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Autore: Lilian90    19/01/2008    2 recensioni
Cosa accadrebbe se un virus colpisse i licantropi che improvvisamente iniziano ad attaccare gli umani. e se la cura è nel sangue di una giovane umana?...Bella al suo primo giorno di scuola non ha ancora conosciuto Edward, ma non sa che la sua vita sta per cambiare...per sempre.
Genere: Romantico, Triste, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: My first school day

 

-Bella...Bella svegliati!- la voce roca di mio padre, mi riporto lentamente alla realtà, aprii gli occhi e vidi la figura di mio padre davanti a me, le braccia incrociate, gli occhi ridotti a fessure, entrambi brutti segni. -mmm....che c'è?- mugugnai stropicciandomi gli occhi, -che c'è?...c'è che è il tuo primo giorno di scuola, e già sei in ritardo!-. In un attimo, senza rendermene conto mi ero ritrovata in bagno, -e fai in fretta!- disse mio padre prima di sbattere la porta. Mi guardai ancora assonnata allo specchio, e mi meravigliai che non si fosse rotto. "fai in fretta" aveva detto mio padre, una parola!, con l'aspetto che avevo mi ci sarebbero volute ore prima di poter dire di assomigliare vagamente a un essere umano. Ero sicura che a breve, Charlie avrebbe fatto la sua apparsa per vedere a che punto ero, e se mi trovava ancora li, davanti lo specchio probabilmente mi avrebbe lavato lui, quindi in fretta furia feci tutto quello che dovevo, poi tornai in camera e indossai la prima cosa che mi ritrovai sotto gli occhi, che poi si rivelò essere la maglietta blu a mezze maniche e i jeans scuri a vita bassa che avevo indossato il giorno prima. -ISABELLA SWAN! SCENDI IMMEDIATAMENTE!- con quell'urlo temetti che il lampadario sopra la mia testa si rompesse, e con la fortuna che avevo qualche scheggia probabilmente mi avrebbe colpita nell'occhio, per fortuna non accadde nulla di tutto ciò. -arrivo papà- dissi prendendo la cartella e scendendo di corsa le scale, e ogni mattina, come da rituale, arrivata al a quattro gradini dalla fine volai dritta tra le braccia di mio padre, che mi prese un attimo prima di sfracellarmi al suolo, -Bella vuoi fare un pò di attenzione?- disse lui aiutandomi a rimettermi in piedi -mi dispiace...- risposi imbarazzata -non importa, adesso vai che se no arrivi in ritardo-. Annuii poi uscii ed entrai in macchina. Circa venti minuti dopo ero già davanti alla scuola, ero abbastanza tesa, quello era il mio primo giorno di scuola e continuavo a pensare se mai fossi riuscita a farmi degli amici. Presi un lungo respiro ed entrai, un attimo dopo avevo tutti gli sguardi puntati addosso.

"ma che si guardano tutti" pensai mentre continuavo a camminare, anche se più andavo avanti più la voglia di scappare via era forte, tutti quei sguardi mi mettevano a disagio, non ero certo una che amava stare al centro dell'attenzione, e non ero nemmeno una ragazza affascinante, quindi perchè continuavano a guardarmi?. -quella è la figlia dell'ispettore Swan!- -è vero è lei!- sentii bisbigliare due ragazze "dopo devo fare un discorsetto con Charlie". Alla fine raggiunsi quella che sarebbe dovuta essere la mia classe. Bussai e poi dopo aver ricevuto il permesso dal professore entrai. -tu devi essere Isabella Swan- disse il professore -si sono io- risposi cercando di sorridere, anche se il nervosismo era evidente -ragazzi, vi presento Isabella, da oggi sarà la vostra nuavo compagna- -BENVENUTA ISABELLA- dissero in coro i studenti, -grazie, ma preferirei che mi si chiamasse Bella- -bene. Bella, puoi sederti li infondo accanto a Angela- disse il professore indicandomi un banco vicino alla finestra, occupato da una ragazza. Mi avvicinai a lei -ciao...- -ciao, siediti pure- disse lei spostando la sua cartella che occupava la sedia libera -grazie- dissi sedendomi -io sono Angela, piacere- disse sorridendomi -Bella, piacere mio- risposi sorridendo a mia volta. A breve scoprii che Angela era una ragazza davvero gentile, e tranquilla, l'ideale per diventare mia amica. E a quanto pare lei provava la stessa simpatia che provavo io per lei, perchè a metà lezione mi aveva già raccontanto tutta la sua vita.

-andiamo a mensa- disse Angela quando la campanella dell'ora di pranzo suonò, mi alzai e la seguii. Non ero mai stata in una mensa, prima di allora avevo sempre frequentato scuole che ne erano prive, per questo quando Angela mi invitò ad entrare rimasi di sasso, Era un enorme sala piena di tavoli, occupati dagli studenti, in fondo c'era il bancone del cibo e le grandi finestre lasciavano entrare la luce. Dovetti attapparmi la bocca perchè il chicchierio era assordante, sentii Angela prendermi per un polso e condurmi verso il bancone. Dopo aver rimpito i nostri vassoi, ci recammo ad un tavolo dove erano sedute già due persone. -ragazzi, lei è Bella- disse Angela -ciao io sono Jessica, e lui è Mike- disse una ragazza indicando il ragazzo accanto a lei -piacere- risposi sedendomi davanti a loro. Inziai a mangiare in silenzio, anche perchè non avevo nulla da dire, tanto per distrarmi cominciai ad osservare gli altri studenti. Ovviamente quasi tutti erano impegnati a mangiare, poi lo sguardo si fermò su un tavolo, isolato rispetto agli altri, era occupato da cinque studenti, tutti pallidissimi tutti perfetti e tutti bellissimi. Si perchè di quelle cinque figure non ce n'era una che avesse un difetto, sembravano cinque statue create dallo scultore più bravo al mondo, delle statue cosi perfette da sembrare reali. Senza accorgermene cominciai a osservarli con attenzione, erano tre ragazzi e due ragazze, il più alto di loro, aveva i capelli scuri corti e un fisico palestrato, i cui muscoli sotto la camicia erano ben evidenti, sopratutto le grosse spalle, alla sua destra c'era una ragazza dai lunghi capelli biondi, il cui corpo perfetto, avrebbe mandato a livelli pari a zero, l'autostima di qualunque ragazza. Spostai lo sguardo leggermente, e vidi un ragazzo, biondo, più magro rispetto al primo, che con sguardo annoiato fissava il piatto ancora pieno, punzecchiando il pollo con la forchetta, inutile dire che anche lui era assolutamente stupendo, accanto a lui era seduta una ragazza, dai capelli corti neri e i lineamenti delicati, che sorridendo parlava con il ragazzo difronte a lei. Era di spalle, e non riuscivo a vederlo, potevo notare però che come i fratelli anche lui aveva un fisico degno di un modello, anche se era più mingherlino rispetto agli altri due, i capelli pettinati disordinatamente erano di un bel ramato. Non so per quanto tempo ero rimasta a fissarli, perchè ad un tratto la voce di Angela mi destò dai miei pensieri -Bella ti sei incantata?- disse agitandomi una mano davanti gli occhi -eh...no....scusa- dissi girandomi di scatto verso di lei -stavi guardando i Cullen vero?- disse Jessica -i Cullen?- chiesi alzando un sopracciglio -si, quei cinque, sono i fratellli Cullen- disse Jessica, mi voltai nuovamente verso il loro tavolo, dunque quelli erano tutti fratelli, eppure erano cosi diversi tra loro. -a me non sono mai piaciuti, sono cosi strani- disse Mike, -la verità è che sei geloso che loro sono cosi belli mentre tu sei insignificante- disse Jessica. Non ascoltai il resto dei loro battibecchi perchè con la coda dell'occhio avevo visto la ragazza dai capelli neri alzarsi, e quasi danzando avviarsi verso l'uscita, seguita poco dopo dagli altri fratelli. Senza sapere perchè mi alzai, cosi di scatto che a momenti rovesciavo la sedia e sotto gli sguardi confusi dei tre ragazzi seduti al tavolo con me uscii dalla mensa per seguire i Cullen.

  
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