Il
San Mungo Hospital era semivuoto quando Harry, James si
smaterializzarono al
suo interno reggendo un Sirius sanguinante.
Quello
che successe dopo fu solo un turbinio di spiegazioni, corse, cure,
raccomandazioni e rassicurazioni.
“Starà
bene.”disse un’infermiera ai due Potter, entrambi
pallidissimi e spaventati,
prima di lasciarli da soli in sala d’attesa.
Harry
sedette su una sedia traballante, tremante; James, accanto a lui, si
appoggiò
al muro e chiuse gli occhi, affondando il viso nelle mani.
“Sono
stato un’idiota…troppo avventato, dovevo pensare
ad una trappola…dovevo…”
“Sì,
sei stato un’idiota.”replicò Harry,
calmo, senza guardarlo.
James
non reagì, sapeva benissimo di meritarselo.
“Non
è solo colpa tua. Dovevate pensare alle conseguenze e non
essere troppo
precipitosi.”
“Avevi
ragione, su tutto. Se solo ti avessi dato ascolto….Volevo
allontanarlo dalla
battaglia, volevo che chiamasse aiuto per catturare i
Mangiamorte…ed invece…”
Aprì
gli occhi e si voltò verso la sala dov’era stato
portato Sirius.
Erano
soli, nella sala d’attesa ed un pesante silenzio li opprimeva.
Meglio
sapere che restare lì ed
aspettare…aspettare…aspettare…
Un
rumore di tacchi li distolse dai loro pensieri.
Lily
camminava veloce verso di loro, seguita da Remus e Tonks, tutti e tre
bianchi
come cenci…
“Cos’è
successo?”sussurrò, abbracciando il figlio ed il
marito.
James
le disse tutto; Harry, d’altro canto, era fin troppo in ansia
per proferire
parola.
“Siete
stati due stupidi! Non avreste dovuto andare da soli!”li
sgridò Tonks.
“Così
aveva pensato il Ministero!”
“Dovevate
chiedere aiuto…”
“Sirius
doveva avvertire voi, ma…”
James
tacque, tremando da capo a piedi.
Chiuse
gli occhi forte, tentando di trattenere le lacrime che lottavano con
tutte le
loro forze per uscire e sgorgare rigando le guance.
Lily
non replicò; si avvicinò al marito e lo strinse a
sé.
“Guarirà.
Deve guarire. Non possiamo perderlo, non
dobbiamo….”
E
altri attimi d’attesa, minuti che diventarono ore….
Poi
un’infermiera si avvicinò al gruppetto.
“Sta
bene. Ha perso molto sangue, ma ora sta meglio.
Deve stare parecchio giorni
a riposo e
prendere la pozione Rimpolla-sangue per un po’, ma
è fuori pericolo.”
Tutti
tirarono un sospiro di sollievo.
“Possiamo
vederlo?”chiese Remus che fino ad allora non aveva aperto
bocca, spaventato
com’era.
La
donna annuì.
“Sta
dormendo, ma può entrare soltanto una persona e rimanere con
lui per la notte
se gli va.”
“Grazie.”
L’infermiera
se ne andò.
“Chi
va?”
Tutti
si guardarono l’un l’altro.
Harry
chiuse gli occhi ed appoggiò la testa allo schienale della
scomoda sedia di
legno.
Stava
bene. Era salvo. Grazie a Dio!
“Rimani
tu, Harry.”disse James, piano.
Il
ragazzo interpellato aprì gli occhi.
“Cosa?
Io?”
“Sì.
Penso sia la scelta più giusta. Se non mi avessi salvato la
vita, noi non
avremmo mai raggiunto e salvato Sirius. Se non fossi venuto, lui
sarebbe morto.
Avevi
ragione, sin dal principio. Devi restare tu.”
“Ne
sei certo?”
Guardò
gli altri, che annuirono, sorridenti.
“D’accordo.
Resterò.”
James
si chinò su di lui e lo strinse al petto, forte.
“Grazie,
figliolo. Grazie di tutto.”
Poco
dopo, avendo salutato gli altri, Harry entrò nella stanza
singola riservata al
padrino.
Sirius
Black giaceva tra le coperte come una bambola di pezza, pallidissimo in
volto,
dormiente.
I
capelli neri gli ricadevano sul viso e aveva la testa ed il fianco
fasciati.
Harry
si sedette accanto al letto, guardandolo.
Per
pochi minuti, interminabili minuti, aveva temuto di perderlo per sempre.
Era
tornato da lui una volta, difficilmente sarebbe tornato
ancora…
Stava
per morire, a causa dell’imprudenza dei due
Malandrini…
Chiuse
gli occhi, prendendogli la mano e stringendola forte.
Voleva
fargli capire che c’era, che era accanto a lui, ma Sirius
continuò a dormire.
“Non
farmi prendere mai più una paura del genere,
Sirius…Ti prego…Non ce la farei a
vederti soffrire…”sussurrò piano.
Appoggiò
la testa al suo petto e si strinse a lui, abbracciandolo.
Poi
il sonno lo vinse del tutto e Harry crollò, accanto al
padrino….
Sirius
aprì gli occhi lentamente, lottando contro la stanchezza.
Una
forte luce e un improvviso giramento di testa, lo costrinse a
richiudere gli
occhi.
Dov’era?
Che cosa era successo?
Ricordava poco e niente della scorsa sera….James gli aveva
detto di avvertire
gli altri, ma….
Greyback!
Era
stato lui ad attaccarlo, ferendolo…
Riuscì
ad aprire gli occhi, accorgendosi di una testa corvina accanto a lui.
Era
Harry.
Sorrise
nel vederlo, rendendosi conto che probabilmente aveva passato la notte,
accoccolato accanto a lui.
Ricambiò
la stretta della mano ed Harry si mosse un po’, continuando a
dormire.
Sorrise
con dolcezza.
Si
guardò intorno; si trovava in una stanza
d’ospedale, il San Mungo, senza ombra
di dubbio.
Un
movimento alla sua destra, lo distolse dai suoi pensieri.
Harry
aprì gli occhi e si raddrizzò sulla sedia.
“Ben
svegliato, dormiglione!”lo salutò Sirius, con un
enorme sorriso.
“SIRIUS!”
Harry
gli gettò le braccia attorno al collo, facendolo ridere e
gemere al contempo.
“Scusa,
ti ho fatto male!”
“E’
solo il fianco, non preoccuparti!”
“Sei
un vero idiota! Tu e papà siete degli incoscienti!”
“Tu
come hai fatto a trovarci? Sei stato tu che ci hai portato in salvo,
vero?”
“Esatto!”
“Hai
disubbidito!”
“Se
non l’avessi fatto sareste morti! Siete due stupidi! Dovevate
chiamare qualcun
altro, non andare allo sb…”
“Ho
capito, ho capito, ho capito! Sei arrabbiato! Mi dispiace. Ci dispiace.
Pensavamo
di farcela, non credevamo di venire quasi uccisi….”
Harry
incrociò le braccia sul petto e lo fissò,
arrabbiato.
“Mi
dispiace.”ritentò Sirius.
“Ti
prego, scusami! Ti prometto che non faremo mai più nulla di
azzardato!”
Harry
rise.
“Non
manterreste mai la parola data! Siete due Malandrini!”
“Ti
prometto che non mi caccerò più in guai che
potrebbero costarmi la vita, a meno
che non si tratti di proteggere qualcuno a cui tengo, che amo. Va
bene?”
Harry
sospirò.
“Mi
dai la tua Parola di Malandrino?”
Stavolta
toccò a Sirius sospirare.
“Ti
do la mia Parola di Malandrino. Ora vieni qui.”ed
allargò le braccia,
stringendoselo al petto, non senza una smorfia di dolore per il fianco
ferito.
“Ti
senti male?”
“Mi
rintrona la testa e mi fa male il fianco, ma riesco a sopportare,
grazie.”
Gli
accarezzò i capelli.
“Ho
avuto così paura. Sembrava come quella notte, è
successo tutto così in fretta…”
Stava
parlando dell’Ufficio Misteri.
“Non
ho alcuna intenzione di morire, te lo giuro, Harry. Sono qui e ci
resterò.”
Harry
strinse la presa attorno a lui.
“Ci
tengo a te. Scusa se non lo dico mai.”disse il suo padrino.
“Sono
i fatti che contano, non le parole. Lo so che ci tieni a me, riesci a
farmelo
capire.”
“Dov’è
quel fedifrago di James? Ti ha lasciato al mio capezzale ed
è partito per
“Dovrebbe
essere qui a minuti con la mamma, Remus e Tonks.”
“E
Teddy!”
Harry
rise.
“Ti
sei affezionato, eh?”
“E’
un mio parente, no?”
“Già.
Il tuo amore familiare è invidiabile, sai?”
Sirius
fece una smorfia.
“E’
un pezzo buono della famiglia.”
“Ne
parli come se fosse una collezione.”
“Se
lo fosse, sarebbe uno dei miei gioielli.”
Harry
ridacchiò.
“Erano
tutti molto preoccupati per te. Eri ridotto davvero male.”
Sirius
sorrise.
“Ci
sono abituato!”ridacchiò.
Proprio
in quel momento entrò un’infermiera.
“Si
è svegliato, signor Black! Come si sente?”chiese,
cordiale, con un sorriso
maniacale stampato sul volto.
“Stanco
ed un po’ indolenzito.”rispose lui, tentando di
mettersi seduto, ma ricadde tra
i cuscini gemendo, sotto lo sguardo preoccupato di Harry.
“Beva
questa.”
L’infermiera
gli diede una pozione verdognola, che emanava un odore non proprio
piacevole.
“Dice
sul serio? Non è uno di quegli scherzi con complici e
tutto?”scherzò, evitando
di guardare la medicina.
“Se
vuole tornare a casa e stare meglio, sì. Altrimenti
rimarrà qui per molto
tempo.”
“Se
c’è lei a farmi compagnia, va
bene.”disse sorridendo all’infermiera, che era
molto carina.
Harry
sospirò, mettendosi una mano sul volto.
“Beva.”disse
e se ne andò.
“Ma
provi a rimorchiare anche quando stai male?”chiese Harry.
Sirius
annuì.
Guardò
la sua pozione e gemette.
“Sembra
disgustosa.”
“Remus
ne prende una peggiore una volta al mese e non si lamenta.
Prova
a seguire il suo esempio.”
Sirius
fece una smorfia e la buttò già tutta
d’un sorso.
“Bleah!
Che schifo! Meglio quella di Remus, di sicuro!”
Harry
ridacchiò.
La
porta della stanza si spalancò nuovamente.
Sirius
non ebbe neanche il tempo di capire chi fosse entrato, che qualcuno lo
stravolse, abbracciandolo forte.
Aveva
i capelli rosa cicca.
Rise,
accarezzandole l’eccentrica chioma.
“Ciao,
Dora. Come stai?”
Lei
si staccò da lui, permettendogli di vedere chi fosse entrato.
Era
accompagnata da Remus che reggeva il piccolo Teddy in braccio, Lily,
James e
Silente.
“Caspita,
quanta gente! Mi sento importante!”fece lui, ridacchiando;
finì solo quando lo
fulminarono con lo sguardo.
“Siete
stati due imbecilli ad andare così! Potevate chiedere
aiuto!”esclamò Remus.
“Ci
abbiamo provato!”
“Prima!
Non dopo!”
Sia
James che Sirius abbassarono lo sguardo.
“Avete
ragione. Siamo stati troppo sicuri di noi, troppo imprudenti!”
“Meno
male che lo ammettete!”rincarò la dose Lily.
James
si sedette accanto all’amico e mise il broncio.
“Andiamo,
non ci avete sgridato abbastanza?”
“TE!
Non Sirius!”
“Sapessi
quante me ne hanno dette mentre tornavamo a casa
dall’ospedale ed anche quando
siamo arrivati ieri sera!”
James
sussurrò ciò all’orecchio
dell’amico, che ridacchiò.
“Sirius!
Non c’è nulla da ridere! Potevate morire! Sei
stato morso?”
Sirius
scosse la testa.
“Solo
squartato.”rispose e tutti fecero delle smorfie.
“Vanne
fiero, eh?”esclamò Tonks, le lacrime agli occhi.
“Ci
dispiace! Cosa volete che vi diciamo?”
“Le
parole non servono a molto. Abbiamo bisogno di fatti.
Ora
Sirius dovrà restare a riposo per un po’, quindi
non voglio né ora né dopo,
altre situazioni del genere! Non voglio che rischiate la
vita!”disse Lily,
incrociando le braccia sul petto.
Tutti
guardarono i due Malandrini.
“Ok,
come volete!”
“Esattamente,
quanto dovrei stare a riposo? Sai, l’inattività mi
innervosisce….”chiese
Sirius.
Tutti
lo guardano storto.
“Che
ho detto?”
“Per
un po’, una settimana o due. Sei stato quasi divorato, Sirius.
Non
so se afferri l’idea.”disse Harry.
“Ed
il lavoro? Come farò?”
“Potrai
fare qualcosa da casa.”
“Dovrò
stare rinchiuso a casa per quasi due settimane?”
Sirius
si rizzò a sedere, ignorando il dolore al fianco.
Tutti
fecero segno di sì con la testa, tutti tranne Ted, impegnato
a giocherellare
con i capelli ingrigiti del padre.
Quando
gliene tirò una ciocca e Remus gemette, Sirius non
potè fare a meno di
sorridere.
“Potrei
fare il baby-sitter durante la mia convalescenza.”disse,
quando Ted volle
venire in braccio a lui.
Prese
il piccolo, che quel giorno aveva capelli scuri ed occhi chiari, e lo
strinse a
sé.
“Avrai
bisogno tu di una baby-sitter!”ridacchiò James,
giocando anche lui con il
bambino.
“Scordatelo!
So cavarmela benissimo da solo!”ribattè testardo.
“Invece,
avrai qualcuno che rimarrà con te, almeno per un
po’.
Finchè
non potrai fare tutto da solo.”
“Lily,
sto bene! È solo il fianco!”
“Hai
una ferita alla testa, anche! Sirius, per favore, te ne prego, dammi
ascolto
per una volta.”
Lily
aveva la faccia così sconvolta ed era così
supplichevole che Sirius non ce la
fece a mandarla al diavolo, come avrebbe fatto con gli altri.
“E
va bene. Ma sia ben chiaro! Io non voglio rompere a nessuno!”
“Troppo
tardi!”lo prese in giro James.
“Posso
fare le mie lezioni di Incantesimi con i ragazzi, almeno? Vi
prego!”li supplicò
Sirius, ignorando bellamente la battuta del migliore amico.
Lily
scambiò un’occhiata con Remus e gli altri.
Poi
annuì.
“Solo
se non ti stanchi troppo!”
“Sì,
mamma!”ridacchiò lui.
“Magari
fosse stata così tua mamma, Sir. E chi se ne sarebbe mai
andato con una
bellezza del genere in circolazione?”disse James e Sirius
rise, facendo
arrossire Lily.
“Sei
il solito!”
Sirius
venne dimesso il giorno dopo ed venne accompagnato a Godric’s
Hollow da lo
stesso gruppo che era venuto a trovarlo all’ospedale,
più i signori Weasley,
Hermione, Ron e Ginny.
“Mamma
mia, quanta gente che è venuta per
me!”ridacchiò Sirius, reggendosi forte a
James ed a Remus per camminare.
“Siamo
preoccupati per te!”esclamò Ginny.
“Quindi
non sei venuta solo per vedere Harry, eh?”chiese lui,
malizioso facendole
l’occhiolino.
La
rossa arrossì.
“Sirius!
Lasciala in pace!
Scommetto
che piacerebbe anche a te avere una ragazza, ora!”rise James,
aiutandolo a
sedersi sul divano in salotto.
Tutti
i presenti si accomodarono.
“Stavo
solo scherzando!!!”ridacchiò lui.
“E
comunque sto benissimo così ora, grazie tante! James, non
cercare di fare
appuntamenti al buio, altrimenti ti faccio fuori!”aggiunse e
tutti risero.
James
scosse la testa.
“Non
farò nulla, tranquillo. Comunque non potrei farlo,
poiché c’è un mucchio di
lavoro arretrato al Ministero e devo dare una mano ai ragazzi con
Trasfigurazione.
Oggi
c’è la lezione.”
“E
domani quella di Pozioni.”aggiunse Hermione, alzando lo
sguardo per un attimo
da un libro preso dalla biblioteca di Casa Potter, per poi chinarlo di
nuovo.
Harry
vide James e Sirius scambiarsi una rapida occhiata alla parola
“Pozioni”, ma
nessuno tranne lui ci fece caso.
Sapeva
che ancora tenevano d’occhio Piton.
James
era fin troppo geloso per lasciar perdere.
La
lezione di quella giornata fu molto interessante e James e Sirius, che
assisteva alla lezione, non la finivano più di bisticciarsi,
fare battute e
piccoli incantesimi dispettosi.
Infatti,
Sirius fece crescere a James un bel paio di ali piumate e James
reagì con un
una bella coda a mò di tritone.
“Fammi
tornare normale, Scemo!”esclamò Sirius, mentre
James, Harry, Ron ed Hermione
ridevano come matti.
James
obbedì le lacrime agli occhi.
Gli
tese una mano per farlo alzare dal pavimento dov’era
crollato, ma Sirius non
riuscì a
rizzarsi in piedi e James fu
costretto a sorreggerlo per impedirgli di rovinare per terra.
“Sirius!
Mio Dio! Stai male?”
Sirius
non rispose e James lo condusse al divano.
Era
pallidissimo.
“Mi
dispiace…io non…”
“Non
sei stato tu…è la testa…mi fa
male…”
Harry
corse verso di lui, mentre Hermione chiedeva aiuto a Lily, in cucina
con i
Weasley, Ginny, Remus e Tonks.
“Hai
avuto una bruttissima ferita. È normale stare
male!”
James
tentò di calmare più sé stesso che
Sirius.
Quest’ultimo
affondò il viso nelle mani, tremando.
Lily
e gli altri entrarono proprio in quel preciso istante.
“Cosa
è successo?”chiese Remus, avvicinandosi anche lui
a Sirius.
“Nulla,
Rem…sto bene…”
“Sei
quasi svenuto! No che non stai bene!”intervenne James,
preoccupatissimo.
“Ti
sei agitato per caso?”domandò Molly.
“Ho
giocato un po’ con la bacchetta magica con
James…tutto qui…”
“Sirius,
hai avuto una profonda ferita alla testa…devi startene
tranquillo.
Sei
troppo debole.”disse Ron.
“Anche
per un semplice duello tra amici? E che pretendete che faccia in queste
settimane
di convalescenza? Lavori a maglia?”
“Ti
procuro io la lana…ti presto anche l’uncinetto e
ti insegno il punto a croce se
vuoi!
Basta
che te ne stia buono!”disse Lily, prendendolo in giro.
Sirius
si voltò verso Harry, accanto a lui.
“Capisco
come ti sentivi durante il tuo quinto anno! Non sopporto quando mi
dicono di starmene
buono! Non ho tre anni!”
Tutti
ridacchiarono.
“Abbi
pazienza.”disse Arthur.
“La
pazienza non rientra nelle mie qualità, spiacente!”
Spero
che questo chappy vi sia piaciuto…io mi sono divertita a
scriverlo…soprattutto
perché ora Sirius non è più in punto
di morte…
Ed
ora via ai ringraziamenti personali:
SakiJune:
non hai idea di quanto mi faccia piacere leggere le tue
recensioni!!!! Mi piacciono un sacco!!! Dimmi che pensi di questo
chappy!!!!
Jayne:
io non farei morire
Jerada:
hai ragione, hanno fatto gli idioti…meno male che
c’era Harry!!!!
Ashley
Snape: ecco un nuovo chappy che aspetta solo la tua opinione
a cui tengo moltissimo………
Kia:
ovvio che sta bene! io lo AMOOOOOOOOOOO!!!!(forse l’ho
già detto,
eh?nd me) (noooo nd sarcastici lettori)
Jaily:
non è morto, visto? Non lo farei mai, io
lo…vabbé avete afferrato
il concetto…
Dragonball93:
grazie della recensione e di avermi fatto notare
l’errore…scusami!!!!!!!!
LyraPotter:
eccoti un nuovo chappy!!!!
Non
se te l’ho già chiesto (e se sì scusa,
sono un scordarella quando
voglio….) ma Lyra è preso dal libro di Philipp
Pullman, Lyra Belacqua, la mia eroina
preferita?
_Cobain_:
come vedi non è morto, non oserei mai!!!!!!!!!!!!
Toruchan:
grazie delle recensioni!!!!!!!!!!!!! Un bacione, carissima!!!!!!!!!
MalfoyXX:
grazie anche a te della recensione, continua a seguirmi!!!!!!!
Grazie
a chi ha messo la storia tra i suoi preferiti *me onorata”
e chi me tra gli autori *me onoratissima*!!!!!!!!!!
Continuate
a seguire ed a commentare la mia ficcy!!!!!
Sappiate
solo che tra un po’ ci saranno litigi, nuovi personaggi
e nuovi e vecchi personaggi nella vita dei Malandrini resuscitati!!!!!
Un
bacione a tutti voi!!!!!!!!!!!
Lily
Black 90