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Autore: sallythecountess    08/07/2013    1 recensioni
A qualche anno dal loro "matrimonio-non matrimonio" i due immaturi, irresponsabili e egomaniaci ritornano a far danni. Questa volta, tra bambini, baci saffici, sbronze con ottuagenari e liti familiari, si ritroveranno a fare i conti con un problema ben più serio: diventare adulti.
Ricordo a tutti che questa storia è il sequel di "La ragazza di Tokyo" che potete leggere qui: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3886156&i=1
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La ragazza di Tokyo'
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Capitolo 4: mamme single e pizza.

 

Eh lo so a cosa stai pensando. So sempre a cosa pensi quando hai quello sguardo. Non credevo ci pensassi ancora, è passato tanto tempo...”

Sussurrò Alice raggiungendolo in cucina con il piccolo Morice in braccio, e Lor sorrise.

Come fai a sapere che ci stavo pensando? Sei una maga?”

Sussurrò dolcemente, e lei ridendo ribattè “Naa...solo una che ti conosce troppo bene.”

Alice, Lor e Morice si abbracciarono per qualche minuto, e poi improvvisamente i nostri due eroi inorridirono: che fine aveva fatto la peste?

Oddio lo hai chiuso dentro? Ci arresteranno!”

Non l'ho chiuso dentro...”

Ringhiò lui preoccupato. Stavolta aveva combinato un enorme casino, e non glielo avrebbero mai perdonato. Eppure la piccola peste stava bene, e russava vergognosamente nel suo lettino.

Ma lo hai sedato?”

Chiese Alice preoccupata, e Lor spegnendo la tv rispose “no, ma evidentemente è stato in piedi fino a tardi. Dio, bastava davvero così poco per stenderlo?”

Provarono entrambi a svegliarlo con molta dolcezza, ma quel piccolo dinosauro non fece che prenderli a pugni, e neanche le urla sgrammaticate del suo fratellino più piccolo riuscirono a svegliarlo.

La famiglia allora decise di pranzare senza di lui, e stranamente sembravano tutti felici. Dato che il suo acerrimo nemico era fuori gioco, anche Dylan e Cassandra si unirono al pranzo. L'atmosfera era quasi euforica: Alice era serena e felice, giocava col piccolo Morice e con i cani, e cercava di insegnargli come nutrirli. Lor rimase in disparte per qualche secondo, sfiorando distrattamente il pelo della piccola Cassy.

A cosa pensi?”

Gli chiese la sua donna, e lui sorridendo rispose “che sarebbe bello se tutto questo fosse nostro.”

In un certo senso lo è...”

Rispose con fare divertito, e si scambiarono un paio di sguardi pieni d'affetto. Poi squillò il telefono, e Lor si ritrovò a formulare migliaia di rassicurazioni per suo fratello, che sembrava molto agitato.

Indovina?”

Sussurrò ridendo, ma Alice non sapeva cosa pensare e lui aggiunse “Aspettano due gemelli. E Ava ovviamente è su tutte le furie. Credo che ce lo ritroveremo alla porta uno di questi giorni...”

Due ore dopo, il piccolo tirannosauro era rinvenuto, e tutti insieme avevano deciso di andare al parco, anche se il piccoletto non smetteva di gridare “ma io mi annoio, voglio guardare la tv.”

Tu, ragazzino, finirai obeso e infelice. E' una bella giornata e si va al parco a giocare punto e basta.”

Gridò Lor spazientito, e la sua compagna sbuffò. Quel ragazzino non faceva che farli innervosire, ma un po' era anche colpa loro. Da giorni si chiedeva che senso avesse il loro comportamento: si sforzavano per dargli cibo sano, per farlo giocare all'aperto, ma a lui non piaceva e diventava insopportabile.

Senti...”gli sussurrò una volta arrivati al parco, dopo aver sguinzagliato i cani e il bimbo più grande. “Non sarebbe il caso di accontentarlo qualche volta? Insomma questa guerra è controproducente e ci rende nervosi. Diamogli le patatine, le merendine, facciamolo stare a casa, tanto a noi cosa cambia?”

Sei pessima!”

Sussurrò Lor arrabbiato,mentre spingeva il piccolo Morice sull'altalena, ma lei avvinghiandosi al suo braccio dolcemente aggiunse “Eravamo felici stamattina. Stavamo bene, ci facevamo le coccole, e poi arriva lui e ci incasina. Assecondiamolo, così staremo meglio anche noi, no?”

Scordatelo! Non permetterò che si dica che il bambino è stato male per colpa mia!”

Ma...lo hanno cresciuto così. Insomma un figlio nostro non vorrebbe le patatine o le merendine, perchè non saprebbe cosa sono! Credo che lo stesso preferirebbe stare a casa a guardare la tv, ma di certo non torturerebbe i cani perchè noi gli insegneremmo subito ad amarli e rispettarli. Cerca di capirlo: è lontano da casa, dalla sua famiglia, e questo cazzo di zio gli impedisce di mangiare ciò che vuole e gli serve solo broccoli e verdure. E' ovvio che sia nervoso, non trovi?E' un bambino, per la miseria! Dai, cedi almeno un po'...”

Lor sbuffò per un istante, poi sorridendo e fissandola con lascivia rispose “certo che se ti metti questi jeans lo facciamo al volo un figlio nostro...ti stanno da Dio.Credo di aver sentito solo cinque parole del tuo lungo discorso...”

Sì, lo so che ti piacciono. Li metto solo per questo. Io li detesto! Mi sento una specie di mortadella, ma a te piacciono e a me piace piacerti...”

Mi fanno impazzire...”sussurrò afferrandola da dietro, e per qualche istante rimasero a scambiarsi effusioni davanti ad un Morice piuttosto esterrefatto: si chiedeva che diavolo dovesse fare sull'altalena, dato che nessuno lo spingeva. Poi, fortunatamente, a zio Lor cadde la fede nell'erba, e Alice raccogliendola scappò a lavarla, lasciando soli zio e nipote, ma non per molto.

Com'è bello! Quanti anni ha?”

Sussurrò qualcuno alle loro spalle, e Lor si mise a ridere: succedeva ancora e Alice avrebbe dato di matto per l'ennesima volta.

Ha quasi due anni...”sussurrò, cercando di restare serio, ma morendo dalla voglia di ridere a crepapelle. Un'altra mamma single, che novità. Tenevano Laurent e Morice da tre mesi ormai e ogni volta che usciva solo con uno dei due, finiva preda delle attenzioni di qualche avvenente ragazza madre. Più di una volta si era chiesto “ma perchè non ci ho pensato prima?”ma non aveva mai assecondato le avvenenti signore.

Oh anche la mia Melody! Lasciamoli giocare insieme, vuoi?”

La frase era sempre la stessa, cambiava solo il nome del bambino. Anche le donne si somigliavano un po' tutte: erano molto truccate, con enormi unghie laccate, jeans aderenti e seni strizzati in corpettini di due taglie in meno. Niente a che vedere con la sua signora che girava in jeans e maglietta con un Chewbacca peloso. Ovviamente Lor era un po' lusingato da quelle attenzioni, ma allo stesso tempo le trovava tremendamente divertenti e...utili. Già perchè Alice gelosa diventava una furia a letto, e lui se ne approfittava vergognosamente. Diceva sempre “adesso ti fracasso il bacino e vediamo se vuoi un'altra donna...”e sapeva veramente stravolgerlo...e fargli male al bacino.

Hum sì lasciamoli giocare...”

Farfugliò divertito. Voleva che Alice assistesse a tutta la cosa, altrimenti i benefit sessuali non sarebbero stati gli stessi. La “leopardata” madre di Melody, allora iniziò a provarci con lui, in una maniera tanto spudorata da sembrare quasi illegale: gli accarezzò le braccia con le sue enormi unghie laccate di rosso, ridacchiava come un'idiota per qualunque frase lui dicesse, e poi disse la classica cosa: “non sei troppo giovane per avere un figlio?”Ma questa volta Lor non potè rispondere, perchè Alice seccata gridò “Oh...ancora? Finirà mai questa cosa?”

Lor le mandò un bacio da lontano e lei, seccata come poche, gli depositò la fede in mano. Dopo essersi infilato l'anello, tirò a sé la sua donna e baciandole il collo disse “madre di Melody, mia moglie.”

La signora reagì esattamente come tutte le altre: indignata portò via sua figlia, lasciando i due sposi a ridersela.

Sì, ma queste donne sono assatanate! Per la miseria, non posso toglierti un attimo la fede che ci provano?”

Lor rise soltanto e le diede un lungo bacio mozzafiato, ma lei ridendo aggiunse in un sussurro “la verità è che sei troppo sexy in versione padre. Vivo con te da anni e mi viene ancora voglia di strapparti i pantaloni a morsi quando ti vedo con un ragazzino! Cosa credi che possa una povera mamma single contro il tuo fascino?”

Finirono col farsi un sacco di risate e tornarono a casa di ottimo umore, tanto che lo chef decise di sorprendere tutti annunciando “compriamo una pizza per cena? Qual è la tua preferita Lo?”

Il piccolo Laurent rimase esterrefatto, ma nessuno poteva essere sorpreso quanto Alice; non avevano mai, e sottolineo mai, mangiato altra pizza al di fuori di quella di Lor. Solo in Italia le aveva concesso di mangiarla al ristorante, ma anche allora era stato ipercritico e le aveva impedito di scegliere esattamente ciò che voleva.

Ma tu...sei sicuro?Potresti morire di schock culturale...”

Sussurrò stravolta e lui ridendo le prese la mano. Aveva ragione lei: non erano i suoi bambini, e non poteva educarli. Avevano mangiato pizza e schifezze per tutta la loro breve vita, e avrebbero ricominciato una volta tornati a casa. Era inutile intraprendere una guerra, cedere una volta avrebbe sicuramente portato molti benefici. Ed infatti il piccolo Lor non fece che esultare per tutto il viaggio e neanche importunò i cani. Finalmente avevano trovato un accordo e per tutto il viaggio parvero una grande famiglia felice.
Nota dell'autrice:
Haha mie care, vi ho tratto in inganno! In realtà è dall'inizio che dissemino strane frasi e periodi bizzarri cercando di farvelo capire, ma evidentemente me la sono giocata meglio di come credessi! Ma davvero credevate che non vi mostrassi la gravidanza di Ai? E beh è inevitabile. Allora, come l'avete preso questo colpo di scena? Vi siete sorprese? Ci siete rimaste male? Voglio sapere!
Ps. Non ho resistito, dovevo finalmente svelarvi la verità!

 

   
 
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