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Autore: __onedream    08/07/2013    8 recensioni
Non fece in tempo a pronunciare nulla che, d’un tratto, le distanze fra di loro scomparvero, come per magia. Liam, aveva schioccato un bacio dolce e delicato sulle labbra rosate della ragazza, spingendosi verso di lei.
Marise ci prese gusto, man mano sempre di più e sentiva le calde e umide labbra del ragazzo un rifugio a cui difficilmente avrebbe rinunciato, ormai.
Ma, ovviamente, non l'avrebbe mai ammesso. Avrebbe fatto si che i suoi pensieri, rimanessero suoi.
Si allontanarono, ormai esausti e col fiato corto.
«Scu..»
La ragazza gli mise un dito sulle labbra, zittendolo. Liam sarebbe stato, per la bionda, un' innovazione e l’avrebbe stravolta, quasi cambiata, completamente. Ma lei non lo sapeva. Non ancora.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stranamente, né il fratello né i suoi amici quella notte avevano fatto tanto frastuono da disturbarla. Avevano, forse, capito che dovevano smetterla. La cosa ancora più strana era che, però, Denise non riusciva a dormire. Il suo letto le pareva scomodo e duro, cosa mai successa in diciassette anni, specialmente in un letto come quello. Si voltava più volte senza trovare la posizione adatta per dormire. Più si girava e rigirava nel letto, più si innervosiva.  Decise così di alzarsi, dopo aver premuto il pulsante sulla superficie della sveglia e aver illuminato i numeri 5:30 che indicavano l’orario. Mise la pianta dei suoi piedi smaltati al suolo, rabbrividendo per un secondo a quel contatto freddo col pavimento.  Le pantofole erano  sicuramente lì, ma avendo ancora tutte le finestre chiuse fino all’orlo, era tutto ancora troppo scuro per vedere dov’erano. Aprì lentamente la sua porta, scendendo le scale appoggiandosi alla ringhiera, per paura di cadere nel buio. Ma, standoci 24h su 24 dentro, conosceva fin troppo bene casa sua, non sarebbe mai e poi mai cascata giù.
 Entrò in cucina, trovando la finestra completamente aperta. Un senso d’ansia e di paura la prevalse e, essendosi appena alzata da una notte insonne, il cervello era quasi staccato dalla realtà. Non aveva ne ipotesi, ne idee del perché era tutto aperto. Aveva solo paura, tanta paura, e neanche sapeva il perché. E se fosse entrato un ladro?
Rimase lì, immobile, aspettandosi il peggio, vedendo una figura umana lievemente illuminata da quella luce fioca.
«Ma chi è?» pronunciò questo, d’improvviso.
Denise sobbalzò. «C-chi sei tu?» disse, tremante.
Questa figura si avvicinò sempre più a lei, fino a quando Denise sentì i due respiri, il suo e quello dello sconosciuto, mischiarsi fra di loro.
«Denise?» domandò egli. E, quella voce, pur non riuscendo ad individuarla la fece sentire al sicuro. Come meccanicamente allungò il braccio verso l’interruttore della luce.
Il lampadario illuminò la stanza e sia lei che il ragazzo dovettero chiudere per un secondo gli occhi, essendo abbagliati dalla troppa luce, tutta d’un colpo.
«Liam, sei tu!» esclamò, sollevata. «Mi hai fatta morire di paura! Che ci fai sveglio?»
Il ragazzo fece spallucce. «Avevo sete»
Denise sbuffò, almeno non era l’unica deficiente a stare sveglia. Dalla faccia di Liam, però, si poteva ben notare quanto egli avesse sonno: aveva gli occhi arrossati e il volto stanco.
Sorseggiò l’acqua dal bicchiere, bagnandosi poi le labbra con la sua lingua. «Tu invece?»
«Non ne ho idea, non riesco a dormire. Il letto mi sembra così scomodo…»
Liam annuì. «Anche a me capita, quando ho troppi pensieri.» disse, posando il bicchiere nel lavandino. «A che pensi tu?»
«A quest’ora niente, sinceramente»
Liam abbozzò un sorrisetto divertito, rimanendo a guardarla. Aveva un pigiama color rosa confetto, di seta. I capelli biondi sempre perfetti sulla sua testa, gli occhi scuri ricoperti da delle occhiaie leggermente accennate, non molto evidenti, e le labbra più carnose del solito.
Denise, accorgendosi di essere squadrata in quella maniera si sentì a disagio. Era sempre così elegante, e Liam la stava guardando così… appena sveglia. Doveva essere un orrore.
«Oddio, non dire a nessuno che mi hai vista così, per favore! Elimina questa scena!» disse, preoccupata e terrorizzata allo stesso tempo. «Devo andare subito a cambiarmi!»
E, mentre la bionda si era già  girata per andare nella sua stanza-armadio, Liam si avvicinò a lei fermandola, prendendole un braccio. Lei fu costretta a girarsi e guardarlo, dritto nei suoi occhi color cioccolato.
«Ma sei scema? Non sono neanche le sei» disse. «Non preoccuparti, stai bene anche così!»
Liam curvò in su gli angoli della sua bocca, rivolgendole un leggero sorriso. La ragazza  si sentì avvampare, non sapendo però il motivo. Forse era solo perché non si sentiva a suo agio in pigiama davanti una figura maschile, anche se la persona in questione era un tale Liam, amico del fratello. Oppure più semplicemente, era perché non le piaceva essere guardata così intensamente in pigiama. Da nessuno.
«Uh! Sei arrossita!» pronunciò Liam, con il tono di un bambino che aveva appena visto un nuovo giocatolo. Egli era quasi incredulo nel vedere una figura come Denise, tanto rigida e fredda, arrossire per un complimento.
«Mh» mugugnò lei. «Non dire neanche questo, a nessuno! Sono le prime ore del mattino, non sono ancora in me stessa»
«Oh» pronunciò lui. «Devi dormire più spesso allora, sei tenera durante e subito dopo»
«Durante?»
«Si, durante!» esclamò, il ragazzo. «Mentre dormi, e quando ti svegli dopo» spiegò ancora, come se il concetto non fosse chiaro.
Denise aggrottò le sopracciglia. «E tu come fai a sapere come sono quando dormo?»
Un sorrisetto beffardo si dipinse sul volto del ragazzo, mentre la ragazza lo guardava confusa e  notava ogni suo gesto. Prese un iphone 4s nero dal tavolo, probabilmente suo, e toccò più volte lo schermo. «Te la faccio vedere solo perché non sei ancora in te stessa!»
La bionda annuì, poco convinta, e rise non appena Liam voltò il cellulare verso di lei. Era una foto di Denise mentre dormiva. Risaliva a quel giorno in cui prese il libro –quello di Nicholas Sparks che parlava di amore fra due ragazzi di diversa classe sociale, e questo lo rendeva un libro stupido- per leggere ed era, appunto, caduta in un sonno profondo, non essendo per nulla interessata.
«Oddio!» pronunciò, in un leggero urlo, Liam. Ora era davvero sorpreso. «Tu…. Tu non hai reagito!»
Denise sbuffò, sorridendo di seguito. «Ma la smetti?»
Anche il ragazzo poi, ricambiò il sorriso. «È bello avere una conversazione in questo modo.  Davvero, Denise, dovresti essere sempre così»
La ragazza roteò gli occhi, puntandoli sull’enorme finestra posta sul lavello. Si voltò, improvvisamente sorridente per quello che aveva appena visto, verso Liam, che stava aprendo bocca per ritornare a parlare.
«Sh!» bisbigliò, mettendogli, d’impulso, il suo indice sulle labbra del ragazzo.
Rimase per qualche secondo così, riuscendo a capire soltanto in quel momento ciò che aveva appena fatto. Di certo non era nulla di male, ma aveva avuto un gesto...confidenziale, quasi.
Lo prese per il braccio trascinandolo lì,  avanti quella finestra, mentre lei guardava dritto a sé. «Guarda!» lo incitò.
«Cosa?»
La ragazza sospirò a pieni polmoni, senza distogliere lo sguardo.
«L’alba...»
Il cielo era di un colore biancastro, che variava poi di luminosità in una tonalità sul giallo e l’arancione. Era davvero bella da vedere.  
«Wow»
Rimasero così, in silenzio, per un bel po’ di tempo, guardando i colori del cielo a quell’ora e, l’aria fredda, passava attraverso la finestra facendoli rabbrividire, entrambi.
D’improvviso Denise si voltò, posizionando il suo sguardo verso Liam, e non più fuori la finestra.
«Mh?» sussurrò il ragazzo, voltandosi a sua volta anch’egli verso la ragazza. Si stavano guardando dritto negli occhi a una distanza davvero minima.
«Vogliamo preparare la colazione a Louis e Zayn?»
Liam sorrise. Stava amando la dolcezza mattutina di Denise. «Magari più tardi, ora è davvero presto»
«Ma io non riesco a dormire…»
«Io ho i dvd di Toy Story, li porto sempre con me. Se proprio non riesci a dormire potremmo….»
Non finì la frase che Denise lo interruppe. «Si!» pronunciò, felice.
 
 
 
«Avete davvero preparato voi tutta questa roba?» chiese con la voce ancora piena di sonno Louis, strabiliato nel vedere tutta quella squisitezza sulla tavola. C’era latte, succo d’arancia, toast con burro, biscotti e  yogurt. Liam e Denise si scambiarono sguardi compiaciuti. Avevano fatto proprio un bel lavoro e avevano reso felici i loro amici.
«…..e tu sei ancora in pigiama!?» continuò, insospettito, il fratello.
 Non che Denise si alzasse presto, ma prima di scendere a fare colazione si cambiava sempre, perché, fissata com’ era, non voleva neanche far colazione in quel modo. Quindi vederla lì, per giunta con altri due suoi amici presenti, in pigiama, era come… uno shock.
Denise, insieme a Liam, aveva praticamente fatto la maratona di tutti i dvd di Toy Story che aveva il ragazzo, ritornando così bambina. E, quando li finirono tutti, si era già fatta una certa ora e, per andare a prepararsi non c’era proprio tempo. Anche perché, poi, avrebbe preso Liam tutto il merito della sua idea.
«Si, ma non dirlo a nessuno!» scherzò Liam, citando le parole che aveva detto la bionda, quella mattina.
  La ragazza gli fece una smorfia, voltandosi poi verso Zayn che stava addentando un toast. «Chiudi la bocca, almeno! Che schifo!».
Si rivolse, poi, al fratello, ignorando la smorfia del moro. «Comunque sì, ora vado a farmi una doccia e mi cambio. Buon appetito a tutti!» disse, rivolgendo ai presenti un sorriso.
Louis la guardò andarsene. La sorella, oggi, era stranamente di buon umore. E questo non accadeva mai durante il giorno, tantomeno la mattina.
Guardò con uno sguardo severo Liam, che stava bevendo una tazza di latte. «Tu!» mormorò piano, puntandogli un dito contro.
Liam si voltò indietro, per vedere se c’era qualcun altro in quella direzione, ma non trovando nessun altro, si rigirò subito verso l’amico.
«Devi dirmi come hai fatto a renderla così…così…» Louis cercò di trovare un aggettivo adatto per descrivere la sorella, in quel momento, ma gli parve avere la mente vuota. «Così!» finì, quindi.
«Si chiama sesso» parlò Zayn, veramente per la prima volta, quella mattina. «Puro sesso mattutino!»
Louis si voltò verso l’altro amico, in cerca di conferme. Non gli sarebbe piaciuto affatto avere uno dei suoi amici più fidati come fidanzato della sorella. Non perché gli desse fastidio, o perché fosse geloso della sorella, ma per il semplice motivo che, se i due fidanzati litigassero fra di loro –cosa molto probabile, conoscendo il caratterino di Denise- automaticamente avrebbe litigato anche lui con l’amico. Louis voleva semplicemente evitare tutto ciò. E poi sarebbe  troppo... strano.
«Macché! Certo che no!» disse, e Zayn parve quasi deluso. «Io..io non ho fatto nulla» pronunciò, sincero. Le aveva fatto solo vedere i dvd di Toy Story.
«Sarà…io la vedo strana»
Zayn li guardò.  «E bhè? Meglio!»
 
 
Ancora fra le braccia del suo accappatoio, Denise stava nella sua stanza-armadio per decidere cosa mettere.  Aveva fatto una bella doccia rilassante e, se avesse trovato ancora qualcosa, avrebbe mangiato anche lei qualcosa, altrimenti avrebbe potuto aspettare il pranzo senza problemi. E poi, di mangiare non ne aveva poi così tanta voglia. Quando aveva preparato tutto quel ben di Dio, aveva assaggiato ogni cosa prima di metterla esposta in tavola.
Incominciò a canticchiare la melodia di una canzone a caso, mentre guardava ogni vestito messo sulle stampelle. Nonostante avesse tutte quelle cose, aveva sempre difficoltà a decidere cosa indossare. Avere l’imbarazzo della scelta non sempre era un bene.
Mentre si guardava e riguardava intorno, sentì una vibrazione di pochi minuti, seguita subito da un suono. 
Non usava spesso il telefono. A dire la verità, non avendo nessuno con cui messaggiare o parlare, trovava quell’aggeggio quasi inutile. Quasi.
Dopo aver capito da dove prevenisse quella vibrazione, prese il suo blackbarry decorato con tanto di brillantini fra le mani, e lesse sullo schermo che c’era un nuovo messaggio, con mittente Harry.
“Domani pomeriggio finisco il corso di inglese alle 16. Ci incontriamo fuori la mia scuola? È abbastanza importante per me, fammi sapere xx”





Spazio autrice:
Heeeeeeilà gente! Sto sempre aggiornando in tempo, se non in anticipo, woow!
Ma come ho già detto qualche volta, ho -quasi- tutti i capitoli scritti, quindi approfitto HAHAHAHHA
Prima di iniziare a parlare del capitolo ci tengo a ringraziare le poche anime che cagano questa storia. GRAZIE DAVVERO.
So....
In questo capitolo Denise non riesce a dormire e di mattina ha una dolcezza come mai in tutta la giornata.
Liam l'ha fotografata mentre dormiva, quell'altra volta. Nelle sue sanità mentali lei lo avrebbe preso a calci dicendo di aver violato la sua privacy, però HAHAHAHHA. Io la trovo una cosa carina, aw.
Ultimo punto: il messaggio di Harry che, come dice lui, è importante.
Cos'è successo al riccio? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! (Ma che cazz....?)
E, per informarvi, il capitolo successivo sarà mooolto movimentato e.... apparirà un nuovo personaggio! 
Spero vi sia piaicuto cc 
Se qualcuno volesse essere avvisato su twitter -o semplicemente volesse parlare-, io sono @itsleejum
Alla prossima! <3

 

(Morite con me per  questa gif? aw cc)

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«E tu chi saresti?!»
«Ma chi sei tu!» rispose Denise, acida. 

   
 
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