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Autore: Duchannes    09/07/2013    1 recensioni
Harry. Louis. Un succhiotto.
Dal testo:
"Harry non riusciva a darsi una spiegazione, sapeva solo che era così arrabbiato con Louis, che forse l’avrebbe cacciato via a calci, non doveva neanche vederlo quel segno, perché erano un marchio e Louis non aveva mai permesso ad Harry di farglieli, aveva sempre detto di no, perché avrebbero potuto scoprirli."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo Autrice: SSSSSSSSSalve! Lo so, l'ennesima os sui larry, ormai sto perdendo il conto di quante ne ho scritte, la mai fantasia su questi due non si esaurisce mai, purtroppo per voi hahahah
E niente, mi ero ripromessa di pubblicare ogni os che avevo scritto, giusto per non lasciarle nel dimenticatoio. 
Ne ho tipo altre quattro da terminare, quindi mi vedrete presto hahahah
E poi ho pensato di scrivere una Long forse, quindi ci rivedremo sicuramente c:
Non è nulla di spaciale, una semplice os uscita così, fatemi sapere cosa ne pensate, intanto vi elenco le mie altre os. 

Larry:

1 Jealou(i)sy.
2
 
You're my compass, my white.
3
 
It is because you don't want to go out with me.
4
 
I miss you Harry?

H
arry/Nuovo personaggio.

Books and Tea.

B
uona lettura c:



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S
UCCHIOTTO.

Aprii il portatile guardando quella foto, erano ore che ero lì fermo a fissarla, Louis usciva dall’aeroporto con una grossa chiazza violacea sul collo, un succhiotto.
Eleonor gli aveva fatto un succhiotto, Eleonor aveva posato le labbra sul collo di Louis e gli aveva fatto un succhiotto, aveva tirato la pelle chiara di Louis e magari aveva anche passato la lingua su quel segno, soddisfatta.
Harry non poteva credere ai suoi occhi, aveva fatto giurare a Louis di non farsi mai sfiorare, il più grande sapeva bene quanto Harry fosse geloso, quanto Harry odiasse anche solo sapere che Eleonor lo sfiorava.
Gli aveva promesso che mai si sarebbero sfiorati, se non in pubblico.
Allora cos’era quella chiazza violacea sul collo? Perché le aveva permesso di sfiorarlo, perché Louis si era fatto lasciare un segno sul collo, così in bella vista?
Harry non riusciva a darsi una spiegazione, sapeva solo che era così arrabbiato con Louis, che forse l’avrebbe cacciato via a calci, non doveva neanche vederlo quel segno, perché erano un marchio e Louis non aveva mai permesso ad Harry di farglieli, aveva sempre detto di no, perché avrebbero potuto scoprirli.
Harry amava fare i succhiotti, erano un segno d’affetto evidente, ma Louis non gliel’aveva mai permesso e lui aveva acconsentito senza discutere,  perché Louis si stava comportando da persona matura, che pensa razionalmente.
Però si era fatto fare un succhiotto da lei, non aveva esitato a lasciare campo ad Eleonor e questo pensiero, lo stava mangiando vivo.
Harry sentii la porta di casa aprirsi, sapeva che era Louis, era l’unico ad avere le chiavi di quella casa, oltre lui.
Louis poggiò le valigie a terra gridando un <> sorpreso di non trovare Harry ad accoglierlo.
Louis stranito raggiunse il salone, dove Harry chiudeva di scatto il pc e aggiungeva un << Devo andare in bagno.>>
Louis capì che quel comportamento non era da Harry, qualcosa lo aveva turbato.
Harry lo accoglieva sempre sulla porta, lo guardava malizioso per poi sorridergli e buttargli le braccia al collo dicendogli che gli era mancato.
Louis non aspettava altro che quel momento, ogni volta che metteva piede fuori dall’aeroporto, non riusciva a non fremere alla sola idea che Harry l’avrebbe accolto così.
Poi era entrato e non l’aveva trovato, qualcosa doveva averlo ferito.
Louis aprì il portatile scorgendo la cronologia, cliccò sull’ultimo link e comparve una sua foto di poche ore prima, lui che era all’aeroporto con una chiazza violacea in vista.
Louis si portò la mano a toccare il punto in cui nella foto c’era il succhiotto, si avvicinò di scatto allo specchio accorgendosi per la prima volta di avere quel segno.
Non se ne era neanche accorto, Eleonor doveva averglielo lasciato ieri sera quando scherzando l’aveva morso, lui non ci aveva fatto nemmeno caso.
Louis distolse lo sguardo dal suo riflesso, quando si accorse che Harry era a pochi passi da lui e che aveva stretto i pugni fissando la macchiolina viola che contornava il suo collo.
Louis riuscì ad intrecciare lo sguardo con quelle iridi verdi che tanto amava, non erano lucenti come sempre, erano fredde e distaccate << Mi dispiace Hazza, non me ne sono neanche accorto, deve avermelo lasciato ieri quando per scherzo mi ha morso.>>
Quelle parole non erano state d’aiuto, Harry aveva stretto ancora di più i pugni quasi fino a sbiancarli.
Louis si morse il labbro abbassando lo sguardo, non sapeva come venirne fuori.
<< Mi dispiace amore, so che ha varcato un confine, so di averti promesso che non mi avrebbe mai sfiorato, ma giuro che non me ne sono accorto.>> tentò di nuovo, sperando in un piccolo miglioramento.
Ma Harry non si mosse di un millimetro, continuò a stringere i pugni, prima di sputare fuori con rabbia << Già che ha la libertà di mordere il mio ragazzo quando le pare e piace è rompere la nostra promessa, non credi Louis?>>
A quelle parole Louis rabbrividì, non seppe se era stato peggio rendersi conto di aver infranto la loro promessa o il fatto che Harry lo avesse chiamato con nome, non succedeva quasi mai, non quando erano da soli.
Louis abbassò lo sguardo cercando di trovare qualcosa di abbastanza intelligente da dire, ma riuscì solo ad arruffare i suoi capelli e a sbuffare come un bambino << Sai che scherzo con tutti Hazza, è stato spontaneo.>>
Harry in tutta risposta alzò un sopracciglio fissandolo << E se per scherzo avrebbe provato a baciarti? Avrebbe sfiorato le tue labbra, Lou, porca miseria.>>
Louis si rese conto della verità delle parole di Harry solo quando furono pronunciate dal più piccolo e sospirò arrendendosi << Hai ragione, mi dispiace amore, sai che le mie labbra sono solo tue.>>
Harry sospirò chiudendo gli occhi, era una di quelle situazioni in cui non sapeva se continuare a mostrarsi arrabbiato o divorare quelle labbra perfette, per eliminare quel piccolo broncio che le incorniciava.
<< Anche il tuo collo è solo mio Lou, eppure Eleonor ieri ci ha passato le sue labbra e ci ha lasciato un segno, che a me non hai mai permesso di fare.>> disse infine, per protestare ancora, poi non avrebbe resistito all’idea di baciare quelle labbra morbide, che gli erano mancate così tanto.
Louis mimò un broncio con le sue labbra rosee prima di dire << Sbaglio in continuazione, che fidanzato di merda che sono.>>
Harry a quelle parole sciolse i pugni, era così tenero Louis, quando era arrabbiato con se stesso che non poteva davvero resistere un minuto di più.
Prese ad avvicinarsi lentamente al suo ragazzo, che dilatò le pupille sorpreso da quel gesto, Harry si fermò a un passo da lui, poggiò le dita su quel segno sul collo volendo che scomparisse.
Si fermò a un millimetro dalle sue labbra soffiando su di esse << Non permetterle mai più di avvicinarsi Boo, perché potrei arrabbiarmi sul serio la prossima volta e non so per chi dei due finirebbe male.>>
Louis fu rincuorato di sentir pronunciare il nomignolo che Harry gli aveva affibbiato e soffiò in risposta << Sono solo tuo Hazza, lo sai, non devi dubitarne mai.>>
Poi Harry si impossessò delle sue labbra e tutto quel litigio per uno stupido segno volò via, niente poteva soffiare via l’amore che provavano l’uno per l’altro, neanche una stupida Eleonor qualunque. 
   
 
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