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Autore: harrjs    08/07/2013    15 recensioni
Si dice che le persone sono un libro aperto se le guardi negli occhi e se è davvero così io giuro di aver visto negli occhi di quella ragazza tutta la tristezza di questo mondo.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Per fortuna quel fast food era abbastanza desolato per permettermi di rilassarmi davanti ad una tazza calda di cioccolata, ciò che preferivo più di tutto in questo momento.
Minuti dopo essermi seduto il più lontano possibile da tutto e tutti, in un tavolo in un angolino del locale, a me si avvicinò una ragazza, carina. Aveva dei bellissimi capelli biondi, occhi blu e fisico che, a dir la verità, faceva invidia anche ad una modella, indossava un grembiule arancio, da quello intuii che era una cameriera. Forse dovrei correggermi, non era carina, era bella. Ma non era il mio tipo. Troppo diretta, si notava da come si era avvicinata prontamente a me e si era offerta di essere la ragazza che quel giorno mi avrebbe servito.
"Cosa posso portarle?" chiese.
Chiusi gli occhi per pochi istanti, la sua voce era terribilmente squillante e fastidiosa.
"Una tazza di cioccolata calda." mormorai.
"Arriva subito!" squittì.
Chiusi ancora una volta gli occhi e sospirai annuendo. La ragazza si allontanò dal mio tavolo andando dietro al bancone per preparare la cioccolata.
Spostai gli occhi dalla figura della cameriera per portarla su una coppia di fidanzatini appena entrata nel locale. La ragazza sorrideva, felice, mentre stringeva il braccio del suo ragazzo. Lui si girò a guardarla e le sussurrò qualcosa all'orecchio, secondi dopo la ragazza scoppiò a ridere e appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo. Quei due erano felici, si vedeva lontano un miglio, erano innamorati. E io di questo devo ammettere che ero invidioso. Non ero felice con una persona da tempo e, se proprio devo dirla tutta, non mi ero mai veramente innamorato.
A distrarmi da quei pensieri fu la cameriera che, sorridendo, poggiò la mia tazza di cioccolata sul tavolo. Accennai un sorriso e sussurrai un grazie difficile da udire. Diedi un sorso alla mia cioccolata prestando più attenzione possibile per non bruciarmi, poi appoggiai di nuovo la tazza sul tavolo e afferrai da dentro il mio borsone il mio diario in pelle nera. Quella sera ero sicuro del fatto che non avrei scritto le stesse cose che scrivevo più o meno da un anno. Quella sera ero sicura che avrei parlato della mia solita vita noiosa e monotona, ma come capitava ormai da un paio di sere, sapevo che avrei parlato di qualcuno.

Stamattina stavo andando a lavoro e ancora una volta lei era lì. In quel parco vanno solitamente gli studenti, ma lei non ha proprio l'aria di una studentessa e anche se lo fosse io sono sono un insegnante, l'avrei sicuramente vista dentro la scuola, eppure mi è sconosciuta. Ha l'aria di chi va al parco solo per rilassarsi e per leggere qualcosa infatti la vedo sempre con gli occhi puntati su un libro. Cosa stesse leggendo non ne ho idea, non mi avvicino mai a lei, mi limito a guardarla da lontano, quindi non ho la possibilità di identificare il libro, ma a quanto pare deve essere davvero presa dalla sua lettura dato che non stacca mai gli occhi dalle pagine. E sarà anche forse perché vuole tranquillità che quando esco da scuola lei non c'è più, nemmeno quando ho solamente un'ora, lei sparisce sempre come se non fosse mai venuta e in effetti se va al parco per leggere e concentrarsi già a partire dalle 9 e mezzo iniziano ad arrivare ragazzini che della parola silenzio forse non sanno nemmeno l'esistenza. Ha dei bellissimi capelli castano dorati, quando di tanto in tanto spunta qualche raggio di sole, vedo i suoi capelli brillare. Ha delle perfette labbra a cuoricino rosee, questo mi porta a pensare a chissà quanti ragazzi hanno la tentazione di provare ad assaggiare quelle labbra così maledettamente perfette, forse un po' come me nei momenti in cui mi fermo e cerco di nascondermi dietro l'albero per osservala bene e ammirare ogni suo minimo dettaglio, ammetto di aver fatto anche io qualche piccolo pensiero. Ma non sono un maniaco, sono solo incantato e stupefatto, non avevo mai visto una ragazza così misteriosa e bella. Forse bella é poco...senza forse. L'unica cosa di cui non ho avuto l'onore di osservare per bene, sono i suoi occhi. Ma stamattina è stato diverso, stamattina ho visto cosa non avrei mai pensato. Aveva finalmente staccato gli occhi da quel maledetto libro e si era girata verso la mia direzione. Io oggi mi ero permesso di avvicinarmi un po' di più e allora la stavo osservando da una panchina, seduto. I miei occhi hanno incontrato i suoi, mi ha guardato per quelli che possono sembrare attimi, ma che per me sono stati eterni, e poi ha riabbassato la testa. Ha degli occhi che fanno impazzire, sono verdi ma hanno qualche sfumatura color nocciola ai bordi. Si dice che le persone sono un libro aperto se le guardi negli occhi e se è davvero così io giuro di aver visto negli occhi di quella ragazza tutta la tristezza di questo mondo. Quando ha smesso di guardarmi sono rimasto sconcertato, cosa può rendere così infelice quella ragazza? Eppure è bellissima, attraente, certo forse anche un po' misteriosa, ma cosa può desiderare di più una ragazza se non la sua bellezza? E, già da come la guardo io, si può intuire che ha anche una lunga fila di ragazzi che le fanno la corte. Però io posso solo basarmi su atteggiamenti di ragazze che ho conosciuto personalmente, di ragazze a cui interessava solo il loro aspetto fisico e di quello di chi le correva dietro. Io non ho considerato la possibilità che lei è infelice per altri motivi e non per il suo aspetto. Cavolo, per me è come se questa ragazza ha scritto in fronte 'scoprimi' e io non mi tiro mai indietro. Se lei ha davvero qualcosa che la rende triste, che la porta ad isolarsi dal mondo, io lo scoprirò, devo scoprirlo.

Chiusi il diario e mandai giù ciò che restava della cioccolata, mentre scrivevo l'avevo quasi del tutto ingerita. Ancora una volta a distrarmi da ciò che stessi facendo fu il rumore delle campanelle posizionate al di sopra della porta in modo che ogni volta che questa venisse aperta, suonassero, avvertendo il proprietario. Mi si mozzò il fiato non appena vidi che la persona appena entrata era lei. Su tutti questi comuni mortali di questo pianeta il fato aveva voluto che nel mio stesso locale entrasse lei. Indossava un cappotto lungo solo fino alla vita, blu, da cui sotto si intravedeva il maglioncino blu, un pantalone beige le fasciava le gambe perfettamente e infine ai piedi portava un paio di scarponcini beige. Richiuse la porta delicatamente, sistemò la borsa sulla sua spalla e si guardò attorno. Fu allora che mi beccò in pieno mentre continuavo a fissarla, come se sapesse che io ero seduto lì e che la stavo guardando, ancora. Abbassai la testa e per distrarmi afferrai il diario riposandolo all'interno del borsone, poi rialzai lo sguardo. Si era seduta vicino la porta e in quell'esatto momento stava spostando qualche ciocca di capelli che le era caduta sul viso riportandola dietro l'orecchio. Mi alzai cautamente dal mio posto, sarei rimasto a guardarla in eterno, ma era meglio andare. Pagai alla cassa ciò che avevo preso e mi avvicinai alla porta, nonostante la distanza fosse un bel po' sentivo l'adrenalina causata dal fatto di esserle più vicino del solito, scorrere in tutto il mio corpo. Afferrai la maniglia ma mi fermai non appena sentii una voce alla mia sinistra.
"Sta per piovere, io non uscirei fossi in te."
Era una voce dolce e gentile, melodia per chi ama la delicatezza, per chi odia la troppa confusione. Melodia per le mie orecchie.
Girai il viso e vidi lei giocare con la cannuccia della sua bevanda, lasciai la presa dalla maniglia e mi avvicina al suo tavolo.
"Guarda il cielo, è completamente buio, nessuna stella, brutto segno." affermò.
Scosse la testa e dopo l'alzò verso di me e mi sorrise. Mi sentii ancora una volta mancare il fiato, quando sorrideva era ancora più bella, ma si può sorridere avendo tutta questa tristezza dentro?
Mi soffermai a guardarla ancora negli occhi e tristezza e dolore furono ancora le uniche cose che riuscii a vedere nonostante sul suo volte fosse disegnato un sorriso perfetto.
"Sei sola?" domandai.
Annuì e con una mano mi fece cenno di sedermi e continuando a sorridendomi. Annuii sorridendo anche io e accomodandomi nel posto di fronte a lei. Mi sfilai il giubbotto appoggiandolo accanto a me e dopo poggiai i gomiti sul tavolo sorridendole. Lei sorrise e abbassò la testa sorseggiando la sua bevanda. Aveva ancora quell'etichetta con su scritto 'scoprimi', anzi, era più evidente di prima. Dovevo prendere in considerazione quest'occasione di poterla conoscere e scoprire per davvero, forse era davvero la volta buona questa e come ho già detto se lei doveva essere scoperta da qualcuno questo qualcuno dovevo essere io. Poi questa ragazza aveva un non so cosa pronto a farmi impazzire. Possibile che una ragazza ti piaccia dal primo momento che la vedi?
"Io sono Harry." le porsi la mano.
"Isobel." sorrise ricambiando la presa.




SBAAAAAAAAAAAAAAAAAM!
Vi aspettavate un finale così? No, vero? lol
Io fossi stata in voi avrei voluto sapere come finiva tra i due AHAHAHAH
Come avete visto a narrare e il nostro Harold e racconta il suo particolare interesse per questa ragazza misteriosa nel suo diario, se così possiamo definirlo.
Ma alla fine la conosce *^*
Questa OS è stata ispirata ad una ff che avevo scritto e poi cancellato..
FATEMI SAPERE CON UNA RECENSIONE!
VI ASPETTO!! 

Un bacio xx

  
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