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Autore: helpless    08/07/2013    2 recensioni
"A quanto pare, portava a questo guardare commedie romantiche assieme al suo amico così dolce, così speciale, così sexy,così ...
Forse ,era meglio smetterla di sottolineare tutti i motivi per cui la sua mente stava fantasticando su di lui."
Chris Colfer, Darren Criss e una realtà assurda tutta da scoprire.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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that's what you're missing 2
  • That's what you're missing
Purtroppo (in questo mondo reale)  Darren Criss , Chris Colfer e altri personaggi realmente esistenti, citati in questo scritto, non mi appartengono (anche perché sono più che sicura che una persona reale non si possa più possedere da quando hanno abolito la schiavitù) ed inoltre non conosco nessuno di loro, quindi le vicende narrate non sono reali (ovviamente). La storia non è stata scritta a scopo di lucro.


  1.  About pancakes and speaking mirror.
"Decisamente, Colfer,Decisamente"
La testa di Chris scattò verso la fonte di quella voce ,ma era lontana e confusa ,come una fastidiosa interferenza radio; inoltre  in quella camera , al di fuori di lui ed il suo migliore amico ,che sembrava aver perso quei pochi neuroni che possedeva , non c'era nessun altro.
Si voltò lentamente verso di lui, provando a guardarlo in viso per  capire cosa avesse e per quale motivo si era comportato in quel modo quel mattino. Darren si limitò solamente ad accentuare di più il suo sorriso  , quindi lui tornò a guardare velocemente dinnanzi a se, adagiandosi meglio contro il suo petto.
Provò a parlare della sera precedente , ignorando la mano del ragazzo che aveva iniziato a tracciare disegni immaginari sul suo braccio, continuando a non comprendere il suo comportamento.
- Neanche ieri sono riuscito a vedere il finale del film, vero?
Chiese, con tono sconfitto, rinunciando a prendersela con l'altro che non lo aveva svegliato, come sempre lui gli aveva raccomandato - ordinato - di fare.
Darren non gli rispose, facendolo innervosire ed irrigidire contro di lui sempre di più, limitandosi a ridacchiare.
D'improvviso, mentre ancora attendeva una risposta, il controtenore percepì un'umida calda carezza scaricargli improvvisi brividi sulla pelle. Iniziò in un punto impreciso dietro l'orecchio, fino a scendere dolcemente fino al collo e con estrema lentezza arrivare fino alla clavicola, soffermandosi con delicatezza su ogni punto sensibile della sua pelle accaldata . Fu solo dopo aver rilasciato un profondo respiro inconsapevolmente trattenuto, che Chris realizzò che erano le labbra di Darren a fare tutto quello .
Provò ad articolare qualche parola , ma riuscì solamente a boccheggiare, perché controllare il ritmo del suo stesso respiro sembrava essere diventato davvero arduo.
-Vero, - sussurrò il riccio ,allontanandosi di poco, ed il tono roco che aveva assunto la sua voce influì sempre di più sulle capacità di controllo del soprano -  ti ho distratto troppo.
Pronunciando quelle ultime parole, una delle mani di Darren scivolò con lentezza sul suo addome, arrestandosi improvvisamente sul bordo dei suoi pantaloni, ma Chris agì velocemente e , senza neanche rendersene conto ,alzò il braccio e con poca delicatezza schiaffeggiò quella mano ,stupendosi di se stesso.
Con sua sorpresa, Darren si staccò senza protestare e sciolse la presa su di lui, sorridendo e alzandosi dal letto  , esclamando con tono divertito :
- Scusa , scusa -  allungò persino le mani davanti a se - i denti, ho dimenticato di lavare i denti, lo so che ti da fastidio solo  che ... non ho saputo resistere.
Disse quell'ultima frase con tono più suadente ed uscì dalla camera, comportandosi nel suo solito modo entusiasta, canticchiando frasi a caso*  mentre si recava in bagno.
Lui, nel frattempo , inspirò ed espirò profondamente,cercando di calmarsi, mentre i brividi continuavano a scendere lungo la spina dorsale ed il percorso delle labbra dell'altro infuocava ancora sulla pelle.
Le sue guance erano così calde da far male e , per qualche assurda ragione , il suo cuore sembrava essersi messo in allenamento per la maratona di New York, correndo all'impazzata dentro di lui ed i suoi battiti, troppo rumorosi ed assordanti , gli rendevano impossibile concentrarsi.
"Assurda ragione? E' l'amore,tesoro"
Di certo, Darren che ritornò nella stanza indossando nulla se non un misero boxer,aggirandosi  intorno a lui con grande indifferenza, non era un incentivo a ragionare .
Fortunatamente, il ragazzo recuperò dei vestiti dal cassetto e si vestì , esclamando qualcosa che il soprano non riuscì realmente a capire, mentre spariva nuovamente verso  qualche altro ambiente delle casa.
Lasciato di nuovo solo, Chris afferrò il cuscino che aveva affianco a se , prese un bel respiro e ci affondò il viso dentro,soffocando un urlo .
Rimase con il cuscino ancora premuto sul volto ,forse provando inconsapevolmente  a soffocarsi , e sussultò ,completamente sorpreso, quando si accorse che era completamente intriso del profumo di Darren. Si staccò  da esso e lo lanciò per aria, passandosi una mano trai capelli in modo esasperato.
Era un sogno,uno strano, fin troppo  concreto  sogno, ma niente di più.
Non c'era altra spiegazione.
A quanto pare, portava a questo guardare commedie romantiche assieme al suo amico così dolce, così speciale, così sexy,così ...
Forse ,era meglio smetterla di sottolineare tutti i motivi per cui la sua mente stava fantasticando su di lui.
Sarebbe rimasto al centro del letto a commiserarsi ed aspettare che qualcuno lo risvegliasse da tutto quello,pensò persino a riempirsi di schiaffi da solo per ridestarsi, ma la voce decisa e così carica di allegria di Darren, , lo stava chiamando e c'era nell'aria uno stupendo profumo che risvegliava il suo stomaco e lo faceva gorgogliare in una maniera imbarazzante.
Prese l'ennesimo respiro profondo, e si disse che infondo non c'era nulla di male a godersi un proprio sogno,perché non vedere cosa aveva elaborato il suo cervello?
Infondo, avrebbe sicuramente riaperto gli occhi sulla realtà...
Si comportò come se  nulla fosse : si diede una rinfrescata in bagno e,stranamente affamato,si avviò alla ricerca di Darren.
Attraversando il corridoio, si rese conto di essere a casa sua, anche se essa era leggermente diversa da come era abituato a vederla: il color crema delle pareti era cambiato, sostituito da un altro più caldo e vivace giallo paglierino ; lo sgombro scaffale che aveva da poco acquistato non sembrava poi più così nuovo e le mensole erano piene di cianfrusaglie che non aveva mai visto o altri oggetti che ricordò appartenessero a Darren.
Era pur sempre casa sua, ma c'erano sprazzi della presenza del suo migliore amico ovunque, come ad esempio quel leggero ed onnipresente disordine , o quegli  improbabili  CDs che mai avrebbe comprato sparsi negli scaffali.
 Quando arrivò alla porta della  cucina, si affacciò di poco  per osservarla e  notò che anche quella era cambiata.
Darren era  lì  - e per stupore, o forse più orrore, di Chris - stava preparando la colazione.
Rimase immobile, ancorato allo stipite della porta, a guardare come l'altro ragazzo si aggirasse facilmente trai mobili della cucina e come con gesti fluidi e veloci mettesse a caricare la macchinetta del caffè, per poi correre verso il frigo ed aprirlo, cacciando fuori una bottiglia di succo alla mela*, poggiandola su di un tavolo apparecchiato.
Poi lo vide fermarsi davanti ai fornelli ed osservare con aria dubitante la padella messa sul fuoco, che , a giudicare dall'odore, conteneva un pancake .
Notò il modo in cui si mordeva le labbra e con sguardo concentrato impugnava il manico della padella, muovendo il polso, cercando di rigirare il contenuto prima che si bruciasse.
Notò la sua insicurezza e prima ancora che potesse realmente rendersene conto, arrivò alle sue spalle ,coprendo la sua mano e guidandola nel gesto,girando finalmente quel dannato pancake.
-Tu e le padelle non andrete mai d'accordo.
Gli sussurrò teneramente, accarezzandogli il polso mentre ritraeva la sua mano . Darren si girò verso di lui, per nulla sorpreso , e con una finta espressione infastidita , afferrò i suoi fianchi e lo avvicinò a se.
- Anche essendo adulto e vaccinato, hai  ancora bisogno di aiuto quando si tratta di maneggiare una padella.
Continuò Chris con tono sarcastico,ma esitò, percependo il calore intenso di quelle mani sulla sua maglia sottile e tremando dall'agitazione.
-Questi  qui  - disse il riccio ,indicando i tre pancakes presenti nel piatto accanto ai fornelli  - li ho fatti completamente da solo, avrei girato anche l'ultimo ,se non fossi arrivato tu.
- Se  non fossi arrivato io , probabilmente quel pancake adesso sarebbe completamente bruciato su un lato.
Darren storse il viso in strane smorfie ,
facendo il verso alle sue parole , ridacchiando quando finì di pronunciare la frase scimmiottata.
A quei comportamenti  così familiari per lui , il tremore del corpo di Chris diminuì gradualmente ed il calore di quelle mani non sembrò poi così sbagliato e scottante.
Scosse la testa, sorridendo liberamente e ,istintivamente ,allungò le braccia verso il collo del ragazzo e lo strinse forte,ridendo.
- Che tesorucci ! Mi state facendo alzare il tasso glicemico nel sangue alle stelle...
Di nuovo quella  interferenza radio, chi diamine era? Ma sopratutto, cosa diamine voleva?
Si distaccò piano dal ragazzo, continuando a tenere le braccia attorno al suo collo, e si guardò nuovamente intorno, quasi aspettandosi di scovare un intruso nella stanza in cui si trovavano.
Distratto da quell'interruzione,non si accorse di quanto il viso dell'altro si fosse accostato al suo.
Lo realizzò solamente,quando , voltando piano il viso per chiedergli se anche lui avesse udito quella voce, percepì le labbra del riccio  sfiorare il suo orecchio ed il suo respiro solleticare la sua guancia.
In quel istante dimenticò qualunque cosa avesse dovuto dirgli.
Per quanto ogni parte del suo cervello gli urlasse di allontanarsi,il suo corpo intero formicolava in cerca di  altro contatto,di altre emozioni così sconvolgenti.
'Solo un sogno,
Solo un sogno,
Solo un sogno'

 Lo ripeté a se stesso come se fosse un mantra, riportandosi alla realtà, ma dentro di se scoppiò ugualmente una guerra civile per scegliere cosa fare. Perché anche se era nella sua testa e tutt'intorno appariva diverso, quel ragazzo era pur sempre Darren e lui percepiva qualcosa di sbagliato nel lasciarsi andare a quella fantasia.
A bloccare del tutto le sue colluttazioni mentali, ci pensarono le parole che Darren sussurrò  al suo  orecchio , con tono estremamente giocoso ,conoscendolo bene probabilmente stava anche ghignando:
- Non ti ho dato ancora un bel buongiorno,uno come si deve.
Il suo respiro si spezzò a quella frase  così innocente detta con un tono così malizioso, ma non riuscì a muoversi come aveva pensato e chiuse gli occhi,  arrendendosi a qualunque cosa sarebbe successa, irragionevolmente spaventato.
Darren sfiorò con dolcezza la sua guancia con le dita, quasi come se avesse voluto tranquillizzarlo e lo sospinse verso di se,poggiandogli una mano sui fianchi,  catturando le sue labbra e facendole combaciare.
Lo baciò come se avessero tutto il tempo del mondo per stare insieme,lasciando che le loro labbra si accarezzassero piano,approfondendo il bacio con dolcezza.
 Tutto quello che accadde fu indescrivibile per Chris.

Erano  sensazioni  così familiari ,rassicuranti e così reali da confonderlo ed intimorirlo.
La barba ispida  di Darren sfregava il suo viso, mentre il suo profumo inconfondibile, lo stesso che aveva impresso per  ore sulla pelle dopo ogni loro abbraccio
*, era l'unica cosa che respirava.
Non stava realmente pensando a quello che faceva, muoveva le mani sul viso, trai capelli del suo migliore amico  come ancorandosi al calore della sua pelle, rabbrividendo ogni volta che lui sorrideva sulle sue labbra alle sue reazioni.  
Si staccarono altrettanto lentamente con uno schiocco umido che risuonò nell'aria, assieme ai loro respiri profondi.
Alzò piano gli occhi e vide l'espressione riluttante che Darren aveva assunto,sembrava che il ragazzo  avesse preferito soffocare piuttosto che terminare quel bacio.
E non era neanche l'unico a sentirsi a quel modo.
-Così mi costringi a riportarti a letto.
Lo disse lui stesso con tono piuttosto sensuale. In realtà non aveva neanche pensato in quel momento, scombussolato com'era interiormente. Era stato come se qualcosa lo avesse obbligato a cacciare fuori dalla sua bocca quelle parole, contro la sua volontà. Ma non diede importanza a tutto quello, era troppo concentrato nell'osservare le labbra rosse  e umide di baci del ragazzo difronte a se,abbassando gli occhi per evitare il suo sguardo.
A quelle parole dette dalla sua voce, Darren si strinse  di più a lui,mordendo scherzosamente  la pelle sensibile del suo collo.
Se andava avanti così,con tutte queste sensazioni,  sarebbe morto ancora prima di svegliarsi.
Inspirò forte, come per riprendersi , e percepì uno strano odore fastidioso nell'aria .
-Brucia!
Esclamò allarmato . Darren lo guardò confuso , poi facendo mente locale, si girò di scatto, spegnendo velocemente i fornelli.
Il pancake all'interno della padella era completamente bruciato, emanava persino del fumo.
Entrambi lo fissarono delusi, poi ridacchiando il riccio lo gettò nella spazzatura, posando la pentola nel lavabo e risciacquandola con dell'acqua.
- Sei una distrazione!
Lo accusò scherzosamente il ragazzo,mentre si asciugava le mani con uno straccio e gli faceva segno di sedersi al tavolo . Quando Chris stava per sedersi ,lui si avvicinò velocemente e sorridendo gli  spostò  addirittura la sedia e si inchinò in maniera esagerata, ridacchiando mentre si rialzava.
- Adesso mangiamo, mh?.
Disse prendendo il piatto con le frittelle non bruciate,la caraffa con il caffè e poggiandoli sul tavolo ,per poi accomodarsi anche lui. 
Chris annuì in risposta, troppo confuso per fare altro.
 Infatti, mangiò meccanicamente il pancake  e mezzo che gli fu servito nel piatto ,
rinvenendosi solo quando si rese conto che quello era commestibile - forse non era ottimo, ma comunque possibile da mangiare .
Si stupì, cogliendo un lato positivo dei suoi sogni : nella sua realtà , l'altro era  un completo disastro in cucina*.
-Allora, sono stato bravo?
Chiese Darren con voce nuovamente squillante e carica di aspettativa .
Alzando  il viso dal piatto per osservarlo,Chris si accorse che aveva il labbro sporco dello sciroppo d'acero usato per condire i dolci.
Ridacchiò,allungando la mano per ripulirlo e forse soffermandosi un po' troppo sulle sue labbra con le dita,ricordando quello che era accaduto prima .
-Sono la cosa più buona che io abbia mai mangiato, bravissimo.
Mentì , sorridendo. In realtà , erano troppo spessi e forse anche crudi, ma non riuscì a dire altro davanti a quello sguardo soddisfatto e fiero. Darren sbuffò una risata,  cosciente che  l'altro aveva mentito, e si versò un bicchiere generoso di succo,versando subito dopo un generosa tazza di caffè a Chris.
-Non ti mettere a criticare anche questa volta quello che bevo la mattina, non mi ridurrò mai ad ingozzarmi di caffeina come te.
Chris annuì, ma mentre lo faceva udì la sua stessa voce rispondere:
-Quella roba è piena di acidi, prima o poi ti schianterà lo stomaco.
Si tappò la bocca, stranito da quella nuova risposta automatica e involontaria . Il suo amico non si accorse di nulla e  si limitò a roteare gli occhi , prendendo una gran sorsata  dal bicchiere,comportandosi come se fosse abituato a quei piccoli scambi di battute.
- Ricorda che abbiamo l'appuntamento a pranzo.
Gli rispose invece, facendolo annuire perplesso, in quanto non sapeva davvero dove sarebbero andati e se sarebbe stato qualcosa di importante, o se  si trattava solamente di pranzare fuori.
Vide il riccio alzarsi ed iniziare a sparecchiare , quindi s'alzò anche lui, volendo aiutarlo, ma non aveva idea di quale fosse il posto di tutti quegli oggetti sul tavolo, per questo si limitò a prendere la bottiglia di succo e rimetterla nel frigo.

-Mi è mancata così tanto, fa niente se è stata via solo una giornata.
Sussurrò piano Darren,assumendo il suo  sguardo gioioso - quello che gli formava quelle piccole, adorabili  rughette d'espressione attorno agli occhi e risaltava le pagliuzze d'oro nelle sue iridi- *  mentre iniziava a ripulire i piatti.
 Chris sorrise automaticamente alla vista di quell'espressione sul viso dell'altro,  fingendo di capire cosa  intendesse, anche se interiormente continuava a chiedersi di chi diamine stesse parlando, iniziando a preoccuparsi seriamente per quell'incontro.
-Perché non vai a prepararti? Altrimenti facciamo tardi.
Lo avvertì Darren,distogliendolo dalle sue paranoie, quando  lo notò  fermo accanto al frigorifero chiuso.
- Ma non è a pranzo l'appuntamento?
Chiese Chris,  alzando un sopracciglio .
-Sì , solo che è già mezzogiorno.
Gli rispose pacatamente l'altro , alzando anche le spalle, come se non ci fosse nulla di strano in tutto quello .
Il soprano  si passò una mano trai capelli, assolutamente perplesso.
- Abbiamo fatto colazione a mezzogiorno?! Cioè ...dico , non ci conveniva aspettare un'oretta e pranzare direttamente?
"Invece che ingombrarci lo stomaco con quella roba mezza cruda"  omise di dire.
- Prima di tutto, possiamo anche dire di aver fatto un 
brunch , fa molto  più figo. -  sentenziò il riccio, annuendo anche con soddisfazione, poi abbassando lo sguardo e simulando una davvero poco credibile espressione pentita , si giustificò:
 -  E' che ... quando ho controllato l'orario, no? Io avevo già iniziato a cucinare e  non mi andava proprio di sprecare tutta la fatica fatta per fare i miei pancake ... così non ti ho detto che ore fossero per farteli mangiare, altrimenti finivano nella spazzatura.
Chris lo guardò , trattenendo a stento una risata, perché aveva l'impressione di aver a che a fare con un bambino: certe cose non cambiavano neanche nei sogni.


###




Chris poggiò i suoi vestiti di ricambio su un ripiano accanto al lavandino: non aveva affatto voglia di farsi trovare nudo in camera, anche se a quanto pare al Darren dei suoi sogni non sarebbe affatto dispiaciuto, forse anche a quello della sua realtà, pensandoci bene.
Stava quasi per sfilarsi la maglia bianca di cotone che indossava, con una stampa al centro troppo colorata per essere sua,quando uno strano rumore  lo distrasse.
Sembrava quasi che qualcuno stesse bussando su un vetro,o logicamente pensando, che qualcuno ci stesse lanciando sopra qualcosa.
Guardò verso la piccola finestra del bagno, credendo che il fracasso provenisse da lì , ma tendendo meglio l'orecchio si accorse che non era così.
Si rese conto , solo dopo un po'  , che quell'improbabile rumore proveniva dallo specchio affisso alla parete.
Poggiò piano una mano sulla superficie dell'oggetto, stranito da quello che sentiva e, fissandolo  intensamente, vide che una figura stava iniziando a svilupparsi al suo centro .
Rimase a guardare,
spalancando gli occhi e la bocca, convincendosi del tutto che quello fosse un sogno.
Poi quando riconobbe la figura, si corresse : quello era un' incubo, altro che splendido sogno.
A
ltrimenti, per quale diamine di motivo  Mark Salling era riflesso in uno specchio, mentre con un ghigno sul viso bussava sulla sua superficie per farsi notare?
Chris soffiò sul vetro, lo colpì, strofinò la mano sopra di esso, provò di tutto per  cancellare  quell'immagine: non avrebbe permesso al suo collega di interferire anche in quel assurdo sogno , non avrebbe di certo sopportato le sue provocazioni  anche nella sua mente.
Ma Mark-nello-specchio rise , buttando indietro la testa, come a confermargli che quello che stava facendo era perfettamente inutile.
-Mi dispiace tanto,tesoro, ma non sparisco.
Ascoltò quella voce, riconoscendola in quella che momenti prima lo aveva infastidito,trovando un senso a quelle battutine , secondo lui di cattivo gusto e senza fondamento,  sui suoi inesistenti sentimenti per Darren.

-Sì, sono proprio io, tesoro*
-Oddio, mi senti anche pensare , che cazzo sei?
-Calma,tesoro.Adesso facciamo due chiacchiere,mh?


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Lo sparlare sconclusionato e gli inutili chiarimenti di  l'angolo di Helpless.

Cosa avevo detto?
Che avrebbe preso un senso?
Mh, bhe , mi sa che dovete aspettare anche per questo allora.
Non succede poi molto o no?
E tutto un "Omiodio il mio migliore amico ha sbattuto la testa e crede di stare con me"  o anche  "E' un sogno, ora riapro gli occhi" o ancora "Da quanto Mark possiede gli specchi?"
Mi sono divertita così  tanto a scrivere il momento sul letto all'inizio, per non parlare della scena del pancake *-*
Questo capitolo è decisamente più lungo e spero che anche gli altri riusciranno ad essere tanto lunghi u-u
Ehi,ehi ... secondo voi chi è che manca a Darren? idee?  
Io lo so *gongola*  c:
-Idiota, è la tua storia, è ovvio che lo sai - mi direte voi, ed avrete anche ragione.
 
Ora,giusto per abitudine, visto che non c'è poi molto da capire senza inserire spoiler (?), ecco le mie note:
 
  1. * Per chi non lo avesse compreso, è un chiaro riferimento alla strana abitudine -ma pur sempre adorabile- dell'hobbit di improvvisare canzoni mentre fa una qualunque azione ahaha.
  2. * Allora, sia chiaro che questa cosa del succo alla mela ,per chi non lo sapesse, non me la sono inventata, eh. 
  3. * Volevo chiarire una cosa( non so per quale assurdo motivo) ma questa cosa del profumo per me non è una cosa melensa inserita così per fare, mi capita realmente: ogni volta che abbraccio il mio migliore amico -o forse meglio dire che lo stritolo- dopo mi ritrovo il suo odore addosso per ore ( la mia animala gemella msbrows direbbe che ho appena inserito un elemento Rosanni nella mia ff).
  4. *Molta gente vede Darren come un gran cuoco o almeno un tipo che ama cucinare, io lo vedo un tipo un po' troppo imbranato e maldestro per essere realmente bravo in cucina. Poi , se non sbaglio, dovrebbe esserci anche un 'intervista in cui lui stesso ammette di essere una frana in tutto quello che riguarda la cucina... se la ritrovo ve la posto u.u
  5. *  Ohdio, quello sguardo, per intenderci meglio , sto parlando di quello sguardo carico di emozioni e tenerezza che Darren assume subito dopo aver cantato mentre sorride, capito?
  6. * Alzi la mano chi conosce o segue  o ha seguito la serie Supernatural (?), bene avete o non avete alzato la mano (?),  c'è da precisare che questo 'tesoro' , possibilmente letto in tono lascivo e derisorio (lo so ,pretendo troppo) , è un omaggio al mio amato Dean Winchester , avete presente  'L'inferno a scuola' ,episodio della quarta serie, ECCO.

Come anticipato le mie note sono leggermente, ma solo leggermente, inutili.
Se avete domande non vi trattenete dal farle , io sono dietro questo pc aspettandole.
E bhe ,quindi al prossimo capitolo , che arriverà tra una settimana  c:
Grazie  alle tredici persone che hanno inserito la storia tra le seguite, alle due persone che hanno inserito trai preferiti  e grazie ancora di più ad _Breakable  e Whatshername per aver recensito, davvero gentilissime.

Inoltre, grazie a
alwaysforevah
per avermi inserito tra gli autori preferiti.

Grazie a Valentina che ha sopportato i miei scleri (anche conoscendo a mala pena la crisscolfer).

And then the last but not the least , un grazie gigantesco alla mia
msbrows ,che è accanto a me da quando questa storia era solo una piccola idea e probabilmente la ama più di quanto faccia io, visto che l'ha persino pubblicizzata in giro ed è lei ad incoraggiarmi a scriverla ogni giorno.

Dovrei aver detto tutto, al prossimo aggiornamento!




  
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