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Autore: berenis    07/07/2013    10 recensioni
«Ne ho passate tante per stare con te, mia piccola Her, ma devo ammettere che ne è valsa la pena. A partire dal fatto che per riuscire ad avere il pieno consenso di tuo fratello c'è voluta Megan. Chi l'avrebbe mai detto che avrei avuto entrambi gli Styles tutti per me?» ridacchiò Louis.
Ma infondo, l'amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio, no?
SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8.

 
Il giorno del trasloco finalmente arrivò e quella mattina fu Harry a svegliarmi.
Mentre ero ancora nel dormiveglia e speravo di ricadere nel sonno, sentii un dito picchiettarmi ripetutamente il braccio.
All’inizio non ci diedi tanto peso, ma quando mi resi conto che non aveva nessuna intenzione di smetterla mi girai dalla sua parte senza aprire gli occhi e con la mano cercai la sua faccia, anche per assicurarmi che fosse davvero mio fratello per evitare di fare lo stesso errore dell’altra volta con Louis, e iniziai a fare la stessa cosa, ma sulle sue fossette.
Lo sentii ridacchiare e sforzandomi aprii gli occhi uno alla volta.
«Se avessi le fossette anche tu sarebbe stato più divertente» disse prendendomi la guancia tra due dita e pizzicandomela.
Feci la finta offesa. «È inutile che continui a rinfacciarmi che tu le hai ed io no!» protestai.
«Oh povera cucciola!» disse lui facendo il faccino dolce.
«Sei odioso già di prima mattina, fratello-con-le-fossette.»
«Eh lo so che avresti preferito che fosse stato Louis a svegliarti, sorella-senza-fossette-che-sta-col-mio-migliore-amico… Magari dopo aver dormito nel tuo stesso letto!» disse lui dandomi una leggera gomitata e io, chissà per quale motivo, sentii le mie guance arrossarsi appena.
«Ma… Harry! Stiamo insieme solo da una settimana, non siamo ancora arrivati a quel punto!» ribattei imbarazzata spingendo Harry più lontano da me.
Lui scoppiò a ridere poi si alzò dal letto.
«Dai sorellina, alzati e comincia a fare la valigia che tra qualche ora si parte!» esclamò eccitato saltellando e battendo velocemente le mani.
Sorrisi e scossi la testa. Lui si avvicinò a me, mi stampò un veloce bacio sulla guancia e sparì oltre la porta della camera.

***

«Ragazzi avete preso tutto? Her, la crema depilatoria? Non dimenticarti gli assorbenti. L’intimo ce l’hai? Ricordati di mettere la crema solare se un giorno decidete di andare in piscina, lo sai che con la tua pelle delicata ti bruci subito» mi raccomandò mia madre quando ormai eravamo tutti sulla soglia di casa mentre Liam e Louis caricavano la macchina.
Mi mise leggermente in imbarazzo con tutte quelle domande, ma mi scappò una risatina per via della sua faccia. Sembrava davvero preoccupata.
«Mamma stai tranquilla! — esclamai abbracciandola forte — Non stiamo andando in guerra e ce la caveremo benissimo, vedrai. E sì, ho preso tutto! Verrò a trovarti spesso, te lo prometto» continuai dandole poi un forte bacio sulla guancia.
«Sì, ma il giorno prima ho la casa piena e il giorno dopo mi ritrovo completamente sola. Posso dire che mi mancherete?» continuò lei tirando appena su col naso. Vidi i suoi occhi diventare lucidi.
«Ma hai Dusty, mamma!» continuai, venendo il gatto nero e bianco strisciarmi tra le gambe. Lo sollevai e lo porsi a lei.
«Oh certo…» mormorò prendendo il gatto tra le sue braccia e accarezzandolo.
«Dai mamma, ti chiameremo tutte le sere per darti la buonanotte» intervenne Harry avvicinandosi a noi, avendo evidentemente ascoltato la conversazione.
«Tu — disse mia madre puntando l’indice contro mio fratello — Fai il bravo e prenditi cura di tua sorella. Ah! A proposito: non uscite tutte le sere, non ubriacarti e non farla ubriacare, tienila d’occhio e stai attento anche tu, falla andare a letto presto quando a settembre comincerà il college e anche tu non fare troppo tardi. Non combinate guai, e fate in modo che se proprio dovete apparire sul giornale, almeno siano notizie positive. Ah, un’ultima cosa…» mia madre si avvicinò di più ad Harry mentre io cercavo con tutte le mie forze di trattenere le risate. «…Hai con te una scatola di preservativi nel caso…»
«MAMMA!» la sgridò Harry mentre io scoppiai in una fragorosa risata.
«Beh, scusa! Non si sa mai!» disse lei per giustificarsi.
«Sei la solita — disse mio fratello addolcendosi e dandole un bacio sulla fronte — Stai tranquilla. Ora dobbiamo andare» continuò per poi accarezzare il gatto.
Quando smisi di ridere diedi un altro forte bacio sulla guancia di mia madre e la salutai.
«Ciao mamma! Ti vogliamo bene!» dissi anche a nome di Harry.
«Ciao Anne!» salutarono gli altri ragazzi che già erano fuori dalla porta.
«Ciao ragazzi! Fatevi sentire, mi raccomando! Vi voglio bene anch’io» la vidi che si asciugò un’ultima lacrima poi chiuse la porta ed io mi voltai verso gli altri.
«Allora! Andiamo?» domandò Niall euforico.
«Pronti!» esclamammo noi altri in coro per poi salire velocemente nel furgoncino, lo stesso che avevamo usato anche per andare a Manchester.
Come al solito, Louis era alla guida, e io ero seduta al posto del passeggero accanto a lui.
Diedi un ultimo sguardo alla casa e a mia madre che ci guardava e salutava dalla finestra. Non capivo perché la facesse così tragica, infondo non saremmo stati via per sempre!
Le mandai un bacio con la mano, poi Louis mise in moto e partimmo per quell’avventura.

***

«Danielle!» urlai correndole incontro appena scesi dalla macchina.
Lei era davanti alla soglia di casa che ci aspettava.
«Her!» esclamò non appena mi vide.
Arrestai la mia corsa per stringerla in un abbraccio fortissimo.
Erano mesi che non ci vedevamo e mi era mancata parecchio.
Nonostante fosse più grande di me di alcuni anni, eravamo diventate grandi amiche.
Era un po’ come una sorella maggiore per me. Una figura di riferimento quando mia madre non c’era.
«Come stai? Oddio, ma è mai possibile che ogni volta che ti vedo diventi sempre più grande e più bella?» mi disse allontanandosi il giusto per squadrarmi dalla testa ai piedi.
«Sto benissimo! E tu? Oh, penso la stessa cosa di te!» risposi sorridendole sincera.
«Benissimo anch’io. Mh, ma io sono vecchietta ormai… non cresco più!» disse facendo spallucce.
«Ma smettila!» le diedi un pugno leggero sul braccio.
«Ehm, ehm» sentii qualcuno alle mie spalle tossire per attirare la nostra attenzione.
Era Liam che, naturalmente, reclamava la sua ragazza.
«Perdonami Liam, tutta tua!» esclamai facendomi da parte e lasciando che loro due si salutassero.
Dopodiché toccò a tutti gli altri ragazzi.
Mi accorsi che avevano già scaricato tutto quanto, e quando entrai in casa, facendomi spazio tra bagagli e scatoloni, mi sorpresi di quanto fosse bella e grande.
Mi trovai nella sala, una stanza ampia e luminosa dalle pareti gialle e con molte finestre. Al centro c’erano due divani, uno con la penisola, disposti orizzontalmente di fronte ad un televisore enorme.
A sinistra, con solo un arco che la divideva dalla sala, la cucina. Anch’essa grande, ma con le pareti arancioni.
Proseguii la mia esplorazione senza preoccuparmi degli altri e salii le scale che vidi alla fine della sala.
Portavano a un altro piano. C’era un lungo corridoio con porte a destra e sinistra. Ne contai sei. Per curiosità, ne aprii due: una era una camera da letto enorme con le pareti color carta da zucchero e un letto singolo al centro, dotata di scrivania, libreria, armadio gigante, cassettiera e quant’altro, ma era ancora tutto da riempire. Mi affacciai alla finestra che mi accorsi dare su un cortile interno. “Anche il cortile?” pensai.
L’altra porta era quella del bagno, anch’esso grande.
Alla fine del corridoio, un’altra scala.
“Ancora?”
Salii e di fronte a me uno spazio più ampio di quello del secondo piano dove c’era un altro divano e un’altra televisione, come se fosse una piccola sala, e poi, altre cinque stanze.
I ragazzi ce ne avevano messo d’impegno per ideare tutta quella struttura e doveva essere costata un bel po’. Non avevano decisamente badato a spese!
Ero ammaliata dallo splendore di quella casa e sapevo che vivere lì dentro con tutti loro sarebbe stato fantastico… o un fantastico suicidio, dipende dai punti di vista.
Mi guardai ancora un attimo in giro poi cercai di ricordare dove fossero le scale e a fatica riuscii a tornare al piano terra dove trovai tutti gli altri ad aspettarmi.
“Sono sicura che mi perderò.” 
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Ciao a tutti!
Eccomi di nuovo qui. Ho deciso che posterò a giorni alternati, uno sì e uno no, perché se vi metto un capitolo al giorno va a finire che non riesco a stare di pari passo, dato che mi è abbastanza difficile scriverne uno in una sola giornata. Ho bisogno di rileggerlo e controllarlo più volte, ed è un passaggio delicato che non voglio fare di fretta.
Dunque! È passata una settimana, e il giorno del trasloco è arrivato. Non l'ho detto esplicitamente, ma spero che si capisca dal fatto che Hermione dice di stare con Louis soltanto da una settimana, appunto.
E poi c'è un nuovo personaggio: Danielle! Vi ricordo che la storia è ambientata nel 2012, quando lei stava ancora con Liam.
Questo è un capitolo un po' di passaggio, di cui non sono granché soddisfatta, ma non importa, spero comunque che a voi piaccia. Mi serviva per "spostare" la scena a Londra, dove staranno per parecchio tempo!
Che ve ne pare? Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate, quindi vi chiederei di lasciarmi una recensione. Anche corta, giusto per farmi capire se sto andando bene o meno e se vi piace oppure no.
Mi piacerebbe tanto raggiungere almeno le 10 recensioni
Bene, questo spazio autrice è anche fin troppo lungo, perdonatemi.
Fatemi sapere che ne dite!
Al prossimo capitolo,
un bacio,
true. :)

P.s: come al solito grazie alla mia Harriett_ ♥

   
 
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