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Autore: youmakemejoyful    07/07/2013    6 recensioni
Ho sempre amato vivere nel mistero e nelle sorprese ma... in questo caso no.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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III.

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Avete presente quel momento in cui non sapete cosa dire e cosa pensare? Bene, io ero in quella situazione.
"Ho bisogno di aria" dissi ripercorrendo il percorso fatto per entrare, le guardie mi lasciarono passare quasi abituate, corsi non curandomi di avere un vestito aderente, mi fermai nel parcheggio del condominio. Mi lasciai cadere per terra, volevo spegnere i pensieri che vagavano nella mia testa. Niall era una spia, di quelle che uccidono e che possono essere uccisi ed io ero a rischio stando accanto a lui. Ero spaventata, ero shoccata e ero a rischio di vita.
"America - sentii una voce, la voce, interrompere i miei pensieri - mi dispiace" la sua voce sembrava veramente dispiaciuta, non avevo mai visto quel lato di Niall
"Di che ti dispiaci? E' il tuo lavoro" gli risposi, in fin dei conti io non ero nessuno per farlo smettere o per fargli rinnegare la sua vita
"Mi dispiace averti messo in mezzo, non era prevista la tua presenza quella sera" era destino pensai
"E' assurdo - sospirai - al liceo mi uccidevi con quelle prese in giro e adesso sei la mia unica ancora di salvezza" lui sorrise sentendo quelle parole
"Sai che mi dispiace per quello che ti ho fatto al liceo..." cercò di scusarsi guardando il basso
"Tranquillo, storia vecchia... quando devo cominciare ad addestrarmi?" chiesi, un volta imparato ad uccidere avevo intenzione di menarlo un po' ma amichevolmente... si
"Domani - disse - ora ti devo accompagnare a casa così che tu prenda tutte le cose che ti servono" si avviò verso una macchina, ne aveva le chiavi quindi non era rubata.
"Ho una domanda al giorno, quella di stanotte vale come ieri? Ti prego dimmi di si" eravamo  metà del viaggio e nessuno dei due proferiva parola
"Guarda, per buona condotta te ne concedo una" mi rispose con lo sguardo fisso nella strada
"Grazie - sorrisi anche se lui non mi stava guardando - come sei diventato una spia?" cioè per me era assurdo pensare che lui fosse una spia
"Mi hanno notato al liceo durante una partita di football, schiacciavo nel vero senso della parola gli avversari, mi hanno addestrato e adesso sono cinque anni che lavoro per loro - fece una pausa guardando lo specchietto retrovisore - vedi quelli dietro di noi?" mi chiese
"Si" dissi semplicemente preoccupata
"Bene ci seguono da un bel po' e mi sembrano armati, tieniti" ecco un'altra cosa che odiavo di Niall Horan, le sue spiegazioni, le riteneva tali?
Dopo avermi detto di tenermi io mi aggrappai al sedile come un koala mentre lui faceva inversione ad 'U' e tirando fuori una pistola dal baule della macchina uccise coloro che stavano per farci fuori. Non l'avrei mai ammesso ma, Niall Horan quando uccideva era particolarmente eccitante.
"Puoi per favore smettere di uccidere gente come se niente fosse?" era eccitante si ma ancora non mi ero abituata alla morte di una persona perciò le lacrime scendevano da sole
"America ti prego non piangere - fermò la macchina - sto cercando di difendere me e sopratutto te"
Me, ma che avevo fatto io? Avrei rinfacciato a Cary per tutta la vita per avermi fatto uscire con quello lì.
"Ma perché vogliono anche me? Che cosa gli ho fatto?" lacrimavo non piangevo.
"Sai America io non ho mai salvato nessuno, quando uccido di solito uccido tutti i testimoni oculari ma non ho ucciso te e per questo loro credono che tu sia una persona importante" ..ero stata l'unica che lui aveva mai salvato
"Perchè mi hai salvato? Cioè hai passato cinque anni a farmi stare male avevi l'occasione di uccidermi e non lo hai fatto?" più passava il tempo più non capivo quel ragazzo
"E' una domanda al giorno ricordi?" ed ecco tornato il classico ed odioso Niall Horan.
Arrivammo davanti casa mia verso l'alba ero la reincarnazione della stanchezza e non so con che forza riuscì ad entrare a casa
"Sbrigati" mi disse Niall con una pistola in mano che controllava il perimetro, da un lato faceva ridere
"Posso farmi una doccia o mi è vitata pure quella?" chiesi sarcasticamente perchè qualunque fosse stata la sua risposta io me la sarei fatta comunque infatti la feci.
"Smettila di guadare le mie cose Horan e andiamo che sono pronta" gli dissi quando finì di prepararmi
"Sei brava America, te ne sei occupata tu dell'annuario quasi dimenticavo" si complimentò con me uscendo dallo studio fotografico e videografico che avevo in casa, era la mia passione, la cosa che amavo più fare.
"Grazie - arrossì - andiamo?" abbassai lo sguardo
"Si.." prese la giacca e andammo via
Viaggiamo per altre tre ore circa, passavamo più tempo in macchina che per terra, parlammo della nostra vita e di come proseguì dopo il liceo, più scorrevano i minuti più sentivo che il rancore che provavo per lui si faceva sempre meno nitido.
"Siamo arrivati" disse Niall fermandosi davanti una villa, percorremmo il vialetto ed entrammo
"Bene - proseguì sempre lì - io sono stato addestrato qui, ti può sembrare una semplice casa ma non lo è"
"Se c'è qualcosa che ho imparato in questi due giorni è proprio che l'apparenza inganna" risi interrompendolo
"Esattamente America, vivremo qui fino a quando non riterrò che sei pronta e si sarò il tuo addestratore" sorrise dicendo l'ultima cosa
"Bene - dissi sarcasticamente - ma se ci dovessero attaccare?" chiesi preoccupata solo all'idea di un'altro morto
"Siamo fuori dal gps, non ci dovrebbero trovare, infatti siamo costretti a non poter comunicare con nessuno"
"Ma la mia famiglia?" chiesi ancora più preoccupata
"Abbiamo mandato un messaggio a tutti i tuoi cari dove dici che sei partita per un viaggio di riflessione" avevano pensato proprio a tutto... e questa cosa mi terrorizzava
"Tu mi stai dicendo che..."
"Si siamo isolati - finì la mia frase - ora va a riposarti che domani cominciamo"
Io mi chiedo il perchè di tutto questo, cioè ero così tranquilla nella mia casetta nel centro di Los Angeles e venni trasportata in una dimensione completamente diversa.





SAAAAAALVE.
Questo capitolo è di passaggio e personalmente non mi convince molto ma devo ringraziare Catherine per aver letto il capitolo e per avermi consigliato di pubblicarlo.
Love ya, manu x
  
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