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Autore: PanCake__    08/07/2013    7 recensioni
Tratto dal prologo: Questa non è la semplice storia di un ragazzo e una ragazza. Questa non è la classica storia d’amore in cui improvvisamente un colpo di fulmine colpisce un lui e una lei. Questa non è una storia tutta rose e fiori. NO. Questa è la storia di una ragazza, la cui vita è sempre stata un tormento unico. È la storia di una lei che non è mai stata accettata dai genitori, e mai l’accetteranno. Di una lei che aveva tantissimi amici maschi, e solo dopo venti lunghi anni aveva capito che quei ragazzi erano amici suoi solo per del dannato sesso. Di una ragazza che aveva una miriade di amiche femmine, e anche in quel caso, le ci sono voluti tutti gli anni della sua triste vita, per capire che loro la usavano perché LEI era un’acchiappa uomini.
***
« Sei fantastico» sussurrò lei, accarezzando il torace nudo e scolpito di Liam
« Anche tu, e forse sono diventato cosi, anche grazie a te»
« Non dire minchiate»
« Mi mancava il tuo lato mascolino»
***
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Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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 Liam, si era ritrovato troppe volte a correre verso il negozio della sua “amica” per cercare di riparare i danni causati. Solo che quella volta la colpa non era minimamente la sua, ma tutta della sua ex fidanzata.
Lui però non era arrabbiato con Danielle, era più frustrato per il comportamento che aveva tenuto quel giorno. Ci stava benissimo che lei fosse gelosa se lo amava ancora, ma non trovava appropriato il fatto che lei volesse fare allontanare i due amici.
Per quello, la superstar corse a tutta velocità verso la locanda dove Sam lavorava.
Sapeva già che lei sarebbe stata su tutte le furie, sapeva anche che avrebbe voluto tirarle i capelli, e che l’avrebbe criticata in qualche modo, ma come biasimarla.
Sinceramente, non aveva ancora capito bene se con Danielle aveva avuto una discussione o una semplice chiacchierata, per quello non aspettava altro che sapere cosa fosse successo realmente.
« Ti va di andare a prenderci un gelato?» le aveva chiesto Liam ancora con il fiatone
Samantha guardò Angel, che sorridete e radiosa le annuì con la testa. Quella donna aveva in mente qualcosa, e tutti e due i giovani se ne erano accorti.
Sam era anche spaventata perché la pazzia di quella donna non aveva limiti, per quello la adorava.
Nel giro di pochi minuti i due migliori amici stavano passeggiando per le vie di Londra, con un gelato nella mano di lui, e un frapuccino con tanto di panna montata nella mano di lei.
Ogni tanto, quando si fermavano a vedere qualche negozio, i due venivano travolti non tanto dai paparazzi, ma dalle fan.
Sam non faceva altro che sorridere a tutte quelle scene, perché si divertiva. Le piaceva anche vedere Liam disponibile con tutti, sorridere in ogni foto, fare facce buffe con ragazze di cui prima non sapeva nemmeno l’esistenza.
Le faceva sentire importanti, e come se fossero state sue amiche da sempre.
Liam aveva il cuore grande come una casa, era un ragazzo d’oro, e ogni volta che lo guardava ne rimaneva incantata. Dopo la chiacchierata avvenuta tra lei e Angel, Sam aveva incominciato a pensare al suo coinquilino in modo diverso. Aveva anche immaginato lei e lui a letto insieme, mentre stavano facendo l’amore, ma con l’immaginazione non riusciva ad andare avanti al semplice bacio.
Quindi, già quello, per lei significava molto. Ovvero che se Liam avesse provato per lei del sentimento, per ora questo non era ricambiato.
« Rock me»
Le urla di una ragazza avevano riportato alla realtà Sam, e decise di stare attenta ad ogni minimo gesto che Liam compiva. Voleva studiarlo bene e conoscerlo meglio.
« Quella canzone piace ad Harry, come ti chiami che glielo dico?» rispose Liam ad una ragazza bionda, veramente carina
« Susan» lei era elettrizzata. Nel dire il suo nome aveva balbettato, aspettando prima dieci secondi buoni per capire veramente quello che le era successo.
« Va bene Susan, allora glielo dico. Scrivimi anche su Twitter se ce l’hai, che ti seguo poi. E magari ci sentiamo. Ora devo andare. Ciao a tutti»
La bionda stava per avere un mancamento, perché guardò la sua amica e si mise una mano sul cuore e subito dopo sulla fronte. Chiuse gli occhi, e quando li riaprì erano stracolmi di lacrime di gioia.
Liam le sorrise un’ultima volta, per poi posare un braccio attorno al collo di Sam, e allontanarsi dalla folla.
Lei le prese la mano che cadeva dalla sua spalla e fece intrecciare le loro dita.
Avvertì una scarica elettrica, che le invase tutto il corpo, e si ritrovò a sorridere come una bambina quando a Natale le regalano la casetta delle bambole.
« Sei stato bravissimo prima» parlò dolcemente Sam alternando sguardi dai negozi a Liam
« Mi sembra il minimo. È grazie a loro che siamo diventati cosi famosi»
« Hai reso questa giornata, il giorno più bello della vita di Susan. Se ne ricorderà per sempre»
« Mi piace rendere felici le persone»
« Il suo sguardo era qualcosa di eccezionale. Quando le hai chiesto il nome è andata in trans, e quando le hai detto di Twitter stava per svenire. Lei non smetterà di amarti, anche quando sarete dei vecchi decrepiti»
« Anche tu proverai le stesse cose che prova lei, fin quando diventerò vecchio, con le rughe?»
« Lei ti ama come si ama un idolo, una persona famosa. Ti vede come modello da seguire, io invece ti adoro come persona. Adoro ciò che fai per me, per avermi dato una seconda possibilità in questo dannato mondo. Ti adoro per non avermi fatto cadere, e rompere in mille pezzi»
Nel dire tutto ciò, Sam si era fermata. Aveva guardato attentamente negli occhi di Liam, sperando anche che lui capisse che lei non provava amore per lui, ma solo una forte amicizia. Stava di fatto comunque, che, finché lui non gliene parlava apertamente, lei alle parole di Angel non ci dava peso.
« Ti adoro anche io sai?» disse lui baciandole la testa, visto che la mora era più bassa di Liam anche se di pochissimo
« Mi adorerei anche io» rispose la ragazza dagli occhi color ghiaccio, facendosi anche dare una spinta dal suo amico.
Passarono minuti di silenzio, decisamente interminabili, e finalmente Liam si decise a parlare. A chiederle ciò che più o meno lo tormentava.
« Sta mattina si è presentata Danielle a casa mia»
« Ah quella con il naso leggermente strano? Si l’ho vista. Acida un po’ è?»
Liam si ritrovò a sorridere.
« Si lei. Posso sapere che ti ha detto?»
« Mah, mi ha chiesto di andarmene da casa tua, che ti porto solo guai, mi ha detto che sei il suo ragazzo, e mi ha chiamato CARA! Volevo tirarle una padellata, ma poi ho evitato»
« Tu non sei normale» Liam si ritrovò a ridere di gusto
« E poi mi ha chiesto degli MTV Music Award, e io le ho detto che sarei stata felicissima di accompagnarti. Pensa se doveva venire una come lei? Mangiava vivi tutti quelli che ti guardavano. E poi non avresti fatto bella figura. Con le ex non c’è mai da ritornarci»
« E perché?»
« Perché c’è e ci sarà solo dell’attrazione fisica. Niente di più. È meglio evitare di rimettersi insieme, far parlare i giornali come la coppia più felice del momento, quando si sa che da li a pochi giorni vi mollerete. Ci fai una brutta figura tu più che altro»
« Forse hai ragione. Magari credono che tu sia la mia nuova fiamma»
« Mi attaccherò un cartello addosso con scritto che sei il mio migliore amico, cosi nessuno farà domande. A proposito.. io non ho un vestito e oggi Angel mi ha dato lo stipendio. Mi accompagni a comprarne uno?» Sam sapeva benissimo che Liam non era amante dello shopping, non come Harry che, da quello che le avevano raccontato, rubava i vestiti nei camerini.
« Allora ti porto in un negozio di fiducia»
« Liam, ho sempre sognato un vestito lungo, ne esigo uno»
« Tutto a sua disposizione mia piccola principessa»
E con quella frase lei si sciolse, il suo cuore sembrava un ghiacciolo esposto al sole, i suoi occhi brillavano, e non ci stava più capendo molto.
Stava provando in una giornata sola un misto di emozioni veramente troppo eccessivo.
Prima il pensare a Liam solo come un amico, poi come un compagno di sesso, e adesso come un fidanzato che la poteva ricoprire di attenzioni, quelle che lei aveva sempre desiderato ricevere.
Non ci capiva niente, stava andando in crisi, ma non voleva fare nulla.
Prima avrebbe deciso di pensarci un po’ su, dormirci bene la notte, vedere Liam in determinati comportamenti, perché l’ultima cosa che voleva era dirgli “ Guarda, io non provo ciò che provi tu”, ma soprattutto dire “Liam io provo qualcosa per te” per poi farsi rispondere “Tu sei solo un’amica”.
Voleva evitare che il rapporto si rovinasse, anche se il suo motto era “tentar non nuoce”.
 
Sam era coricata nella sua camera da letto, che stava cercando di addormentarsi, ma Liam non aveva intenzione di lasciarla dormire.
Lui era in una stanza della casa, dedicata interamente alla musica.
Stava cantando e suonando il pianoforte, e nonostante fosse meraviglioso ascoltarlo, lei non riusciva a trovare degli apprezzamenti perché aveva solo voglia di dormire.
Non era nemmeno la prima volta che lo faceva, non era nemmeno la prima volta che lei andava da lui dicendogli di abbassare il volume, come non era la prima volta che lui le diceva di rompere le scatole.
Si coricò a pancia in giù, con un cuscino sopra la testa, schiacciandolo bene sulle orecchie, in modo da attutire bene il rumore, ma evidentemente Liam non era l’unico che non voleva farla dormire sogni tranquilli.
Il materasso incominciò a vibrare, per poi accorgersi che il telefono stava suonando sotto la sua gamba.
Guardò il display con un occhio aperto e uno chiuso, visto che la luce di quell’aggeggio la accecava, e vide il nome di sua cugina impresso sullo schermo.
Rispose con tutta la velocità possibile.
« Pronto Cri, come stai?» Samantha aveva risposto veramente energica alla telefonata, ed era anche contenta di ritornare a parlare nella sua amata lingua italiana
« Come sto? Mi chiedi come sto? Porca vacca Samantha non ti sei più fatta viva. Ti ho chiamato un centinaio di volte e tu non mi hai mai risposto. Neanche ad un messaggio. Sai quanto ero preoccupata?» sua cugina era l’opposto di Samantha. Era agitata e aveva pure il fiatone.
« Sono stata impegnata Cri, scusa»
« Per un mese intero? Oddio, tu non sai che colpi mi fai prendere. Non riuscivo a dormire la notte»
« Cri tranquilla, sto bene»
« Dove sei?»
« A casa di un amico»
« Amico chi? Tu non mi hai raccontato nulla.»
« Uno che ho conosciuto mentre dormivo da Lucy»
« Lucy è la panchina?»
« Si, sempre lei! La mia più fedele amica. Scommetti che se ritornassi li, lei è ancora nello stesso punto? Non mi abbandonerebbe mai»
« Ma ti droghi?» quella risposta l’aveva fatta ridere. Forse era per il tono che Cristina aveva usato.
« No patatona. Ho fatto solo una battuta»
« Chi è questo tuo amico? Non dirmi che sei ritornata alle vecchie abitudini. Te ne sei andata dall’Italia apposta. Samantha non fare cavolate. Non puoi andare a vivere da gente sconosciuta»
Le era mancata sua cugina e si ritrovò a sorridere inconsciamente quando capì che lei era veramente preoccupata.
« Vivo da lui da un mese circa se non di più. Sto bene, mi tratta bene, non ha intenzioni di uccidermi perché so che stai pensando a quello, e lavoro anche»
Per la prima volta Sam, parlava felice della sua nuova vita.
« Dove lavori?» le chiese l’italiana
« In un bar molto carino, gestito da gente alla mano. Mi piace e mi trovo bene»
« Posso sapere con chi vivi? Almeno se ti fa qualcosa posso dirlo alla polizia, visto che so almeno il nome»
« Secondo me ti droghi tu, ma comunque non mi farebbe niente. È conosciuto da tutti, finirebbe solo nei guai»
Passarono all’incirca diversi secondi di silenzio prima che Cristina disse qualcosa.
« Conosciuto in che senso? È un criminale?»
« Perché pensi sempre male?»
« Dimmi chi è, muoviti! Non girarci attorno» era diventata impaziente
« Prometti di non svenire quando te lo dico» Sam preparò sua cugina a dirle tutto
« Se non è uno dei One Direction, no, non svengo»
Sam rimase in silenzio. Voleva che Cristina ci arrivasse da sola. E infatti, dopo essere calato di nuovo il silenzio, Samantha capì che sua cugina aveva intuito tutto.
« Non dirmi che…. No, non ci credo! È impossibile. Ci stavo credendo sai?»
« Si chiama Liam James Payne»
« Sai anche il nome! Ti sei informata bene per farmi questo scherzo»
« Okay, stai in linea!»
Sam incominciò a maneggiare con il telefono nuovo che il cantante le aveva comprato, e le mandò una foto che ritraeva lei e Liam insieme mentre stavano preparando una delle loro tante cene.
« Ci credi ora?» disse Sam, ritornando a parlare alla sua cugina preferita
« O mio dio! O mio Dio! »
« Stai calma e respira! »
« Come hai..? Cioè..? Oddio, raccontami!»
Sam allora raccontò per filo e per segno tutto quello che Cristina si era persa. E quando ripercorreva tutti i momenti passati assieme a Liam le si apriva il cuore. Le raccontò anche di Harry e tutta la verità, e Cristina rimase un po’ arrabbiata perche il riccio era il suo preferito. Le spiegò di Danielle senza lasciare nessun tipo di particolare, e le raccontò anche della serata ad MTV e del fatto che non doveva far vedere nulla ai suoi famigliari.
« Va bene, conta su di me. Però io tra poco vengo da te. Ciao bella!»
Cristina buttò giù, senza che la diretta interessata potesse replicare, e quella telefonata fece crollare nel sonno più profondo la mora, che era veramente sollevata di aver raccontato tutto alla sua più grande amica.
 
 
Cheeeeeeeeo:)
Scusate l’immenso ritardo, ma non ho ispirazione cavolo LInfatti anche questo capitolo è stra lungo e non mi piace per niente.
Non so cosa scrivere, cosa fare. Ho perso tutte le idee e sono decisamente triste per questo! Ho paura che questa storia faccia schifo, perché ho perso un sacco di lettrici, e quelle silenziose non si fanno sentire:(
Non ho autostima!
Va bhe, come sempre, anche se a me non piace, spero che voi troviate qualcosa di bello! Spero anche che mi lasciate qualche recensione!
Un bacio,
Sam!
 
Ps: ho postato la nuova FF! Se volete andarla a leggere, andate sul mio profilo:)
Scrivetemi anche li, se vi va.

 
@Sam94tha

  
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