Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kattiva    19/01/2008    3 recensioni
“Quando la luna nera cadrà nel lago, quando i quattro troni dei fondatori verranno riempiti molte cose cambieranno. Molte altre invece, semplicemente smetteranno di esistere…” Una nuova missione da compiere, fondamentale per sconfiggere Voldemort... Resuscitare i quattro Fondatori! Non si tiene conto del sesto libro, tranne che per l'esistenza degli Horcrux di Voldemort... fanfiction a quattro mani scritta da me e Tigre94!!!
Genere: Azione, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus, Silente, Harry, Potter, Il, trio, protagonista, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Qui è la pervertita numero 001 che vi parla. Questo capitolo l’ho scritto interamente io (e per questo capirete QUANTO sono malata XD). Se Giulia pubblicandolo (eh si, ogni tanto le lascio l’ onore ^^) non toglie nulla… la mia reputazione di brava bambina sarà compromessa per sempre… ci vediamo a  fine capitolo per specificare una cosa…

 

Era una bella mattina quella che avrebbe sancito il ritorno ad Hogwarts del trio miracoli. Harry si svegliò di buon umore alle sei e mezzo. Aveva dormito poco, ma si era riposato abbastanza. Si vestì velocemente e sorrise al pensiero che finalmente avrebbe avuto l’ onore di usare il bagno per primo, senza l’ inquietante presenza di Dean che tentava di scegliere se usare il gel alla pesca o all’ albicocca. Mezz’ ora prima di colazione Harry scese in sala comune, convinto di trovare un po’ di solitudine, invece Hermione camminava avanti e indietro elencando gli ingredienti di qualche strana pozione.

“’Mione! Cosa ci fai qui a quest’ ora?”

Chiese il ragazzo che si era fermato a metà della scalinata.

“oh, Harry, sei tu…”

Hermione, che si era spaventata e aveva fatto un salto all’ indietro si lasciò cadere pesantemente su un divano.

“chi credevi che fossi?”

Chiese divertito Harry, scendendo le scale e andandosi a mettere di fronte alla ragazza.

“beh, non lo so, poteva essere chiunque…”

“oh, si, c’ è da avere paura di qualsiasi grifondoro maschio presente in questa torre…”

Scherzò.

“non essere sciocco, Harry!”

“si, non essere sciocco Harry!”

Fece eco una voce maschile alle loro spalle. Si voltarono entrambi. Ron Weasley, in tutto il suo splendore mattutino (occhiaie, capelli spettinati e sorriso ebete) si avvicinò ai due

“allora, in prima ora divinazione con corvonero eh? c’ è una ragazza del settimo che…”

Stava per apostrofare la ragazza del settimo con un aggettivo sicuramente poco elegante, ma la voce acuta di Hermione glie lo impedì

“oggi è Lunedì, Ronald. Sai che vuol dire?”

“torta di zucca a colazione?”

“pozioni con serpeverde!”

Improvvisamente tutto il buon umore di Harry sprofondò in chissà quale abisso…

“dieci punti in meno a Grifondoro a testa! Potter, Weasley, Granger…”

Annunciò Piton senza neanche voltarsi. Hermione guardò l’ orologio. Non erano in ritardo, anzi erano in anticipo, ma non disse nulla e prese posto tra Lavanda Brown e Calì Patil. Ron e Harry presero posto con Neville e Dean. Quel giorno Piton non riuscì a spillare altri punti a Grifondoro, ma la giornata era appena cominciata…

A pranzo, durante una delle abituali discussioni esistenziali che spesso prendevano vita, come “è aumentato il prezzo delle cioccorane” e “quant’ è bona la corvonero del settimo anno”, un gruppetto di Serpeverde si avvicinò al tavolo. Ovviamente il gruppo era capeggiato da Draco Malfoy, con al seguito Pansy Parkinson (che sembrava più il suo cagnolino), Theodore Nott e Blaise Zabini, che teneva per mano una felicissima Daphne Greengrass, che non riusciva a staccare gli occhi di dosso dal ragazzo, neanche per scoccare occhiate di puro disprezzo ai grifondoro, occupazione che stavano ampiamente svolgendo i suoi compagni anche per lei.

“Hei Potter!”

Chiamò Malfoy beffardo. Harry si girò

“mi hai chiamato, Malfoy?”

“volevo sapere se è vero che te e i tuoi amichetti fate sega a scuola e Silente lo sa… no, sai, perché magari ci svelate come fare…”

Calì e Lavanda sospirarono guardando Draco, e sembrava stessero per applaudire alle sue parole, come i pochi serpeverde che stavano dietro. Hermione le fulminò con uno sguardo e poi si alzò in piedi

“Malfoy non hai di meglio da fare?

“certo che si mezzosangue, è per questo che vi stò chiedendo…”

“e allora sparisci!”

Gridò. Draco ghignò divertito. Calì e Lavanda applaudirono.

“oh oh oh… mezzosangue, quanto coraggio… devo dedurne che stai tentando di sfidarmi?”

“Malfoy, deduci qualcosa da questo!!”

Ron si era alzato e aveva versato il succo di zucca sulla perfetta uniforme verde argento del biondino, provocando uno squittio isterico da parte di Pansy Parkinson e il momentaneo risveglio della Greengrass che staccò gli occhi da zabini per posarli sul biondo. Theodore Nott non riuscì a trattenere un risolino.

“Ti fa ridere Theo???”

“si abbastanza. A te no Blaise?”

Il ragazzo guardò un attimo Malfoy e poi si rivolse all’ amico

“povero, sembra un pulcino.. ed è anche spettinato!”

A quelle parole Draco divenne più pallido del solito e alle sue spalle i due serpeverde sghignazzarono. Pansy Parkinson dalla tasca della gonna tirò fuori un pettine argentato

“nessun problema Dracamore, ci penso io!”

Dal tavolo dei grifondoro si sollevò un mormorio di “dracamore”. E forse quella non sarebbe stata una giornata poi così terribile…

 

Il pomeriggio dopo passarono la mattina con l’ allettante prospettiva di un the da Hagrid. quella mattina infatti un grosso allocco era piombato sul toast burro e marmellata di Harry, e nel becco aveva un invito scritto con la rozza calligrafia pasticciata di Hagrid. alle quattro e trenta, dopo aver copiato circa 3 quarti del tema sulla Felix Felicis da Hermione i tre, coperti dal mantello dell’ invisibilità di Harry scesero in giardino e si infilarono nella capanna di Hagrid dalla porta sul retro. L’omone era nell’ altra stanza, che parlava con una figura non meglio identificata a bassa voce. Nel discorso però Harry riuscì a distinguere chiaramente le parole “Potter”, “scuola”, “coppa di tassorosso” e “colui che non deve essere nominato”. Quando i ragazzi sentirono l’ altra porta sbattere e i passi che si allontanavano decisero di far sbattere anche loro la porta, per dare l’ impressione di essere appena arrivati, e Ron gridò “Hei Hagrid!”. Il mezzo gigante borbottò qualcosa come se fosse stato colto di sorpresa e li sgridò

“ragazzi! quante volte ve lo devo dire ve lo devo dire di arrivare dalla porta principale? E se stessi parlando con qualcuno di questioni private di Hogwarts?”

“Questioni private di Hogwarts?”

Chiese Ron, afferrando un pasticcino da sopra il tavolo e mettendosene mezzo in bocca

“tipo cosa c’ è domani per pranzo?”

Chiese senza preoccuparsi di ingoiare prima di parlare. Hermione gli diede un colpetto sul collo, che lo fece strozzare. Mentre Ron diventava più rosso del solito e continuava a tossire, la ragazza gli si spostò davanti coprendolo e sorrise radiosa, come se non avesse fatto niente.

“allora Hagrid, metto su il the?”

“oh, no Mione, faccio io non disturbarti… piuttosto dai un bicchiere d’ acqua a Ron. Sembra che si stia strozzando…”

Ron lanciò uno sguardo riconoscente ad Hagrid e uno di pietà a Hermione, che lo fissò con un espressione indecifrabile e poi disse

“oh, no, può aspettare il the…”.

Harry scoppiò a ridere. era tanto che non rideva così di gusto, e per un momento si dimenticò anche della sua missione…

 

Sabato mattina i progetti dei due ragazzi erano ben diversi da quelli che Hermione aveva fatto per loro.

“abbiamo un sacco di compiti da recuperare!”

Strillò eccitata alle sei di mattina. Ron grugnì qualcosa e si rigirò dall’ altra parte nel letto e Harry provò ad aprire un occhio, con scarsi risultati. Dean Thomas e Sesamus Finnigan non osarono parlare, ma Neville non fu altrettanto arguto.

“Hermione… tu… qui… sei una femmina!”

Disse alludendo al fatto che erano nel dormitorio dei ragazzi.

Hermione sbuffò “wow Neville, avevo sottovalutato la tua perspicacia”.

Incapace di collegare le parole che la ragazza le aveva appena rivolto fece un sorriso ebete e tornò a dormire.

“allora ragazzi? a-l-z-a-t-e-v-i!!!!”

Stavolta Sesamus ruggì un“Potter, Weasley, alzatevi o vi crucio!”

“grazie Seam!” Disse Hermione

“…o crucierò lei se non stà zitta”

Continuò la frase. Hermione ridusse gli occhi a due fessure, si avvicinò al letto di Harry e levò le coperte al ragazzo.

“aaaah Voldemort!!!!!!!!!!” Gridò lui.

“harry! Porca miseria sono io! Mione…”

Harry aprì prima un occhio, e lo richiuse. Aprì l’ altro e lo richiuse. Poi li aprì tutti e due e inforcò gli occhiali. Gli ci vollero circa 50 secondi per capire che era in pigiama davanti a Hermione che gli diceva che doveva alzarsi alle sei di mattina di sabato par recuperare settimane e settimane di compiti.

“ok, io torno da Voldemort!”

Annunciò, e fece per ricacciarsi sotto le coperte, ma Hermione fù più furba

“Levicorpus”

Il corpo di Harry cominciò a levitare nell’ aria fino alla porta del bagno, dove lo appoggiò poco delicatamente.

“E sbrigati” Aggiunse minacciosa. Poi si avvicinò al letto di Ron. Stava per gridargli in un orecchio ma il ragazzo, sempre dormendo, la afferrò e la trascinò sul letto con lui. Hermione era diventata rossa, e stava per cominciare a tirare pugni all’ amico, quando la porta del dormitorio di aprì ed irruppe Colin Canon che fissò allibito la scena.

“io… io… me ne vado subito!!!”

Si scusò e uscì dalla stanza. Dean giurò di averlo sentito ripetere l’ Ave Maria. Ron si svegliò di botto e incontrò gli occhi di Hermione a un centimetro dal suo naso. Saltò in aria

“Hermione! Tu… io… cosa ci fai qui?”

Chiese tra lo stupefatto e il vagamente terrorizzato. Lei cominciò a torturarsi una ciocca di capelli “Oh Ron. Non ricordi? Tu… io… ieri sera...”

Ron era in preda ad un attacco euforico. “vuoi dire che tu e io…?”

Chiese speranzoso. Lei lo guardò un attimo come per annuire, ma poi gridò

“NO! E adesso alza le chiappe, segui Harry in bagno e vestiti! Vi voglio entro cinque minuti in sala comune. Non mi pare un concetto tanto difficile, no?. E portate i libri!!!”.

Ron si ara appena alzato dal letto e stava per mettersi la vestaglia, e Hermione si stava riassettando la gonna quando entrò la McGranit. Lei guardò loro interrogativa. Ron e Hermione si guardarono colpevoli. La McGranit li guardò incredula. Ron e Hermione la guardarono terrorizzati. Lei scostò lo sguardo e la sua voce divenne tremante

“Signorina Granger. Signor Weasley…”

Hermione arrossì. Ron avrebbe volentieri risposto di si, ma quel minimo di buon senso che gli era rimasto gli impose di non farlo. Per Harry, almeno. Se fosse morto, lui si sarebbe trovato da solo a giocare a scacchi magici.

“Professoressa. Non è come sembra…”

La McGranitt gli fece segno di tacere.

“e Potter dov’ è? Se la risposta è “nel dormitorio delle ragazze” per favore, mentitemi…”

Harry uscì dal bagno in quel momento, completamente vestito, inveendo contro la McGranitt

“Hei Ron, non capisco proprio perché dobbiamo fare i compiti per quella vecchia ciaba…” Poi notò la professoressa “oh, professoressa McGranitt! Non l’avevo vista... ma questo non è il dormitorio maschile? Oggi c’è la fila per venire qui” chiese fintamente innocente, dirigendosi poi verso il letto di Ron “ohporcamiseriaccialaciabattaèqui” mormorò sotto voce per farsi udire solo da Ron ed Hermione, che soffocarono le risate sotto le coperte”

“Potte mi manda Silente. Vi vuole stasera nel suo ufficio. Alle 8 in punto. In orario, per favore”

E prese la porta. Harry, Ron e Hermione si guardarono. Senza parole.

 

Allora, innanzitutto GRAZIE per aver letto fin qui… vorrei dirvi che io e Giulia, anche se non sembra, ci impegnamo davvero molto per fare questa fanfiction, e ci farebbe piacere essere recensite… non dico che vi deve piacere, ma anche un “fa cagare” ci va bene. Oddio, no, magari non siate così diretti… XD. Al prossimo capitolo, che sicuramente arriverà presto. Baci.

 

Allora, sono perfettamente d’accordo con Marta… da quanto ho capito il capitolo dell’altra volta non vi è piaciuto, ma per favore, scrivete pure un “Madonna ma fate schifo voi e stò capitolo buttatelo al cesso e poi affogatevi” o qualcosa del genere… non ci offendiamo, siamo abituati ad insulti ben peggiori, a scuola… Bacione

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kattiva