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Autore: Martina1DHoran    06/07/2013    2 recensioni
«E' incomprensibile che tu possa stare così tranquilla, leggendo una rivista mentre tuo figlio è fuori chissà dove» Janet sbraitava da più di mezz'ora contro la madre.
«Janet ha 18 anni può fare quello che vuole»
Un ondata di ricordi invasero la mente di Janet...
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Questa storia parla semplicemente di due fratelli, lei rivive velocemente alcune momenti passati con il fratello sognando di poterli rivivere ancora e dall'altra parte Liam fratello costantemente assente negli anni di adolescenza di Janet.
Non è molto lunga come storia semplicemente mi andava di scriverla, spero vi piaccia.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fratelli
One Shot

Alti e bassi, abbiamo corso insieme gridando di gioia, abbiamo scalato alte montagne, montagne russe,

siamo precipitati verso il basso, il buio profondo, abbiamo poi guardato con occhi fieri, e dall’alto, il mondo.
Abbiamo viaggiato nel bene e nel male, lontani nella stessa stanza, e vicini più che mai a chilometri di distanza.
La vita passa, ma poche cose restano, pilastri fissi dell’esistenza.
Tu, fratello mio, sei uno di questi.
Non importa cosa ci riserverà il futuro e quali situazioni ci troveremo ad affrontare:
so che comunque vada, adesso e sempre.. l’uno sull’aiuto e il rispetto dell’altro, potrà contare

Anton Vanligt


 

 

«E' incomprensibile che tu possa stare così tranquilla, leggendo una rivista mentre tuo figlio è fuori chissà dove» Janet sbraitava da più di mezz'ora contro la madre.

«Janet ha 18 anni può fare quello che vuole»

Un ondata di ricordi invasero la mente di Janet...

 

Le sembrava ieri il giorno dell'ottavo compleanno di Liam.

-Forza Liam soffia più forte- lo incitò Janet saltellando felice, con una tale energia che solo una bambina di 6 anni potesse avere.

-Non ci riesco- piagnucolò il fratello smettendo di soffiare davanti l'enorme candelina con raffigurato Winnie The Pooh con accanto un otto azzurro.

-No, ora tu soffi insieme a me al mio tre va bene?- il bambino annuì debolmente e prendendo un bel respiro soffiò sulla torta insieme alla sorella vedendo che la debola fiammetta accesa sulla torta si era spenta.

-Liam, guarda se giri quell'otto diventa il segno dell'infinito- mormorò la bambina guardando la candelina.

-Infinito come la nostra amicizia- la bambina si voltò verso di lui e lo abbracciò.

-Sei il fratello migliore di questo mondo-

-E tu sei la sorellina che tutti vorrebbero avere- un ennesimo abbraccio e la loro spensieratezza da bambini.

 

Una delle tante piccole litigate.

-Liam vuo...- Janet fu bloccata dal fratello bruscamente-Janet non ho tempo di ascoltarti ho molti compiti da fare- le passò davanti velocemente sbattendole la porta in faccia.

-Io volevo solo chiederti se volevi assaggiare la torta che ha fatto la mamma-

-Janet lasciami in pace sono in prima media ho molti compiti non ho il tempo per starti a sentire certe cose non le puoi capire- la vista della bambina si offuscò e lentamente sciesero delle lacrime silenziose sulle sue guancie.

-E' sempre così non mi ascolti mai, cosa non riuscirei a capire? Che tu dici di passare giornate intere in camera e dici di studiare quando invece giochi ai videogame. Hai perfino passato il giorno del mio compleanno chiuso lì dentro, un semplice "Buon Compleanno" e poi te ne sei andato, non funziona così Liam non esisti solo tu, io voglio solo passare del tempo con te- si era seduta a terra accanto alla camera del fratello iniziando a singhiozzare.

Un piccolo rumore di una porta aperta e due forti braccia l'avvolsero.

-Mi dispiace- due semplici parole che fecero cessare il suo pianto e far spuntare un piccolo sorriso.

 

Il giorno in cui Liam la scoprì baciarsi con il suo primo ragazzo.

I due ragazzi si guardarono intorno credendo di essere soli.

-Ora me lo dai un bacio?- domandò il ragazzo facendo gli occhi dolci alla ragazza che si guardava intorno spaesata.

-Dai Janet dovrai pur dare il tuo primo bacio prima o poi ormai hai 14 anni- provò lui a spronarla.

-Si ma tu hai 16 anni in più sei uno dei suoi migliori amici se ci scopre mio fratello ti puoi considerare morto-

-Oh non mi ucciderà- rispose sicuro fissandola nei suoi grandi occhi azzurro mare.

-Come fai ad esserne così sicuro?-

-Perchè tu mi piaci veramente- si diedero una breve bacio poi sentirono un battito di mani che li fece allontanare.

-E così voi due state insieme?- Liam era apparso da dietro la porta di casa della ragazza con una specie di ghigno felice di averli colti alla sprovvista.

-Liam posso spiegare io...-

-Entra dentro Janet devo parlare con lui- Liam indicò il ragazzo e la sorella entrò senza opporsi lanciando un ultimo sguardo al suo ragazzo.

-Senti so che ti piace ma promettimi solo che non la farai soffrire- niente urla,pianti o cose del genere, questo fece rassicurare la ragazza che si trovava dentro casa spiandoli dalla finestra.

-Io non lo farò-

-Tratta bene la mia sorellina Edward-chiuse alla fine il discorso salutandolo e rientrando in casa lasciando così poter far tirare un sospiro alla sorella.

«Buonasera gente» Liam entrò nella stanza sorridente notando solo quando fu in cucina le occhiate omicide che gli lanciava la sorella.

Lei senza fiatare gli passò accanto dandogli una spallata di proposito correndo al piano superiore.

«Che le prende?» la madre scrollò leggermente le spalle non sapendo cosa rispondere.

Lentamente senza farsi sentire salì le scale bussando leggermente alla porta della sorella.

«Indietro Liam» fu la risposta da dentro la stanza che il ragazzo ignorò completamente entrando nella stanza trovando la sorella seduta sul letto in lacrime.

«Che succese piccola?»

«Edward mi ha tradito..» emise un'altro singhiozzo mentre il ragazzo si alzava di scatto per andare dal suo amico a parlare ma fu fermato prontamente da lei.

«No tu lascialo stare, ho soltanto bisogno di te» mormorò abbracciando il fratello.

«Per te ci sarò sempre» sussurrò lui dolcemente tenendola stretta a se dimenticandosi del resto perchè in quel momento c'erano solo loro e ritornarono ad essere come da bambini una cosa sola perchè non c'era niente che potesse rovinare il loro legame.

  
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