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Autore: Spica6277    07/07/2013    2 recensioni
Luna ha sedici anni, ed è una ragazza qualunque... finchè non incontra un bellissimo e misterioso ragazzo che le cambierà la vita. A complicare le cose ci si mette Samuele, un altro ragazzo arrivato da poco in città, e Luna si accorgerà che nei due qualquadra non cosa.
Genere: Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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siccome ho perso misteriosamente la chiavetta dove avevo salvato tutto, non posso aggiornare. Uffaaa!
ho persino sventrato l'aspirapolvere, nella vana speranza, ma a quanto pare ha preso e se n'è andata con le sue gambine... domani la cercherò con tutta l'anima e un bel po' di buona volontà, perché quella chiavetta era la mia vita.
mi dispiace decisamente tanto, perché so che come minimo dovrei aggiornare spesso, visto che avevo smesso per un secolo... che palle!
ok, ho dei sensi di colpa assurdi, scusate...
disperatamente,
S.

Siccome le cose ricompaiono solo quando hai smesso del tutto di cercarle, stamattina la mia magica chiavetta con la storia ha deciso di fare un salto fra le mie robe e farsi finalmente vedere. Stavo pacioccando in un cassetto (dove avevo già controllato appena mi ero accorta della sparizione, per la cronaca), e ho cominciato a tirare fuori un paio di matite, il cavo del cellulare, la mia chiavetta, una tazzina, la cartina di un cioccolatino... LA MIA CHIAVETTA!! e così mi sono resa conto di essere una perfetta idiota, tanto per cambiare.
Spero mi perdoniate per la mia incredibile sbadataggine... e che non sentiate verso di me il bisogno di uccidere, tra l'altro nome del capitolo.
S.

 
 

15. Il Bisogno di uccidere




ATTENZIONE: il Piccolo diario di bordo di questo capitolo è a metà.
Perché? Semplice: non potevo metterlo all'inizio, sennò non ci avreste capito niente, ma non potevo metterlo alla fine...
E per una volta tanto spiega delle cose importanti!

L'unica cosa che vi dico è che dovete leggerlo in corso d'opera, e non finire il capitolo per poi e tornare su. è tutta una cosa di suspense ed effetto scenico, non vorrete rovinare così tutto il mio duro lavoro!
S.

 
 


 
 

Non sapevo né come, né dove trovarlo, ma non era un problema: ero sicura che lui avrebbe trovato me.
Camminavo senza fretta e ad un ritmo costante. Lenta, ma risoluta. Strinsi le dita attorno all'impugnatura del coltello. La lama mandava bagliori sinistri alla luce del sole che tramontava.
Ero stata via da casa tutto il giorno, ma non mi importava. Mia madre sarebbe stata in pensiero, ma non mi importava. Dovevo solo uccidere Daniel. Lui aveva fatto del male a mio fratello, e se Samuele non mi avesse salvato avrebbe ucciso anche me. Era la legge della jungla: uccidi o vieni ucciso.
Una grossa nuvola nascose il sole rosso sulla linea dell'orizzonte.
Voleva fare del male a tutti coloro a cui tenevo, voleva distruggere la mia vita. Voleva separare me e Samuele.
Il cielo si scurì sempre di più, grossi nuvoloni neri si addensavano, incastrandosi come tessere di un complicatissimo puzzle.
Non gli avrei permesso di trattarmi così, non poteva fare di me ciò che voleva.
Strinsi il coltello ancora più forte e le mie nocche sbiancarono nello sforzo. Ero l'unica persona in grado di fermarlo. Io dovevo fare qualcosa.
Un forte vento cominciò a soffiare.
Per fortuna Samuele era dalla mia parte. Volevo aiutarlo. Se uccidevo Daniel, salvavo lui. Io sarei stata salva e Samuele libero. Ci saremmo amati fino alla fine dei nostri giorni, e non importava che all'inizio mi avesse mentito. Io e lui eravamo parte dello stesso, eravamo due metà che si completano, eravamo due anime gemelle.
Eravamo invincibili, insieme.

Ad un tratto mi dovetti fermare, il vento ormai soffiava così forte che non riuscivo a stare in piedi o a camminare in linea retta. Strinsi il coltello fra i denti, badando a tenerlo con la lama verso l'esterno, e cominciai a gattonare. L'asfalto mi rovinava i palmi delle mani, mentre mi ci aggrappavo per continuare a procedere.
Non potevo fermarmi per nessun motivo al mondo.
Continuai ad arrancare lungo la strada deserta fino a quando non sentii le mani bruciarmi come se le avessi immerse nell'acido. Il vento era così forte che non capivo come avevo fatto a non farmi travolgere.
Mi sdraiai. Ero esausta.
Una pioggia sottile cominciò a scendere dal cielo di piombo.
Mi richiusi in posizione fetale. Il coltello giaceva abbandonato a circa mezzo metro da me. La lama gigantesca era macchiata del sangue delle mie mani scorticate. Strinsi i denti e piansi lacrime silenziose.
Non sapevo cosa pensare quando una mano si posò delicatamente sulla mia spalla. Aprii gli occhi, sorpresa. Chi poteva esserci in giro con quel tempo?

 

 

Piccolo diario di bordo in mezzo alle scatole

IDEA: SCRIVO TUTTO IL DIARIO CORREGGENDO ALLA FINE, MA LASCIO GLI ERRORI, COSI' VEDIAMO QUANTO SONO DISLESSICA
ho,a,hola!
Ciao a tutti!

devo assolutamente precisare che Luna è impazzita. Samuele l'ha convinta che Daniel vuoe,vuola vuole farle del male, quindi lei sta andando ad ammazzarlo.
con un coltello di dimensioni epiche, tra l0altro l'altro.

oook...
non so da dove mi è ventuta queatsa venuta questa idea, ma direi che ho davvero una mente malalta malata. Lo so che una deve proprio cslreare sclerare male per mettersi a gattonare in mezzo a una strada, e ringraziamo il cielo che non stavano passandi passando tir o autobus, sennò fitrratina frittatina di Luna gratuita
il tempotrale temporale si spieghrerà spiegherà tra poco, abbiata abbaite abboiate abbiate pazienta pazienza, e si saprà subito anche chi mette la mano sulla spalla di Luna. un altro personaggio spuntato a caso come Filippo? hehe...
lo stile è decisamente cambiato epr per questo caitolo capiotolo capitolo, ve mne ne sirete siete accorti? frasi brevi ka ma coincise, nessun dialgoo dialogo, vaod vado a capo spesso... Effetto foollia follia di Luna, niente make male, eh?
ok, iv vi lascio alla seocnsda seoncda seconda èarte parte del capitolo... i ringraziamenti li lasci lascio in fondo a tutto
S.

 

 

Quando mi voltai incontrai il viso di Daniel. I suoi occhi ardevano di una furia verde ed incontrollata.
Era stato lui a scatenare quella tempesta.
- Bastardo! - ringhiai, scattando verso il coltello da macellaio.
Gli saltai alla gola, brandendo l'arma. Non so come, ma riuscii ad atterrarlo. Mi misi a cavalcioni sopra di lui, una mano che stringeva il coltello, una che lo teneva per la gola. Ora nei suoi occhi non c'era più rabbia, solo rassegnazione. Anche la sua espressione si addolcì, mentre la bufera si placava di colpo.

- Fai quello che devi, Luna.
Alzò una mano lentamente, avvicinandola al mio viso. Scattai indietro come un animale rabbioso.
Non si fermò, ed appoggiò le dita sulla mia guancia. Erano fredde, come al solito.

Mi persi nell'attimo di quel tocco. I suoi polpastrelli laciarono la presa troppo presto, e la sua mano tornò abbandonata vicino al resto del suo corpo.
Ero confusa. Non sembrava pericoloso... Ma io dovevo ucciderlo: era un ragno che tesseva la tela, un pericolo nascosto. Mi avrebbe fatto del male...

Con un grido gli affondai la lama nello stomaco.

 

Ringraziamenti...

cate394rina
Ali_13
amastuki Yuky
Amaya_
babycullen
BeWhoYouWannaBe
chocoblu
JessyNine
darkmagic31
FedeKiryu
giada_99
Giuli_97
I am a Mockingjay
ladyselena15
Lerrysa
nike97
ReyNajiko
BlueSapphire
MeMi Payne

_Lally
azzu tazzu (Azzurra)
Ciaociao1D
domenicamattina
FALLEN99
Gio_Gio22
Hope_believe
mika chan
roncatella
salma_elf
Streghetta33
TheLadyVampire
Francy01
Reh Machine
...e a sxds per la sincerità.




Grazie!

 

 

  
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