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Autore: lovelorn    08/07/2013    2 recensioni
«Beth...sono la chiave della tua gabbia.» le sussurrò Harry stingendola più forte a sè.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Two.



Solo ora Harry si era reso conto di aver sentito la mancanza di Holmes Chapel.
Gli erano mancati i suoi amici, sua madre, il sorriso della fiorista vicino alla scuola, le partite di calcio a casa Hamilton.
Gli era mancato dormire sul comodo divano beige del salotto, mangiare i muffin ai mirtilli di sua madre e la vista fuori dalla finestra della sua camera.
Gli erano mancate le serate in piazza, i caffè della caffetteria e i continui brontolii di John l’autista dell’autobus che lo portava a scuola.
Gli era mancato ascoltare la radio ad alto volume ed accennare qualche passo di danza a casa da solo, correre per le vie del suo quartiere e gli era sicuramente mancata la pizza di Gino’s l’unica pizzeria di Holmes Chapel.
Una ventata calda e profumata accolse Harry nella pizzeria, Anne e Robin erano usciti a cena e lui aveva colto l’occasione per prendersi la sua “adorata” mais e prosciutto. Si guardò intorno osservando i grandi quadri in tipico stile italiano appesi ma quasi subito il suo sguardo fu catturato da una figura accoccolata su un divanetto ad aspettare il suo ordine.
Le gambe magre incrociate e avvolte in un paio di leggins neri, un maglione bordeaux un po’ troppo grande, dei lunghi capelli biondi sparsi in disordine nella schiena e una smorfia corrucciata che le dipingeva il viso.
Beth non alzò lo sguardo dal giornale che stava sfogliando ma aveva capito chi si era seduto nella poltroncina vicino alla sua, anzi sapeva bene chi la stava fissando apertamente.
Harry non aveva ancora deciso cosa fare ma Beth lo precedette, si girò nella sua direzione, le iridi azzurre si fermarono su di lui per pochi millesimi di secondi e poi vagarono intorno come se cercassero una via d’uscita.
Harry le sorrise sicuro (anche se non lo era davvero) facendo sbucare due fossette nelle guance, la bionda arrossì leggermente e lo osservò scompigliarsi i ricci scuri noncurante.
Beth si alzò e sempre con il suo passo leggero come se non si volesse far sentire andò al banco a ritirare la sua pizza. Si diresse verso la porta, poco prima di uscire sorrise leggermente e sussurrò un “ciao” che fu sentito solo dal destinatario.
 



Loreley Thompson era una bella donna.
Non troppo alta, bionda, con gli occhi fiordaliso, il sorriso sincero e la voce fredda.
Vedova, con un buon lavoro ma impegnativo, una bella auto, abiti costosi e un bagno pieno di candele.
I cassetti pieni di foto e ricordi, con il frigo quasi sempre vuoto, il telefono sempre in mano e con una figlia sempre in perenne ritardo.
Loreley si massaggiò le tempie, guardò per l’ennesima volta l’orologio costoso e di gran stile che portava al polso e seduta su una delle poltroncine che contornavano il grande tavolo della cucina aspettava da più di 15 minuti la figlia.

Beth aumentò la velocità del passo, lanciò il mozzicone di sigaretta poco lontano e si maledisse mentalmente per essersi “soffermata” un po’ troppo fuori dal negozio di animali con Leah, una sua compagna della classe di letteratura.
Senza prestare troppa attenzione a dove stesse camminando lanciò un’occhiata alle vans blu e rovinate che portava ai piedi.
Portò una mano sulla spalla nel punto in cui aveva appena urtato contro qualcuno, con la bocca leggermente aperta si voltò indietro e si ritrovò a guardare due sorpresi occhi verdi.
«Scusami. Non stavo guardando dove andavo.» si affrettò a dire la bionda.
«Colpa mia. Nemmeno io lo stavo facendo.» rispose il riccio osservando attentamente lo sguardo azzurro della ragazza che aveva davanti. «Forse dopo tutti questi incontri dovremmo presentarci no?» chiese con un sorriso furbo il ragazzo che ricevette in risposta una sommessa risata.
«Beth Thompson» disse la bionda allungando una curata mano nella sua direzione.
«Lo so.» disse Harry sorprendendo se stesso e anche Beth.
«Harry Styles» si affrettò a dire il ragazzo stringendo la delicata mano della ragazza.
«Lo so.» concluse la bionda voltando le spalle ad Harry e cominciando a correre verso casa.
 
«Mamma! Sono a casa!» urlò Beth varcando la grande porta verde.
«Finalmente!» esclamò sollevata Loreley entrando picchiettando le scarpe nel salone. «Muoviti i nonni ci aspettano per cena.» concluse la donna raccogliendo dal divano la borsa di Louis Vuitton e avviandosi velocemente il garage.







Peoppppppppple!
Scusate, scusate, scusate, scusate, scusate e ancora scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi con la connessione e purtroppo anche con l'ispirazione (soprattutto con la parte finale!). Ma fortunatamente sono riuscita ad aggiornare!
Vi GIURO  che venerdì o  FOOOOOORSE anche prima avrete il continuo anche se vi anticipo sarà un capitolo pittosto di  passaggio ma necessario.
Grazie per le recensoni scorse adjfghlmnk
Fatemi sapere cosa ne pensate che ne ho davvero davvero bisogno!
P.s se avete domande sui personaggi, fatti o altro chiedete pure 
un bacio
Benedetta o lovelorn 



                                                                                                           
  
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