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Autore: brunettes    07/07/2013    0 recensioni
14 Giugno 2008
-Avanti muovi quelle gambe pappamolle!- urlò la quattordicenne.
-Ora ti prendo!- fu la risposta dell’amico, che accelerò il passo e si buttò addosso alla sua migliore amica rotolando sul prato insieme a lei.
Si stesero ridendo e riprendendo il fiato per la corsa, guardando il cielo.
-Harry cosa fai se io scappo?- chiese improvvisamente la bionda. Il riccio si girò a guardarla e le rispose –ti rincorro finché non ti prendo-
-Promesso?- chiese la ragazzina
-Promesso- rispose sicuro Harry.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo tre.
 


Come previsto, quella giornata non fu per niente facile. Tutti continuavano a prenderla in giro, non che la cosa fosse diversa dagli altri giorni, ma quel giorno avevano preso Cassie particolarmente di mira. Perdendo quella partita era stata colpita nell’orgoglio, cosa alquanto grave per una persona orgogliosa come lei. Per fortuna c’erano le sue amiche e il suo fratellastro con lei a fermarla prima che commettesse qualche omicidio. La fortuna era che quel giorno Cassie aveva tutte le lezioni in comune con le sue amiche. Entro nell’aula di storia e si sedette all’ultimo banco insieme a Marysol, mentre Rebecca e Olivia si sedettero avanti, girandosi di tanto in tanto durante la lezione assicurandosi che la loro amica stesse bene. Ma lei non stava bene. La ragazza venne richiamata più volte durante la lezione dal professore, trovandola più volte a rispondere a qualche insulto. La giornata peggiorò quando si ricordò di avere la lezione di scienze con Styles e company. Tentata più volte da una fuga da scuola, Cassie entrò nell’aula del professor Adam Green ‘accolta’ da numerose risate, alla quale rispose con l’alzata di un dito. Harry si avvicinò al suo banco seguito dal branco di ragazzine con problemi ormonali le quali mandavano a Harry continue occhiate maliziose.
-Bella partita quella di ieri eh Houston? – disse Harry.
-Sparisci. – rispose duramente la bionda.
Il ragazzo rise seguito dalle risate stridule delle oche dietro di lui, poi continuò –E perché? Si sta così bene qui! – la riccia stava per rispondere ma fu battuta sul tempo dal professore che entrò proprio in quel momento spedendo il branco a posto.
-Buongiorno ragazzi! – iniziò –stamattina mi sono svegliato e mi è venuta un’idea. Considerando che non riuscite a imparare il Sistema Solare, vi dividerò in coppie e tra quattro settimane mi porterete un modellino. – la classe era divisa a metà tra persone entusiaste e persone contrarie. Cassie non sapeva a quale metà appartenesse. Rachel, una ragazza alta e robusta con dei cortissimi capelli neri, alzò la mano, il professore le fece un cenno esortandola a parlare –Le coppie chi le sceglie? – l’uomo rispose subito alla domanda –Io, per evitare litigi- a quel punto tutti sbuffarono. –A me va bene, basta che non mi mette in coppia con la Houston- commentò Harry ricevendo un’occhiataccia da Cassie.
–Silenzio! Ora formerò le coppie, che non potranno essere cambiate! Quando vi chiamerò vi siederete vicino al vostro compagno! Bene iniziamo allora: Olivia Bennett sarà in coppia con Marysol Garcia. – le due ragazze si sorrisero felici. Un barlume di speranza attraversò Cassie che incrociò le dita sperando di finire in coppia con Rebecca, ma tutta la speranza venne spazzata via quando il professore mise Rebecca in coppia con Luke. –Emily Fields e Sarah Jhonson, Harry Styles con Cassie Houston- i due ragazzi si guardarono scioccati e entrambi protestarono
–Professore non può mettermi in coppia con lei! – la ragazza annui –E’ vero! Per la prima volta sono d’accordo con quell’essere. Metterci in coppia insieme le conviene tanto quanto mettere una tanica di benzina accanto a un falò! – protestò nervosa.
-Silenzio! Sono io che decido e ho deciso così! – concluse il professore. Cassie si appoggiò allo schienale della sedia scoraggiata. Sapeva come sarebbero andate le cose, avrebbe fatto tutto il lavoro lei per entrambi sorbendosi anche le offese di Harry. La campanella suonò e tutti si alzarono affrettandosi a raccogliere le loro cose, ma prima che uscissero tutti il professore li fermò.
-A un’ultima cosa! Vi conviene iniziare già da oggi, non voglio sciocchezze sulla mia scrivania tra quattro settimane ma un lavoro ben articolato! – concluse. Sbuffarono tutti e si avviarono agli armadietti per posare i libri e prendere quelli dell’ora successiva. –Non ci posso credere! Non ci voglio credere! – continuava a ripetere Cassie alle sue amiche. –Insomma, l’universo ce l’ha con me o cosa? – sbraitò.
-Ti prego calmati, infondo si tratta solo di quattro settimane. – disse Liv. La bionda la guardò storto e le rispose –Dì un po’ Liv, quand’è stata l’ultima volta che hai passato quattro settimane in allegria con Harry Styles? – la ragazza era rossa dalla rabbia, continuava ad agitarsi e a urlare ogni insulto al ragazzo e al professore. Chiuse il suo armadietto con forza e vi si appoggiò chiudendo gli occhi e facendo dei lunghi respiri. Quando si era (quasi) calmata una voce le fece ritornare la rabbia. –Allora mettiamo le cose in chiaro Houston – iniziò il riccio
-Mettiamo ai voti chi ha le idee migliori, il mio voto vale più del tuo, parleremo solo se necessario, ci vedremo due volte a settimana e faremo a turno nella casa dell’altro, tra quattro settimane mi farai prendere un bel voto e poi torneremo a ignorarci, o meglio io tornerò a prenderti in giro e tu a rispondermi male chiaro? – disse con tono scocciato. Cassie boccheggiò per qualche istante poi chiuse le mani a pugno e rispose indignata al ragazzo –Chiaro un corno Styles! Il tuo voto non vale più del mio! Due giorni a settimana non bastano per finire un progetto che faremo insieme, perché se pensi che farò tutto io anche per te ti sbagli di grosso! Iniziamo oggi a casa mia, alle 4 in punto ritarda di un solo minuto e dico al professore che ti rifiuti di collaborare con me! – concluse la riccia; poi prese i libri che le erano caduti e si avviò nella classe di spagnolo sbattendo i piedi a terra cercando di scaricare tutta la rabbia inutilmente. Quando si trattava di Harry Styles e della sua arroganza, niente riusciva a calmarla.
 
 
 
 
-Mamma, oggi viene Harry a casa – la madre sbarrò gli occhi guardandola sorpresa. La figlia prontamente chiarì –Il professor Green ha detto che dobbiamo ricreare il Sistema Solare e io sono finita in coppia con Harry. Dovrebbe venire per le quattro- concluse salendo nervosamente le scale chiudendosi in camera.
Neanche il tempo di prepararsi psicologicamente che il suo migliore amico Harry bussò il campanello. Si alzò molto lentamente dal letto e scese le scale; fece un respiro profondo prima di aprire la porta.
-Potevi venire ad aprire anche tra un’ora! – disse brusco scuotendo la testa aggiustando i suoi capelli ricci.
La bionda sbuffò rispondendo –Ringrazia che sono venuta ad aprire Styles – il ragazzo alzò gli occhi al cielo entrando in casa dando una spallata a Cassie.
-Prego entra- sussurrò la ragazza irritata. Chiuse la porta con un colpo secco e si diresse verso la sala dove trovò Harry comodamente seduto sul divano con le gambe appoggiate sul tavolino avanti al divano. Cassie si avvicinò e tolse le gambe.
-Aspettami qui, vado a prendere i libri. Tocca o rompi qualcosa e ti taglio le mani. – affermò duramente. Salì di corsa le scale e andò in camera sua, poi raccolse da terra tutti gli appunti sul Sistema Solare, li infilò nel libro di scienze e scese di nuovo le scale dove trovò Harry vicino al camino a guardare una foto. A Cassie venne un colpo al cuore quando capì quale foto stava guardando il ragazzo. La foto ritraeva i ragazzi a tre anni, lui vestito da tartaruga ninja e lei da indiana; si tenevano per mano e ridevano felici nel giardino di casa di Harry. La bionda scosse la testa e poggiò il libro sul grande tavolo facendo appositamente rumore, il riccio spaventato si girò di scatto verso la ragazza con uno sguardo quasi malinconico.
-Avevo detto a mia madre di togliere quella foto ma non ha voluto – sussurrò la ragazza quasi dispiaciuta. Harry annuì –sembra passata un’eternità da quel giorno-
Cassie tirò una ciocca dietro le orecchie e rispose –È passata un’eternità infatti. –
-Quel giorno ti ho promesso che ti avrei sposato – disse Harry sorridendo appena. La bionda sorrise ricordando –Si lo so. -
-Eravamo solo due stupidi bambini! – affermò duro il riccio scuotendo la testa riprendendo la sua aria arrogante e presuntuosa.
‘Eravamo solo due stupidi bambini’, Cassie continuava a sentire quella frase. Aveva superato la separazione da Harry, allora perché l’aveva uccisa quella frase?





Angolo autrice!
Scusate, faccio schifo. Aggiorno dopo quattro mesi, vi chiedo umilmente perdono! A mia discolpa posso dire che avevo gli esami!
Comunque, ecco finalmente il capitolo yooo *applausi ad Alessia* lol spero che vi piaccia fatemi sapere cosa ne pensate :3
Un bacione grandissimo, 
scusate ancora
Ale.
  
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