato, avrebbe voluto mordersi le mani perchè l'ultima cosa che desiderava era tutta quell'attenzione su Gohan. Naturalmente molti furono quelli che rimasero sbigottiti ad osservare quanto accaduto, ma per fortuna vi erano anche alcuni che applaudirono alla bravura e al coraggio di Gohan. E se state pensando al povero proprietario della bancarella, non c'è da preoccuparsi, perchè anch'egli ebbe la sua personale rivincita. Grazie all'aiuto di uno degli spettatori, i bulli in questione vennero agguantati e portati alla polizia. Questo spettatore era un uomo piuttosto robusto ad alto, aveva dei grandi baffi neri e una massa di ricci in testa. A Gohan parve che quella persona dovesse essere un personaggio pubblico di rilievo perchè tutti lo guardavano con grande ammirazione e lo trattavano con grande deferenza. Quell'uomo ora gli stava venendo incontro, aveva uno sguardo severo, ma non gli incuteva timore perchè quegli occhi azzurri che lo guardavano erano lo specchio di un animo buono. Quando se lo ritrovò davanti rimase per qualche minuto in silenzio, come se lo stesse studiando, poi prese parola.

Complimenti ragazzo! Sei stato eccezionale! Dare una bella lezione a quei bulli è stato un bell'atto di coraggio.”- dandogli una pacca sulla spalla.

Grazie signore...”

Tutta la folla cominciò ad applaudire e ad inneggiare il suo nome.

Io, il grande Mister Satan ti ringrazio di aver preso le parti di mia figlia, sebbene non ne avesse bisogno. Devi sapere che la mia Videl è una campionessa nelle arti marziali, non ha eguali, ma ti ringrazio lo stesso. Videl, vieni anche a tu a ringraziare questo giovanotto! Non capita tutti i giorni di incontrare un gentleman..”

Sì, ecco!” -rispose la ragazza che si piantò davanti a Gohan porgendogli la mano.

(E così si chiama Videl.....quant'è carina....)- rispose passivamente alla stretta di mano tanto era preso ad ammirare i suoi occhi.

Bene! E adesso figliolo scusaci ma dobbiamo andare. Quando vuoi passa nel mio ufficio ..“- porgendogli un biglietto da visita- “..sarà ben lieto di farti un autografo..” - e detto questo se ne andò tra il clamore e le ovazioni della folla.

Videl,che stava per seguire il padre, constatando come il suo 'salvatore' avesse assunto un'aria affrante e abbattuta nel vederla andare via a quel modo, fece marcia indietro. Gohan, a vederla ritornare verso di lui, ebbe un tuffo al cuore. La giovane, che ben si era accorta del fascino che aveva esercitato, e compiaciuta di ciò, si avvicinò a lui e gli diede un rapido bacio sulla guancia, poi con un rapido 'ci vediamo', lo lasciò lì solo, imbambolato, con un sorriso da ebete in faccia.

Junior decise che era giunto infine il tempo di intervenire.

Gohan!”

....”

Gohan che cosa ti avevo detto? Di non....”

Non la trovi semplicemente adorabile?”

Cosa...ma di che stai parlando?”- poi dopo aver collegato il complimento alla ragazza, gli diede un pegno in testa-” Allora zuccone mi vuoi ascoltare?”

Aih..Junior ma sei impazzito! Mi hai fatto male!”

Finalmente ho la tua attenzione! Sbaglio o ti avevo chiesto di non cacciarti nei guai?”

Infatti non l'ho fatto...ho solo...”

Hai solo attirato tutta l'attenzione su di te!”

Avevo tutto sotto controllo...”-rispose risentito perchè era stato interrotto nei suoi pensieri d'amore.

...”

Che c'è di male? Non mi pare di aver fatto una cosa sbagliata...”

Sei stato avventato e hai avuto solo fortuna..e poi quella ragazzina poteva cavarsela da sola..”

Sarà...”- rispose Gohan ritornando con lo sguardo a dove l'aveva vista andare via.

Senti..datti una calmata e raffredda i tuoi bollenti spiriti..posso avere la tua attenzione?”

Sì, dimmi!”- rispose tutto raggiante

(Brr..mi fa quasi impressione..gli umani proprio non li capisco) “Andiamo via da qui che c'è un luogo che vorrei che tu vedessi prima che faccia sera..”

Cos'è?”

Seguimi...”- si avviò verso l'uscita del lunapark.

Una volta che si furono allontanati dalla folla Junior imboccò una stretta stradina dove non vi era anima viva e fece segno a Gohan che da lì avrebbero proseguito volando. Quando si furono allontanati dalla città Junior, con suo grande sollievo, potè riprendere ad indossare la sua tuta da combattimento; ora si trovavano in aperta compagna.

Dove ci stiamo dirigendo?”

Verso il monte Paoz..”

Perchè ci andiamo?”

Perchè voglio farti vedere il luogo in cui sei nato...”

A quelle parole fu come se un groppo in gola fosse venuto a Gohan, perchè da quel momento rimase in silenzio.

Atterrarono su una collinetta,alle sue pendici si estendeva un fitto bosco e se ci si allontanava con lo sguardo si poteva vedere, al di là del bosco, una piccola radura, al centro della quale era situata una casetta modesta. Dava l'idea di essere accogliente, una sottile striscia di fumo usciva dal camino, mentre fuori stavano appesi dei panni. Gohan rimase a guardare con curiosità la casetta; ad un tratto vide uscirvi una donna ma da quella distanza non riusciva a vedere bene.

Vuoi che ci avviciniamo?”

Possiamo?”

Certo..”- si avviarono volando ma rimasero comunque ad una certa distanza per non farsi vedere. Ora Gohan poteva osservare più da vicino la donna. Sembrava giovane, aveva anche lei degli occhi e dei capelli neri lucenti, in qualche modo gli parve terribilmente familiare.

Chi è quella donna?”

è tua madre...”

Mia madre?” -rimase a guardarla intensamente- “...è bella...”

Vorresti parlarle?”

Non credo che potrei...”- rispose triste -” in fondo non me la ricordo bene..sembra una brava donna, non vorrei darle un dispiacere...”

Sì, è meglio che per ora tu non le rivolga la parola, adesso seguimi...”- facendogli cenno di seguirlo nel bosco- “...ti è venuto in mente qualche ricordo?”- gli chiese mentre camminavano.

Immagini sfocate...non saprei ricollegarle a momenti precisi...i posti in qualche modo li ricordo ma quando mi concentro su una persona è come se guardassi un'immagine sfocata..mi dispiace..”

Non importa. Ci vuole tempo e non posso pretendere che tu ricordi tutto adesso...”

Sotto a quegli alberi,dalle fronde lussureggianti, il sole faceva fatica a filtrare,vi era una profonda quiete,sembrava che tutto fosse addormentato. Lungo il loro camminare qualcosa attirò l'attenzione di Gohan, alla sua destra c'era un punto in cui il sole illuminava l'erba, un piccolo pezzo di prato sul quale cresceva un solo ed immenso albero, il più grosso di tutti. Senza dire niente si diresse verso quell'albero e quando fu abbastanza vicino notò su di esso una singolare crepa. A dirla tutta non era una crepa ma un vero e proprio buco, ora che lo vedeva meglio, era come se qualcuno lo avesse morso. Era davvero singolare e si chiedeva quale bestia o quale fenomeno naturale lo avesse provocato, ma la cosa ancora più strana era che quella pianta sembrava attirarlo a sé come una calamita. Quando si ritrovò davanti, la sua mano andò a posarsi sul possente tronco ed ecco che una miriade di immagini attraversarono il suo cervello. Vide un bambino piccolo, doveva avere sui quattro anni, che stava finendo contro quell'albero quando all'improvviso una lucente energia lo travolse provocando lo squarcio che aveva visto. Successivamente ai piedi dell'albero, accanto al bambino vide la figura di un uomo, probabilmente il padre, che lo stava consolando. Gohan non riuscì a concentrarsi sul viso, quelle immagini gli erano apparse velocemente una dopo l'altra, questo accadimento lo aveva preso alla sprovvista. Spaventato staccò di colpo la mano dal tronco, rimase lì davanti in silenzio, sentiva solo il battito accellerato del suo cuore. D'un tratto il silenzio venne interrotto da qualcuno che chiamò il suo nome. Pensando che fosse Junior si girò per rispondergli, ma si ritrovò davanti l'ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere; lo spettro che aveva perseguitato i suoi sogni ora stava innanzi a lui.

  
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