Anime & Manga > D.Gray Man
Segui la storia  |       
Autore: MissLavi    20/01/2008    3 recensioni
Una ragazza. Un gruppo di Esorcisti. Un'eredità. Un segreto da mantenere. La lotta interminabile contro il Conte del Millennio e la famiglia Noah.
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Piacere, io sono Lenalee- rispose allegramente la ragazza con i codini.
-Come ti senti?- chiesero in coro i due fratelli.
Lyra toccò l'occhio destro bendato, esaminò qua e là il suo corpo, e commentò:
-Beh, tranne questa ferita all'occhio e qualche graffio, bene grazie- rispose. Davvero strana quella ragazza, fredda e distaccata, non curante neanche delle ferite e del rischio che aveva corso. -Potrei alzarmi ora? Penso di aver riposato abbastanza. Non sopporto di stare inattiva per troppo tempo-.
Komui un po' sbalordito da quella testarda ragazza, ci riflettè su poi chiese a Lenalee se poteva accompagnarla in giro per la “home”.
Accettò.
L'aiutò ad alzarsi, perchè nonostante lei dicesse di stare bene, il dolore si faceva sentire lo stesso. Così uscirono dalla stanza e cominciarono il giro.
Molti finder le guardavano curiosi, bisbigliando tra loro. Probabilmente la notizia della sua provenienza era venuta a galla, e lei odiava essere guardata in quel modo.
Lenalee, l'accompagno per tutto l'ordine, non tralasciando neanche una stanza, le fece vedere la mensa, la biblioteca, la sala comune, e Lyra ne rimase affascinata da quei posti.
Quando arrivarono in un corridoio arredato solo con qualche lanterna disposta qua e là, Lenalee disse: -Bene, spero ti sia piaciuto il giro, e sappi che è casa tua, ergo ti puoi muovere quando e dove vuoi, ovviamente tranne nelle zone vietate. Ecco, questi sono i dormitori, ce ne sono tre piani, e ogni “inquilino” dell'Ordine ha la sua camera privata. Questa è la tua e queste sono le chiavi. Ora devo andare ma ci rivedremo presto, spero. Ciao!-
La ragazza fece per allontanarsi, poi si ricordò qualcosa e si girò:
-Ah scusa, dimenticavo, dopo passerò per darti gli orari della mensa e della biblioteca e qualcuno passerà per portarti qualcosa di caldo- rispose salutandola con la mano e poi se ne andò. “Finalmente sola” pensò quando Lenalee fu lontana.
Guardò le chiavi, anch'esse con lo stemma dell'ordine inciso “buffo, sembra che si facciano pubblicità” poi si girò e infilò le chiavi nella serratura che dopo tre scatti riuscì ad aprire.
Era una camera normale, un po' troppo spoglia, non eccessivamente grande, ma neanche uno sgabuzzino. Vi entrò, e dopo due o tre occhiatte all'antico mobilio, si sedette sul letto comodo.
Un turbine di pensieri l'assalì. Le immagini della strage le affiorarono nella mente. Quel tormento, quello stupido sbaglio di essersi lasciata condizionare dalle emozioni. Sua madre, suo fratello e i suoi amici ballavano al dolce suono della morte, un pensiero troppo straziante e pesante per lei. Poi la città...oh, la sua amata città. Aveva provato a proteggerla, ma se non si riesce a proteggere tre persone, figurarsi tutto il suo popolo. Tutto per colpa sua e della sua innocence. Era per questa che tutto quello che amava è stato distrutto, non aveva voluto obbedirle...
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava. Sorpresa, Lyra si alzò e andò a vedere chi poteva volerla.
Aprì la porta e si ritrovò davanti un ragazzino un po' più basso di lei, con strani capelli bianchi e una cicatrice sull'occhio.
Anche il ragazzo la guardò per un secondo sorpreso e poi disse:
-Ehm, piacere, io sono Allen Walker. Mi hanno chiesto di portarti questo- e le porse un vassioio contenente una tazza di cioccolata calda e un piatto di biscotti.
-Grazie. Io sono Lyra- rispose mantenendo un tono piatto e appoggiando il vassoio sul tavolo.
Il ragazzo le sorrise “ha un carattere simile a quello di Kanda...” pensò rabbrividendo.
La ragazza lo notò -tutto bene?- chiese.
-Sì sì scusa- “beh, non proprio simile” -ah a proposito, dovresti venire un secondo con me se non ti dispiace. C'è qualcosa che dovresti vedere, però prima, indossa questo- e, sbucando dal niente, le diede un pacchetto contenente dei vestiti -Ti aspetto fuori- disse cordialmente.
Dopo qualche minuto, la ragazza tornò con un nuovo abito, un po' attillato, ma estremamente comodo.
Allen stava “giocando” con un golem, quando Lyra si avvicinò e lo vide bene.
-Timcampi? Ma, non era il golem di Marian Cross?- chiese sorpresa.
-Si, ehm..ma come fai a conoscerlo?>> rispose un po' turbato.
-Diciamo che... sono stata sua allieva tempo fa, risolvendogli anche le sue faccende personali...- sospirò -non sai che frustrazione andare nei casinò per pagare i suoi debiti, ho imparato a giocare a poker sì, però...- rispose squotendo la testa, lasciandosi scappare un sorriso.
-heh, ti credo fermamente-.
Allen conosceva fin troppo bene i metodi di Cross e evitò di pensare a cose non molto piacevoli per lui...Però aver scoperto un'altra allieva del maestro lo rese felice. Forse era la buona volta che lo ritrovava.
-Anchio sono stato suo allievo tempo fa... ed è da parecchio che lo cerco, non è che sai per caso dove si trova ora?- chiese un po' impaziente.
-Beh, fammici pensare...mhh...dovrebbe essere diretto a Siracusa- rispose titubante -però non ne sono molto sicura, ricordo si aver sentito pronunciare quel nome da un uomo con cui stava parlando Cross anche se poi...diciamo che non ho visto altro che buio per una settimana intera. La sera mi prese e mi disse che avrei potuto tranquillamente diventare un'Esorcista e venire all'Ordine, e che il giorno dopo non ci sarebbe più stato...era un po' arrabbiato- rispose tremando.
-Ma...poi? Non hai provato a fermarlo?- chiese il bianco.
-Lo avrei fatto molto volentieri se non avesse preso quella bottiglia...- -_-'
-o.o Credo di capirti alla perfezione- disse massaggiandosi involontariamente la testa -comunque grazie mille per l'informazione- “*-* finalmente *-*” Allen era a dir poco sbalordito ed entusiasmato.
-Però...dov'è Siracusa? O meglio..che ci sarà di tanto importante per il maestro?-
-Beh è in Italia...ma non ho la più pallida idea di cosa ci sia lì, forse ha scoperto qualche traccia del Cuore..o non so, ah me l'ha raccontata lui la storia del Cuore e dell'Innocence- rispose con fretta alla faccia dell'amico.
-Vabbeh, comunque ora andiamo, non vorrei far preoccupare qualcuno- disse Allen più a se stesso.
-Preoccupare qualcuno?- chiese Lyra intontita.
-Ah, no no, niente di importante- e sfoderò un sorriso a trentatrè denti.
-Ok-
Mentre si avviavano alla mensa, stranamente, non incontrarono nessuno per la strada. Cosa alquanto strana, dato la moltitudine di persone che vi abitavano.
-Lyra? Siamo arrivati- chiese Allen alla ragazza che stava ammirando un candeliere.
Il ragazzo aprì il portone e...
Non l'avesse mai fatto.
Una cascata di palloncini colorati uscì dallo stanzone gremito di gente, che sommerse Lyra.
Esorcisti, scienziati e finder, tutti riuniti in una stanza, per festeggiare chissà che cosa...
Poi liberatasi dai palloncini e dalle stelle filanti, notò un cartellone pendete dal soffitto:

“Benvenuta alla nuova esorcista, Lyra!”

Appena tutti la videro entrare, un fragore di battiti di mani esplose.
La ragazza era visibilmente sorpresa e imbarazzata.
Non sapeva cosa fare, era felicissima di quella sorpresa dopo tanto tempo.
Una lacrima di gioia scappò via dalla sua lacrima e sì inoltrò nella festa creata esclusivamente per lei.
Fece conoscenza di molti finder e di Jerry, intendo a preparare torte e dolci a palate, anche perchè Allen ne stava mangiando a volontà.

-Allora ti stai divertendo?- chiese Komui alla violetta.
-Oh sì grazie, non me lo sarei mai aspettata!- rispose eccitata Lyra.
-hehe, è il primo onore che riceve ogni esorcista. Tutti ne sono stati travolti, ammaliati o stupiti, tranne quel musone di Kanda- disse indicando un ragazzo alto, con una spada legata al fianco. -Lui è stato l'unico a non esserne stato sorpreso e non ringraziò neppure, girò i tacchi e le uniche parole che disse furono “tsk non ho bisogno di feste”- concluse Komui un po' imbronciato.
Lyra fece una smorfia divertita vedendo l'espressione del supervisore, poi posò l'occhio su quel ragazzo strano, freddo come il ghiaccio, come aveva sentito dire.
-mhh, provo ad andare a parlargli...- disse con tono di sfida
-Non te lo consiglio, è appena tornato da una miss....-
Ma le parole del supervisore andarono all'aria, perchè la ragazza si era già avvicinata al ragazzo -Ciao, tu sei Kanda? Piacere- provò.
-Tsk, vai a rompere da un'altra parte, novellina- rispose secco alla domanda.
Lyra lo guardò male, molto male, e Lenalee se ne accorse:
-Lascialo stare, ti conviene, è appena tornato da una missione ed è abbastanza suscettibile- le disse sorridendo.
-Sì è davvero suscettibile, invero-
Un'altro esorcista, con un lungo ciuffo bianco, le si avvicinò con un bicchiere di vino rosso in mano.
-Piacere, io sono Aleiser Crowley- si presentò mostrando accidentalmente i suoi affilatissimi denti, e Lyra ne fu un po' colpita.
-Scusa se te lo faccio notare, ma hai dei denti affilatissimi, non è che sei un vampiro?- chiese un po' impaurita da quell'Esorcista.
-Oui Madame, io sono un vampiro che si nutre del sangue di Akuma, invero- rispose sorridendo, senza un segno di turbamento.
La ragazza gli sorrise di ricambio, ma subito dopo la terrà cominciò a tremare. Lyra si fece pallida e cominciò a sudare. Lo stomaco le bruciava e la testa le doleva. Non riusciva neanche a sentire le voci preoccupate di Lenalee e Crowley che la stavano soccorrendo. La vista cominciò ad appannarsi ed ebbe un mancamento. Cadde in ginocchio a terra prendndo le mani contro le orecchie. Un un uomo sulla sessantina e un ragazzo dai capelli rossi le apperverò davanti, ma non riuscì a vederli bene e parlare perchè perse i sensi.

*****

-...mh...- Una voce le arrivava da lontano, non riusciva a capire cosa cercasse di dirle e a chi potesse appartenere.
”o pde o vto ed è...”
Niente, non riusciva proprio a capire. Sentiva solo lettere sconnesse e senza significato.
”tu ade n è mrt è vv e ge d è..”
Sempre la stessa frase...e ogni volta riusciva a scoprirne se sempre di più..
“tuo padre..”
-Lyra mi senti?-
Una voce la portò alla realtà, svegliandola da quell'incubo.
-eh?- chiese titubante.
-ah bene sei sveglia, come stai? Ti senti bene?- chiese una Lenalee preoccupata.
Accanto a lei c'era un'altra figura. Quell'uomo sulla sessantina che aveva visto confusamente la sera della festa stava mettendo in ordine una serie di strumenti.
-Quanto sono stata a letto?- chiese ancora assonnata.
-Per beh sei giorni, credevo non ti saresti più svegliata- rispose Lenalee con un sospiro.
-Beh, non sono un tipo che molla, hehe- Un piccolo dolore allo stomaco le fece fare una smorfia.
Ma per fortuna l'altra ragazza non se ne accorse.
-Sì, sei veramente una ragazza che combatte fino alla fine- intervenì improvvisamente l'uomo.
-Io sono il medico che ti ha curato, non ho nome, ma puoi chiamarmi Bookman- rispose porgendole la mano.
-Piacere- contraccambiò la ragazza
-Allora, hai avuto un piccolo collasso, i tuoi nervi hanno ceduto e per qualche secondo credevo non ce l'avresti fatta, ma per fortuna, ora è tutto a posto. L'unica pecca è per il tuo occhio. Non credo tornerai a vedere bene come prima, o proprio non so se tornerai a vedere tramite quello-
Lyra sospirò rassegnata.
Ormai sapeva che avrebbe perso la vista, dopo la ferita ricevuta.
-Va bene, me ne farò una ragione- rispose – quando potrò cominciare ad alzarmi?-
-Anche ora, se lo ritieni opportuno. Però ti consiglio di non sforzarti tanto, e di fare qualche passo alla volta, prima di tornare ad allenarti come prima- rispose Bookman.
La ragazza annuì e si alzò dal letto, diretta verso la sedia con i suoi vestiti puliti.
Dopo qualche minuto, la ragazza uscì dal bagno pulita e rilassata dopo la doccia appena fatta. Non aveva voglia di tornare nella sua stanza, così si diresse verso la mensa, dato che aveva un certo languorino.

*****

La scena che vide non le piacque molto. Allen stava litigando con Kanda per chissà quale ragione, e sentire gridare appena dimessa dalla tranquillità passata la fece innervosire.
I finder che si trovavano nella stanza stavano ben lontani dai due litiganti, sperando di non esserne coinvolti.
-Mammoletta, come ti permetti!- ruggì Kanda brandendo la sua Mugen.
Anche Allen aveva sfoderato l'arma ed erano pronti a combattere quanto un nastro rosso li strinse impedendo loro di muoversi.
I loro sguardi stupiti si incrociarono con quelli seccati di Lyra.
-Ora basta. Questa è una mensa, non una sala da combattimento. Se volete affrontarvi andate fuori da qui e lasciate mangiare questa povera gente- disse irritata, lasciando andare i due ragazzi.
Allen si scusò imbarazzato e fece una linguaccia all'avversario.
Kanda, come sempre, fece la sua faccia seccata e uscì, rimettendo nel fodero la katana.
Dopo ciò anche Lyra ripose la sua arma nella tasca della divisa e si avviò per ordinare.
-Ciao Jerry...- salutò con un sospiro.
-Ahhhh Lyraa!! Grazie al cielo ci sei tuu! Tra poco quei due mascalzoni buttavano giù tutta la stanza- rispose -Alllllooora, cosa vuoi ordinare? Ovviamente tutto quello che vuoi eh!-
Lyra ci pensò un po' su e poi rispose: -Mh, oggi ho una fame, dato che, a quanto pare ho dormito per sei giorni quindi: melone e prosciutto, una minestra di piselli, una pastasciutta al ragù, una alla carbonara, una con olive nere e capperi, lasagne, peàra alla veronese, mousse di pollo con salsa suprema,risotto con funghi, coda di bue al cognac, polpette con purè, petto di pollo con patate al forno e carote, polenta e seppie, patè di salmone, grongo con salsa di capperi, una fetta di dolce alla crema...e basta...ah sì un gelato a cinque palline al limone con panna per digerire- disse con sorriso compiaciuto.
-mh, bene scritto tutto, credo che dovrò andare in banca rotta alla fine..ma per fortuna che ci sono abituato con Allen, altrimenti non saprei che avrei fatto!- disse sospirando e portando gli occhi al cielo.
-ullallà! Quanto mangi! Sei quasi uguale ad Allen in fatto di appetito, eppure sei così magra!-
Un ragazzo dai capelli rossi si era avvicinato a quella figura così strana.
-Piacere, io sono Lavi o Jr come preferisci- disse sorridendo.
La ragazza si lasciò sfuggire un rossore alle guancie, che si fece passare subito, anche se purtroppo Lavi aveva notato lasciandosi scappare un ghigno compiaciuto.
-Piacere sono Lyra- rispose stringendogli la mano.
-Certo che ti sei messa in pericolo affrontando quei due quando sono incavolati, che coraggio- disse sempre sorridendo.
-Ho fatto solo quello che credevo giusto, dopotutto non è permesso che delle persone, esorcisti o no, risolvano le loro faccende in questo modo. E poi non è coraggio. Il coraggio è un'altra cosa che purtroppo non credo di avere- rispose a testa bassa la ragazza.
-Ma va, per me sei solo troppo modesta e comunque...-
Un finder li interruppe: -Scusatemi, ma il signor Komui vi attende nel suo ufficio- per poi andarsene per la sua strada.
-Prego, madamoiselle, l'accompagno volentieri- disse Lavi con tono scherzoso.
-Mais merci, monsieur- rispose alla battuta Lyra.
Il ragazzo rimase a bocca aperta.
-Conosci il francese?-
-Certo! Mio padre mi lasciò degli scritti su come impararlo, credo sia un'uomo di classe, anche se...- abbassò lo sguardo e si morse il labbro mentre camminavano per i corridoi.
-Beh vedi, io non ho mai conosciuto mio padre, e neanche mia madre me ne parlò molto. Una volta trovai una lettera piuttosto vecchia, sotto il mio letto e era una lettera indirizzata a me da parte sua. Spero di rivederlo in futuro, e l'unica cosa che me lo fa credere è la speranza che sia ancora vivo. Anche se non so dove...-
-Mi dispiace per la tua famiglia, ma secondo me è meglio non pensarci ora, anzi, questa cosa ti deve dare la forza di andare avanti e combattere perchè non succeda anche ad altre famiglie. Sono sicuro che ce la farai-
Il sorriso caldo del ragazzo la fece tranquillizzare e sorrise a sua volta.
-Bene, a quanto pare, siamo arrivati-
Il portone era enorme dinnanzi a loro. Bussarono.
Una voce inconfondibile si levò dall'interno: -Prego Entraaaaateee!!!-






Parola d’Autore:
Bine, bine, bine…Anche il secondo capitolo è stato postato. Spero vi sia piaciuto. A me personalmente sì xD
Soprattutto la parte in mensa con Lavi e la festa.
Volevo creare un personaggio simile a Kanda-chan (non chiamarmi COSI’!!è.é ndKanda) ma evidentemente, non ce l’ho fatta xD Ora Lyra è un miscuglio di personalità e mi piace molto come personaggio *w*
Spero accadrà qualcosa di speciale, impressionante e importantissimo *w* (Se non lo sai tu che sei l’autrice siamo messi bene -.-“…ndLyra) (stai zitta *detto con denti stretti in un sorriso forzato* ndIo)
Ok, ok non dico niente, vabbè! Vi saluto e ci rivedremo nel prossimo CAPITOLOOO!!!! *saluta con la manina*
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: MissLavi