Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ponfo    06/07/2013    3 recensioni
Si impara ad amare solo amando.
Dal capitolo primo.
-Ah,ciao Harry! Lou,lui è Harry e viceversa- Louis non mi ascoltava. Stava guardando Harry.E Harry guardava lui. Louis cominciò a sorridere e ad arrossire. Era sempre stato una persona piuttosto fredda,sapeva sempre cosa voleva e non si faceva problemi a dire quello che pensava. L'unica cosa che non aveva il coraggio di confessare al mondo e più che altro ammettere a se stesso, era la sua omosessualità. Era convinto che sua madre l'avrebbe presa come una maledizione,come un intoppo divino nella costruzione del suo "figlio perfetto".In quel momento però,la sua usuale freddezza era sparita,il suo essere così impassibile nel far trasparire le sue emozioni,non sembrava esserci,era semplicemente lì,sorridente e rosso in viso,con il celeste dei suoi occhi perso nel verde di Harry.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

ATTENZIONE!!! Questa è una ff Larry. Se non vi piace la coppia,cercatevi qualcos'altro da leggere :* Aloha!

 

Amanda

 

 

 

 

 

Io scrivevo.

Era una delle poche cose che mi riusciva da sempre,oltre naturalmente ad ingozzarmi di Nutella! Louis mi diceva continuamente che quando leggeva le mie storie gli veniva da piangere perchè avrebbe desiderato essere uno dei personaggi per provare quello che descrivevo.

Io e Louis siamo cresciuti insieme.

Ho sempre saputo che era gay. Quando giocavamo con le bambole,mi brontolava sempre perchè non abbinavo bene i colori dei vestiti e quando siamo cresciuti era lui quello fissato con fare shopping e robe del genere,io lo accompagnavo e basta.

Eravamo come "una coppia".Cioè,non ci baciavamo e non facevamo sesso,ma ci amavamo,ovviamente in senso platonico.

Senza lui,mi sentivo persa e ogni qualvolta non mi facessi sentire per più di un giorno,entrava in paranoia e cominciava a chiamare tutti i numeri possibili e immaginabili per sapere dove mi fossi cacciata.

Verso i 13 anni mi ammalai di bulimia.

Non sono mai stata una ragazza magra,anzi. Louis non mi ha fatto mai pesare il fatto che io non fossi come le ragazze con cui fingeva di uscire anche perchè,parlando obiettivamente, per fare una "me" sarebbero servite 2 delle squinze di Louis.

Lui non sapeva che ero malata,non lo sapeva nessuno fin quando non sono caduta in depressione. I miei mi hanno portato da mille strizzacervelli finchè non si sono decisi ad imbottirmi di antidepressivi. Da allora la mia vita si divideva tra Louis,cibo e antidepressivi. Un trio non male,posso assicurarlo.

Mi chiusi ancora di più in me stessa.

La mia unica ancora di salvezza era Louis.

 

 

 

La mia vita e quella di Louis cambiò drasticamente quando conoscemmo Harry,il nuovo arrivato a scuola.

Fu un giorno d'inverno,uno di quelli freddi e nebbiosi che caratterizzano la mia amata Londra.

Ero a mensa da sola perchè Louis era malato e come al solito mi stavo ingozzando sperando che nessuno mi notasse quando all'improvviso una voce mi destò dal mio atto d'amore nei confronti del panino tonno e maionese che stavo avidamente trangugiando:

-Ciao!- disse un ragazzo che in quanto a capelli ricci e scompigliati era messo peggio di me-posso sedermi qui?-aggiunse con tono cortese

-Ah,shì...Scerto..-risposi facendomi andare di traverso il panino.

Lui sorrise,cosa che evidentemente gli usciva piuttosto naturale dato che non aveva smesso di farlo un secondo da quanto mi aveva salutata.

Io lo guardai come si guarda un cane che passeggia con una gonna di tulle rosa e un berretto con i brillantini...Ok,forse non proprio così anche perchè non so sinceramente come guarderei un povero cane conciato così se lo incontrassi per strada,comunque lo guardai piuttosto male.

-Per la cronaca,io mi chiamo Harry Styles-esclamò senza togliersi quel sorriso dalla faccia-e tu sei...?-domandò

-Amanda.-risposi freddamente,avrete capito che non ero molto socievole,soprattutto con le persone felici,quelle mi facevano davvero infuriare. Accortosi evidentemente del fatto che non ero una persona molto cortese,per qualche strana motivazione autolesionista o per il suo innato istinto da crocerossina,pensando evidentemente che fossi una sorta di alienata dal mondo priva di amici e di contatti umani (che in parte era vero), cominciò a raccontarmi la sua vita e a spiegarmi perchè si fosse trasferito a Londra.

Io mangiavo,come al solito, e lo ascoltavo,più per cortesia che per vero e proprio interesse.

Veniva da Holmes Chapel,aveva una sorella,adorava cantare e ancora non aveva conosciuto nessuno. Si era trasferito perchè sua madre voleva che cantasse,voleva che diventasse famoso. A lui interessava solo cantare,mi disse.

Era bello,lo ammetto.

Non era il solito ragazzino sorridente e muscoloso per cui le ragazzine svenivano alla sola vista. Era muscoloso e sorridente e con una bocca rossa che faceva impazzire,sì,ma aveva una bellezza più particolare,più interna. Sembrava una persona piena di amici e corteggiatrici,ma se osservavi attentamente i suoi occhi verde prato potevi notare come avessero voglia di urlare,di dire al mondo qualcosa,quel qualcosa che mi ricordava tanto Louis e i suoi di occhi. Gli occhi di Louis avevano un colore differente da quelli di Harry in quanto color del ghiaccio,ma avevano lo stesso sguardo che nascondeva la tristezza di non poter ammettere chi veramente fosse. Aveva i capelli simili ai miei : ricci e scompigliati. Forse più scompigliati dei miei che almeno,a differenza sua,provavo a domare. Erano castani,un classico castano,ma che su di lui sembrava il più particolare che avessi mai visto. Pensai che fossero il suo sorriso,così sincero e dolce,e i suoi occhi,profondi e seducenti,a renderlo così interessante e sexy,ma presto mi ricredetti.

Era semplicemente lui a rendersi così bello.

Il suo modo di fare così schietto e divertente e la sua gentilezza lo rendevano unico e speciale.

In quel momento suonò la campanella,mi alzai per andarmene .

-Ciao,Harry-dissi

-A domani,Amanda!!-rispose.

Domani,sì certo.

Io non sapevo nemmeno se il giorno dopo sarei ancora stata viva e lui se ne usciva con uno speranzoso "A domani",sciocco.

Finite le lezioni,andai a casa di Louis per vedere come stesse.

Stava bene,il giorno dopo sarebbe tornato a scuola.

-Che mi racconti?-chiese sperando in qualche notizia succulenta

-Niente.-risposi.

Mi guardò amareggiato.

-Sei una noia,amore mio!-scherzò facendomi la linguaccia.

-Lo so!-gli diedi un bacio e lo guardai sorridendo.

Louis era bello come al solito.

Nonostante la faccia provata dalla febbre dei giorni precedenti,il suo viso era sempre stupendo. I suoi occhi color del ghiaccio mi guardavano sorridendo,la sua bocca,così sottile e femminile,color delle rose,era aperta in un sorriso meraviglioso che mostrava i suoi denti perfetti e bianchi come la neve,i suoi capelli marrone scuro,di norma perfettamente pettinati e ordinati,erano scompigliati sulla fronte e rendevano il suo viso,di solito freddo ed impenetrabile a prima vista,bello e sbarazzino come quello di un bimbo.

Rise notando che lo stavo osservando e la sua voce,delicata e femminea invase tutta la stanza.

-Mi osservi?- domandò continuando a ridere

-Sei troppo bello! Non riesco a toglierti gli occhi di dosso!- scherzai avvicinandomi per dargli un altro bacio sulla guancia soffice e lui rise di più,alzando il tono della voce,rendendola più stridula,ma anche più tenera e spensierata.

Me ne andai lasciando dietro di me la sua camera riempita da una risata cristallina.

 

 

 

 

 

 

Il giorno dopo Louis era tornato a scuola.

Lo incontrai per il corridoio mentre sbuffava.

-Che c'è?-gli chiesi

-Quella rompipalle di Eleanor mi continua a scassare chiedendomi quando usciremo insieme-

-Te che le hai detto?-

-Che non lo so perchè sono tanto impegnato con la scuola,ma che appena sono libero la porto al cinema-

-Te impegnato con la scuola? Certo che è proprio scema quella lì se crede a certe scuse. Comunque se ti decidessi a smetterla di usare tutte queste ragazze per fingerti etero,a quest'ora potresti essere fidanzato con chissà quale fico anzichè essere costretto ad inventarti scuse insensate per non uscire con la tua "ragazza" !-

-Io non sono gay!Cioè,non proprio. Dai,smettiamola e basta!-

Eleanor era una ragazza molto popolare e soprattutto MOLTO stupida.

Era stata con i più “fichi” di tutta la scuola e poi si era invaghita di Louis.

O meglio.

Si era invaghita del suo culo sodo da giocatore di calcio.

Gli era stata dietro per mesi facendosi trovare “PER CASO” negli stessi luoghi dove lui andava e sbattendogliela LETTERALMENTE in faccia ad ogni occasione. A Louis faceva solo pena,ma con il tempo e con l'aumentare dei pettegolezzi su di lui e sul fatto che nessuno l'avesse mai visto con una ragazza,decise di sfruttare l'occasione e usare Eleanor come fidanzata così da far tacere tutte le voci che si era formate a scuola.

Quando si baciavano io dovevo trattenermi dal non ridere.

La scena era esilarante tutte le volte : Eleanor che cercava in tutte le maniere di infilargli la lingua in gola e lui che teneva serrata la bocca come una cassaforte concedendole solo “baci” a stampo.

Per giustificarsi, Louis diceva che non voleva pomiciare davanti alle persone ( anche se magari c'ero solo io ) perchè sosteneva che altrimenti non si sarebbe saputo frenare. Lei,essendo anche più stupida di quelli che credono che facendo sesso in acqua non si rischi il concepimento,gli credeva e rideva maliziosa credendo,povera stella,che quello che Louis dicesse fosse vero e non che fosse soltanto la scusa per non doverla toccare più di quanto non fosse già costretto a fare.

Mentre parlavamo arrivò Harry.

-Ciao Amanda!-esclamò quella massa informe di capelli

-Ah,ciao Harry! Lou,lui è Harry e viceversa-

Louis non mi ascoltava.

Stava guardando Harry.

E Harry guardava lui.

Louis cominciò a sorridere e ad arrossire.

Era sempre stato una persona piuttosto fredda,sapeva sempre cosa voleva e non si faceva problemi a dire quello che pensava.

L'unica cosa che non aveva il coraggio di confessare al mondo e più che altro ammettere a se stesso, era la sua omosessualità. Era convinto che sua madre l'avrebbe presa come una maledizione,come un intoppo divino nella costruzione del suo "figlio perfetto".

In quel momento però,la sua usuale freddezza era sparita,il suo essere così impassibile nel far trasparire le sue emozioni,non sembrava esserci,era semplicemente lì,sorridente e rosso in viso,con il celeste dei suoi occhi perso nel verde di Harry.

-Ciao!-disse d'un tratto Louis- Io sono Louis Tomlinson. Piacere di conoscerti!-

-Harry Styles,piacere mio!-

-Sei nuovo? Non ti ho mai visto da queste parti!-

Louis sorrideva sempre di più,ero sicura che da un momento all'altro si sarebbe paralizzato a forza di tenere su quell'espressione.

-Sì,sono di Holmes Chapel. Mi sono trasferito da poco. Non conosco nessuno eccetto Amanda...Ah,e..te!-

Quel "te" sembrò più un orgasmo che un semplice pronome personale.

È inutile dire che Harry stesse sorridendo da quando mi aveva salutata,il fatto che mi colpì però fu il suo modo impacciato di spostarsi i capelli dalla fronte e il continuo passare dal fissare le sue scarpe a Louis sorridendo teneramente e arrossendo quando incontrava gli occhi del ragazzo davanti a lui che erano così differenti dai suoi,ma al contempo perfettamente complementari.

Mentre quei due si fissavano,arrivarono Liam e Niall,il ragazzo di cui ero innamorata da circa 6 anni.

Louis aveva una band,Liam e Niall ne facevano parte insieme ad un altro ragazzo di nome Zayn. Niall suonava la chitarra e adorava mangiare.

Io ne ero follemente innamorata dal momento esatto in cui,6 anni fa,mi difese dalle offese di un gruppo di ragazzi che come al solito si divertivano a offendermi per la mia "massa balenesca".

Ricordo ancora quando mi disse:

-Non importa quello che ti dicono! Ricorda che sei stupenda così come sei!-Io piansi fra le sue braccia.Avevo 10 anni,lui 11.Non mi sarei mai aspettata così tanta dolcezza da una persona. Da quel giorno me ne innamorai perdutamente senza avere mai il coraggio di confessargli i miei sentimenti. Niall era irlandese. Biondo come il grano se non di più,occhi di un celeste algido,più chiari di quelli di Louis,ma sempre pieni di vita,sorridenti...Stupendi!

Era divertentissimo,intelligente e sapeva suonare la chitarra ed essendo io a mia volta una musicista,quelli che come lui sapevano suonare,guadagnavano subito un punto ai miei occhi.

Era magro,non eccessivamente,muscoloso il giusto e non troppo alto.

Aveva un viso infantile che infondeva tenerezza a prima vista.

Aveva un bellissimo accento irlandese che lo rendeva ancora più sexy alle mie orecchie abituate al solo accento britannico.

 

Liam e Niall interruppero quella specie di scopata visiva tra Harry e Louis.

-Ehi,Lou!-disse Liam.

Louis si girò di scatto,alquanto scosso.

-Ah,eh...Ciao Liam,Panino!-

Panino era il soprannome di Niall.

Glielo avevano dato gli altri ragazzi quando ad un festa,mentre stava pomiciando con una ragazza,intravide il suo panino preferito e lasciando la presa dalla simpaticona,esclamò come se avesse visto una persona amata che non incontrava da anni -Paninoooo!!!-

Da allora lo chiamano così.

Comunque,tornando a Lou,salutò i ragazzi e presentò loro Harry,i ragazzi sembrarono apprezzare molto il "ragazzino" (aveva la mia età quindi 1 anno meno di Liam,Niall e Zayn e ben 3 meno di Louis che stava ripetendo l'ultimo anno in classe con gli altri tre).

Harry fu sempre sorridente e gentile,ma notavo chiaramente che,nonostante fingesse abilmente di ascoltare lo sproloquio di Liam sui pregi di Londra,stava fissando con sguardo malizioso Louis che in quel momento sembrava perso nei suoi pensieri profondi.

Tirai una gomitata a Lou che mi guardò accigliato

-Che c'è?-bisbigliò

-Occhi verdi ti osserva..-risposi sorridendo. Lou guardò Harry,Harry arrossì.

Louis si agitò e mi strattonò.

-Andiamo a casa,dai.-mi disse

-Perchè?-

-Voglio andarmene e basta. Muoviti!-

Lo assecondai,salutammo tutti,compreso Harry che sembrò dispiaciuto,ma soprattutto preoccupato per la fretta di Louis e ci incamminammo per il corridoio.

Louis aveva fretta,in pratica scappava.

Scappava dai suoi sentimenti,da quelle sensazioni che gli provocava vedere Harry,da quelle farfalle nello stomaco che lo stavano facendo sentire male e dal senso di colpa che lo faceva stare anche peggio.

-Mandy!!- mi sciolsi.

Solo Niall mi chiamava Mandy.

Mi girai con le mani sudate.

-Scappi?-domandò sorridendo

-No no,soltanto che Louis ha fretta e oggi sono da lui a cena quindi...-

-Ahhh,ok. Ti volevo chiedere una cosa..-

-Sì,dimmi pure!-fremevo.

"Ti prego,dammi un bacio" era tutto quello che volevo sentirmi dire.

-Mi daresti una mano con una canzone? Ho bisogno di una seconda chitarra e ho pensato a te!-

-SÌ,CERTO!!VOLENTIERI!!-risposi,sicuramente con troppo entusiasmo.

"Dammi un bacio" non mi sarebbe dispiaciuto,ma anche "suoneresti con me" andava benissimo.

-Questo sì che è entusiasmo!-esclamò un pò stupito.

Lo guardai e arrossii.

-Allora ci sentiamo!Ciao,Mandy!-girò i tacchi e tornò verso Liam che ancora stava torturando Harry con la descrizione dei pregi di Londra

-Ciao...-dissi con un filo di voce.

Mi sentivo svenire,ma Louis cominciò a tirarmi verso la porta.

-Muoviti,per favore,sono stanco!-disse abbassando lo sguardo

-Louis!!!-

Harry lo chiamò e la sua stretta di mano aumentò al punto che mi stava per spezzare la mano che mi stava stringendo.

-Ti è cascato questo!-disse Massa informe di capelli porgendogli un foglio di chimica con degli appunti

-Ah,grazie mille.-rispose senza guardarlo-Ciao.-lo salutò freddamente.

-C-ciao...-il poveretto ricambiò il salutò con la morte negli occhi.

 

 

 

Camminando per andare a casa di Louis non parlammo.

Sapevo che stava affrontando una lotta interna non indifferente quindi evitai di fare domande o di entrare nell'argomento.

Poco prima di aprire la porta di casa mi fissò con le lacrime agli occhi e mi supplicò

-Non una parola,ti prego.-

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice.

Ciao!!!
Questa è il primo capitolo di una storia che spero sinceramente vi piaccia. Vi faccio presente che sono alle prime armi. Fatemi sapere cosa ne pensate in una recensione così anch'io mi faccio un'idea del vostro gradimento.
Un bacio a tutte

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ponfo