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Autore: WeLoveJorgeBlanco    09/07/2013    2 recensioni
Cosa sarebbe successo dopo il bacio “sbagliato” che Diego avrebbe dato a Violetta alla canzone finale “Yo soy asi”?
Su Disney Channel le puntate riprenderanno a settembre, ma io immagino che la storia si svolga in questo modo. E mi auguro, che la storia sia così anche a settembre! C:
Dalla storia :
“Leon”
“Si?” chiesi appoggiando la mia fronte alla sua.
“Io ho bisogno di te” limitò a dirsi.
Quelle poche parole riuscirono a farmi capire quanto il nostro amore era forte ed entrambi avevamo bisogno dell’altro come l’aria.
“Anche io ho bisogno di te. Ti amo” dissi.
Inevitabilmente una lacrima sgorgò silenziosamente dai miei occhi e lei sorrise.-
Coppia : ViluxLeon e altre :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V Leon.
 
Cercavo in quel momento di non pensare a niente. Molti sarebbero andati in un bar a ubriacarsi, altri si sarebbero addirittura drogati per non provare il dolore lancinante che sto provando io ora.
Una fitta al cuore.
Eppure non ho mai cercato di farle mancare niente! Come ha potuto baciarlo sapendo che io ero lì ?
 
Flashback
 
“Leon! Dove mi porti?” chiese speranzosa Violetta
“Beh, in un posto molto speciale per me…” le dissi.
“ Lo sai che non mi piacciono le sorprese, soprattutto da un pervertito come te !”
“Cosa, io pervertito?” le risposi alzando un sopracciglio.
“ Ahah, lo sai che scherzo! Ti voglio molto bene non potrei mai dirti questo…”
Stavo per rispondere ma lei continuò
“…ma devo dire che quando sei incredulo mi piaci da morire!”
“C-cosa hai detto?” risposi.
“Cosa? Ho detto che ti voglio bene Leon, non capisco perchè cont…” si fermò di scatto ripensando alle parole che aveva pronunciato prima.
In effetti lì io e lei eravamo solo due buoni amici e sapere che “gli piacevo da morire” era una nuova notizia.
Non rispose ma vidi che le sue guance si stavano completamente colorando di rosso.
Anche io ero imbarazzato così le misi solo le mani davanti a gli occhi per impedirle di vedere e continuammo la nostra passeggiata finché non la fermai e le dissi di poter aprire gli occhi.
Eravamo in un parco appartato, c’era una grossa fontana con due cigni che spruzzavano acqua e il prato completamente verde, alberi di pesche che ci sovrastavano e distese di fiori bellissimi.
“Leon, io non so davvero cosa dire.. io… cioè tu… mi dispiace di aver detto quelle cose…”
Cosa? Non aveva capito che ero pazzo di lei? Mah, le donne.
Continuava a parlare mentre io mi persi in quei occhi color cioccolato. Come faceva una ragazza a farmi annebbiare la mente peggio dell’alcool?
Non ci vidi più così mentre lei cercava di scusarsi la avvicinai pericolosamente vicino a me e le lasciai un bacio a fior di labbra.

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Forse per lei non contava niente, ma dentro di me erano un fermentare di emozioni continue, inspiegabili.
Quando ero fidanzato con Ludmilla queste emozioni non le provavo, volevo solo essere il re dello studio 21.
Ci perdemmo entrambi nei nostri occhi e non ci accorgemmo che si era attivato il sistema di irrigazione per il prato.
“Andiamo via di qui! Ci stiamo bagnando i vestiti!” le dissi mentre lei era ancora incantata.
Si riprese e dopo qualche secondo scappammo via ridendo come matti.
“E ora cosa dirò a mio padre? Ahah!”
“ Dei vestiti?” dissi io ridendo ancora.
“Beh si, guarda qui! Sono zuppa” disse con un velo di tristezza.
“Troveremo sicuramente qualche soluzione, ora andiamo si sta facendo tardi!”
“Si buona idea” mi sorrise.
 
Fine flashback
 
Andai verso la mia moto, Violetta era stato il mio primo vero amore e ci stavo molto male.
“Al diavolo il casco” urlai in preda alla rabbia.
Buttai il casco per strada e salì sulla moto, ebbene si, piangendo.
Non mi accorsi di aver quasi investito una signora con la spesa per strada, ma che importava, io stavo male e quello era l’ultimo dei miei pensieri.
 
P.O.V Violetta.
 
Non mi accorsi che avendo chiuso la porta a chiave, la gente si stava preoccupando. Sentivo delle urla mentre i miei occhi erano rossi e gonfi.
 
“ Che cosa le hai fatto Ludmilla!” gridò Camilla
“Niente dolcezza, non è colpa mia se va a baciare i ragazzi altrui sotto gli occhi del fidanzato” disse Ludmilla con acidità.
“Smettetela e lasciatemi qui!” gridai.
Non volevo che le mie amiche stessero male dopo la loro bellissima performance.
Facendo quel gesto avevo sicuramente rovinato la festa, nonostante tutto.
Mi ero chiusa nel mio camerino a piangere e… ma che ore sono?
Controllai l’orologio a parete. Segnava le 00.20
Cosa? Ero rimasta lì dentro per tre ore?
Mi alzai di scatto aprendo la porta con il trucco colato, che senso aveva tutto senza di lui?
“Vilu, ci hai fatto preoccupare! Cosa è successo?” disse Francesca con tono serio.
Io non risposi, mandai via tutti e mostrai a lei e Camilla il biglietto di Leon.
“Cosa è successo tra te e lui? Vi vedevo affiatati prima dell’ultima canzone!”
“Diego… mi ha baciato e io ho ricambiato.” Sospirai.
“ Cosa? E ti è piaciuto?” disse Camilla
“No certo che no! Mi ha fatto ribrezzo! Come potrei baciare una persona che oltretutto odio davanti alla persona che amo? Sarei solo una … non fatemi dire cosa” ero esasperata.
“Ma allora perchè hai continuato a baciarlo?” chiesero in sincrono
“E’ lui che mi ha costretto! Mi cingeva alla vita così forte che mi impediva di lasciarlo! E’ stato bruttissimo ragazze!”
Di loro non potevo dubitare, sapevano il mio amore incondizionato per Leon e il mio odio verso Diego.
Angie bussò alla porta, chiedendo permesso e domandandomi se potevo tornare a casa poiché papà era in pensiero.
Salutai Camilla e Francesca a malincuore, volevo stare con loro un altro po’
Durante il tragitto io e Angie non spiccicammo parola. Aveva ragione, avevo rovinato uno spettacolo e avevo soltanto pensato ai fatti miei.
Una  volta arrivati alla soglia di casa si sentirono degli urli.
Entrammi in cucina e vedemmo Olga che piangeva a dirotto.
“Olga… ma ma… cosa è successo?” chiese Angie
“Io… lui… mi stava buttando sotto!” disse singhiozzando la domestica.
“Ma chi?” disse Angie.
“Un pirata della strada!Un motociclista!Io stavo attraversando la strada con la spesa in mano e arriva questo idiota ad alta velocità! Mi stava letteralmente buttando sotto se non avrei visto i fari!” disse piangendo.
Io ebbi qualche dubbio, e se quel motociclista fosse stato proprio… Leon?
Nah, impossibile. Lui segue le regole della strada.
Olga si calmò mentre Angie si andò a fare la doccia. Rimasi lì in cucina perchè sapevo che se sarei andata nella stanza non sarei più uscita.
“Olga, ti è mai capitato di avere un fidanzato e essere fraintesa?”
“Si, succede tutte le volte… con il mio Roberto” disse un po’ sollevata.
“Lui crede che io sia la sua domestica,che prepari solo caffè, ma non capisce che lo amo!”continuò quasi gridando.
“Chi ami Olga?” esclamò Roberto entrando dalla porta principale.
“Ah, e già che ci sei, preparami una camomilla sono notti che non dormo…” continuò.
Io andai in camera ma riuscì a sentire la voce di Olga molto bene
“Certo, io per te sono solo brava a fare caffè e camomille!” disse Olga guardandolo male.
Quando entrai in camera mia, sapevo che non avrei dormito nemmeno con un litro di camomilla.
Mi affacciai alla finestra e vidi un cielo pieno di stelle splendenti.
 
Flashback
 
Eravamo a casa di Maxi nelle vacanze come sempre in ogni stagione.
I ragazzi ci portarono sulla spiaggia.
Io ero con Leon, Francesca con Marco, Camilla con Brodway e Nata con Maxi.
Eravamo tutti felicemente abbracciati, quando Leon mi tirò un braccio e mi invitò a seguirlo.
“Scusa, non potevo baciarti con tutta quella gente…” disse e poi prese il mio viso fra le mani lasciando un bacio pieno di passione. Continuammo così per 5 minuti circa, fino a che il nostro fiato si esaurì.
Mi indicò una stella, una che tra le altre splendeva di più.
“Vedi… quella per me sei tu” disse dolcemente.
“Oh Leon!” dissi con gli occhi lucidi.
Gli altri, dopo che si erano accorti che noi non c’eravamo, erano venuti a spiarci.
Dopo quelle parole di Leon, fecero un fragoroso applauso.
Mi ricordo bene, il mio viso divenne rosso !
 
Fine flashback.
 
Mi addormentai, pensando che non avevo senso senza di lui.
Mi sentivo uno straccio, ma non so come, mi addormentai.
 
 
  
Angolo autrice : Graziee per le recensioni del primo capitolo e di avermi dato il benvenuto! Che dire, questi capitoli mettono molta tristezza, ma ci ho messo il cuore per scriverli. Prima di scrivere questo capitolo ho visto una puntata di Violetta e mi sono venute centinaia di ispirazioni. Grazie per tutto!!!!
   
 
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