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Autore: Maka16    08/07/2013    0 recensioni
"Non piangere sulla mia tomba, perché io non sarò lì.
Ci sarò nell'aria che respirerai, nel sole che illuminerà la tua pelle, nelle strade che percorrerai."
Le sorrise un ultima volta e poi se ne andò per sempre e lei non potè fermarlo.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO XVI:
Tre Uchiha, un solo cuore-Parte Seconda.

“Siete davvero buffi sapete? Ora vi abbracciate, come se il passato fosse inesistente, come se non vi foste mai odiati!”
Quell’ orrido mostro, sputava parole taglienti come lame e pungenti come veleno ma non riuscirono a ferire ne Machi Ne Itachi, il colpo arrivò diritto nel cuore di Sasuke.
“Sai Sasuke, itachi ed io abbiamo passato le nostre vite a servire la foglia per ottenere in cambio solo disonore e vergogna. Cosa ha fatto il villaggio per noi?La tua risolutezza è stata plasmata dalle azioni e dal’ esistenza di Itachi, dal tuo continuo confronto con Machi e dal suo amore per tuo fratello. Io però non sono morto, e sono riuscito a plasmarmi proprio come te. Nessuno può capirti così a fondo come posso farlo io. Lascia che io diventi il tuo fratellone, starò per sempre dalla tua parte. Unisciti a me!”
 Il ragazzo abbassò la testa e con violenza si morse le labbra, era tutto vero. Fin da piccolo le sue decisioni, le su paure, le sue insicurezze, i suoi desideri e soprattutto il suo odio sono stati condizionati dalle persone a cui lui teneva di più al mondo: suo fratello e la sua compagna di giochi e di allenamento.
Loro avevano plasmato il vero Sasuke Uchiha, luoro avevano deciso chi sarebbe dovuto diventare senza interpellarlo , senza fornirgli altre possibilità eppure avrebbero dovuto amarlo proprio come lui amava loro.
Ma allora chi era il vero Sasuke Uchiha?
“Non ascoltarlo Sasuke!”
Le parole del fratello lo costrinsero a voltarsi nella sua direzioni, salvandolo dal mare di pensieri in cui stava annegando.
“Lui era una spia migliore di me….. In altre parole, lui era molto più bravo di me a mentire. E poi.. Il villaggio avrà anche il suo lato oscuro e  la sua ipocrisia ma io rimmarrò sempre Itachi Uchiha Della Foglia…”
Machi annuì con convinzione ma d’ altro canto anche lei si stava domandando chi fose realmente, cosa sarebbe diventata se non ci fosse stato Itachi.
“..Sasuke, se sei diventato così è solo per colpa mia, non mi sento nella posizione adatta a criticare le tue decisioni ora ma adesso che siamo arrivati a questo punto non posiamo più tornare indietro, io, te e Machi dobbiamo combattere e a questo proposito c’ è una cosa che voglio dirvi..”
Itachi parlava in modo svelto e deciso come se avesse provato quel discorso milioni di  volte.
“Esiste un doujutsu che è in grado di colpire il nemico senza bisogno che lui percepisca qualche cosa con uno dei cinque sensi, in cambio però gli occhi sono destinati a perdere la loro luce”
Machi trasalì, conosceva quella tecnica, ne era stata vittima più di una volta.
“Izanagi?”
Itachi la guardò estrememamente sorpreso.
“ Conosci Izanagi?”
“L’ ha usato Danzo durante il nostro combattimento!”
“E’ incredibile che tu sia sopravvissuta, mi sorprendi sempre più..”
I loro occhi si incrociarono e costrinsero la ragazza ad un timido sorriso di approvazione.
“Come hai intenzione di usare Izanagi?”
“No si tratta di Izanagi ma di un altro Jutsu proibito da usare contro Izanagi, e sono sicura che tu inconsapevolmente l’ hai usata!”
“Io…”
“Non abbiamo più tempo, i preparativi sono già ultimati. Questo è il doujutsu che ha in mano il suo destino…”
Il nemico stufo di quelle inutili chiacchiere partì all’ attacco ma itachi fu pronto a difendersi respingendo il colpo.
“Con Izanagi puoi cambiare il destino ma con Izanami puoi addirittura deciderlo. Ora però Sasuke, Machi statemi vicino!”
L’ Uchiha si schierò dinanzi a loro, allontanandoli così dal nemico, si sentiva in dovere di proteggerli entrambi anche se sapeva che non ce ne sarebbe stato bisogno.
Erano cresciuti così tanto e la loro forza era aumentata incredibilmente, d’ altro canto cosa poteva aspettarsi da due ragazzi così?
“Machi, sciogli l’ illusione!”
“Ma Itachi così..”
“Lo so ma devi scioglierla o consumerai troppo chakra!”
La ragazza fece come le era stato ordinato, con un gesto lento ma preciso compose i sigilli e l’ ambiente circostante tornò quello di sempre: una triste e arida foresta.
“ottima mossa ragazzina. Senpou mukitensei!!”
L’ orribile serpente biascico quelle parole seguite da veloci e potenti sigilli. Intorno a loro comparvero spunzoni di roccia affilati, Itachi tentò di proteggere i suoi compagni con l’ aiuto del susano ma venne trafitto in pieno stomaco.
“ITACHII!!”
L’ urlo gelido dei due ragazzi si disperse in quell’ atroce luogo echeggiando tra le piante.
“Questa tecnica mi permette di dar vita ad oggetti inanimati e controllarli. E’ diverso da quei jutsu che permettono il controllo tramite il chakra. Non mi sarò spinti troppo oltre il vostro livello?”
Machi corse in soccorso dell’ amico e l’ aiutò a rialzarsi, era ferito ma non in maniera grave.
“Proteggerli con il susanò ha rallentato notevolmente i tuoi movimenti. Ma non devi preoccuparti, voglio far fuori solo te e Machi. Sasuke rimane pur sempre la mia piccola cavia, devo solo fargli di nuovo il lavaggio del cervello e tu sai cosa potrebbe comportare!”
Lo sapeva benissimo, e lo sapeva pure Machi per questo motivo non gli e lo avrebbe mai permesso.
Chiuse gli occhi e con uno scatto fulmineo li riaprì.
“Amaterasu!”
Fiamme nere di odio, di rabbia e di paura distrussero quelle rocce intorno a se ma d’ un tratto si spensero e tutto tornò come in origine.
“ottimo, il calore a fatto si che tutto ciò si trasformasse in una vera e propria caverna. Questa è la dimostrazione che nemmeno la tecnica oculare più potente può niente contro di me”
Machi strinse i pugni con violenza rischiando quasi di ferirsi con le sue stesse mani, non era solo arrabbiata, era furiosa. Una rabbia incontrollabile stava prendendo il sopravvento su di lei.
“Mi spiace ma sarò io a vincere questa battaglia. Ora che sono prossimo a realizzare i miei obiettivi vedo la remota possibilità di essere sconfitto sai?? Tutte le leggi e i principi che Orochimaru-sama ha raccolto e studiato ne l corso degli anni ora sono di mia proprietà. Da uomo a serpente, da serpente a drago.
L’essere che si avvicina di più al Rikudou sennin ora sono io, in confronto a me voi Uchiha siete nulla!”
La giovane Uchiha non riusciva più a trattenersi, le due parole le davano fastidio ed incrementavano ancora di più il suo odio.
“Chiudi la bocca, tu non sai niente di noi Uchiha. Adesso stammi a sentire…”
Con delicatezza Itachi poggiò la sua mano sulla spalla della ragazza in modo da poterla confortare, costringendola a stare calma.
“Machi non stare al suo gioco..”
Annuì con convinzione abbassando il capo mortificata. La sua impulsività a volte era quasi imbarazzante.
“Kabuto, guardarti adesso mi fa tornare in mente il vecchio me. Ed è per questo che sarai tu a perdere”
La risata di quell’ essere malvagio pervase quella che oramai era una caverna di fredda roccia, rimbombando tra le pareti.
“Vedi Itachi, oramai non sono più un semplice spettatore,ora svolgo il ruolo dell attore principale in questa guerra. Ho manipolato l’ Akatsuki a mio piacimento per poter controllare questa guerra e sono anche riuscito a mettere voi tre all’ angolo..”
Itachi, come sempre non si scompose ma al contrario si limitò a sorridere amaro.
“Sono due i sentimenti che provo per te: antipatia e simpatia. Perché vedi, alla fine io e te siamo davvero simili, siamo gente che ha girato il mondo continuando a mentire in quanto spie. Nemmeno io riuscivo a capire chi fossi realmente ma ora so che conoscere se stessi è il vero segreto per raggiungere la perfezione. Conoscersi equivale a sapere cosa puoi e cosa puoi e cosa non puoi fare”
La risata tuonò più forte costringendo Sasuke ad un ghigno di disprezzo.
“Che discorsi da perdenti. Ammettere che ci sono cose che non si possono fare equivale ad arrendersi.”
“No, ti sbagli. Vuol dire che devi essere in grado di perdonare te stesso per le cose che non riesci a fare, ad aiutarti dove da solo non riesci  ci saranno i tuoi compagni. Grazie a loro, ti sentirai anche mano incapace pensando a quello che avresti potuto fare da solo. Se vuoi sapere chi sei, devi cercare il vero te stesso e riconoscerti in esso. Io non ci riuscivo, ho mentito agli altri e le mie bugie hanno finito per ingannare anche me stesso. Chi non riesce a riconoscere se stesso, è destinato a fallire. Proprio come ho fatto io in passato.”
La risata si bloccò lasciando posto ad un espressione di scherno.
“Ma tu cosa pensi di sapere? Ho passato tutta la vita a cercare me stesso, ed è per questo che ho cercato di migliorarmi sempre di più. Non me ne faccio nulla delle tue parole Itachi, ciò che mi interessa invece sono i tuoi poteri e le tue informazioni. Sei un ninja della foglia e fai parte del famoso clan Uchiha, sei riuscito ad attivare il Magekyou Sharingan. Conosci troppi segreti, hai fermato la guerra, padroneggi molti jutsu incredibili ed hai abilità mostruose. Tutte queste cose messe assieme delineano quello che sei Itachi, non esiste nessun altro che possa essere una persona migliore di te per il mio edo tensei. Voi pedine siete il mio potere.”
Anche il giovane fratello di Sasuke sembrava aver perso la pazienza, era troppo anche per lui.
“Credo tu mi stia sopravvalutando..”
“Puoi rinnegare il nome degli Uchiha quanto vuoi, la verità è che io ho sempre invidiato questo nome.”
“Uchiha è soltanto un nome, serve ad identificare le nostre radici e a catalogarci nel nostro clan d’ appartenenza. La parola Uchiha in sé non ha significato.”
“Invece lo ha, se vuoi sapere realmente chi sei non devi far altro che raccogliere il maggior numero di informazioni al mondo.”
Il nemico tornò all’ attacco più agguerrito che mai.
“Kimimaro shikotsu myaku saearabi”
Questa volta un enorme ragnatela tentò di colpire i tre ma fortunatamente i rispettivi Susanò li protessero.
“State bene ragaz…”
Qualcosa però non funzionò, gli Uchiha si trovarono mani e gambe bloccate da una viscida sostanza.
“ora che vi ho bloccati non mi rimane altro che..”
Sembravano essere spacciati, non potevano muoversi e di conseguenza erano impossibilitati ad usare qualsiasi tecnica, erano prede troppo facili.
“Ragazzi guardatemi negli occhi”
La voce di Machi costrinse i due fratelli a voltarsi nella sua direzione.
“Genjutsu Sharingan”
I tre furono trasportati in una altra dimensione e da li riuscirono facilmente a liberarsi.
“ottima mossa,andiamo!”
I tre si portarono all’ attacco, con tutte le loro forze volevano distruggere quell orrenda creatura ma ogni sforzo, ogni tentativo sembrava vano.
Sasuke venne colpito brutalmente ad un fianco e Machi fu ferita  gravemente ad un braccio.
Itachi invece riuscì a colpirlo con l’ausilio della spada.
“Fino che il mio corpo avrà queste capacità rigenerative ogni tuo sforzo sarà vano Itachi!”
Scosse la testa con decisione.
“Il tuo destino è già nelle mie mani e ciò che porrà fine a tutto questo sarà la tecnica proibita del clan Uchiha!”
“”Se la metti così sono proprio curioso di vederla”
Kabutomaru partì all’ attacco, scagliandosi contro Itachi che però fu più svelto e anticipò il colpo difendendosi con la spada.
“Izanami!”
Questa volta fu l Uchiha a partire all’ attacco e con un colpo di spada ruppe il corno sinistro di quell’ essere.
“Com’ è possibile? Questo è già accaduto! Com’è possibile? Mi sono oscurato la visa e sono caduto in un genjutsu!”
“Te l’ ho detto, il tuo destino è nelle mie mani. Non puoi uscire dal potere di Izanami”
Agli occhi di Machi e Sasuke, il nemico era immobile, come pietrificato.
La ragazza si avvicinò ad Itachi sconcertata.
“E così è questo izanami?”
Annuì.
“E’ rimasto intrappolato in un circolo e costretto a rivivere lo stesso momento!”
Anche il ragazzo si unì ai due.
“Come si può attivare una tecnica oculare senza usare gli occhi?”
“l’ Izanami sfrutta i tuoi sensi e quelli dell’ avversario”
I due annuirono impressionati dalla conoscenza e dalla forza di Itachi, Machi soprattutto rimase scioccata da quella tecnica, per quale motivo non gli e ne aveva mai parlato?
Scostandosi una ciocca di capelli dal viso, Itachi la guardò e si avvicinò a lei lentamente e silenziosamente, poi fu lui a sistemargli capelli costringendola a guardarlo.
“Machi..”
I loro occhi si incrociarono.
“Tu non dovrai essere come me, tu diventerai migliore. D’ ora in poi non dirai più bugie e il tuo cuore sarà puro, non come il mio..”
“Itachi ma cosa..?”
Il ragazzo si voltò in direzione del fratello che li guardava da lontano.
“Ti prego Sasuke, devi starle vicino, devi proteggerla sempre.”
Non riusciva a capire il senso di quelle parole, perché avrebbe dovuto proteggerla? Da cosa? Ora c’ era lui insieme a loro, finalmente erano tutti insieme, finalmente potevano vivere una vita felice.
“Ora fermerò l’ edo tensei e così tutte le persone riportate in vita svaniranno e la fine della guerra sarà più vicina!”
La ragazza fu la prima a capire, sgranò gli occhi pieni di terrore, il cuore le batteva all’ impazzata e la nausea le corrodeva lo stomaco.
Non poteva succedere, non un’ altra volta.




Angolo dell' autrice: finalemnte ho finito la maturità! ora sono ufficialmente in vacanza!
Per quanto riguarda il disegno l' ho praticamente finito, non è che io sia un artista però ho provato a fare del mio meglio, nel prossimo capitolo lo pubblicherò, intanto godetevi questo! :)
With Love, Maka.


 
  
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