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Autore: NaruG    20/01/2008    4 recensioni
sinceramente non so cosa sia, non credo sia OOC, non so, so solo che l'ho pensata come una spiegazione del rapporto creatosi tra Sasuke e naruto, com'è nato? non ce lo siamo sempre chiesti? il principio lo conosciamo ma poi?? chi lo sa.. rapporto molto implicito... bacioni speriamo non sia patetica!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3:

-maestro kakaschi sono stato bravo è?- chiese smagliante naruto al maestro mentre tornavano a casa

-molto naruto, continua così!- lo rassicurò il maestro sorridendo a sua volta.

-lo sapevo! Ne Sakura-chan non sei fiera di me?- venne ignorato

-Sasuke-kun cosa farai una volta a casa?-

-uff- lui non rispose, la mente vagava in due poli  opposti: suo fratello e naruto.

Non era riuscito a domandare nulla all’amico e con questo fardello sulla coscienza non si era più preoccupato di odiare itachi o di allenarsi per ucciderlo, era diventato  un debole? Per una frase detta nel sonno da dobe? O era solo curioso, magari deciso a non rivolgergli più la parola dopo aver ricevuto spiegazione? No, se così fosse non se lo sarebbe sognato la notte. La notte prima infatti, persino Naruto lo aveva svegliato e chiesto cosa ci fosse che non andava, dato che sudava urlava, sembrava un pazzo.

Si, decisamente stava diventando debole e non poteva permetterselo. Aspettò di rientrare al villaggio poi avrebbe fatto a naruto la fatidica domanda, semplice e diretta, tagliente come una lama, lo avrebbe colto in flagrante anche se stesso lui non sapeva cosa aspettarsi.

Effettivamente lui cosa voleva? Che il dobe gli dicesse che era attratto da lui? NO! Che  lo prendesse in giro per la sua stessa domanda dandogli del baka? O voleva semplicemente che naruto avesse qualcosa di importante da dirgli? Una qualsiasi cosa, che lo avrebbe cambiato nel profondo? E se si cosa?

Con questi pensieri arrivò velocemente a Konoha con la sua squadra, e quando furono al di fuori dell’ufficio dell’hokage per riferire la riuscita della misione, senza troppi problemi prese naruto per  la felpa e incurante delle faccie di Sakura e Kakashi se lo portò dietro.

Naruto si dimenava con tutte le forze che aveva ma Sasuke lo ignorava senza spiccare parola, così il biondo si arrese

-almeno lasciami camminare da solo! – urlò. Sasuke lo mollò brusco, cadde a terra battendo il fondoschiena che si teneva dolorante.

-TEME! Ma che ti prende?- protestò seduto per terra, Sasuke lo aveva portato davanti casa sua.

-che ci facciamo qui?- chiese sorpreso

-entra- fu la secca risposta che ricevette. Sorpreso seguì Sasuke all’interno della residenza uchiha.

-Sasuke?- chiese ancora aspettando una spiegazione.

Sasuke si voltò lentamente e lo guardò dritto negli occhi, con sguardo severo

-ma che hai?-

-Naruto tu ricordi quello che sogni?- il biondo si sorprese

-ma di che parli?-

-rispondi!- ordinò

-n-non sempre, Perché??- Sasuke si bloccò non sapendo come continuare

-ricordi cosa sognasti la notte del temporale?-

-si certo!- rispose Naruto convinto – Sakura-chan e me in un prato! Mi sembrava di averlo già detto ma nessuno mi ascolta! Ma perché me lo chiedi?- Sasuke lo ignorò, aveva bisogno di risposte

-se io ti dicessi che mentre dormivi hai.. pronunciato una frase—strana, che ne penseresti?-

-sasuke non ho tempo per questi giochi, ho fame e voglio del ramen, che vuoi?- il moro si accigliò

-se ti dicessi che mentre dormivi hai pronunciato queste parole: “ sasuke è mio” che mi dici?- naruto sobbalzò, sembrava sul punto di crollare

-ma che diamine dici teme? Ti sei bevuto il cervello??-

-no che non me lo sono bevuto! Sei tu pezzo di idiota che non ti ricordi niente!- urlò Sasuke fuori di se. Naruto era senza più parole.

-sono certo si non averlo mai detto!- affermò serio

-a no? E allora da chi l’ho sentito dire? È?-

-ma che ne so! Magari te lo sei sognato!- urlò Naruto furioso

-e io dovrei sognare te? Che affermi questo? Ti credi così importante dobe?-

-non chiamarmi dobe!- urlò – io non ho mai detto una cosa del genere chiuso!-

-o forse sei solo un coniglio per ammetterlo!-

-un coniglio?? E perché e Sasuke? Cosa vuoi che ti dica? Cheti ho sognato? Che sognavo di abbracciarti stabilendoti come mio?? Sicuro che questo sia il mio sogno e non il tuo??- Sasuke assottigliò gli occhi tanto da farli somigliare a due lame

-non osare, io non lo farei mai piccolo essere ignobile, sei tu quello che si avvinghiato a me come un polipo e ha pronunciato queste parole!!!-

- No!- urlò naruto buttandosi violentemente addosso al compagno

-no!- disse ancora prendendolo per la maglia - se anche fosse? Perché ti scaldi tanto e Sasuke? Cosa ti aspetti che ti dica?- Sasuke non rispose

-non sei sempre al centro delle attenzioni di ogni essere umano sappilo! Ne tanto meno nei miei!!

-bugiardo!- sibilò tagliente il moro – sei un bambino che non sa dar luce a ciò che pensa-

-non ti pare strano che ciò che penso non l’ho mai pensato? Non hai pensato che sia stato solo tu a pensarlo?-

-NO! Perché tu dormivi io ero sveglio e ti ho sentito! Mi arrenderei se tu mi dicessi “non mi ricordo” piuttosto che mentirmi così quando dormivi come un sasso!-

-allora perché me lo hai chiesto?? Se sapevi che ero incosciente?-

-perché non è normale!!-

-perché??- urlò Naruto

-perché io non ti piaccio,tu non mi piaci e io non sono tuo in nessun senso!- naruto sbarrò gli occhi, il cuore in frantumi, il silenzio fece crescere in lui la paura che Sasuke potesse sentirlo smettere  di battere così, per quella sua ferma e dura affermazione

-figurati- disse senza forze – non l’ho mai pensato- mentì alzandosi e rivolgendo a Sasuke un occhiata indecifrabile. Sasuke lo guardò andar via disattivando lo sharingan, la testa gli scoppiava il cuore aveva il battito rallentato. Naruto uscì piano dalla residenza e non riuscì a fare a meno di pensare che quello, non era il modo in cui sperava di terminare quella conversazione.

 

Naruto camminava lentamente per le strade, non voleva nemmeno il ramen. Voleva solo dormire, dormire e dimenticare, pregare perché quella separazione non fosse mai avvenuta,perché il tempo tornasse indietro e il suo cuore avesse avuto il coraggio di dire all’amico che lui era suo amico, perché Sasuke era suo amico, e questo lo rendeva suo a sua volta. Non sapeva di quel sogno, ma sapeva di aver mentito solo per dar voce al suo stupido orgoglio, non ricordava niente ma avrebbe voluto tanto rivedersi abbracciato all’amico e dirgli:” si Sasuke tu sei mio,sei mio amico” e forse tutto sarebbe tornato normale..

 

Sasuke non aveva mangiato quella sera, non ne aveva le forze. Era stato duro, cattivo, bugiardo con naruto.

Non avrebbe mai ammesso che sperava di sentirsi ripetere quella frase, forse era quello il motivo per il quale non voleva chiedere niente ma alla fine aveva commesso il suo errore e di certo non avrebbe rimediato. Nonostante si sentisse una schifezza non avrebbe chiesto scusa al dobe, mai! Forse si sarebbe dimenticato presto tutto, almeno ci sperava così avrebbe fatto anche lui tornando a pensare a itachi e ad allenarsi per batterlo..

 

Passarono alcuni giorni durante i quali il team 7 non aveva ricevuto missioni ne si era allenato per poter riposare.

Naruto e Sasuke non si erano più rivisti e di certo non avrebbero parlato dell’accaduto un secondo di più.

La mattina degli allenamenti però si sarebbero visti e sentivano entrambi il bisogno di chiarire

-buongiorno Sasuke-kun!-

-nh- si lamentò quello aspettando naruto

-buongiorno!- esclamò naruto mogiamente

-ciao- lo salutò Sakura, Sasuke lo guardò torvo,non potevano parlare ora

-teme sappilo, io ti odio- esclamò tutto d’un tratto Naruto come a fargli capire che non avrebbero mai parlato

-reciproco- sibilò Sasuke, Sakura li osservò confusa ma lasciò perdere.

Arivò il maestro e si allenarono, malissimo, non si erano mai allenati così male nemmeno con una gamba rotta e dopo una sana ramanzina se ne tornarono ognuno a casa propria.

 

-volevo parlare!- urlò naruto dando continui pugni al cuscino

 

-uauratonkachi!- urlò Sasuke dando un doloroso pugno allo stipite di legno della porta.

 

Nessuno dei due riusciva a dormire così, Sasuke che era il più sveglio si diresse a casa di naruto anche solo per dargli uno schiaffo così che tutto tornasse come prima.

Bussò alla finestra del locale ma non gli rispose nessuno. Bussò più forte fino a quando da persona civile si recò alla porta e suonò il campanello.

Il biondo aprì e indossava solo il pantalone del pigiama.

-tu?- chiese schifato

-io- rispose l’altro indifferente

-che vuoi?-

-entrare-

-perché?-

-non ho sonno-

-fatti una camomilla-

-dobbiamo parlare-

-no-

-si invece- sibilò minaccioso

-parla col tuo cervello idiota e idiota si trovano-

-naruto non OSARE chiudermi la porta in faccia-

-senti ma che vuoi?-

-ma allora sei proprio idiota!-

-io non ci parlo con te!-

-naruto- sussurrò ad occhi chiusi massaggiandosi le tempie – se non fai entrare spacco la porta-

-come mai così agitato?-

-mi tormenti ecco come mai!- urlò Sasuke.

Naruto fece una smorfia indispettita e mise su il broncio. Non se l’aspettava proprio ma sorrise lievemente.

-entra- disse facendogli spazio. Sasuke entrò e rimase in piedi ad osservare il disordine della stanza

-allora?- chiese naruto con  le braccia sui fianchi

-allora cosa??-

-hai detto che dobbiamo parlare!-

-a già..- esclamò Sasuke a testa bassa

-embè?- chiese naruto mettendosi il buffo capello in testa, quello che metteva per dormire

-quel coso è ridicolo te ne rendi conto vero?- chiese con una smorfia sasuke

-non cambiare discorso e chiedi scusa-

-io?? Nono mi spiace sei tu che ti devi scusare!-

-e perché mai??-

-perché..- si bloccò, non sapeva cosa dire – perché sogni e poi dimentiche tutto- naruto lo guardò torvo

-ancora con questa storia?-

-si certo!-

-be io te lo ripeto non ti credo e non lo farò mai!-

-bene allora è inutile parlare- fece per andarsene ma naruto lo fermò

-vieni qui prima devi chiedermi scusa!-

-NO!- urlò

-insieme!- propose naruto

-che?-

-al mio tre ci diciamo scusa insieme-

-è ridicolo, possibile che tutto ciò che ti appartenga sia ridicolo?.-

-Sasuke ti prendo a pugni giuro!-

-fa pure! Tanto…-

-tanto?- naruto era incuriosito

-tanto niente ciao- naruto gli corse dietro e gli bloccò la maglia

-se sei venuto con questi propositi perché sei qui?-

-speravo che ti fossi ricordato- naruto si accigliò sedendosi sul letto e facendo sedere anche l’amico.

-c-che cosa trattava questo s-sogno?- chiese timidamente. Sasuke lo guardò torvo

-tanto non mi credi!-

-tu dillo!-

-be’.. litigavi con Sakura non so perché poi te ne sei uscito con quella frase-

-sasuke è mio?- chiese naruto con un miagolio, l’altro annuì

-strano- convenne il biondo

-già…-

-non lo farei mai!- annunciò sornione naruto

-si lo credo bene!!-

-be’.. forse, era un incubo-

-boh! O forse è perché sei stato incollato a me come un koala!- lo schernì Sasuke, lo vide arrossire

-mi spiace- il moro scosse la testa

-fa niente, non ho dormito male- ammise. Il volto di naruto si illuminò

-sasukeeee- lo chiamò

-che è?-

-lo sai..- cominciò torturandosi i pollici – gli amici dormono spesso insieme- sasuke alzò un sopracciglio

-embè?-

-perché non resti qui stanotte?- propose naruto mandando la timidezza a farsi benedire

-no- fu la secca risposta che ricevette da un Sasuke con il volto in fiamme al ricordo dell’abbraccio della mano destra stretta al gluteo, eccessivamente invitante, di naruto. Naruto che imbronciato gli fece la linguaccia incosciente, afferrandolo saldamente per la maglia .

- SASUKE-teme-baka-uchiha, sta piovendo!- sussurrò naruto con un sorriso a 365 denti

-e allora?- chiese Sasuke spaventato

-ti bagnerai tutto!-

-fa niente-

-e se arriva il temporale??-

-ti fotti naruto scusa per il termine- esclamò imbarazzato. Naruto sorrise, stava per convincerlo..

-va be’ vai pure,bagnati e fottiti- rispose. L’uchiha lo guardò omicida

-cerchi di farmi arrabbiare??- domandò

-non lo so-rispose cautamente

-da quando sei così furbo naruto?-

-io sono sempre lo stesso, sei tu a tornare indietro!- Sasuke gli si gettò addosso finendo sul letto e prese a picchiarlo, il biondo non si oppose.

-eccoci!- annunciò felice naruto, ribaltò le posizioni e spinse sasuke sul cuscino.

-non ci contare!- naruto sorrise, il temporale non arrivò la pioggia altrettanto, il cielo era colmo di stelle che dalla finestra di Naruto era ben visibili.

-non piove dobe- sussurrò Sasuke

-guarda Sasuke, non è più bello in compagnia?- Sasuke osservò il compagno poi il cielo

-si- ammise

-allora.. resti qui?-   Sasuke alzò gli occhi al cielo e si cominciò a sversirsi

-almeno dammi un pigiama!- sbraitò. Il biondo obbedì sghignazzando e diede al compagno un pigiama azzurro.

Sasuke si svestì e si mise il pigiama, regolarono la sveglia e si misero a letto, contemplando le stelle e loro stessi, ignari del fatto che la mattina dopo tutto si sarebbe ripetuto: si sarebbero svegliati vicinissimi, avrebbero urlato, avrebbero litigato. Naruto si sarebbe avvinghiato al corpo esile di Sasuke e Sasuke,ormai come in un’abitudine contorta, avrebbe posato la mano destra sul gluteo “invitante” di naruto stringendola, arrossendo, ricominciando poi da zero…

Continua…..

 

 

  
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