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Autore: itsLarrybitch    06/07/2013    2 recensioni
Zayn ha una patologia degenerativa delle ossa che lo limita a un paio di stampelle. La sua vita cambia tutto quando la Fondazione dei Genies gli concede un desiderio e riesce ad incontrare il suo gruppo preferito, One Direction, e più importante, il suo membro preferito della band, Harry Styles.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 






Calò il silenzio. Ogni testa nella stanza si girò verso Zayn a bocca aperta per lo shock.

Harry alzò la testa per guardare Zayn, gli occhi spalancati. Nessuno gli aveva mai parlato in quel modo.

“Oi!” iniziò il manager, avvicinandosi velocemente a Zayn e arrivando un’altra volta troppo vicino per potersi sentire a proprio agio. “Con questo linguaggio forse è meglio che tu te ne vad-”

“No.” disse Harry fermamente.

Il manager si fermò a metà frase con la bocca aperta. Lui e Zayn, seguiti da tutti gli altri nella stanza, girarono lentamente la testa per guardare Harry.

“No, è tutto ok.” ripetè Harry, gli occhi fissi in quelli di Zayn.

Era vero, nessuno gli aveva mai parlato così, ma non erano le parole in se per se che l’avevano scosso, ma l’autenticità. Niente stronzate con questo ragazzo, e Harry lo rispettò. Si sedette meglio sulla sedia, le sopracciglia aggrottate, ma attento.

Per il resto dell’intervista, Harry ascoltò in silenzio mentre gli altri ragazzi continuarono a parlare dei loro viaggi, cose che piacciono e non piacciono. Riuscì almeno ad essere rispettoso verso questo ragazzo che sembrava gli importasse della band abbastanza da urlargli contro. Sembrò davvero un tipo piuttosto decente ma Harry aveva smesso di ascoltare. Parlò un po’ della sua  famiglia e come era crescere a Bradford, allora Liam commentò che una volta usciva con una ragazza di Bradford, il che li portò a parlare delle loro precedenti relazioni.

“Ho provato ad uscire con una fan durante i primi tempi e ha portato una telecamera con lei al ristorante! È stato un casino.” osservò Niall. “Che mi dici delle tue ragazze passate, Zayn?”

Zayn, trovando divertente che i pronomi di genere neutrale sarebbero appropriati in questo momento, arrangiò un sorriso veloce e guardò Harry prima di rispondere.

“Bhe, io non ho mai veramente avuto una ragazza.”

Gli altri ragazzi lo guardarono scioccati.

“Che?!” chiese Liam, sbalordito. “Non hai mai avuto una ragazza?”

“Nha.” mormorò Zayn semplicemente.

“Come può un bel ragazzo come te non riuscire ad avere una ragazza?” chiese Niall, schioccando la mano sul tavolo e in cerca di accordo dai suoi compagni. Liam e Louis annuirono in segno di approvazione.

“Non lo so, semplicemente non ce l’ho avuta.” rispose Zayn, sorridendo a se stesso.

Harry non potè fare a meno di notare il modo in cui la bocca di Zayn si alzò da una parte quando spuntò quel sorrisetto diabolico. I denti erano così bianchi contro la pelle abbronzata, e i suoi occhi avevano quella pigrizia che era indubbiamente attraente. Non poteva non essere mai stato con nessuno, pensò Harry, è così sicuro e suadente...

“Va bene ragazzi” il manager interruppe, scivolando via dal suo posto sul divano. “Siete già dieci minuti fuori tempo. Dobbiamo iniziare un’intervista per Hits FM.”

I ragazzi più grandi ebbero delle lamentele udibili quando gli fu detto che il tempo era finito. Supplicarono il loro manager, ma lui insistette che dovevano muoversi. I ragazzi rivolsero l’attenzione verso Zayn, alzandosi per andarsene ma richiedendo un abbraccio di addio da ognuno di loro.

Zayn prese le stampelle e camminò intorno al tavolo dove i ragazzi si stavano manovrando fuori dal caos di sedie. 

“Quindi è di questo che ti sei ammalato?” chiese Louis, annuendo alle stampelle blu.

“Si, è una cosa delle ossa. Solo che gli fa schifo diventare ossa.” scherzò Zayn.

Niall, Louis e Liam scoppiarono a ridere. Harry, però, era ignaro del fatto che Zayn avesse una qualche sorta di malattia. Mentre Zayn stava abbracciando Louis e Niall, Harry guardò Liam in cerca di aiuto nella sua confusione.

“Ma che è, è malato?” chiese.

“Si, amico, è per questo che stiamo facendo questa cosa. È il suo desiderio.” rispose Liam, dando a Harry un occhiata di rimprovero. Si girò verso Zayn, che aveva finito di salutare gli altri due ragazzi e gli diede un grande abbraccio.

“Sii forte e bevi latte, amico!” consigliò Liam quando sciolsero l’abbraccio.

“Veramente le proteine animali diventano acidi quando incontrano il flusso sanguigno e risucchia il calcio dalle ossa.” rispose Zayn fattualmente. “Yuhhh, veganismo.” aggiunse, facendo ridere i ragazzi.

“Okay, allora non bere latte!” scherzò Liam, dandogli una pacca sulla schiena.

Zayn si girò verso Harry, del quale la mente andava a duecento all’ora. Chi era questo ragazzo? Che cavolo stavo pensando? Oh dio mio... Sono una persona orribile.

Tutte le percezioni iniziali di Harry stavano per crollare. Realizzò quanto stronzo era stato. Questo povero ragazzo era venuto fin qui per incontrare la sua band preferita e lui era stato pessimo con lui.

Harry alzò lo sguardo su Zayn, a bocca perta, incapace di esprimere a parole tutto quello che gli stava scorrendo nella testa.

Zayn guardò Harry con un sorriso triste. Era stato così entusiasta di incontrarlo, e poi aveva scoperto che a Harry non gliene importava proprio niente. Zayn non era arrabbiato, era più che altro deluso. Aveva capito che nessuno è perfetto, ma aveva pensato di poter capire Harry più della maggior parte dei fans, e ora la completa opinione di lui era rovinata.

Zayn allungò la mano per stringere quella di Harry. “Grazie di aver trovato tempo per vedermi.”

Harry era assolutamente senza parole. Anche dopo essere stato così scortese con lui, questo ragazzo voleva ancora stringergli la mano. Abbassò lo sguardo e prese la mano di Zayn esitante, sentendo che non si meritava di essere trattato così rispettosamente dopo tutto quello che aveva fatto.

Zayn fece un cenno di riconoscimento a Harry, e poi agli altri ragazzi mentre venivano scortati nello studio. Louis, Niall e Liam lo stavano richiamando, risalutando e augurandogli il meglio, ma Harry se ne stava lì a bocca aperta.

“Ci vediamo” mormorò Zayn, guardando Harry con un sorriso deluso e girandosi verso la porta. Ringraziò i manager e gli altri addetti per avergli lasciato il tempo di vederli. Pablo gli tenne la porta mentre le sue stampelle lo trasportavano oltre la soglia e scomparve dalla vista.

“Caspita, è un ragazzino malato ma di certo sa rispondere.” dichiarò il manager, scuotendo la testa. “Almeno abbiamo delle buone riprese.”

Afferrò la spalla di Harry e lo tirò nella sala di registrazione.

Harry non poteva smettere di pensare a quello che era appena accaduto. Si sentì incredibilmente in colpa che quasi pensava di stare male. Gli altri ragazzi chiacchieravano su quanto fosse figo Zayn, mettendosi le cuffie e sedendosi sugli sgabelli della cabina di registrazione. Harry doveva uscire da lì. Si sentiva così orribile e non poteva sopportarlo.

“Vado in bagno...” annunciò tranquillamente, ma nessuno sembrava ascoltarlo; erano tutti indaffarati preparandosi per la registrazione. Scivolò fuori velocemente dalla cabina, attraverso la sala e il corridoio. Continuò giù per la rampa di scale e corse al piano terra, ansimando quando raggiunse la pomposa receptionist.

“Charlotte, dov’è Zayn?” chiese senza fiato.

“Zayn?” chiese lei con gli occhi spalancati.

“Zayn!! Il ragazzo!!!” è tutto quello che Harry riuscì a dire, ma Charlotte sembrò capire che cosa intendeva.

“Oh, se ne è andato, Harry!” disse.

Lo stomaco di Harry sprofondò quandò realizzò che era troppo tardi per recuperare Zayn. Aveva rovinato l’immagine che questo ragazzo aveva di lui per sempre. Non poteva farsene una ragione. Raccolse il suo ultimo brandello di speranza e sfrecciò per il corridoio e fuori nell’aria del tardo pomeriggio. Scrutò il parcheggio in cerca di qualche traccia di Zayn, ma non lo riusciva a trovare da nessuna parte.

“Dannazione!” si sentiva uno schifo. Ora non c’era più possibilità di aggiustare la situazione. Questo ragazzino era sulla via di ritorno e non c’era modo di mettersi in contatto con lui.

Forse era stato meglio così, pensò. Più facile. Non ne era rimasto coinvolto. Quello che era stato, era stato. 

Harry sentì la colpa risalirgli in petto. Lasciò uscire un respiro tremante, cercando di mantersi tutto d’un pezzo. Stava per tornare dentro quando vide qualcuno sbucare dalla propria macchina.

Zayn!” strillò Harry, correndo verso dove lui si trovava, sembrando molto sorpeso. Apparentemente Zayn aveva appena riposto le stampelle sui sedili posteriori.

“Hey, Harry” rispose Zayn con il suo inconfondibile accento di Bradford. Sembrava preoccupato. “Che succede?”

“Zayn,” iniziò Harry. “Sono davvero, davvero dispiaciuto per essere stato uno stronzo con te. È che... Non ho scuse. Per favore perdonami.” Harry finì le sue scuse mordendosi il labbro come faceva sempre quando era nervoso, apparendo il più innocente possibile.

Zayn era piacevolmente sorpreso. Non si aspettava che Harry facesse tanto per chiedergli scusa. Forse non era così male come sembrava.

“Ti perdono, Harry. Ma onestamente non era quello che mi aspettavo da te.” rispose Zayn, enfatizzando leggermente la parola “te”.

“Lo so, lo so.” ammise Harry. Guardava in basso, vergognandosi delle sue azioni ingiustificabili.

“Permettimi di recuperare,” disse, facendo brillare d’intrigo gli occhi di Zayn. “Ti andrebbe di venire a cena con me stasera?” chiese sorridendo imbarazzato.

Dentro, Zayn stava assolutamente dando di matto. Ovviamente voleva andare a cena con Harry Styles! Ma aspetta... Non l’aveva appena incontrato ed era un idiota totale? Zayn, in un certo senso, si sentì tradito dall’invito di Harry. Solo questa mattina credeva di sapere che tipo di persona fosse Harry Styles, poi la sua completa opinione di lui era stata ribaltata dopo un solo incontro. E ora gli stava offrendo tutto ciò che voleva. Che stava cercando di ricavarne?

Alzò lo sguardo al viso giovane di Harry, vedendovi l’autentica preoccupazione e rammarico che sentiva, e tutto fu più chiaro. Non avrebbe mai potuto dire di no a Harry, nemmeno se ci avesse provato.

 

  
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