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Autore: annabll    07/07/2013    2 recensioni
Sebastian a queste parole scattò in un baleno verso la ragazza, come preso da un impeto di ira, e, quando le fu così vicino da farle sentire il suo fiato sulla pelle, le sussurrò..... Per un secondo aveva dimenticato completamente Brittany. Per un secondo aveva dimenticato di avere di fronte un nemico. Per un secondo tutta la sua forza era svanita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Santana/Sebastian
Note: Missing Moments, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                          VI Capitolo

 

Si stava avvicinando Natale, e sembrava che tutti i ragazzi di Lima si fossero trasformati in piccoli ed irritanti Scrooge, in preda ad attacchi di bontà disinteressata, di amore fraterno, di solidarietà; chiunque sia mai stato un teenager e si ricordi di quel periodo sa perfettamente che un miracolo del genere può accadere solo a Natale. Santana stava passeggiando per strada che un caffè bollente nella mano destra, mentre con la sinistra cercava nella borsa il telefono, che continuava a squillare. Non riuscì a rispondere in tempo, ma lesse sullo schermo che era Brittany ad averla cercata. Le si gelò il sangue nelle vene per una frazione di secondo. Ormai era da un bel po’ che ogni volta che sentiva nominare il suo nome non poteva fare a meno di trasalire. Probabilmente erano i suoi sensi di colpa, o anche la paura che lei potesse scoprire tutto della sua storia con l’usignolo prima di avergliene parlato di persona. Tuttavia Santana non si sentiva ancora pronta, aveva bisogno di tempo per pensare a quali parole utilizzare per farle meno male. Purtroppo però pensarci alla fine non serve mai a nulla, dato che non esiste un modo meno doloroso per lasciare una persona. Interrompere tutti i rapporti, chiudere una relazione  significa abbandonare l’altra persona a se stessa, farla sentire poco amata, tanto da portarla anche ad odiare se stessa. Tutto ciò Santana lo sapeva, ma comunque credeva di doverle dare una spiegazione, almeno per non lasciare altre questioni in sospeso, per questo aveva bisogno di riflettere: non sapeva se dire a Brittany di lei e Sebastian oppure no. La storia con il ragazzo, fin dal principio, era cominciata con la promessa di essere continuata in forma privata, ma Brittany meritava la verità, perché era sempre stata fedele, nel bene e nel male, alla sua ragazza. Ma in quel momento la messicana non voleva pensarci; aveva voglia di godersi quello spirito natalizio che incombeva sulla sua città, e non di violentarsi con i pensieri riguardanti il suo triangolo amoroso.                                         

 Riposto il telefono nella borsa, cominciò a sorseggiare il suo caffè, camminando verso la scuola.

 

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“ ragazzi buon giorno a tutti!” urlò Sebastian non appena entrato in aula. Tutti di risposta gli accennarono un grosso sorriso e cominciarono  a riunirsi intorno a lui,  frementi come quando, dopo aver divorato un libro che ci ha presi molto, non vediamo l’ora di leggerne l’ultimo capitolo. Dopo un attimo di silenzio generale, l’usignolo, che fino ad allora aveva avuto un’espressione severa e criptica, sfoggiò un sorriso a trentadue denti per poi dire: “ oramai è ai miei piedi”. Tutti esultarono tra la gioia e l’euforia, e, tra i salti e i balli che gli amici stavano intraprendendo, Sebastian uscì di scena, senza attirare l’attenzione di nessuno. Si fermò fuori la porta, come per prendere un po’ d’aria, ma subito gli comparve affianco Thad: “ehi, tutto apposto, amico? “ gli domandò; l’usignolo gli rispose: “si, certo. Avevo bisogno di un po’ d’aria.”. L’amico, non prestando tanto attenzione alla risposta di Sebastian, come se la sua fosse stata una vera e propria domanda di cortesia, andò avanti con le domande: “ Dai, ora siamo soli! Raccontami i dettagli, che sono curioso. Davvero è stata così stupida da credere che ad un ragazzo apertamente gay potesse piacere una gattamorta come lei? Ahahah “, Sebastian cominciò a ridere anche lui, forse più per nervosismo che per divertimento, e disse: “ Andiamo a prenderci un caffè, che la storia è lunga” .

 

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Al McKinley Brittany, come ogni anno, era vestita da Babbo Natale e distribuiva doni a caso ai ragazzi nei corridoi; prima di salutarla e farsi vedere, Santana la osservò da lontano, e, guardandola, non poté fare a meno di sorridere pensando al fatto che fosse così ingenuamente buffa. Poi le attraversò la mente un pensiero che la fece trasalire nuovamente: anche lei, che l’aveva sempre difesa contro i soprusi degli stupidi  che cercavano di ingannarla, stava abusando della sua ingenuità. Adesso aveva preso finalmente coscienza del male che le stava facendo mentendole, e doveva assolutamente dirle la verità, al più presto, anzi, subito. Camminò velocemente verso di lei, e prima che potessero scambiarsi e convenevoli, Santana l’afferrò per un braccio e la portò nell’aula canto per parlarle. Si sedettero entrambe, ma prima che una delle due riuscisse a proferire parola, entrò Sam, dicendo: “ una riunione segreta! Figo! Voglio partecipare anch’io! “, Santana, stizzita, lo cacciò in malo modo: “ Bocca di trota, ti conviene uscire subito di qui se non vuoi fare a pugni! “. Sam, con la coda tra le gambe e un po’ indispettito per la sgridata della cheerios, uscì dall’aula, chiudendo anche la porta. Lo sguardo di Santana, dallo stipite passò di nuovo al volto di Brittany, vedendo qualcosa che prima non aveva notato. Sconvolta le disse: “ Bri, perché piangi? Lo so che non ti piace quando alzo la voce, però avevo bisogno di…”, “no, non è per questo” la interruppe la ragazza in lacrime; Santana poteva avvertire dentro di sé tutta la sofferenza di Brittany anche solo guardandola negli occhi: la sentiva nelle sue ossa, nei suoi nervi. Sentiva ogni sua terminazione nervosa dolorante, e, a quel punto, sentì quasi anche di non farcela a sostenere quel discorso. Tuttavia non riusciva a spiegarsi per quale motiva la ragazza stesse piangendo. Allora incuriosita, ma anche un po’ spaventata, le chiese: “ Allora perché piangi? “. Brittany iniziò a sorridere di rancore, cosa che fece pietrificare Santana ancora di più, poi cominciò a parlare: “ Credi davvero che io sia stupida, come tutti gli altri? Credi che sia tanto ingenua da non aver notato nulla? Ingenua non significa essere cieca, lo sai questo? “. A quel punto la cheerios adultera si sentiva di morire: la sua ragazza aveva capito davvero tutto fin dall’inizio?! Voleva sparire, svenire, risvegliarsi dal brutto sogno. Voleva alzarsi e correre via, scappare …. Voleva scappare tra le braccia di Sebastian, che era l’unico luogo nel quale si sentiva al sicuro. Alla fine, forse, fu proprio il pensiero di poter finalmente stare liberamente con il ragazzo che amava a darle la forza di continuare quel dolorosissimo discorso con Brittany: “ Mi dispiace Brittany, non volevo che capitasse tutto questo, ma è successo. Io ti voglio bene, e te ne vorrò per sempre, ma non ti amo più nel modo in cui facevo prima. Ti giuro, non è colpa tua, è mia! Lo so, può sembrare un cliché, ma è la pura verità, e il minimo che io possa fare è raccontarti la verità”. “quindi è finita tra noi?” replicò la ragazza, che ora aveva smesso di piangere, e guardava la compagna con sguardo sostenuto, anche se pieno di sofferenza; Santana, senza esitare nemmeno un attimo: “ Si, è finita. Mi dispiace”. A quel punto Brittany si alzò in piedi di scatto e fece per uscire dalla porta; si fermò un secondo per voltarsi indietro e chiedere: “ Toglimi una curiosità: hai un’altra ragazza?”. Santana, presa in contropiede, non sapeva che rispondere. Voleva raccontarle di lei e Sebastian, ma le sembrava di dire troppo in una volta, e poi avrebbe potuto mentire a Brittany, senza però dirle una bugia, dato che le aveva chiesto di un’eventuale altra ragazza, e non ragazzo. “no, Bri, non c’è nessun’altra ragazza”.                                                                       

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Erano ormai le otto e mezza di sera e Santana erano due ore che aspettava Sebastian sull’uscio di casa sua. Gli aveva lasciato circa dieci messaggi, ma lui non aveva risposto nemmeno ad uno. Lei voleva fargli una sorpresa, dicendogli che finalmente sarebbero potuti stare insieme liberamente. Il suo cellulare cominciò a squillare: era Sebastian. “ Amore, dove sei? Sono due ore che ti aspetto sotto casa tua per farti una sorpresa, ma non sei ancora tornato”, cominciò in quarta Santana, lui, titubante rispose: “Beh, ecco… Ho fatto tardi agli allenamenti con i ragazzi, quindi abbiamo deciso di andare a mangiare qualcosa insieme. Ti va se ci vediamo domani per colazione?” “certo” “perfetto. Allora a domani, ti amo!”. A Santana Sebastian era sembrato un po’ troppo sbrigativo al telefono, ma non ci aveva dato troppo peso. Lei era al settimo cielo, e completamente offuscata dai sentimenti che provava per l’usignolo. Brittany forse qualcosa di giusto l’aveva detto: sono ingenua non cieca; beh, Santana forse non è mai stata ingenua nella sua vita, ma, da quando stava con Sebastian, si concentrava troppo a guardarlo con il cuore, mentre forse avrebbe dovuto aprire un po’ di più gli occhi.                                                                                                                                                                                 

  
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