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Autore: ValeA    05/07/2013    2 recensioni
«La faccio breve...» Sperava che lui le dicesse che provava qualcosa per lei ma non se ne rendeva conto quanto fosse lontana dalla verità. Si stava sbagliando troppo.
«Tre mesi fa mi sono accorto che mi seguivi ovunque andassi, pensavo che fosse finita prima o poi ma vedendoti ancora qui...» sospirò. «Non lo è. Sono qui per dirti che sono stanco di non poter uscire tranquillamente senza che ci sia tu e ti conviene non farti più vedere perchè a me non piaci e non potrai mai piacermi!» La guardò per circa dieci secondi e poi riprese il suo discorso «Guardami e guardati... Siamo troppo diversi!»
Si era mai vista una storia tra un ragazzo popolare e una ragazza ''sfigata''? Forse sì, nelle trame dei film o dei libri ma quella era la vita reale e non sarebbe mai potuto succedere anche perchè dopo due settimane quel ragazzino dovette trasferirsi con i suoi familiari in America per il loro lavoro.
Lei non lo vide più dopo quella volta.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27

Pov Joyce

Ieri avevamo avuto la prima serie di provini, c'era qualcuno bravo ma noi più che solisti cercavamo una band.
I miei amici non appena avevano saputo di essere in quel foglio tra gli iscritti, se l'erano presa con Julie pensando che fosse stata lei e la bionda aveva spiegato subito chi aveva fatto tutto e non mi avevano risparmiata completamente.
Mi avevano detto che dovevo prima consultarli, che non dovevo prendere decisioni a mio piacimento.
L'unico che non disse nulla? Niall.
Harry nonostante si trovasse a casa, l'aveva saputo e la stessa cosa fu per Louis.
Tutti infine avevano deciso in comune accordo di non presentarsi.
Ed ora io, Eleonor e Julie eravamo dietro un bancone a provinare i penultimi della lista sapendo che sarebbero stati gli ultimi.
Questi che si stavano esibendo per noi erano bravi, forse la scelta sarebbe ricaduta su di loro.
«Bene, grazie.» li interruppe Julie. «Vi faremo sapere.» loro annuirono e andarono dietro le quinte del palco dell'auditorium.
«Che ne pensate?» la bionda si rivolse a me e Eleonor.
«Per me sono bravi.» rispose Eleonor, concordai. Sembrava d'accordo con noi anche Julie.
Avevamo anche finito e stavamo per alzarci per andarcene ma fummo interrotti da Julie che sorrise entusiasta.
«Che succede, bionda?» sorrideva davanti al display del suo I-phone, era quasi ipnotizzata.
Me lo mostrò incapace di aggiungere altro. Un messaggio da Jacob Mitchell.
Le aveva chiesto di accompagnarlo al ballo.
Sarei stata felice se non sapessi le intenzioni che potrebbe avere quel ragazzo.
Julie gli andava dietro dal primo anno e lui non l'aveva mai notata, perchè la cercava proprio ora che era la rappresentante degli studenti?
Lui era all'ultimo anno e in quella scuola era abbastanza popolare sia perchè era bravo a football sia perchè ha fatto per tre anni di seguito il protagonista dello spettacolo teatrale di fine anno.
Per me le intenzioni del ragazzo non erano del tutto convincenti, lui aveva sempre avuto ragazze popolari. Era stato, anche se per poco, con Brianne.  
Ora anche Julie era abbastanza popolare, lo era anche prima, ma ora aveva anche una carica importante in quella scuola e lui ne voleva sicuramente approfittare.
«Rifiuta!» dissi, le smontai tutto l'entusiasmo solo con una parola.
«Non ci penso proprio.» mi contraddì. «Aspettavo questo momento da tre anni ed ora che è arrivato...» fummo interrotti da Liam che entrò proprio in quel momento con Zayn.
«Siamo in ritardo?» mi disse il mio fidanzato sorridendo e venendomi vicino. Mi diede un bacio a stampo e salutò con un cenno della mano alle altre due. 
Mentre Liam mi baciò vidi Zayn voltarsi dal lato opposto. Non gli diedi importanza.
Il mio obbiettivo era evitarlo il più possibile, lui salutò tutti eccetto me.
Liam era sorpreso, era abituato nell'ultimo periodo a vederci scherzare e ridere come due bambini e ora invece c'era il gelo tra di noi. «Che...?» Liam non sapeva come continuare.
«Nulla.» risposi prontamente.
«Chiedilo a lei.» Zayn sovrastò le mie parole con la sua voce.
Prima che incominciassimo a litigare, cambiai discorso. «In ritardo per cosa?»
«Per cantare.» sorrisi, non erano tutti e cinque però.
«Non potete cantare senza di me.» mi voltai e vidi che alle mie spalle c'era Louis. 
Eleonor gli andò in contro e non appena smisero di fare i fidanzatini "pucci-pucci", lui salutò anche noi.
Non erano tutti ma più della metà aveva deciso di partecipare.
«Aspettate!» da sopra il palco comparve Harry. «Nella band non può mancare uno riccio.» mi misi a ridere.
Erano in quattro, mancava solo Niall. «Dovrebbe arrivare Niall ma non canterà, non vuole.» non  appena Harry finì di parlare, fece il suo ingresso il biondo irlandese.
«Non contate su di me, vi sosterrò e basta.» ma si erano messi d'accordo per venire qui, oltretutto anche in ritardo.
Se non fosse arrivato quel messaggio a Julie, noi ce ne saremo già andate.
Louis, Liam e Zayn salirono sul palco andando accanto a Harry e Niall invece si sedette accanto a me. Prendemmo posto anche io e le ragazze.
«Cosa ci cantate?» domandò Eleonor.
«Torn di Nathalie Imbruglia.» amavo quella canzone, avevano fatto una scelta più che giusta.
«Niall, sei sicuro?» domandò Julie, mi sorprendeva. Davvero si stava preoccupando per lui? «Perchè se dopo cambi idea, puoi scordartelo di partecipare!» Ah, era sempre la solita.
Niall sembrava indeciso, sapevo che voleva accettare ma che allo stesso tempo voleva dire di no.
«Poi dovrai sopportarti tutta la sera Brianne.» constatai. Lui sbarrò gli occhi. «Sono dei vostri.» era così semplice convincerlo? 
Risi vedendo la sua espressione, i ragazzi erano contenti che il loro amico non li avrebbe abbandonati.
 
 Nothing's fine
 I'm torn
 I'm all out of faith, this is how I feel
 I'm cold and I am shamed
 Lying naked on the floor
 Illusion never changed
 Into something real
 I'm wide awake and I can see the perfect sky is torn
 You're a little late I'm already torn.
 
«Va bene così.» li interruppe Julie. Erano bravi, perchè non lasciarli continuare fino alla fine? «Siete bravi, vi faremo sapere ed io ora vado a casa a pranzare. Zayn mi dai un passaggio?» 
«Mi spiace, Niall me l'ha chiesto prima.» Julie sbuffò.
«Io aspetto Josh, vieni con me?» domandai. 
«Va bene.» non rifiutava mai. «Avete visto Jacob Mitchell per i corridoi?» domandò Julie a tutti i presenti in quella sala.
Nessuno pareva averlo visto, meno male! «Ma hai davvero intenzione di accettare?» mi stavo comportando un po' da stronza perchè sapevo quanto avesse aspettato quel momento ma cercavo di proteggerla da quello che si poteva rivelare qualcosa di falso.
«Di accettare chi o cosa?» chiese Zayn curioso, Niall sembrava che volesse dire qualcosa ma rimase in silenzio attento a non perdersi nessun dettaglio.
«Jacob mi ha invitata ad andare al ballo.» rispose la bionda.
Lo sguardo di Niall era indecifrabile, non riuscivo a captare neanche cosa stesse provando. Però ero sicura che non ne fosse contento, anzi il contrario.
«Ah. Mi sta sulle palle, quello.» Zayn sapeva dire qualcosa di giusto ogni tanto. 
«Vi siete messi tutti d'accordo contro di me?» beh. in effetti eravamo in due.
«Io non ho ancora espresso il mio parere.» rispose prontamente El. «Ma secondo me hanno ragione.» 
Julie fulminò a tutti e tre. «Lo diciamo per il tuo bene.» continuò El.
«Se non ricordo male...» Zayn si interruppe subito dopo per pensare. «Niall, ma una volta non avete litigato per Meagan Tyler?» 
Meagan Tyler, tasto dolente per Julie.
Non sapevo bene per quale motivo la odiasse, non me l'aveva mai spiegato ma la odiava dalle elementari.
«Sì.» annuì concentrandosi subito dopo su Julie. Lei voltò il suo viso altrove, molto probabilmente sentendosi osservata da tutti.
Non so per quale motivo ma adesso pensavo che Niall non solo sapesse già dell'antipatia nei confronti di Meagan ma che era anche a conoscenza del motivo.
«Era la sua fidanzatina! Vero piccolo Niall?» lo prese in giro Harry, Niall cambiò colore al suo viso, era diventato molto simile ad un pomodoro.
«E poi vi chiedete come fa a stare con Brianne! Già da piccolo si vede che aveva gusti di merda.» lo provocò Julie. E chi se no?
Niall la guardò risentito. «Intanto lei mi è stata amica, c'è sempre stata in quel periodo quando io avevo bisogno...» era ovvio che si riferisse al divorzio dei suoi, era avvenuto qualche anno prima che arrivasse in Inghilterra.
«E con questo?» ora sarebbe iniziata un'altra inutile litigata. «Lo sai che è colpa tua se io non c'ero.» e le cose si facevano più interessanti, per la prima volta stavano parlando del perchè non erano più amici. Non era mai successo.
«Non volevo litigare con nessuno delle due. Pensavo che poi avremo chiarito.» nessuno di noi aveva il coraggio di dividerli, eravamo tutti pronti ad ascoltare ogni singola parola per capire anche noi ciò che per molti anni c'era stato tenuto nascosto.
«Chiarito? E allora perchè non sei mai venuto a scusarti?» erano uno di fronte all'altra e si fronteggiavano, si guardavano e nessuno cedeva e calava lo sguardo.
Niall sembrava preso in contropiede, forse neanche lui sapeva perchè non si era mai scusato. E poi per cosa doveva? Era questa la vera domanda per noi ignari della situazione.
Cercavo con lo sguardo Liam per capire se lui ne fosse a conoscenza, sembrava saperne meno di me così come tutti gli altri.
«Mi hai sempre evitato.» finalmente il biondo rispose.
«Avevamo litigato, credevi che ti avrei parlato come se nulla fosse?»
«Avevamo sette anni.» l'unica cosa che sapevamo tutti e che avevano litigato a sette anni e poi avevano sempre sviato il discorso con frasi del tipo "non me lo ricordo..." e invece se lo ricordavano benissimo.
«Non è una scusa.» disse, prese la sua borsa. «Hai preferito tu buttare la nostra amicizia nel cesso...» il suo tono era risentito ma con un filo di disprezzo. «Tuo fratello è già qui?» poi mi chiese.
Proprio in quel momento mi arrivò un messaggio di Josh. *Ritardo di quindici minuti.*
«No, ritarda un po'.» 
«Andiamo fuori ad aspettarlo...» mi propose.
Non ebbi neanche il tempo di darle una risposta. «Aspetta, ci potete lasciare due minuti soli?» chiese Niall a tutti.
«Per quanto mi riguarda, il discorso è chiuso.» nonostante volessi rimanere per ascoltare e capirne di più, me ne andai.
Era più giusto così, avevano davvero il bisogno di parlarne. La stessa cosa la fecero gli altri.
«Avevo detto che il discorso era chiuso.» furono le ultime parole che sentì pronunciare dalla bionda.
 
 
 
 

Pov Julie

Non volevo parlarne e nonostante tutto mi avevano lasciata sola con lui.
«Invece non abbiamo finito.» mi riscosse dai miei pensieri, Niall.
«E cosa c'è ancora da dire?» domandai.
«Perchè te la sei presa così tanto? Ero amico di tante altre persone però l'unica amicizia che non ti è mai andata bene è stata proprio quella con Meagan. Perchè?» Perchè? Boh, lo volevo sapere anche io.
*Lo sai, ma non glielo vuoi dire.* quella vocina era insopportabile e spuntava sempre nei momenti meno opportuni. 
«Mi dava fastidio.» risposi. 
*Sii sincera.* sono stata sincera.
*Non è vero.* Sì, invece.
«Potevi anche dirmelo.» ma gliel'avevo sempre detto! 
«Come se non te lo avessi mai detto.» risposi, ero già stufa di quella conversazione.
Non avrebbe portato a nulla di buono.
«Io...» lasciò la frase incompleta.
«Tu... Cosa?» domandai, volevo sapere cosa stava per dire ma evidentemente non lo sapeva neanche lui perchè non mi sapeva dare neanche una risposta.
«Lascia perdere...» rispose infine. Eh no! Quella conversazione non volevo farla IO. 
Lui ora non poteva chiuderla così. Era meglio uscirsene con la verità, mi sarei tolta un peso.
Anche se avevo paura a dirla, non l'avevo neanche ammessa a me.
«Il vero motivo per cui mi stava antipatica...» si bloccò e metà tragitto. Si voltò sperando che ne uscisse la verità. «è perchè...» era difficile più del previsto.
«Perchè?» era curioso, sperava che mi decidessi a parlare al più presto.
«Perchè mi piacevi Niall.» dissi tutto in un fiato, speravo solo che non avesse capito ma non fu così. Ripresi la parola. «Ma tu non facevi altro che dare attenzioni a lei, mi dava fastidio.» era vero, quando si diceva la verità... una si sentiva molto più leggera.
«Ma tu lo sai che...» lo interruppi.
«No, fammi finire...» era meglio che dicevo tutto ora, prima che me ne sarei pentita. «E quella volta che tu scegliesti lei invece che me...» mi ero sentita tradita, la seconda scelta, la ruota di scorta, una nullità. «è stata quella la goccia a far traboccare il vaso. Tu avevi preferito lei...» 
«Perchè pensavo che con te avrei chiarito, il legame che avevo con te era più forte.» e allora perchè aveva preferito lei? «Pensavo che avresti capito.» Cosa dovevo capire? Che lei era più importante per lei? Che quella stronza fosse più importante di me? L'avevo capito.
«Ti sbagliavi.»
«Ne ho anche pagato le conseguenze.» sospirò. «Credi che qualcosa si può sistemare?»
«Forse è meglio di no.» non volevo che diventasse "di nuovo" mio amico, poi dopo avremo dovuto affrontare un altro discorso che poteva dividerci di nuovo. Non ne avevo voglia, nè forza.
«Perchè?» domandò non capendo.
«Perchè non saremo mai quelli di un tempo.» anche se mi sarebbe piaciuto, era sempre meglio non tentare.
Forse sembrò capire. «Ti riferisci a questo?» stava per avvicinarsi ma lo allontanai, non volevo baciarlo.
Era sbagliato, come erano sbagliati tutti gli altri baci che avevo confessato a Joyce.
«é meglio non ripetere neanche questo errore.» ci rimase male per l'ultima parola.
«Lo consideri un errore?» chiese, appunto. Annuì, che altro dovevo fare? «Sappi che per me non lo è mai stato.»
Dopo quella frase avevo davvero voglia di buttarmi tra le sue labbra ma non potevo, avevo detto di no e così sarebbe stato.
«Mi piacevi anche tu...» rivelò. 
«Julie, mio fratello ci sta aspettan... Ho interrotto qualcosa?» ci allontanammo spontaneamente non appena entrò Joyce.
«No, tranquilla.» presi la mia borsa, quella che avevo preso qualche minuto prima per andarmene, «Abbiamo finito di parlare.» e mi diressi all'uscita.
«Ciao Niall.» lo salutò lei.
«Ciao.» ricambiò.
Noi non avevamo altro da dirci, avevamo giò detto abbastanza.
Stavamo per dirigerci verso la macchina di Josh però Joyce si fermò a metà strada. «Sei sicura che non vi ho interrotto?» 
«Sì, non c'era altro da dire.» mi aveva salvata, non sapevo come rispondergli.
«Mi racconterai?» la curiosità la stava divorando.
«No, lo sai.» anche se poi sarebbe stato un sì.
*Verrò al ballo con te.* inviai un messaggio di nascosto a Joyce dopo essere salita in macchina ed aver salutato suo fratello.
Avevo accettato di andare al ballo con Jacob Mitchell.


 

Note dell'autrice:

Ciaaao! Come va?!
Io bene, ma non interessa a nessuno quindi passiamo al capitolo! :)
Vi è piaciuto? Me la lasciate una piccola recensione?
Vi è piaciuto il momento Nulie? E la canzone Torn penso che era d'obbligo inserirla, da lì tutto è iniziato **
Vi lascio un piccolo spoiler!
Oggi sono di poche parole! :D
Per chi la segue, entro domenica aggiornerò il prossimo capitolo di When nothing goes right, go left.


Spoiler:
«Sì, dovete portare delle canzoni vostre.» ripetè Julie per la millesima volta a tutti quanti, soprattutto ai ragazzi. «I Red Fire faranno così.»
«Noi non abbiamo nessuna canzone.» le fece notare Harry.
«La scriverete.» per Julie era tutto semplice. Come potevano scrivere circa sette canzoni in una settimana?
«Ma dieci sono troppe.» constatò Liam. «Al massimo potremo scriverne una.»
Julie si sedette più comoda sulla poltrona, in braccio teneva stretta mia sorella e le accarezzava i capelli. Stranamente non era accanto a Harry o a Louis.
«A questo ho già pensato io.» si era già preparato tutto, nessuno poteva dissuaderla adesso. 

L'abbigliamento: Capitolo 27
 

Al prossimo!
ValeA <3

  
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