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Autore: Slynguhazza    08/07/2013    4 recensioni
Sapevo benissimo che alla fine mi sarei innamorata di un ragazza così bello, intelligente, divertente e romantico.
Me lo ripetevo sempre, la notte, quando ero avvolta tra le sue braccia calde che mi proteggevano dagli incubi, come un acchiappa sogni made in pakistan.
E ora, non potendolo più baciare, non potendo più sentire il suo corpo combaciare con il mio, me ne sono resa conto.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiedo: perchè sono così stupida da non aver mai preso la patente?
Certo, perché avevo mio fratello che poteva scarrozzarmi da qualunque parte.
Se no gli bruciavo le felpe. O gliele rubavo.
Beh, in questo momento mi pento di aver scelto di non prendere la patente e di conseguenza la macchina.
La voce di Demi Lovato rimbomba nelle mie orecchie.
Che giornata di merda.
Piove e l’autobus non passa.
Se non avessi litigato Zayn a quest’ora sarei a casa a coccolarmi con lui, come ogni giorno.
Ma ci ho litigato e mi tocca aspettare l’autobus.
E mi tocca trascorrere una vita senza lui, molto probabilmente.
Non voglio trascorrere una vita senza Zayn.
Una macchina passa e schizza tutta l’acqua della pozzanghera vicino al marciapiede.
E indovinate dove finiscono gli schizzi?
‘Brutto stronzo!’ urlo alla macchina che si sta allontanando.
Guardo la targa e m’immobilizzo dallo stupore, per poi ribollire di rabbia.
E’ stato Zayn.
E sicuramente l’ha fatto apposta.
Bene, perfetto. Se è la guerra che vuole, la avrà.
Aspetto altri dieci minuti alla fermata, tutta bagnata nonostante l’ombrello, in attesa di questo maledetto autobus.
‘Vedi che oggi c’è sciopero degli autobus’ mi informa la commessa del negozio dietro di me.
‘Sciopero? Non l’ho sentito al telegiornale ieri sera’ rispondo.
‘L’hanno annunciato stamattina’
‘Ah, okay. Grazie’ dico, sorridendole nonostante la rabbia che rischia di scoppiare.
Detto questo, mi volto e inizio a camminare sotto la pioggia.
Prendo il cellulare e digito il numero di Cole, sperando che sia a casa.
‘El?’ risponde.
‘Si, Cole. Sei a casa?’
‘Si, sto preparando la tesina’
‘Bene, vienimi a prendere a Central Park’ gli ordino.
‘Ma stavo studiando per la tesina!’ protesta.
‘Io rischio di prendermi una broncopolmonite doppia e tu non vuoi venirmi a prendere perché stai studiando per la tesina? Tanto non verrai bocciato perché tuo padre pagherà i professori’ un secondo dopo averlo detto mi sento in colpa.
In fondo Cole è un bravo ragazzo, un po’ maniaco, ma pur sempre bravo e studioso.
Non devo giudicarlo solo per il fatto che i suoi genitori gli hanno sempre dato tutto appena lui glielo chiedeva, senza neanche farlo supplicare un po’.
‘Okay’ dice, con voce rassegnata. Non se l’è presa.
Cole è così: se ne fotte di ciò che dice la gente.
Mentre aspetto che Cole mi venga a prendere, mi riparo sotto un portico di fronte Central Park e fisso le persone camminare.
C’è chi parla al telefono, chi discute con la persona accanto, chi ha un espressione indifferente.
Cinque minuti dopo, la macchina di Cole si ferma davanti a me e io entro in macchina.
‘Oddio, El, sei tutta bagnata’ si lagna con una voce da ragazzina, mentre alzo il riscaldamento.
Lo ignoro. ‘Possibile che a maggio piova?’ do sfogo alla mia rabbia.
‘Siamo a New York, mica a Brasilia’ dice lui, ridacchiando.
‘Cosa ci ha lasciato mia madre da mangiare?’
‘Pasta con sugo di pomodoro’ risponde, leccandosi le labbra.
Anche se mia madre non è tanto presente a casa, cucina da Dio e lascia sempre mangiare per dopo la scuola, sapendo che il mangiare della mensa fa schifo. Neanche un senzatetto disperato che non mangia da una settimana la mangerebbe.
‘Oh, mi va proprio’ dico, sorridendo.
‘Ma come mai non ti ha accompagnato Zayn?’ chiede Cole, guardandomi.
‘Punto primo, stai attento alla strada. Punto secondo…ci siamo lasciati’ pronuncio le ultime tre parole in tono basso, quasi sibilando.
‘Cosa?’ chiede, avvicinandosi di più a me per capire meglio le parole.
‘Ci siamo lasciati!’ dico, a voce alta.
Lui si allontana. ‘Cavolo, mi dispiace’ sussura.
‘Anche a me’
‘Ma perché?’
‘Non andavamo d’accordo ultimamente’
‘Potevate prendervi una pausa’ mi fa notare, mentre svolta un angolo.
‘Che equivarrebbe a lasciarci’ contesto.
‘Si vede che non ti merita. Meriti qualcuno di migliore, El. Non meriti qualcuno che non ti capisca’ Cole mi spiazza letteralmente con queste parole.
‘Io merito lui, Cole. Lo amo più di quanto abbia amato qualcuno in tutta la mia vita. Ormai fa parte di me e fanculo se lui non lo vuole accettare’
‘Secondo me ritornerà. Capirà presto il suo sbaglio’
‘Cole, non voglio parlarne, per favore’ sussuro, mentre una lacrima riga la mia guancia.
‘Come preferisci’
Arrivati a casa, salgo subito in camera mia per prendere qualche indumento pulito e farmi la doccia.
Dopodiché scendo e mangio la pasta, mentre guardo fuori dalla finestra il sole uscire dalle nuvole.
Non so cosa fare di pomeriggio.
La tesina l’ho finita ieri, dopo averci dedicato tutto il giorno, e non mi va di studiare ancora.
Cole è immerso tra i libri, quindi non può uscire con me. Anche se l’idea di uscire con Cole mi fa rabbrividire al solo pensiero.
‘Vado da Johanna’ annuncio, prendendo il cappotto.
Non ricevo nessuna risposta da Cole, segno che sta studiando sodo.
Cammino quei cinquanta metri che mi separano da casa di Johanna.
Senza neanche bussare, la porta si spalanca appena salgo il gradino.
‘Oh, Elena!’ dice Jo, mettendosi una mano dove c’è il cuore.
‘Jo, non ho niente da fare. Usciamo?’ la supplico.
‘Ti stavo venendo a cercare proprio perché devo andare in qualche grande magazzino. Devo comprare il vestito per il ballo’
‘Ballo? Che palle!’ dico, alzando gli occhi al cielo.
‘Sai quanto ci tengono i ragazzi. E anche tu dovresti venire’ dice, mentre chiude la porta.
‘Se il ‘che palle’ non è stato chiaro, i balli mi fanno schifo’ dico, infilando le mani in tasca.
‘Non importa. Siamo tutti e sette insieme. Ci divertiremo’ ribatte, prendendomi a braccetto e iniziando a camminare.
‘Tutte e sette insieme?’ rido. ‘Jo, tu starai con Niall, Lou starà con Harry, Liam si troverà qualche ragazza prima del ballo e Zayn pure’ dico, scuotendo la testa.
‘Impossibile: Zayn ti ama’
‘Che battuta vecchia, Johanna! Ormai ho smesso di farmi interi film mentali’
‘Sei cieca. Completamente, inesorabilmente cieca’ alza gli occhi castani al cielo, per poi sorridermi.
‘Porta Austin, no?’ aggiunge qualche secondo dopo.
‘Austin? Chi è Austin?’ chiedo, aggrottando le sopracciglia in un tentativo di ricordare chi sia Austin.
‘Sveglia!’ mi urla all’orecchio. Mi ritraggo, coprendomi l’orecchio che pulsa ancora per l’urlo. ‘Quello che ti ha rimorchiato a Long Island!’
‘Ah, Austin! Ma ancora non ci sono neanche uscita’ dico.
‘Certo, non l’hai chiamato’
‘Ti ricordo che io non ho il suo numero’
‘Aspetteremo, allora’
‘Se, ciao. Se era interessato mi avrebbe invitato cento volte da sabato a ora’ fermo l’autobus.
Bastardo. Quando serviva a me questo autobus non passava.
‘Forse è timido, che ne sai’ dice Jo, salendo.
La seguo a ruota. ‘Timido? Un ragazzo che rimorchia non è timido, scema’ mi accomodo nel posto che ha preso.
‘Comunque, sto bene anche da sola. Al ballo non verrò’
‘Ovvio, per Zayn’guarda il finestrino ancora pieno di gocce per poco fa.
‘Non solo. Perché i balli sono stupidi, sono pieni di coppiette falsamente felici’ faccio una smorfia al solo pronunciare quella parola.
‘Stai dicendo che io e Niall non siamo felici?’
‘No. Si vede lontano un miglio che tu e Niall siete davvero innamorati’
‘Ci rinuncio. Non posso costringerti a fare qualcosa che non vuoi’ dice, abbandonando l’argomento.
Sospiro di sollievo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sbircio nel camerino dove Johanna si sta mettendo un vestito che le ho scelto io.
Jo ha gusti molto discutibili e sapevo che avrebbe scelto qualcosa di orrendo, così ci siamo divise e abbiamo preso dei vestiti che ci piacevano.
Questo che si sta provando è verde scuro, con delle spalline leggermente larghe e stretto.
Trattengo il fiato, mentre si specchia. ‘Sei stupenda’ sussuro.
‘Ovviamente hai dei gusti splendidi, tu’ dice, sorridendomi.
‘Come sempre’ dico, ridendo.
‘Allora prendi questo?’ chiedo, speranzosa.
Non credo che a Niall piacerà il vestito viola acceso che ha scelto.
Anche se non lo darebbe mai a vedere.
‘Si. Mi piace la forma e il colore. E ovviamente anche come mi sta’ dice. ‘Però voglio che ti provi questo’ mi porge uno dei vestiti che ha scelto lei.
Stranamente questo è sobrio. Un vestito senza spalline blu e una fascia bianca sotto il seno.
A lei non entra ed è l’unica taglia e poi mi ha detto che non le piace tanto.
‘Se proprio vuoi’ dico, prendendo il vestito e andando in un altro camerino.
Indosso rapidamente l’abito e mi guardo allo specchio.
Non mi sono mai vista così bella in tutta la vita.
Il blu mi dona, grazie alla carnagione chiara, e valorizza l’azzurro chiaro dei miei occhi.
Il bianco della fascia contrasta il blu e dona un piacevole gioco di colore.
A Zayn sarebbe piaciuto molto questo vestito.
‘Elena, esci!’ dice Johanna da fuori.
Esco dal camerino e le faccio vedere come mi sta il vestito.
Lei si copre la bocca per lo stupore e poi mi abbraccia.
Ricambio l’abbraccio.
‘Non doveva andare così’ dice.
Sono singhiozzi quelli che sento?
‘In che senso?’
‘Al ballo dovevi andarci con Zayn, dovevate essere una vera coppia’ delle lacrime bagnano le mie spalle.
La allontanano.
‘Jo, tranquilla. Va bene così’ dico, sorridendo.
‘Va bene così? Ti conosco troppo bene, so quanto stai soffrendo. Ma ovviamente non vuoi darlo a vedere’ dice, asciugandosi le lacrime.
‘Pazienza’ sussuro, mentre rientro nel camerino.
Do un’ultima occhiata allo specchio e, odiando l’immagine allo specchio dopo averla amata, tolgo in fretta l’abito.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Cammino finchè la suoneria del mio cellulare non mi fa fermare per cercare il telefono nelle tasche del giubbotto.
‘Possibile che non riesco mai a trovarlo?’ borbotto.
Oh perfetto, ora parlo anche da sola.
Finalmente lo trovo e sul display si presenta un numero non registrato in rubrica.
‘Pronto?’ rispondo, dubbiosa.
‘Ehi, Elena. Sono Austin’ la voce mi riporta in mente ricordi piacevoli di sabato scorso, legati ad Austin.
‘Ciao, Aust’ dico, sorridendo.
Johanna, che ha notato che mi sono fermata, mi sta raggiungendo.
‘Come stai?’
‘Mmh..normale, tu?’
‘Bene, ora che ti sento’ arrossisco immediatamente.
‘Ohw’
‘Che fai stasera?’
‘Aspetta che controllo nell’agenda’ lui scoppia a ridere, sapendo benissimo che non ho un’agenda.
‘No, non ho niente da fare’ dico subito dopo, ridendo.
‘Allora che ne dici se usciamo?’
‘Dove hai in mente di portarmi?’ chiedo, curiosa.
‘Al Queens hanno appena aperto un luna park. Che ne dici?’
‘Mi piacciono tantissimo i luna park’ dico, eccitatissima.
‘Perfetto. Ti passo a prendere alle nove. Dove abiti?’
Dopo avergli spiegato dove abito, gli chiedo con cosa mi viene a prendere.
‘Con la carrozza, principessa’ imita la voce di un ubriaco che tenta di rimorchiare.
Rido. ‘Tranquilla, non ti verrò a prendere con un catorcio che sta per crollare’
‘Okay, Austin. A stasera’
‘Non vedo l’ora’ e poi chiude.
‘Hai un appuntamento con Austin?’ chiede Johanna, con malizia.
‘Si!' dico, eccitata.
Non sono mai stata abituata al fatto che con il mio nuovo aspetto piacessi ai ragazzi, anche a quelli che pochi anni fa avrei solo sognato.
Dopo Zayn non sono mai uscita con un ragazzo.
‘Allora andiamo da qualche parte a comprare vestiti’ dice, prendendomi per la mano e continuando a camminare.
La fermo. ‘Jo, ho solo cinque dollari e poi dobbiamo andare in un luna park, mica nel ristorante più costoso di New York!’ protesto, incrociando le braccia.
‘Oh, okay’ dice, mettendo il broncio.
‘Andiamo da Sephora? Voglio vedere che smalti hanno’ dico.
Io amo letteralmente gli smalti.
‘Si! Devo comprare il phard, mi è finito’
‘A me non è mai finita una confezione di phard’ rifletto.
‘Mica tu ne fai grande uso’ dice Jo.
‘Hai ragione’
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Zayn’s POV

Rallento, passando davanti casa di Elena.
Spero di trovarla seduta sugli scalini o almeno scorgerla dietro le finestre.
E’ da domenica che continuo a passare per la strada di Elena.
Sembro uno stalker che studia le abitudini della sua preda o un ladro che studia una casa prima di svaligiarla.
Il fatto è mi manca.
Mi manca la sua risata alle sette del mattino.
Mi manca sentire il suo respiro regolare nel cuore della notte.
Mi manca sfiorarle la pelle, mi mancano le sue labbra, i suoi baci, soprattutto quelli che mi dava sulla fronte, che mi diffondevano sicurezza e amore.
Mi mancano i suoi gemiti mentre facevamo l’amore e quando ci intrufolavamo nella mia cucina alle tre di notte in cerca di qualcosa da mangiare.
Mi manca come si accoccolava a me quando guardavamo un film e mi mancano persino i suoi scleri.
Mi manca il suo sorriso, ma ciò che mi manca più di tutti sono i suoi occhi.
Sospirando, aumento la velocità della macchina.
Arrivo a casa di Harry, dove staremo questa sera.
Appena metto in piede in casa, sento che c’è qualcosa che non va.
E la conferma è negli occhi di Johanna.
‘Tu!’ mi indica, per poi avvicinarsi pericolosamente.
‘Io cosa?’ chiedo, guardandola.
E’ più bassa di me, ma la sua ira sembra sovrastare l’altezza.
‘Tu stai facendo soffrire la mia amica’
‘Elena?’ la mia voce diventa preoccupata.
‘Si, Elena. Prima fate l’amore, prima le dici tutte quelle paroline dolci davanti a tutti e poi? Poi la lasci andare così!’
‘E’ stata lei a voler metter fine al fidanzamento’ dico, sulla difensiva.
‘E tu dovevi dichiararti, imbecille!’ dice Johanna.
‘Ma lei non mi ama!’ urlo, facendo uscire tutta la disperazione che ho dentro me.
Tutti sanno ciò che provo per Elena, ma ho chiesto a tutti di non dirle niente. Perché devo essere io a farlo.
‘Lei non ti ama? Zayn, sei veramente così stupido?’ dice Niall, seduto su una delle sedie attorno al tavolo.
‘Già, è davvero così stupido’ dice Jo.
‘Senti, Johanna, non capisco tutta questa rabbia dato che sapete della situazione già da qualche giorno’ dico, andandomi a sedere accanto a Harry sul divano.
‘Perché non ci sono più speranze che tu ed Elena vi riconciliate’ dice Louis, calmo.
‘Balle, Louis’ sbuffa Liam.
‘Ha accettato di uscire con quel tipo. E quando Elena fa così vuol dire che vuole cambiare pagina, che ha rinunciato a qualcosa’
‘Può essere che vuole passare una serata diversa’ obietta Haz.
Sono confuso, maledettamente confuso.
‘Aspettate: con chi è uscita Elena?’ chiedo.
Un silenzio si espande per la stanza, mentre tutti fissano tutto tranne che me.
‘Rispondete, maledizione!’ urlo, sbattendo la mano sul bracciolo del divano.
‘E’ uscita con Austin, il tipo che ha conosciuto a Long Island’ dice Liam, con calma.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Elena’s POV

Scendo dalla moto e mi tolgo il casco.
Austin fa lo stesso.
‘Mi sono divertito’ dice, sorridendo.
‘Anch’io’ rispondo.
Non sto mentendo, ho veramente passato una serata piacevole, senza pensare a Zayn.
Alle nove precise Austin si è presentato di fronte casa mia con una Yahama nera.
‘E’ perfetta’ho detto, quando sono arrivata vicino a lui.
‘Non quanto te’ dice, squadrandomi dalla testa ai piedi.
Ho indossato un paio di short a jeans sopra dei leggins neri, con una maglietta bianche a maniche lunghe con illustrato una tigre al centro.
‘Andiamo?’ ho chiesto.
‘Certo. Non vedi l’ora di sentire il vento in faccia su questa bellezza?’ dice, accarezzando il sedile in cuoio nero.
‘Mi hai scoperto’dico, assumendo una finta aria colpevole.
Lui ride, mostrando una perfetta schiera di denti bianche e perfettamente dritti.
Siamo arrivati a questo enorme luna park e abbiamo fatto la maggior parte delle giostre.
Poi lui ha insistito per mostrarmi quanta forza ha e ha fatto quel gioco in cui devi colpire con un martello una pedana che si abbassa e per vincere il ferretto del palo deve arrivare in cima.
Peccato che Austin non sia arrivato in cima, ma c’era quasi.
Però si è rifatto colpendo cinque lattine con una pallina.
‘Allora, che premio volete?’ chiese la proprietaria della roulotte.
‘Che premio vuoi, Elena?’mi chiese Aust, guardandomi.
‘Mmh..seriamente vuoi regalarmi il premio?’
‘Certo’
Studio i premi e i miei occhi si puntano su un enorme orso marrone con un fiocco rosso.
E’ preciso e identico a quello che avevo da piccola.
Gli avevo persino dato un nome, Leo.
Tutto questo prima che mio fratello lo strappasse.
Ricordo ancora il pianto isterico che feci quando mi fu rivelato che fine aveva fatto il mio peluche preferito.
‘Quello!’ decisi, puntando il dito contro il sosia del mio peluche.
La signora lo prese e me lo diede.
‘Grazie’ dissi, sorridendo.
Torno al presente e noto che Austin si è fatto vicino, molto vicino.
‘Sei la ragazza che cerco, Elena’ dice, sfiorandomi il mento.
‘Ehm..grazie, Austin’ esito.
Si china per baciarmi, ma io mi allontano.
‘Che succede? Pensavo che ti piacessi’ chiede, stranito.
‘Mi piaci come amico, Austin’
‘Perché non possiamo essere più di amici?’
‘Perché amo un altro, Austin’ dico, abbassando lo sguardo.
Ecco. E’ stata una serata perfetta, ma ovviamente i maschi devono rovinare sempre tutto.
Se a me fosse piaciuto Austin in quel senso, gliel’avrei fatto capire.
Invece no, devono leggere i segnali male.
‘Oh’sussura Austin.
‘Aust, però possiamo rimanere amici, giusto?’ gli chiedo.
‘Certo, El’ dice e dopo mi bacia la guancia.
Gli do il casco e, tenendo stretto Leo 2 al petto, ritorno a casa.
‘Ciao, tesoro’ mi saluta mia madre, senza allontanare gli occhi dallo schermo del pc.
‘Ciao, mamma’ dico, camminando velocemente verso le scale.
Arrivata nella mia stanza, poso Leo 2 in un angolo e indosso un pantalone della tuta e una maglietta a maniche corte.
C’è freschetto e io amo sentire il venticello che mi accarezza la pelle.
Prendo il mio iPod e le cuffie e mi siedo fuori, nelle scala anti-incendio.
Faccio partire Talking To The Moon di Bruno Mars e l’ascolto fissando la luna, mentre i miei pensieri sono affollati da Zayn.
E spero con tutta me stessa che lui mi stia pensando.














SHIMBALAIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE a tutti.
come state?
io sto un pò scazzata.
altro che peace and love.
se non ho aggiornato prima è perchè ho il modem rotto, infatti sono collegata con l'hotspot del mio blackberry.
spero che il capitolo vi piaccia, ci ho messi anni per scriverlo, non sapevo come iniziare cwc
ora devo scappare, se no il telefono si scarica :(
vi voglio taaaaaaaanto bene.
#peacenlove



twitter - @zaynssexuality

  
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